Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3563 del 18 aprile 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3563/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a riferire alla commissione consiliare competente sull'esito delle interlocuzioni in materia tariffaria con CVA e con le associazioni dei consumatori".

Bertin (Presidente) - Punto n. 46. Passiamo ora alle mozioni. Per illustrare la mozione, si è prenotata la consigliera Minelli a cui passo la parola.

Minelli (PCP) - La questione affrontata dalla mozione è una cosa nota, quindi la richiamo solo per sommi capi.

Nel corso del 2022-2023 CVA Energie - in considerazione delle caratteristiche della società che è interamente di proprietà della Regione tramite Finaosta, e anche per far fronte a momenti con forti lievitazioni del costo dell'energia - ha applicato per i clienti valdostani una tariffa interessante sul corrispettivo richiesto per il consumo di energia, consistente nel prezzo energia, nel PE, definito a livello nazionale da ARERA, scontato del 40%.

Nel settembre 2023 CVA Energie ha inviato ai suoi circa 40 mila clienti in Valle d'Aosta una comunicazione con una modifica unilaterale del contratto che prevedeva l'eliminazione dello sconto del 40% e l'applicazione di una tariffa stabilita dalla società stessa in circa 12 centesimi al kilowatt/ora che, secondo le comunicazioni della società, sarebbe dovuta rimanere fissa e invariabile per ben sette anni.

Avevamo fatto subito presente, come gruppo di PCP, che il nuovo sistema avrebbe comportato un aggravio significativo dei costi a partire da gennaio 2024, come poi si è verificato, e successivamente sono iniziate le proteste da parte di cittadini e anche da parte delle associazioni dei consumatori.

Lo scopo della mozione che abbiamo presentato quindici giorni fa era di avviare un confronto tra la Regione, le associazioni dei consumatori e CVA, quantomeno per discutere sulle varie opzioni possibili; in realtà è successo che CVA - senza preventivamente confrontarsi né con le associazioni dei consumatori, né con la Regione - ha avanzato una sua proposta di modificazione delle tariffe e l'ha annunciata nella conferenza stampa di due giorni fa, di martedì 16 aprile, della quale siamo venuti a conoscenza per vie traverse, perché non era stata resa nota pubblicamente sugli organi d'informazione prima di martedì 16.

Vorrei soffermarmi su questa data, martedì 16, giorno precedente la riunione di un Consiglio regionale in cui si deve discutere e votare una mozione che propone un confronto per ragionare sulle modifiche tariffarie.

Il rispetto di CVA per il Consiglio regionale della Valle d'Aosta è tale che, il giorno prima che questo Consiglio esami la mozione, convoca una conferenza stampa per dire che loro hanno già deciso tutto in totale autonomia e noi, Consiglio regionale, su questo non diciamo nulla?! Il Presidente del Consiglio non ha nessuna osservazione da fare sul metodo di CVA e sul suo rispetto nei confronti della massima assise regionale chiamata a discutere dell'argomento?

Scuramente CVA conosceva l'ordine del giorno e il contenuto della mozione per la quale di certo sarà consultata, anche perché poi spesso le risposte sono delle letture di quanto CVA comunica.

Ma c'è anche altro da dire sulle modalità di operare della società: la decisione sulle tariffe non viene comunicata attraverso un incontro con il Presidente della Regione o con la Commissione competente, ma viene fatta una conferenza stampa a cui i Consiglieri non sono stati invitati - so che qualcuno ieri ha parlato di lamentele in conferenza come se si fosse detto che c'era un divieto alla partecipazione.

Noi abbiamo fatto un comunicato in cui non abbiamo parlato di divieti ma certo abbiamo capito che ci sono stati degli inviti precisi: ai media, alle associazioni dei consumatori, dalle immagini viste al telegiornale mi sembra di aver individuato ovviamente il Presidente della Regione, il Presidente della IV Commissione, il Presidente di ADAVA, che immagino fossero stati per lo meno informati, se non invitati, ma certo non c'erano i Consiglieri regionali e le forze politiche; né noi, che da mesi ci occupiamo di questo tema, e neanche, mi risulta, il gruppo di Forza Italia, che si è occupato della questione ripetutamente in Consiglio.

Veniamo alle nuove proposte, così come le abbiamo lette nel comunicato stampa e dai servizi apparsi sui media.

Da una parte si propone di mantenere l'offerta CVA 7 anni, riducendo il corrispettivo richiesto di 2 centesimi, da circa 12 a 10. Non è una riduzione particolarmente significativa.

