Oggetto del Consiglio n. 3503 del 4 aprile 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3503/XVI - Interpellanza: "Stato di attuazione della Maison de la Montagne e valutazione sull'ipotesi di realizzazione di una struttura per l'arrampicata sportiva adatta a competizioni di livello internazionale".
Bertin (Presidente) - Punto n. 44. Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - L'estate scorsa, con l'assestamento di bilancio e con un iter rapidissimo, è stato approvato un contributo di 3 milioni di euro alle Associazioni delle guide valdostane e dei maestri di sci per la costruzione della Maison de la montagne, che dovrebbe diventare la sede istituzionale delle due associazioni. Associazioni che, secondo quanto ci ha detto l'Assessore in audizione in II Commissione e poi anche durante la discussione in aula, hanno richiesto alla Regione di finanziare l'opera e hanno espressamente indicato il luogo da loro prescelto per la futura Maison, vale a dire l'area dell'Espace Aosta vicino alla Torre piezometrica. Le parole dell'Assessore erano state queste: "Le due Associazioni hanno dichiarato che la zona ha importante visibilità dall'autostrada, determinante per l'immagine della struttura e piena vista sulle montagne simbolo di Aosta: la Becca di Nona e il Monte Emilius, questo basta per giustificare la scelta". A novembre, rispondendo a un'interrogazione del Gruppo Misto che chiedeva conto della tempistica per la Maison, l'Assessore aveva detto, tra l'altro: "È emersa la necessità di svolgere degli approfondimenti istruttori di varia natura, tra i quali il dimensionamento dell'opera, gli aspetti urbanistici e tutta una serie di attività di dettaglio, che incidono su aspetti connessi alle scelte di progettazione dell'immobile e sulla conseguente determinazione del puntuale costo complessivo dell'opera ogni onere compreso. Le tempistiche per lo svolgimento e la valutazione di tali approfondimenti tuttora in corso, seppur non mettono in discussione la realizzabilità dell'opera, renderanno difficile il rispetto del termine ultimo del 1° dicembre 2023 fissato per la presentazione dell'istanza di contributo, la cui erogazione occorrerà verosimilmente posticipare al prossimo anno". Avevamo capito in quell'occasione che l'invocata urgenza del provvedimento a luglio non si era tradotta in atti concreti e che questi atti non sarebbero comunque arrivati entro la fine del 2023, quindi l'importo stanziato sarebbe andato in avanzo di amministrazione, cosa che è puntualmente avvenuta. Eppure io ricordo che a giugno, quando siamo arrivati in Commissione con questa proposta, bisognava correre per avere i finanziamenti nell'assestamento prima della pausa estiva nonostante entrambe le associazioni di professionisti fossero, e sono, dotate di una sede istituzionale, che non mi sembrano essere entrambe fatiscenti, tant'è vero che quella dell'Associazione dei maestri di sci è stata acquistata da non molti anni.
A proposito della futura Maison, ricordo che durante l'audizione in II Commissione il 10 luglio 2023 avevamo appreso che oltre all'edificio, che si svilupperà su un solo piano di circa mille metri quadri, saranno messi a disposizione delle due Associazioni anche 1.500 metri quadri esterni da destinare a parcheggi e in futuro - così era emerso - una parete attrezzata per l'arrampicata sportiva, esclusivamente destinata alla formazione degli associati, per cui, proprio dietro esplicite domande, l'Assessore aveva recisamente escluso qualsiasi possibile utilizzo a scopi diversi, a scopi anche commerciali e ad attività aperte al pubblico. Nelle settimane scorse abbiamo appreso che non ci sarebbe stato preventivamente all'interno dell'UVGAM un confronto tra tutte le guide alpine riguardo al progetto di quest'opera, alla sua ubicazione e alla relativa richiesta, così ci era stato detto, inoltrata alla Regione da parte dell'Associazione. Sembra infatti che le guide abbiano appreso della scelta di realizzare la Maison de la montagne in quell'area vicino alla torre durante il mese di giugno 2023, dopo che la notizia era apparsa sugli organi di informazione ed è una cosa piuttosto singolare, perché noi pensavamo e avevamo capito che si trattasse di una scelta meditata, conosciuta e condivisa; pare che non sia così e risulta anche da carteggi che abbiamo visto.
