Oggetto del Consiglio n. 3559 del 18 aprile 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3559/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alle parti della pista 'Gran Becca' rese e da rendere fruibili agli sciatori".
Bertin (Presidente) - 31 Consiglieri presenti, riprendiamo con l'ordine del giorno. Iniziamo con le interpellanze rinviate nella giornata di ieri. Punto n. 36 all'ordine del giorno.
Si è prenotata la Consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Torniamo su un tema che abbiamo affrontato nello scorso Consiglio con un nostro question time, l'annullamento delle gare di Coppa del Mondo di sci di Zermatt e Cervinia.
Alla luce soprattutto della risposta dell'assessore Grosjacques nell'ultimo Consiglio, in cui in particolare diceva che le spese ammissibili al rimborso sono state analizzate nel dettaglio dal Comitato e dall'assicurazione incaricata, che i riscontri ottenuti sui media sono stati decisamente molto positivi e che le spese sostenute per il completamento e messa in sicurezza della pista "Gran Becca" consentiranno un'ottimale sicuro utilizzo della pista nella parte al di fuori dal ghiacciaio, la quale è in gran parte fruibile a tutti gli sciatori; appreso anche dal Presidente della Cervino S.p.A. che durante un'intervista ha dichiarato che abbiamo toccato 3 miliardi e 900 mila persone che hanno parlato di Cervinia e dello Speed Opening; chiediamo all'Assessore Grosjacques di conoscere le spese ammesse al rimborso analizzate dal Comitato e dall'assicurazione incaricata, il numero effettivo dei riscontri media ottenuti rispetto allo Speed Opening - che, come dicevo, il Presidente della Cervino quantificava in 3 miliardi e 900 milioni - suddiviso tra quelli positivi e quelli negativi, con l'indicazione sia del titolare dell'analisi di questi dati sia degli strumenti di indagine utilizzati, l'ammontare dei costi sostenuti per la realizzazione e messa in sicurezza della pista "Gran Becca", - chiarendo se vi siano stati approfondimenti rispetto al tracciati autorizzato, perché sappiamo che anche sotto questo punto di vista vi sono indagini in corso sia dalla Procura svizzera che dalla Procura italiana -, quali parti della pista "Gran Becca" siano attualmente fruibili da parte degli sciatori e quali parti s'intendano rendere fruibili successivamente e con quali tempi.
Su questo abbiamo anche appreso nei giorni scorsi di una presa di posizione da parte di Zermatt, immagino che nella risposta dell'assessore Grosjacques forse anche su questo verrà detto qualcosa, quindi ascoltiamo con attenzione la sua risposta.
Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) - Collega Guichardaz, io risponderò ai quesiti 1 e 2, mentre a quelli 3 e 4 risponderà il vicepresidente Bertschy.
Per quello che riguarda la prima domanda, il Comitato organizzatore ha in atto una copertura assicurativa contro i rischi derivanti da cancellazione per causa di forza maggiore e per mancanza di neve. La definizione delle spese ammesse al rimborso è particolarmente delicata e prevede una dettagliata analisi da parte del Comitato organizzatore e dell'assicurazione incaricata, analisi che è tuttora in corso.
Tale attività sarà conclusa quanto prima, per consentire la presentazione del bilancio conclusivo certificato del Comitato organizzatore, la cui annualità va dal primo maggio al 30 aprile di ogni anno.
Il bilancio conclusivo, certificato dal Comitato organizzatore, sarà trasmesso alla Regione Valle d'Aosta non appena disponibile, anche ai fini dell'ottenimento dell'erogazione a saldo del contributo concesso per il 2023.
La gestione della copertura assicurativa è di esclusiva pertinenza e responsabilità del Comitato organizzatore che si avvale, per la gestione della polizza, di un broker tedesco con sede a Colonia.
Per quanto attiene al secondo quesito, richiedente il numero effettivo dei riscontri media ottenuti rispetto allo Speed Opening, si informa che il Consorzio turistico di Zermatt ha realizzato il Media Reporting Matterhorn Cervino Speed Opening 2023.
Per la realizzazione del report sono stati utilizzati strumenti di analisi professionali e personale specializzato che opera nel settore media e marketing del Consorzio turistico di Zermatt.
Per quel che riguarda i riscontri tra media positivi e negativi, il Media Reporting non prevede suddivisione tra le due categorie.
Per monitorare le attività d'informazione è stato utilizzato lo strumento di monitoraggio dei media New Radar di Press Relations.com.