Ancora una volta tutta l'enfasi è posta sull'offerta fissa e invariabile per ben sette anni, solo che quest'offerta invariabile di per sé non esiste, perché, ai sensi delle clausole contrattuali, con tre mesi di preavviso CVA può cambiare le condizioni.

Nel comunicato poi c'è anche scritto che questa clausola era stata inserita nella proposta contrattuale come possibilità d'introdurre modifiche migliorative qualora il mercato si fosse stabilizzato. Nella clausola non c'è scritto questo, c'è scritto semplicemente che si possono fare delle modifiche, di migliorativo non è evidenziato nulla.

In ogni caso si possono cambiare queste condizioni ben prima dei sette anni, quindi ci troviamo di fronte alla reiterazione di una sorta di pubblicità che ha dell'ingannevole.

Aggiungo inoltre che si afferma che la nuova tariffa, un po' ridotta, riguarderebbe solo le prime case. E le altre? Guardando le mie bollette arrivate nel 2024, le bimestrali, ho notato che per una seconda casa mi è stato richiesto lo stesso corrispettivo di "CVA 7" della prima, cioè i 12 centesimi a kilowatt/ora, parlo sempre della materia energia.

Se la riduzione del corrispettivo ora proposta riguarda solo le prime case, cosa succede per le seconde? Non è chiaro.

Segnalo che i POD gestiti da CVA riguardanti la prima casa, attualmente sono circa 37 mila, un po' di più, e altri 21 mila sono POD di seconde case, sono i dati che sono stati forniti ieri e che abbiamo visto sui giornali.

Si tratta di numeri importanti, per cui non c'è, secondo noi, attualmente una sufficiente chiarezza.

Poi c'è l'offerta a prezzo variabile, "CVA EasyFlex". La società si è accorta che l'attuale offerta, CVA 7, è poco interessante per chi è ancora nel mercato tutelato e deve scegliere un gestore sul mercato libero.

Il meccanismo proposto si basa sul PUN su cui però viene fatto uno sconto, in pratica l'offerta riprende quella proposta che è stata fatta da ENEL, che è il gestore che ha vinto la gara per servire gli utenti valdostani del mercato tutelato che non hanno ancora scelto un gestore privato e che quindi devono essere presi in carico. C'è stata una gara e se l'è aggiudicata ENEL, che ha proposto di applicare il PUN con uno sconto di 73 euro annui. CVA ne propone 80, quindi lo sconto è superiore di quello di ENEL di 7 euro in un anno, e non mi sembra che una differenza di 7 euro in un anno sia particolarmente significativa.

Che cosa succederà in generale? In questo momento l'offerta flessibile, la CVA EasyFlex, è indubbiamente più vantaggiosa, però ben pochi secondo noi decideranno di avvalersene, anche perché CVA ha stabilito che chi ha ora la tariffa fissa e opterà per quella variabile, poi non potrà tornare indietro a quella fissa.

Mi sembra che sia un modo anche questo per scoraggiare il passaggio all'offerta flessibile, ma, in ogni caso, è un'impostazione che noi riteniamo discutibile.

I punti interrogativi sono tanti, sono parecchi, è tutto molto complicato e, a nostro avviso, questo sistema della doppia offerta non va bene, non sarà utilizzato se non da pochi, ma sarà soprattutto un rompicapo per tanti e gli altri lasceranno che le cose vadano come devono andare, nel senso che non si metteranno a fare calcoli e valutazioni e andranno avanti con l'offerta che era stata modificata all'inizio dell'anno.

Di tutta questa materia, di queste questioni, secondo noi però il Consiglio regionale deve parlare, deve discutere, ed è la ragione per cui abbiamo riformulato la mozione, perché ovviamente, così come era stata presentata, non aveva più alcune parti che avessero senso perché tutto è stato fatto in qualche maniera in questi ultimi giorni, quindi abbiamo riformulato la mozione con un emendamento sostitutivo.

È importante, secondo noi, che si vada nella Commissione competente, che è la quarta, per un confronto che deve essere un confronto anche tecnico ma soprattutto politico fra i Consiglieri - che di questa materia devono parlare - e il Governo.

È un emendamento sostitutivo integrale della mozione e ve lo leggo.