Sempre nelle scorse settimane, siamo venuti a conoscenza di uno studio che noi non avevamo mai visto, uno studio di fattibilità "per la realizzazione di una nuova struttura dedicata all'arrampicata indoor e outdoor di interesse internazionale nella città di Aosta", questo è il titolo, cioè una struttura ipotizzata proprio nelle immediate vicinanze della torre piezometrica i cui promotori sono alcune guide alpine. Tale studio, preventivamente esposto ai Presidenti di UVGAM e di AVMS, sarebbe stato portato a conoscenza anche di vari esponenti dell'attuale Governo e di quello precedente, tuttavia i promotori di questo progetto avrebbero incontrato delle difficoltà nel presentare lo studio agli organi decisionali di UVGAM (uso il condizionale perché sono cose di cui ho informazioni ma non posso verificare). Abbiamo visto che lo studio prevedrebbe degli spazi istituzionali per UVGAM e per l'Associazione dei maestri di sci, spazi formativi per gli operatori degli impianti a fune e potrebbero potenzialmente interessare diverse realtà sportive valdostane, nonché studenti e giovani. Stiamo parlando dell'ipotesi di progettazione e realizzazione di una struttura per l'arrampicata aperta al pubblico, le cui caratteristiche, almeno secondo quanto evidenziato dai promotori, per dimensioni, altezza e tipologia dell'offerta potrebbero attirare molti appassionati di uno sport, questo lo abbiamo potuto verificare che è sicuramente in crescita, e contribuire anche ad alleviare la carenza di impianti sportivi per gli studenti valdostani e forse anche per i soggetti con disabilità. Potrebbe infine ospitare delle competizioni di livello internazionale che attualmente si svolgono solo in palestre che sono concentrate nel nord-est del Paese.
È con queste premesse che chiediamo al Governo innanzitutto "quale sia oggi lo stato di attuazione della Maison de la montagne prevista dall'articolo 19 della legge 12/2023"; siamo ad aprile, da luglio sono passati parecchi mesi, anche da novembre quando il collega Restano aveva fatto la sua interrogazione, quindi chiediamo di sapere qual è lo stato di attuazione; secondariamente se conferma che la struttura per l'arrampicata ipotizzata nello spazio esterno alla prevista Maison de la montagne non sarà destinata ad attività rivolte anche all'esterno e a un ampio pubblico, ma soltanto alla formazione e all'allenamento degli associati UVGAM e AVMS; se sia a conoscenza dello studio di fattibilità citato in premessa e se lo stesso è stato preso in qualche considerazione durante l'iter che poi ha portato alla scelta di realizzare la Maison de la montagne", così come ci è stato configurato; infine "se sia stata valutata, o se si intenda valutare, l'ipotesi di una struttura per l'arrampicata sportiva adatta a competizioni di livello internazionale al pari di quelle esistenti in altre regioni (per esempio in Trentino, in Alto Adige e in Veneto), che potrebbe offrire una soluzione alle carenze in questo settore in Valle d'Aosta e l'opportunità per tutti i cittadini valdostani, i turisti e i giovani atleti di godere di uno spazio più moderno e fruibile rispetto a quelli attuali, che risultano effettivamente modesti per dimensioni e qualità".
Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) - Prima di rispondere ai quesiti che sono stati posti dalla collega Minelli, mi permetta, collega, una precisazione circa l'asserita mancata condivisione interna all'Unione valdostana delle guide di alta montagna rispetto alla Maison de la montagne, in quanto il presidente Marlier ci ha comunicato di aver condiviso sia informalmente che formalmente i vari passaggi con gli organi interni dell'Associazione. A questo proposito è bene precisare che il Presidente, a norma dello Statuto, non agisce infatti autonomamente ma dà attuazione alle decisioni degli organismi interni. Oltre che per le vie brevi, per ragioni di celerità, l'argomento Maison de la montagne risulta infatti essere stato trattato in riunioni formali dall'Assemblea dei rappresentanti, composta tra gli altri dai Presidenti delle società guide locali e dai membri eletti dall'Assemblea generale nella riunione del 22 maggio 2023, punto 4 all'ordine del giorno, che aveva come titolo: "Esame, ipotesi e modalità di realizzazione di una sede comune tra UVGAM e Associazione valdostana maestri di sci" e dalla Giunta esecutiva costituita dal Presidente e dal Vicepresidente dell'Unione guide e da tre membri eletti dall'Assemblea dei rappresentanti nella riunione del 10 luglio 2023, punti 1 e 2 all'ordine del giorno, rispettivamente: 1) esame e approvazione bozza mandato di rappresentanza da conferire all'Associazione valdostana maestri di sci per la realizzazione della Maison de la montagne; 2) mandato al Presidente per la sottoscrizione del documento di cui al punto 1 e azioni necessarie e opportune alla realizzazione della Maison de la montagne. Proprio in virtù del principio di rappresentatività che caratterizza questi organismi interni all'Unione, ritengo quindi che non vi sia stata alcuna mancata condivisione del cosiddetto "progetto Maison de la montagne".
Per venire ai quesiti posti, relativamente al primo, come correttamente indicato nell'iniziativa, le somme di cui all'articolo 19 della legge regionale 12/2023, destinate alla realizzazione della Maison de la montagne, sono andate in avanzo di amministrazione in quanto gli approfondimenti istruttori, resisi necessari in fase di progettazione, non hanno consentito il rispetto delle scadenze previste per la presentazione dell'istanza di finanziamento. L'UVGAM e l'AVMS, con nota formale del dicembre 2023, hanno quindi richiesto di poter beneficiare del finanziamento per l'anno 2024 e hanno proseguito le attività di progettazione dell'opera poiché le norme del bilancio armonizzato, di cui al decreto legislativo 118/2011, non hanno consentito la conservazione delle somme accantonate nel 2023, che sono pertanto, come detto, andate in avanzo di amministrazione. Allo stato attuale, in analogia con quanto avvenuto lo scorso anno, è stato predisposto un articolo per la prossima legge di assestamento, finalizzato alla concessione di un contributo per l'anno 2024 per la realizzazione della Maison de la montagne. Considerato che la progettazione è pressoché ultimata, l'Unione Guide e l'Associazione maestri di sci stanno predisponendo la documentazione necessaria a corredo dell'istanza di finanziamento.
In merito al secondo quesito, non posso confermare la realizzazione della struttura di arrampicata sportiva, questo perché, nel corso della mia audizione del 10 luglio 2023 che lei ha citato avvenuta in II Commissione, avevo fatto riferimento alla comunicazione ricevuta con la quale l'Unione guide e l'Associazione maestri di sci illustravano le principali caratteristiche dell'opera da realizzarsi e precisavano infine quanto segue: "La restante area esterna, circa 1.500 metri quadri, sarà dedicata ai parcheggi di servizio e a un'area verde dove in futuro potrebbero trovare posto attività legate al mondo della montagna, quali, per esempio, una parete attrezzata per l'arrampicata, oppure spazi per l'esposizione di argomenti trattati durante la formazione". Come si evince da quanto scritto, allo stato attuale si tratta quindi di un'ipotesi e non di una certezza; in ogni caso, qualora tale parete attrezzata dovesse essere realizzata, sarà destinata unicamente alle attività di formazione degli associati, sia guide che maestri di sci.
