Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3562 del 18 aprile 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3562/XVI - Interpellanza: "Azioni volte ad incrementare l'attrattività dei comprensori sciistici valdostani anche attraverso l'analisi dei dati risultanti dai ranking dei comprensori italiani".

Bertin (Presidente) - Punto n. 45. Consigliere Brunod ne ha facoltà.

Brunod (RV) - Riprendiamo i contenuti riportati nell'articolo pubblicato su "Sciare Mag" del 28 febbraio 2024, avente il seguente titolo: "I ranking nei comprensori italiani, secondo Skypass - Panorama Turismo", rileviamo che nella definizione di tale ranking, dove sono stati elaborati 21.783 voti, vengono indicate le prime venti posizioni in una classifica generale e ulteriori classifiche tematiche, che prendono come riferimento le migliori piste, i migliori impianti di risalita, il miglior livello di sicurezza, la migliore garanzia d'innevamento e i migliori prezzi.

All'interno di tali classifiche ritroviamo anche alcuni comprensori sciistici della nostra regione.

Per dare alcuni dettagli di quanto ho appena detto, diciamo che all'interno della classifica generale di questi top 23 ranking, riferiti alla stagione 2023-2024, troviamo che Cervinia è all'undicesimo posto, ha perso tre posizioni rispetto alla stagione precedente, La-Thuile, al quindicesimo, ha perso una posizione rispetto alla stagione precedente e poi troviamo al diciassettesimo posto Monterosa Ski.

Per quanto riguarda le migliori piste, troviamo all'ottavo posto Cervinia, al dodicesimo Monterosa Sky, al tredicesimo La Thuile; per il discorso migliori impianti al nono Cervinia, al quattordicesimo La Thuile; miglior innevamento: quinto Cervinia, dodicesimo Monterosa Ski; migliori impianti e piste sicure vi è al dodicesimo Cervinia, al tredicesimo la Monterosa Sky e, infine, per il discorso migliori prezzi, considerando l'insieme dei servizi della località, all'interno delle prime quindici posizioni, troviamo al quattordicesimo posto La Thuile.

Prendendo atto delle informazioni positive, riportate su ANSA del 3 aprile 2024, si apprende che in Valle d'Aosta si è al + 13% di fatturato (a quota 112 milioni) e al + 4% di primi ingressi, che sono 3,5 milioni.

Evidenziamo che le raccolte di dati quantitativi e qualitativi e la loro successiva analisi possono essere sicuramente molto utili per effettuare delle valutazioni e, nel caso sia opportuno, per portare avanti delle azioni volte a migliorare e quindi a incrementare ancor più negli anni a venire la nostra offerta turistica regionale.

S'interpellano quindi gli Assessori competenti per conoscere se i dati in possesso degli Assessorati competenti, relativi ai comprensori sciistici valdostani, corrispondano a livello indicativo a quanto riportato nel ranking citato nelle premesse, ovviamente sempre in riferimento alle posizioni in classifica dei soli comprensori sciistici valdostani.

Se vi sia l'intenzione di prendere in considerazione e analizzare anche le indicazioni che risultano da tali ranking, con l'obiettivo d'incrementare ancor più l'appetibilità dei nostri comprensori sciistici.

Presidente - Assessore Grosjacques, ne ha facoltà.

Grosjacques (UV) - In premessa alle domande presentate dal collega Brunod - alle quali rispondo anche in nome e per conto dell'assessore Bertschy che ringrazio per il contributo - voglio precisare che non siamo a conoscenza di altri analoghi sondaggi a livello nazionale o locale che permettano un confronto o un paragone con quello effettuato da "Skipass Panorama Turismo".

Il sondaggio che "Skipass - Panorama Turismo" realizza annualmente è apprezzabile, in quanto è uno strumento che offre lo spunto per parlare di sci e delle località alpine, volto pertanto a promuovere e stimolare la discussione sul turismo invernale e di tutto l'indotto che ruota intorno a esso.

Si evidenzia però che si tratta pur sempre di un sondaggio, basato quindi sulle impressioni, sulle sensazioni e sulle opinioni delle persone intervistate e non su dati reali, di conseguenza i risultati possono discostarsi anche significativamente dalla realtà dei fatti.

Pertanto riteniamo che i risultati e le classifiche riportati per ciascuna delle diverse tematiche affrontate non possano essere presi come dati di riferimento assoluti per valutare il livello reale delle stazioni sciistiche considerate.

In particolare è necessario evidenziare alcuni aspetti per dare il giusto peso ai risultati del sondaggio, più precisamente il fatto che le persone interpellate - anche se il campione può essere considerato autorevole - rappresentano meno dello 0,7% degli sciatori italiani, stimati in poco meno di 3,2 milioni proprio da Sciare Mag.