Ci sono tre premesse, quindi viene anche lì sfrondato parte di quello che c'era scritto: "Evidenziato che la questione delle tariffe sul consumo di energia elettrica applicate da CVA Energie è da tempo all'attenzione del dibattito in Consiglio regionale e delle iniziative delle associazioni dei consumatori; preso atto che nella mattina di martedì 16 aprile CVA ha reso nota in un'apposita conferenza stampa la sua intenzione di modificare ulteriormente il sistema tariffario introdotto a fine 2023 e attivo dal primo gennaio 2024; evidenziato che CVA è una società pubblica, di totale proprietà della Regione tramite Finaosta; il Consiglio regionale ribadisce la necessità che la società CVA, nei limiti delle sue possibilità di azione, applichi tariffe vantaggiose per le famiglie e per le imprese valdostane, in coerenza con i principi della legge regionale 20/2000, e impegna il Presidente della Commissione competente a riunire entro la prossima settimana la Commissione per un esame puntuale delle modificazioni tariffarie annunciate da CVA Energie nella conferenza stampa del 16 aprile u.s.".

È un emendamento, come dicevo, abbastanza semplice, anche l'impegno non prevede chissà quali passaggi ma una discussione in Commissione in tempi rapidi, perché poi sappiamo che ci saranno le comunicazioni riguardo alle nuove offerte e alle tempistiche della scelta eccetera eccetera, quindi riteniamo che questo sia un emendamento che, così come formulato, possa essere votato da tutto il Consiglio.

Auspichiamo che su questo una riflessione venga fatta perché non è un argomento che riguarda poche persone, ma è qualcosa che riguarda praticamente l'intera comunità valdostana.

Presidente - La consigliera Minelli ha illustrato la mozione e anche l'emendamento che verrà adesso girato a tutti i Consiglieri. Con questo, apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta. Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Ringrazio le colleghe per aver presentato quest'iniziativa che ci consente di fare alcune riflessioni su quest'argomento che è diventato di grande attualità a seguito dell'annuncio sostanzialmente da parte della società CVA circa le nuove politiche tariffarie che abbiamo sollecitato sin dal mese di dicembre, quando è stata lanciata l'offerta "CVA 7" che pareva fosse un prezzo fisso per sette anni e, a distanza di tre mesi - quando i Valdostani hanno potuto toccare con mano quello che era sostanzialmente il riverbero sulle rispettive bollette di questi aggiornamenti di quest'offerta - la società ha preso atto di quanto avevamo evidenziato, anche con grande intensità in questi ultimi mesi, e ha aggiornato l'offerta cercando di venire incontro alle esigenze dell'utenza e dei propri clienti valdostani.

In particolare ha presentato due offerte, una a tasso fisso e una a tasso variabile.

Noi, sotto il profilo del principio, riteniamo che ci stia questa possibilità di avere due tipologie di offerte, perché il cliente è libero di scegliere se aderire a una piuttosto che all'altra.

Alcune considerazioni sulla prima, quella che viene considerata a tasso fisso: continuiamo a dire che a tasso fisso non è, perché - anche dalla comunicazione, così come ha già evidenziato la collega Minelli prima - non è vero quello che viene detto in questi giorni, che la possibilità di modifica delle offerte è solo ed esclusivamente per delle situazioni di miglioramento. Allora chiediamo che venga scritto nero su bianco sul sito della società che, per questa offerta, che può solo avvenire il cambiamento delle tariffe per delle questioni di miglioramento delle medesime a vantaggio dell'utenza, perché così non è scritto. Questo credo che sia dovuto per dirimere ogni possibile interpretazione.

Al netto di questa considerazione, l'offerta che viene fatta adesso su questo pseudo tasso fisso è di 9,87 centesimi a kilowatt/ora. Il prezzo di riferimento dell'ultimo mese che si è concluso, il prezzo unico nazionale, è di 8,88 centesimi.

Noi continuiamo a sostenere che al 31 del mese di dicembre del 2023 sul prezzo unico di riferimento c'era uno sconto del 40%, queste erano le condizioni di cui beneficiavano i Valdostani.

A oggi, portandolo a 9,87 centesimi, non solo non c'è uno sconto rispetto al prezzo di riferimento, c'è un maggiore costo rispetto al prezzo di riferimento del 19%, quindi il prezzo di tariffa al 31 dicembre sul prezzo di riferimento era: sconto ai Valdostani del 40%; oggi c'è aumento ai Valdostani del 19% sul prezzo unico di riferimento.

È questo che dovrebbe essere spiegato in Commissione, cosa significa il discorso che non possiamo fare delle offerte di tipo predatorio sul mercato... non basta fare questo tipo di annuncio, ma credo che sia doveroso che venga messa a disposizione del Consiglio regionale la ragione per cui, se è vero, non c'è la possibilità, "Assolutamente", di scendere rispetto a questo tipo di valore che oggi hanno prospettato, perché non basta dire "Sennò si incorre nella situazione predatoria", perché, se sul metodo al 31 dicembre si poteva applicare uno sconto del 40% rispetto al prezzo di riferimento del mercato, io credo che non ci sia nessuna norma che è intervenuta da allora a oggi che impedisca di poterlo fare oggi, almeno non sono a conoscenza di norme sopravvenute dal 31 dicembre che impongano la non possibilità di applicare quest'agevolazione ai Valdostani. Questo è il primo problema.