Il numero degli utenti raggiunti, da notizie relative allo Speed Opening, è di 3 miliardi e 900 milioni di persone; con questo numero s'intende il numero totale di utenti che sono stati raggiunti grazie a un contenuto foto-video-testo, pubblicato sulle principali piattaforme media analizzate, quindi telegiornali, pubblicità, stampa specializzata, portali, aziende, gruppi, club, giornali, riviste settimanali, giornali quotidiani, trasmissioni, tv e radio e portali web notizie.
Il valore equivalente è stato di 104 milioni e 400 mila franchi svizzeri.
Per completezza d'informazione, il valore equivalente misura l'efficacia delle attività promozionali, ogni azione di promozione è trattata come fosse un contenuto pubblicitario che deve generare un valore equivalente su tutti i media presi in considerazione; in sintesi è la somma che avrebbe dovuto essere investita per ottenere lo stesso risultato promo-pubblicitario.
Pur consapevoli che il report debba essere valutato con la dovuta cautela che si deve ad analisi pure autorevoli, come quella condotta dal Consorzio turistico di Zermatt, e nonostante la profonda delusione per non aver effettuato le competizioni e per la prevista sospensione dal calendario FIS per la prossima stagione invernale per questioni, come più volte abbiamo anche affermato in quest'aula, indipendenti dalla volontà del Comitato organizzatore - cogliamo ancora una volta l'occasione per ringraziarlo per il grande lavoro effettuato, unitamente a tutti coloro che, a tutti i livelli, hanno dato il loro contributo per la predisposizione e la gestione di una macchina organizzativa difficile e complessa come la Speed Opening - crediamo che i risultati in termini promo-pubblicitari che ho appena illustrato siano la migliore dimostrazione della validità di quest'iniziativa, nella quale questa maggioranza crede ancora, continuando a lavorare perché la nostra regione possa ospitare eventi di caratura internazionale, in particolare nelle discipline invernali.
A questo proposito stiamo lavorando con la FIS e le altre due Federazioni per poter ottenere l'assegnazione d'importanti competizioni nelle prossime stagioni.
Presidente - Assessore Bertschy per la parte restante della risposta.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Per quanto riguarda il quesito n. 3, dall'inizio di questo progetto relativo alla Coppa del Mondo si è sempre immaginato, da parte della società - e l'indirizzo è stato questo - di realizzare su un tracciato che in prospettiva diventerà (se otterrà tutte le autorizzazioni per la parte del ghiacciaio) un tracciato commerciale in termini di pista; si è sempre pensato appunto di realizzare investimenti che potessero tornare utili per la gestione proprio di tutta l'attività rispetto a questa parte di comprensorio che può e sta migliorando la qualità complessiva del servizio dato ai fruitori delle piste.
Nel 2021, 2022 e 2023 i costi per la variante 7bis, che si realizza nella parte terminale del ghiacciaio fino alla zona di arrivo, sono state investite risorse per l'impianto d'innevamento programmato per 2 milioni e 150 mila euro e per la messa in sicurezza del tracciato di gara per 36 mila e 800 euro, circa 37 mila euro.
Per quanto riguarda lo Snow Farming, bisogna andare a fare un dettaglio che magari possiamo trovare il modo di darle, perché la cifra complessiva è relativa a poter far partire la gara a ottobre, ma tutta questa risorsa di neve, che è stata poi utile per la preparazione delle piste, è stata utile anche per la continuazione della stagione; sono tra l'altro investimenti che potranno tornare utili in futuro anche proprio per anticipare l'apertura del comprensorio in quelle zone.
Le due varianti, la variante 7bis che incide sulla variante 7, sono varianti oggi utilizzate per le piste aperte al pubblico e che hanno consentito un'apertura anticipata e un miglioramento anche del servizio, perché è stata aumentata la superficie delle piste sciabili, e questo nella fase autunnale ha la sua importanza.
Per quanto riguarda la domanda "Se vi sono stati provvedimenti rispetto al tracciato autorizzato", io per correttezza non fornisco informazioni - visto che c'è un'indagine in corso e su questo non ho informazioni - saranno evidentemente poi le indagini che sono in corso a dirci, rispetto a questa vicenda.
La società si è mossa sempre con la procedura autorizzata - che è una procedura temporanea - quindi nella massima trasparenza dell'attività che doveva portare avanti.