Si tratta di un sondaggio demoscopico, elaborato interpellando un campione di persone che si suppone siano sciatori ma delle quali non si hanno certezze e che, probabilmente, non hanno conoscenze e competenze tecniche.

I dati che determinano le classifiche per le diverse tematiche oggetto del sondaggio non sono suffragati da dati oggettivi, ma da pareri soggettivi.

È necessario domandarsi, rispetto al campione, se tutti gli intervistati conoscevano le località inserite nel ranking, se sono tutti sciatori o se sono semplici turisti che frequentano le località stesse.

I dati e le conseguenti classifiche rilevati dal sondaggio, non sono sufficienti per giungere alla conclusione, a nostro avviso, superficiale, che la nostra regione non abbia alcuni dei migliori comprensori sciistici a livello nazionale.

Ad esempio, in tema di sicurezza, sicuramente non rispecchia la realtà in quanto le misure adottate, sia per le piste sia per gli impianti a fune, sono le medesime degli altri comprensori, dal momento che devono essere obbligatoriamente applicate le normative nazionali di riferimento e la Valle d'Aosta, da sempre, ha un'attenzione particolare su questa tematica.

Voglio ricordare in merito alla sicurezza sulle piste, che la Valle d'Aosta è stata la prima Regione a dotarsi di una specifica legge, la 9/1992, le altre Regioni hanno legiferato solo anni dopo, mentre la prima normativa nazionale è stata adottata soltanto nel 2003.

Altri punti particolarmente difficili da mettere a confronto sono quelli relativi alle piste migliori, in quanto la scelta è di per sé molto soggettiva.

Lo sciatore medio predilige piste con pendenze dolci, altre tipologie di sciatori, al contrario, preferiranno piste con pendenze molto più accentuate e così via.

Nella nostra regione, per la conformazione del territorio dei comprensori, abbiamo in genere piste con caratteristiche morfologiche molto differenti rispetto a quelli presenti, ad esempio, nelle Dolomiti

Un altro esempio riguarda il tema dell'innevamento che, come riportato anche nel ranking, è importante per avere la garanzia di trovare piste sempre innevate, anche con impianti d'innevamento artificiale, dove ai primi posti della classifica troviamo la Val Gardena.

Questa località ha un domaine skiable di 180 km di piste, di cui il 98%, pari a 176 km, coperto da innevamento artificiale.

Se la confrontiamo con il comprensorio di Breuil-Cervinia a Zermatt, il domaine skiable è di 322 km di piste, con l'80% garantito da innevamento artificiale, pari a 257 chilometri.

Nel ranking viene presa in considerazione solamente Cervinia, ma la località viene in realtà commercialmente venduta con il versante svizzero in quanto collegata a "Sci ai piedi".

Sempre in merito all'innevamento, risulta poi determinante, soprattutto in questi ultimi anni, la quota altimetrica dei comprensori turistici e sciistici.

Tornando all'esempio che ho appena citato, il comprensorio della Val Gardena ha una quota media di 1.877 metri sul livello del mare, perché va da 1.236 a 2.518 mentre per il comprensorio di Breuil-Cervinia-Zermatt, la quota media è di 2.521, perché parte da 1.562 fino a 3.480 metri, pertanto, se prendiamo in esame i dati tecnici reali e accertati e non le sensazioni delle persone, vediamo come i risultati dei sondaggi possano essere molto diversi dalla realtà fattuale, ma in ogni caso utili in quanto indicativi della realtà percepita dall'utenza.

Tali sondaggi sono utilizzabili per delle analisi serie solo se realizzati con metodologie scientifiche e se si dispone delle informazioni relative alle metodologie di raccolta dei dati e di tutti i dati sui quali effettuare direttamente le analisi, e non soltanto dei risultati.

In ultimo si evidenzia che le aziende funiviarie effettuano costantemente gli investimenti necessari, sia per mantenere elevati standard qualitativi e di efficienza del sistema impiantistico sia per migliorare l'offerta nei diversi settori, quali, a titolo esemplificativo, gli impianti a fune, gli impianti d'innevamento, la percorribilità e la sicurezza delle piste di sci e il rinnovo del parco dei mezzi battipista e motoslitte.

Inoltre non tutti gli investimenti che vengono sostenuti sono evidenti e percepiti dalla clientela, cito come esempio più significativo la revisione degli impianti esistenti, che non aumentano le portate orarie degli impianti stessi, ma risultano molto costose e allo stesso tempo indispensabili al mantenimento dell'efficienza dei comprensori, con un indubbio miglioramento del servizio offerto.