Quanto alla seconda offerta "prezzo variabile" - a cui abbiamo mostrato anche interesse nelle precedenti iniziative che abbiamo discusso nel Consiglio regionale, abbiamo anche prospettato, l'abbiamo anche richiesto... e per questo ringraziamo la società di essere andata in questa direzione - io sfido chiunque a capire quell'offerta lì oggi come si concretizza. Non si può capire da come è stata prospettata in quel comunicato stampa, non ci sono le condizioni per rendersi conto se sia una buona o una cattiva offerta.

Detto questo, noi riteniamo che l'emendamento presentato dalle colleghe, che sostanzialmente chiede che la società venga - per quanto ci interessa, e siamo attenti - a illustrare quali sono le ragioni che hanno portato al dimensionamento di quest'offerta e a spiegarle concretamente in Commissione; noi riteniamo che questa proposta non possa che essere condivisa da tutti, perché credo che sia l'interesse di tutto il Consiglio regionale, non solo dell'opposizione, che si possa capire come vengano tutelati gli interessi dei Valdostani.

Da parte nostra non può che essere sostenuto questo principio di poter fare degli approfondimenti e di poter capire cosa sta succedendo; riteniamo comunque - già da una prima lettura, come ho evidenziato poc'anzi - che l'aggiornamento, della proposta a tasso fisso porta a un'offerta che prima era -40 % a +19% rispetto al prezzo di riferimento, quindi c'è una differenza tra il -40 al +19, del 59% in negativo a carico di tutti i clienti.

Da parte nostra, se non sono intervenute delle leggi dal primo gennaio, che non danno più la possibilità di fare questo, riteniamo che sia doveroso, da parte della politica, da parte del Consiglio regionale, farsi carico dello svisceramento di questo problema.

Presidente - Siamo in discussione generale, chi vuole intervenire è pregato di prenotarsi. Se nessuno si prenota, chiudo la discussione generale.

Non vedo richieste, la discussione generale è chiusa. Per la replica del Governo, il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - Chiedo solo un attimo perché - come abitualmente fanno anche le colleghe, prima di poter disquisire in merito a qualcosa - non era sufficiente la mera lettura della modifica, quindi mi prendo qualche minuto anche per leggere personalmente, poi gli altri non so se la leggano.

Presidente - Facciamo una breve sospensione, anzi, potremmo fare la sospensione per arieggiare i locali e riprendiamo dopo. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 10:41 alle ore 11:08.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo, abbiamo chiuso la discussione generale della mozione al punto n. 46 dell'ordine del giorno. Siamo in fase di replica. Per il Governo, replica il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - In replica, anche se poi in realtà dall'analisi della mozione, così come emendata, le richieste sono totalmente modificate, ma quello che mi premeva era esprimere alcune considerazioni nel merito della questione per poi focalizzarsi sulla risposta puntuale all'impegnativa.

Nel merito della questione, io credo che bisogni partire da una considerazione di carattere generale sui prezzi. La politica tariffaria spetta all'azienda e in questo perimetro dobbiamo lavorare: ognuno di noi avanza le proprie sollecitazioni, le associazioni dei consumatori sollecitano alcune prese di posizione in un sistema che, a suo modo, ha la possibilità d'interfacciarsi con le offerte di CVA, offerte che, ci tengo a sottolinearlo, sono - non a detta del sottoscritto e non a detta di CVA - confrontabili sui portali dedicati ai raffronti con le altre aziende che producono energia e risultano tra le migliori del panorama delle offerte sull'energia elettrica... anzi, su alcuni parametri sono assolutamente le migliori.

In questo percorso ognuno evidenzia dal suo punto di vista delle criticità, qualche volta molto pretestuose, perché sinceramente si vanno ad analizzare solo gli aspetti che più ritornano utili alla propria lettura della situazione. Io invece tengo a sottolineare un paio di aspetti che non vanno trascurati.