Riguardo al terzo quesito, non sono a conoscenza dello studio di fattibilità citato nell'interpellanza, che in ogni caso non ha in alcun modo influenzato la decisione in questione poiché l'ubicazione dell'area sulla quale costruire la sede istituzionale è stata scelta dall'Unione guide e dai maestri di sci in totale autonomia, senza che tale studio venisse mai inserito come elemento di discussione.
Sulle giustificazioni della scelta ha ben detto la collega Minelli e non voglio tornare, sono valutazioni che sono state fatte dalle due Associazioni, quindi loro hanno ritenuto che questa fosse l'area più idonea alla costruzione della sede. È una zona certamente appetibile per le ragioni lei ha esplicitato nella sua premessa anche per il mondo sportivo, ne è un esempio il fatto che tra pochi giorni nella torre piezometrica verrà inaugurato un centro di arrampicata comprensivo di una sala boulder di arrampicata: si tratta di uno spazio progettato ad hoc per le attività didattiche di pratica sportiva, come, ad esempio, l'arrampicata e le attività di avvicinamento all'alpinismo.
Devo precisare che la realizzazione della Maison de la montagne non richiede alcuna variazione al piano regolatore comunale essendo tale fabbricato inserito nel retino LM1 all'interno della sottozona DB01, così come disciplinato dall'articolo 25.2 1 delle norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le destinazioni d'uso previste nella sottozona stessa. Viceversa, in caso di realizzazione della struttura che lei ha posto come ipotesi di realizzazione, che non è quella che hanno evidenziato nella loro proposta le due Associazioni, per questioni di spazio non potrebbe essere localizzata nel retino LM1 dove verrà costruita la Maison de la montagne e quindi dovrebbe essere comunque sottoposta preventivamente a una variazione del piano regolatore generale comunale della città di Aosta.
Per quel che riguarda il quarto quesito, la Valle d'Aosta fortunatamente non è sprovvista di strutture per arrampicata, sinteticamente sono presenti strutture nei seguenti comuni: a Courmayeur, a La Thuile, a Cogne, due ad Aosta, a Gressan, a Valtournenche, a Verrès, a Brusson, a Champoluc, a Gaby e ad Antey. Nella struttura di Courmayeur sono state organizzate gare internazionali e attualmente le misure e la struttura permettono l'effettuazione di gare sia nazionali che internazionali. A questo proposito vorrei ricordare che nel 2022 si è svolto il Campionato interregionale Piemonte-Liguria-Valle d'Aosta. La struttura di Aosta può ospitare gare federali, mentre a Valtournenche si svolgono normalmente gare federali. La Maison de la montagne soddisfa di certo le esigenze di spazi rappresentate sia dalle guide che dai maestri di sci, ma non si escludono altre iniziative che non rientrano e non possono rientrare in tale progetto, ma in ogni caso, benché ad oggi in Valle d'Aosta siano già operative strutture in cui si svolgono e si possono svolgere gare di alto livello, l'Amministrazione regionale e l'Unione guide di alta montagna non sono certamente contrarie a iniziative imprenditoriali da parte di privati cittadini.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Faccio anch'io una premessa: evidentemente bisognerà leggere, se ci sono, i verbali di quella riunione del 24 maggio del 2023 e poi anche la questione della Giunta esecutiva, perché, da quello che risulta a noi, le cose non stanno esattamente così, nel senso che, quando si deve valutare un'opera del genere, se ne deve discutere, però c'è una cosa che proprio non torna. Lei, Assessore, ci aveva detto - e l'ha detto due volte, sia in Commissione che poi anche in aula; ho verificato, durante la discussione dell'assestamento - che la richiesta di costruire lì la Maison de la montagne in quella precisa zona, con quelle caratteristiche, eccetera, era stata una richiesta esplicita delle due Associazioni e che quindi si prendeva in carico questa richiesta. Invece in una risposta scritta del Presidente UVGAM a guide che gli avevano scritto per chiedere conto di questa cosa, c'è scritto una cosa diversa: "Non si è mai valutata la scelta di un progetto piuttosto che un altro in quanto il progetto "Maison de la montagne" è un'esclusività della Regione Valle d'Aosta", cioè è la Regione che ha deciso. Allora qui c'è stato detto: "La facciamo perché ci dicono che la vogliono fare lì, la vogliono così e noi accettiamo perché è una cosa utile, che va bene e che condividiamo". Mentre qui si dice: "No, non siamo noi, è la Regione che ha deciso una cosa del genere", allora c'è qualche cosa che non mi torna e non mi torna soprattutto la questione della condivisione, perché ho visto anche tutta una serie di scambi di lettere in cui di condiviso io leggo ben poco, ma, al di là di questo, è probabilmente un problema più interno che altro.