In conclusione, pur con il rispetto che si deve a delle testate autorevoli come "Sciare Mag", riteniamo che quest'analisi statistica non abbia valutato tutti i parametri necessari per una classificazione puntuale dei comprensori sciistici analizzati, che probabilmente avrebbe portato a una collocazione diversa e più adeguata dei nostri comprensori, anche alla luce degli importanti investimenti che sono stati messi in campo dall'Amministrazione regionale negli ultimi anni e anche - e soprattutto - con riguardo alla programmazione di sviluppo del prossimo periodo.

Presidente - Per la replica, consigliere Brunod.

Brunod (RV) - Ringrazio l'Assessore e tutti gli uffici che hanno contribuito a redigere questa risposta molto lunga, molto tecnica e molto articolata, ma che era giusto avere a disposizione perché stiamo parlando di un tema molto importante e molto strategico per la nostra regione, perché parliamo di impianti di risalita, di turismo e quindi è giusto parlare di dati perché, come sappiamo bene, le chiacchiere da bar contano molto poco.

La nostra iniziativa quindi era per andare a capire nei dettagli se questo sondaggio corrispondesse alla realtà, a informazioni veritiere oppure no.

Come lei ha ben detto, i sondaggi molte volte lasciano anche il tempo che trovano però sicuramente è anche allo stesso tempo importante dare un'occhiata e prendere spunto da questi feedback che arrivano e che, come ben sappiamo, a volte arrivano da persone che sono tecniche del campo e del settore, a volte invece sono indagini così a campione, quindi arrivano da persone che esprimono una loro opinione ma che non hanno una base tecnica per dare un giudizio.

Per quest'iniziativa noi abbiamo preso spunto anche da alcuni passaggi che abbiamo preso all'interno del DEFR 2024-2026, dove nella parte iniziale si dice: "Il progetto di riforma dell'organizzazione turistica regionale, sul quale ci si confronta ormai da alcuni anni, merita la costante attenzione per quanto attiene le politiche di sviluppo turistico che tuttavia non possono essere attuate senza delle scelte basate sullo studio dei dati che il settore turistico ci fornisce. Un progetto di sviluppo turistico attuato seguendo le linee guida di un piano di marketing che sia frutto di un accurato lavoro svolto sui vari comprensori della nostra regione potrà aspirare a obiettivi ambiziosi".

Nella parte posteriore, sempre della stessa sezione: "Alla fine di disporre di una più puntuale rappresentazione dei dati sulla domanda turistica, occorre inoltre procedere con attività necessarie alla costituzione di un Osservatorio del turismo, più evoluto di quello attuale, che consenta di monitorare il sistema turistico regionale, attivando un sistema di raccolta dei dati, quantitativi ma anche qualitativi, al fine di produrre informazioni utili a interpretare il fenomeno turistico in ambito regionale.

In questa prospettiva i dati quantitativi raccolti attualmente nell'ambito delle indagini Istat turismo, potranno essere integrati con la raccolta di dati riferiti anche ad altri ambiti, ma comunque d'interesse turistico, quali i passaggi sugli impianti di risalita, passaggi autostradali e nei tunnel, ingressi in musei e castelli, consumi energetici, partecipazione a eventi, dati di consultazione dei siti web turistici e con acquisto di dati raccolti tramite altri strumenti di rilevazione, ad esempio dalle compagnie di telefonia mobile.

Inoltre i dati quantitativi andranno completati da informazioni qualitative raccolte con indagini ad hoc, ad esempio con questionari di customer satisfaction somministrati ai turisti.

Abbiamo preso spunto da quanto scritto nel DEFR, per approfondire quest'argomento: vi sono delle informazioni che da un nostro punto di vista sono molto importanti, da analizzare per poi capire cosa bisogna fare. Teniamo in modo particolare a tutti i nostri comprensori e alle nostre qualità da un punto di vista turistico; la regione è piccola e bisogna sempre più puntare a un turismo di qualità, crediamo che sia anche giusto a questo punto che gli Assessorati competenti cerchino, attraverso canali mediatici e altre iniziative, a veicolare ancor più le qualità positive dei nostri impianti del nostro comprensorio, come lei prima ha ben detto, in modo da poter divulgare a livello nazionale ed internazionale ancor più le nostre caratteristiche, perché queste indagini, questi ranking, su delle riviste così importanti, possono anche avere un ruolo importante a livello di comunicazione per quanto riguarda il turismo delle località a livello nazionale, quindi anche della nostra regione.

Controbattere quindi a quello che emerge da questi ranking, sicuramente evidenziando gli aspetti positivi della nostra regione, e quindi dei nostri comprensori sciistici, è molto importante, quindi ringraziamo della risposta e andiamo avanti così.