Uno è assolutamente l'indipendenza decisionale da parte di CVA - che noi confermiamo anche in questa situazione - che ha fatto un percorso serio, a mio avviso, e corretto riguardo alle tempistiche decisionali, poi possiamo fare tutti i confronti che desideriamo ma CVA è uscita, nel momento di calo dallo shock tariffario del 2022/2023, con un'offerta interessante che è stata apprezzata anche dalle associazioni dei consumatori. Poi ieri ho raccolto un'esternazione da parte della collega Minelli, che diceva che anche le associazioni dei consumatori capiscono poco... buon Dio, avremo tutti i nostri limiti, però bisogna dire che tempo per tempo le valutazioni possono cambiare, così come cambiano le situazioni, ma vi è molta serietà nell'approccio, nel metodo, nell'offrire delle nuove opportunità alla clientela regionale, che dimostra l'attenzione al territorio.

Un'offerta a prezzo fisso che è stata calata di 20 centesimi o quelle che sono le risultanze dichiarate, 2 centesimi, che ci portano oggi ad avere la giusta attenzione su una tariffa a tasso fisso che, a dispetto di quello che si era paventato (ovvero che questa clausola di possibilità di variazione sarebbe stata utilizzata solo per aumentare i prezzi) è stata usata invece per renderla più appetibile al mercato nostrano.

Questo ci dà la possibilità di continuare in questo percorso, senza alcun intervento ulteriore, per garantirci per i prossimi sette anni, affiancando questa situazione alla migliore offerta possibile, addirittura migliore delle offerte avanzate da grandi gruppi per accaparrarsi il mercato tutelato che dal primo luglio, se non erro, partirà con i nuovi gestori, in questo caso un gestore a livello nazionale; quindi a modellare una nuova offerta a tasso variabile, in alternativa a quella a tasso fisso, che potrà essere presa in considerazione, come giustamente è stato accennato. Dipenderà dalla sensibilità di ognuno di noi avvicinarsi all'una o all'altra, ognuno facendo le valutazioni che meglio crede.

Tenevo comunque a sottolineare come riguardo a qualche informazione, anche all'interno di quest'Aula, se non se ne è a conoscenza, bisognerebbe metterla almeno tra virgolette con un'accezione di dubbio, perché CVA 7 è un'offerta che viene riproporzionata per tutte le tipologie di utenze: sia quelle di prima casa sia quelle di seconda casa e sia quelle delle piccole imprese, quindi su tutto il panorama, dove era applicata in precedenza, viene applicata anche in questa fase di abbassamento dei costi, a dispetto di quello che è stato detto dalla consigliera Minelli in quest'aula. Quindi quello di CVA è un atteggiamento, a mio avviso, che denota molta attenzione verso il panorama dell'utenza nel suo complesso.

Detto questo, credo invece che siano da spendere due valutazioni sulla richiesta che impegnerebbe il Presidente della Commissione competente.

Ognuno di noi ha giustamente il diritto di fare degli approfondimenti rispetto alle necessità di chiarimento e anche, io direi, rispetto alle proprie capacità di voler approfondire o di voler approfondire in maniera corretta, quindi questo processo di richiesta d'informazioni è un processo che è insito nei lavori delle Commissioni.

All'interno delle Commissioni si possono chiedere delle audizioni e, se quest'opportunità viene negata, allora si può portare all'attenzione del Consiglio una richiesta sottolineando che c'è stato un diniego in un percorso di approfondimento, e questa è un po' la linea che la maggioranza vuole mettere sul piatto per significare come, rispetto a questa mozione, noi ci asterremo, ma il processo di approfondimento, così come è nelle corde dei lavori delle varie Commissioni, può essere affrontato all'interno delle stesse con delle richieste di audizioni specifiche, questo può essere sicuramente un'opportunità per interloquire in maniera appropriata con CVA, che non avrà sicuramente dubbi e non si tirerà sicuramente indietro rispetto a delle scelte di corretta gestione aziendale, di gestione tariffaria, nel rispetto delle necessità di attenzione verso la nostra popolazione e, soprattutto, in quell'indipendenza e in autonomia decisionale che deve caratterizzare soprattutto questo tipo di scelte aziendali.

Presidente - Consigliera Minelli ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ringrazio il collega Marquis che è intervenuto in discussione generale, apportando degli elementi aggiuntivi a quanto avevo evidenziato, in relazione soprattutto all'analisi che ha fatto riguardo al Prezzo Unico Nazionale, al PUN, e alle percentuali che sono state evidenziate, quindi di aumenti anche in quel senso. Il suo intervento ha aggiunto qualche cosa al dibattito, e lo ringrazio.