Sulla questione della prosecuzione dell'iter lei ci ha detto che sarà inserito di nuovo quest'articolo nella prossima legge di assestamento di bilancio, allora mi viene da dire: "Ritenta, sarai più fortunato", intanto sarà passato, al momento della prossima legge di assestamento di bilancio, quasi un anno e sono 3 milioni che probabilmente si potevano destinare in quel momento a cose che si potevano fare anche entro la fine dell'anno, ma avete voluto fare così, c'era molta fretta. Abbiamo fatto un iter velocissimo per l'approvazione di quella proposta, cosa che abbiamo visto poche volte.
Sulla questione invece della mia seconda domanda, lei conferma che quella ipotizzata palestra sarà utilizzata esclusivamente per uso interno, cioè per la formazione delle guide, unicamente per le guide e per i maestri di sci. Volevo una conferma e l'abbiamo.
Poi dice che non è a conoscenza dello studio e che in ogni caso questo non ha influenzato la scelta, quindi non è nemmeno stato preso in considerazione. Io credo che non sia un atteggiamento molto corretto, lei non lo ha visto... a noi è stato detto che sia esponenti di questo Governo attuale che di quello precedente avevano avuto la possibilità di esaminare questa proposta, che è ovviamente una proposta credo da perfezionare, molto di prefattibilità, però non prendere in considerazione una proposta del genere non mi sembra una cosa tanto corretta, perché se è vero che ci sono varie strutture, come lei ha detto, è anche vero che queste strutture sono scollegate tra di loro, sono per la maggioranza piccole, sottodimensionate, equivalgono a delle strutture che - abbiamo provato un po' a chiedere anche ai vicini cugini savoiardi - in Savoia vengono utilizzate in certi licei, in certe scuole, ma non rispondono alle richieste che oggi ci sono in termini di volumi di clienti, di opportunità e di offerta a livello adeguato. Ci è anche stato detto da tecnici che si occupano di allestimento di palestre che non si possono rinnovare quelle attuali in progressione, cioè non si possono cambiare facilmente itinerari, percorsi, assetti, eccetera. C'è la struttura di Tzamberlet, lo sappiamo, che dovrebbe andare in appalto, ma al momento - così ci dicono - non regge perché più di 20, massimo 30 persone non può ospitare, e se c'è una classe ragazzi, è già satura. Una palestra più grande potrebbe ospitare anche tre classi, ma poi io credo che, al di là di questo, può essere una proposta valida, non valida, non lo so perché non ho contezza esattamente di tutto quello che ci deve essere in una palestra e se quel progetto lì funziona o non funziona, però prendere in considerazione e valutare nel momento in cui si devono fare delle scelte come queste, perché potrebbe dare un ritorno alla Valle d'Aosta anche più importante, io credo che avrebbe dovuto essere preso in considerazione. Non ultima anche la questione che in quella palestra che lei ci dice sarà esclusivo uso di guide e maestri, magari invece si poteva fare anche della formazione per chi lavora in quota per varie attività di lavoro, penso alle reti paramassi, che non ha un posto dove esercitarsi.