Per quanto riguarda la domanda n. 4, "Quali impatti della pista 'Gran Becca' siano attualmente fruibili da parte degli sciatori e quali parti si intendono rendere fruibili successivamente e con quali tempi", come dicevo, 'Gran Becca' è il nome della pista, una parte della pista, la parte a valle, è una pista che è già commerciale ed è stata costruita una variante che viene utilizzata.
La parte invece che non è utilizzata - ed è stata utilizzata come autorizzazione temporanea a quella sul ghiacciaio - ha una lunghezza di circa 1.300 metri e su questa parte la società ha già chiesto tempo fa la modifica del Piano regolatore e intende, se si potrà procedere in questa direzione, rendere anche questa parte di pista commerciale-turistica, anche perché c'è la necessità di lavorare per offrire un prodotto in più in una zona in cui ci sono delle valutazioni che permetteranno di garantire la fruizione anche di questa parte di ghiacciaio, se ci sarà la variante al Piano regolatore e se ci saranno tutte le autorizzazioni.
La pista che invece è oggetto di variante, la n. 7 e n. 7bis, è lunga 1.500 metri ed è già al catasto Piste della regione ed è già attualmente fruibile, come dicevo, da parte di tutto il comprensorio.
Presidente - Per la replica, la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Rispetto a quanto è stato detto l'altra volta, ben poco è stato aggiunto, nel senso che dalla risposta al question time sembrava che le spese ammesse a rimborso fossero già state analizzate, mentre da quello che dice l'assessore Grosjacques dovremo aspettare il 30 aprile per avere in qualche modo una risposta, quindi sicuramente nei Consigli di maggio torneremo su questo tema.
Credo che il fatto di non prevedere suddivisioni tra i riscontri positivi e negativi evidenzi in qualche modo l'attendibilità di quei riscontri, perché se di 3 milioni 2 milioni sono stati di riscontri negativi, potrebbe addirittura essere stato un boomerang, quindi sotto questo punto di vista immagino che il Consorzio turistico di Zermatt - poi magari chiederemo se abbiate un dettaglio maggiore rispetto a questi riscontri, anche solo capire rispetto ai siti e ai giornali in cui alcune notizie sono state pubblicate - molto probabilmente può darci anche indicazione sul tipo di riscontro, perché sicuramente - e gliel'ho già detto la scorsa volta - soprattutto per chi magari guarda più la parte riferita a giornali di tipo ambientalista o giornali anche sportivi (perché c'è tutta la polemica degli atleti, ad esempio) sicuramente ha dato dei riscontri, ma questi non possiamo definirli dei riscontri positivi.
Non basta parlare per poter avere un ritorno. Cogne per un periodo è stata su tutti i giornali, non credo che questo fosse un riscontro positivo per la nostra regione.
Sotto alcuni punti di vista, anche i dati devono essere analizzati con maggiore attenzione, questo ci aspettavamo.
Rispetto alla questione degli approfondimenti: noi abbiamo semplicemente chiesto se vi erano stati degli approfondimenti. Da quello che ho capito dall'Assessore, evidentemente le indagini sono ancora in corso, quindi sappiamo, ad esempio, che sul lato svizzero sicuramente i confini erano stati in qualche modo bypassati e hanno anche preso una multa; rispetto al lato italiano, non abbiamo ancora novità, immagino che dalla sua risposta comunque gli approfondimenti in qualche modo ci siano stati ma lei, per prudenza, non abbia voluto dirli proprio perché le indagini non sono a conclusione.
Infine, rispetto alla pista, certo, sapevamo benissimo che la parte a valle era fruibile, quello che noi chiedevamo era rispetto all'altra parte, se vi erano già le autorizzazioni, e mi sembra di capire che queste non vi siano ancora e poi, lo ha sottolineato anche lei: il vero Ventina comincia ad avere già alcuni problemi e sotto questo punto di vista anche l'apertura in ritardo di questa stagione sicuramente ha dimostrato che problemi, rispetto a quella pista, ci sono.
Infine abbiamo appreso nei giorni scorsi della chiamiamola "Vendetta" di Zermatt, perché molto probabilmente sembra quasi una ripicca nei confronti di chi non ha voluto portare avanti la Coppa del Mondo.
Sinceramente non credo che portando avanti iniziative di questo genere si possano avere riscontri in qualche modo positivi, perché, lo diciamo spesso, avere le squadre di sci d'élite molto probabilmente porta a una visibilità maggiore che non ai gruppi sportivi giovanili, che giustamente si allenano ma hanno sicuramente riscontri differenti.