Ho ascoltato le parole del presidente Testolin che dice: "La mozione è totalmente modificata"; certamente, la mozione doveva essere modificata, perché quello che proponeva era ante conferenza stampa - decisione di rendere noto a tutti una serie di comunicazioni da parte di CVA - anche perché questa mozione chiedeva di fare un confronto. Intanto impegnava il Previdente a riferire alla Commissione sull'esito delle interlocuzioni in materia tariffaria con CVA e con le Associazioni dei consumatori, che gli avevano chiesto un incontro, che risulta non esserci mai stato, e anche questa è una cosa un po' strana dal mio punto di vista.

Poi c'era la necessità di un'interlocuzione che coinvolgesse la Regione, le associazioni e ovviamente la società; questo è ormai superato perché sono state avanzate l'altro ieri due nuove proposte.

Il Presidente poi fa delle considerazioni sulla politica tariffaria, che spetta all'azienda - ognuno può fare le sue considerazioni, però poi le offerte le fa la società - e lui dice: "Sono confrontabili sui portali e risultano essere le migliori o fra le migliori di quelle che sono oggi in campo"; questa cosa era stata detta anche a fine 2023, quando era stata annunciata l'offerta CVA 7 e così poi non si è verificato.

C'erano anche delle difficoltà di previsione del mercato, so che l'altro ieri è stato detto anche questo in conferenza stampa e, sarcasticamente, è stato chiesto se qualcuno di noi abbia contatti diretti con chi si occupa di geopolitica, insomma, il discorso potrebbe andare avanti a lungo...

Noi abbiamo fatto delle considerazioni sulla base dei fatti e sull'indipendenza decisionale di CVA che ha fatto un percorso serio e che aveva fatto lo sconto del 40% al momento dello shock tariffario... lì si possono fare delle valutazioni.

Come voi sapete, noi riteniamo che il Consiglio regionale, il Governo regionale debbano avere delle interlocuzioni con CVA su alcuni elementi, e anche sulla politica tariffaria, che non significa imporre delle cose, ma per lo meno discuterne e non recepire semplicemente quello che viene deciso a valle, ma bisognerebbe parlarne anche a monte.

Devo fare un paio di precisazioni: il Presidente ha detto che ieri avrei in qualche maniera accusato le associazioni dei consumatori di capire poco. No, Presidente, io ho detto un'altra cosa, ho detto che le associazioni dei consumatori, all'epoca dell'annuncio dell'offerta di CVA 7, avevano fatto una valutazione positiva, credo anche in buona fede, perché le spiegazioni che erano state date potevano essere esaustive e far capire che si andava in una direzione precisa, poi però si sono fatti i conti e si è visto che le cose non stanno esattamente così.

Tra l'altro io credo anche, ma questo lo dico in tutta sincerità, che un po' tutti noi che viviamo in Valle d'Aosta pensiamo che affidarci a una compagnia elettrica che sia nostra, che sia valdostana, significa, quasi per logica, che ci siano delle offerte che sono sempre vantaggiose per i Valdostani. Viene da pensare così e così dovrebbe essere. In questo caso non è stato esattamente così.

Sulla questione che la clausola è stata usata, quella dei 3 mesi, solo per aumentare i prezzi, io non ho detto questo, ma ho detto che nella lettera arrivata ai clienti, quando c'è stata la proposta di modifica unilaterale del contratto, quella frase non compariva, non c'era scritto proprio nulla, sono cliente CVA da sempre, ho varie bollette, sia di prima casa e un paio di seconda casa, ho letto tutte le lettere, quella frase che invece c'è sul sito per i clienti che dovevano fare il nuovo contratto con CVA 7, cioè quella che dice che si possono fare con tre mesi di preavviso le modifiche eccetera eccetera, c'è sul sito, non era presente in nessuna delle lettere che sono state mandate a settembre 2023 per annunciare l'offerta a partire dal 2024, c'era scritta un'altra cosa, era scritto: "Rimangono valide tutte le clausole contrattuali precedenti", la formula non è esattamente quella che ho detto però la sostanza è questa.

E cosa c'è scritto nei contratti precedenti che io sono andata a vedere? C'è scritto che con tre mesi di preavviso si possono fare delle modifiche, ma non c'è scritto che si possono fare delle modifiche né migliorative né peggiorative, c'è scritto "Delle modifiche", mentre nel comunicato uscito da parte della CVA, dopo la conferenza stampa del 16 aprile, c'è proprio scritto: "In una logica di attenzione per i propri clienti, al fine di cogliere le opportunità di una possibile stabilizzazione dei prezzi nei mesi a seguire, CVA Energie aveva inserito nella proposta contrattuale la possibilità di introdurre modifiche migliorative, qualora il mercato si fosse stabilizzato".

Questa è una cosa che ha pensato CVA, a introdurre modifiche migliorative, ma di scritto nero su bianco non c'era niente di questo, c'era scritto: modifiche.

Vengo poi a un'altra questione, lei dice: "Bisogna essere cauti quando si parla, informarsi e sapere bene come funzionano le offerte, perché CVA 7 è per tutte le utenze, non solo della prima casa ma anche le altre, le pertinenze" eccetera.

Io non ero alla conferenza stampa, però leggo il comunicato stampa, io non so chi scrive il comunicato stampa però c'è scritto questo alla seconda pagina del comunicato: "Offerta a prezzo fisso CVA 7. Le offerte a prezzo fisso 'CVA 7' e 'CVA 7 anni sicura', destinate alle prime case e alle pertinenze, rimarranno attive, ma il corrispettivo per la materia energia verrà ridotto da 0,1193 a 0,0987 euro al kilowatt/ora".

Io non sono un'esperta, so leggere, leggo, e non avendo avuto altre informazioni, leggo "Destinate alle prime case".

Abbia pazienza ma se io leggo questo, credo che le seconde case non rientrino in questa cosa, perché se c'è scritto "Prime case", uno pensa che è quello, altrimenti se è destinato a tutte, non si scrive così, ma si scrive: "Le offerte 'CVA 7' e 'CVA 7 anni sicura' rimarranno attive ma il corrispettivo sarà di tot". Questo secondo me si deve scrivere se si vuole fare una comunicazione chiara, ma la comunicazione chiara non c'è stata.

Lei dice poi che vi astenete sulla mozione e che non c'è nessun problema per i Consiglieri a chiedere delle audizioni in Commissione sugli argomenti più disparati, quindi anche sulla questione che stiamo discutendo, sulle tariffe. Invitare CVA a venire a spiegare credo che sarà una cosa che dovremo fare, ma la mozione ha uno scopo preciso, che è quello - ed è esplicitato nell'emendamento che avete ricevuto - di effettuare un confronto, una discussione tra Consiglieri che, secondo me, va fatta perché ci stiamo occupando di una materia che riguarda la Valle d'Aosta, che riguarda tutti i cittadini valdostani, se non tutti una gran parte. Questo confronto deve essere fatto ma in tempi brevi, perché se è giusto il comunicato - però io adesso a questo punto non lo so più - l'offerta CVA EasyFlex sarà sottoscrivibile per i nuovi clienti a partire dal 15 maggio.

Oggi è il 18 di aprile, immagino che se l'offerta sarà sottoscrivibile dal 15 maggio, forse bisognerà che la comunicazione e i tempi consentano alle persone di farla questa cosa, e io credo che sia una cosa importante discuterne in tempi rapidi nella Commissione consiliare, nel Consiglio della Valle d'Aosta, perché ricordo che tutti noi qui rappresentiamo i cittadini e le loro esigenze, i loro problemi: la questione dell'approvvigionamento energetico, delle bollette che le persone devono pagare non è una questione di poco conto.

Poi in ultimo mi sembra che non ci sia - ma questo l'ho verificato in più situazioni - una valorizzazione o comunque un rispetto del ruolo istituzionale che abbiamo, che ha quest'assemblea e che hanno le Commissioni consiliari, perché noi possiamo decidere di invitare, di chiedere audizioni eccetera eccetera, quello che io però vorrei è che su temi come questo - e anche su altri, avremo modo di discuterne - ci sia un vero dibattito interno che ha necessità di avere le informazioni tecniche, talvolta, quindi in questo caso, anche di avere i termini esatti di queste proposte contrattuali, che potranno essere illustrate da chi di dovere o potremmo informarci, non lo so... però poi c'è bisogno di un confronto anche tra di noi, perché le posizioni sono diverse, ci sono posizioni antitetiche, ci sono delle sfumature anche soltanto, ma io credo che il dibattito in quelle occasioni sia utile e arricchente per tutti, anche semplicemente per capire meglio, perché nessuno di noi è nato "imparato", per dirla in termini molto semplici, quindi un confronto sarebbe utile anche e soprattutto nel rispetto di coloro che noi qui rappresentiamo e che ci chiedono ogni tanto - forse qualche volta a chi sta seduto in questi banchi più che a chi è al Governo - ci chiedono di comprendere, di sapere, di capire e anche di impegnarci in questo senso.

Ovviamente la mozione, così come è emendata, non verrà ritirata, verrà messa ai voti, e mi sembra che, ancora una volta, si voglia perdere un'occasione importante, anche perché - e ovviamente questo è ciò che pensiamo noi e non è detto che sia l'opinione di tutti, però va detto - noi crediamo che questa società, pur operando nel mercato, pur essendo ormai svincolata da tutta una serie di normative, resta una società che è pubblica e su tematiche come queste, che riguardano anche le tariffe, pur dovendo rispettare tutte le condizioni di mercato - e questo l'abbiamo capito - ci sono dei margini per lo meno per discutere e interloquire prima che si arrivi a delle decisioni finali, margini e possibilità alle quali si vuole rinunciare.

A me questa sembra una cosa grave.

Presidente - Consigliere Aggravi ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Intervengo in dichiarazione di voto, dopo aver ascoltato il dibattito e gli interventi della proponente, del collega Marquis e anche del Presidente.

Noi abbiamo letto con attenzione in particolare la nuova formulazione della mozione e su questa mi vorrei concentrare, visto anche il tempo a mia disposizione.

Io penso che le tematiche e le politiche di prezzo non le debba definire il Consiglio regionale, né per la CVA, né per gli impianti a fune, né per VDA Structure, né per ogni società partecipata; è onere e responsabilità degli organi di Governo di queste società su cui è anche giusto e auspicabile che comunque la politica, quindi anche gli azionisti, possano fare degli auspici o delle richieste, quindi per quello che riguarda la prima impegnativa della nuova formulazione della mozione, al netto del fatto che sul suo riferimento normativo ho qualche piccolo dubbio, comunque ci sta che un gruppo piuttosto che il Consiglio o altro possano giustamente fare i loro auspici.

C'è un passaggio che ritengo particolarmente interessante, che è la seconda impegnativa, al di là di come andrà - ed è abbastanza certo che se la maggioranza non voterà la mozione questa non passerà - però invito in particolare il Presidente della IV Commissione, visto che è quella di riferimento: che possa fare tesoro del contenuto e magari nell'ambito della Commissione si possa elaborare un documento anche di sintesi, ma non soltanto sul tema delle attuali tariffazioni, e su questo vorrei spiegarmi.

C'è un errore di fondo che si continua a fare: noi giustamente parliamo della nostra società partecipata, ma non fa il 100% del mercato valdostano, ci sono anche altri operatori, e mi sembra che in Commissione, giustamente, un po' nell'ambito delle audizioni del Piano energetico e un po' in realtà anche prima (si era già fatto nel momento dell'esplosione dei prezzi), c'erano state delle audizioni; forse potrebbe essere utile, anzi, più che utile, fare un'elaborazione di sintesi che tenga conto non soltanto delle tariffe fatte da CVA ma di tutto il mercato valdostano, o delle possibilità, perché altrimenti noi vediamo soltanto un pezzo della situazione e del peso che c'è sui consumatori e sulle imprese valdostane; questo sarebbe, almeno a giudizio di chi parla, riduttivo nonché fuorviante, posto il fatto che, ripeto, mi auguro che i prezzi vengano definiti dalla libera concorrenza, per quanto non sia libera, perché il mercato non è libero, è regolamentato, ed è anche nella responsabilità del management di una società, che a fine periodo poi tirerà le conseguenze.

Vero è che questo cambio di passo che è avvenuto in questi ultimi giorni merita una particolare attenzione: io non so se per i vari input, per non usare altri termini, che sono arrivati dalla politica, consumatori o quant'altro, o forse perché una nuova analisi dello scenario di mercato implica che l'operatore faccia delle altre politiche di prezzo che tengano conto del nuovo scenario, comunque sia, rispetto anche solo a un anno fa, i presupposti sono completamente cambiati.

Ripeto: voglio analizzare a mente fredda quello che è avvenuto.

Io confermo e dico che il gruppo di Rassemblement Valdôtain comunque voterà questa mozione, perché le due impegnative sono comunque condivisibili; sull'ultima faccio un invito informale al Presidente della IV Commissione, e anche se non abbiamo i Commissari proveremo magari a darne forma durante una prossima audizione anche per essere di aiuto al lavoro dei colleghi, perché si possa fare comunque un'analisi che però, ripeto, non ritengo completa se concentrata soltanto sulle tariffazioni fatte da CVA perché, ripeto, il mercato valdostano, e soprattutto il consumo valdostano, non è oggi fatto soltanto da clienti di CVA, quindi sarebbe riduttivo, fuorviante e non servirebbe a nulla, perché l'obiettivo è capire il peso che le famiglie e le imprese pagano per l'energia elettrica.

Presidente - Ci sono altre dichiarazioni di voto? Se non vi sono altre dichiarazioni di voto, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 19 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Grosjacques, Guichardaz Jean-Pierre, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet e Testolin)

La mozione non è approvata.