Oggetto del Consiglio n. 3502 del 4 aprile 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3502/XVI - Interpellanza: "Efficacia del metodo di gestione delle iniziative turistiche e di comunicazione del Comune di Aosta rispetto alla programmazione regionale".
Bertin (Presidente) - Punto n. 43. Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Sì, Assessore, parliamo del PST (Programma di Sviluppo Turistico) presentato e commissionato dal Comune di Aosta, che è stato redatto dalla società Turismo Okay e che è adesso a disposizione dei cittadini per eventuali osservazioni, ne avremo tante da fare, come ne abbiamo fatte tante sul PUMS, le abbiamo mandate attraverso una PEC al Comune di Aosta, ma drammaticamente non abbiamo ancora ricevuto risposta, però vediamo i fatti. Nessuna risposta sulle strade, sui marciapiedi, sui parcheggi, sull'Arco d'Augusto che apre e chiude, insomma, alla fine una Giunta marcatamente di Sinistra che ha prodotto quello che ha prodotto nella città capoluogo.
Ritornando sul tema del PST (Piano di Sviluppo Turistico), al di là delle affermazioni quali "il PST è orientato alla sostenibilità", "a creare prodotti turistici di qualità", come se quanto fatto finora fosse una cosa di scadente qualità, certo, sui mercatini, che erano un fiore all'occhiello della collaborazione Regione-Comune di Aosta, nell'ultima edizione, purtroppo, abbiamo visto un malcontento generale che in qualche modo ha fatto decadere quella buona pratica, quindi un decadimento piuttosto evidente nell'ultima edizione.
Sono anche roboanti alcune affermazioni di quel documento che dice: "Il sistema turistico appare frammentato con una distribuzione di competenze poco chiara a volte tra Aosta e Regione". Questo mi ha un pochino insospettito, dico: "Ma ne hanno parlato? C'è stato un confronto? C'è stato un approfondimento?", non lo so. Questo PST poi entra nel vivo con una proposta che sottolinea la necessità di doversi dotare, come Comune di Aosta, di una governance in una logica di collaborazione tra gli attori pubblici e privati, una sorta di destination management organization dicono, che coinvolge il settore pubblico, quello privato, il progetto di sviluppo condiviso, le associazioni, magari ci metteranno anche il terzo settore, come è logico fare ormai dal Comune di Aosta.
Si sottolinea anche e soprattutto lo sviluppo del nuovo brand, un altro brand, ne abbiamo già qualcuno che si sta muovendo da Courmayeur a Pont-Saint-Martin, poi nell'interpellanza abbiamo anche sottolineato quanto aveva chiesto il collega Brunod sulla gestione del marchio ombrello, che ancora è un percorso in itinere e che deve essere in sintonia con il marchio cuore, che effettivamente è in fase di registrazione; abbiamo parlato di questo la settimana scorsa.
Si parla di Aosta Culture Park, certamente Aosta il fulcro di esperienze di visite culturali e monumentali, l'Arco d'Augusto ce l'abbiamo qui ad Aosta, la Porta Praetoria ce l'abbiamo qui ed è ad Aosta, il Criptoportico forense ce l'abbiamo ad Aosta, la Cattedrale, la Collegiata di Sant'Orso e ne avrei da dire, sono lì, sono ad Aosta e ben venga che ci siano, poi ci sono i musei, l'area megalitica, quindi tutte le iniziative culturali paiono essere una cosa nuova, una novità da questo studio.
Avevamo anche una cosa interessante... ne avevamo parlato l'anno scorso e avevamo fatto anche un'interpellanza che riguardava la Fiera del libro, "Les Mots", che purtroppo pare non ci sia più, ma non è solo questo; poi abbiamo tutti i nostri castelli nei vari comuni, abbiamo tutti i monumenti nei vari comuni, insomma, c'è un'offerta turistica che mi sembra vada gestita in modo equilibrato e si stia gestendo anche in modo equilibrato. Questo non è per millantare dei complimenti alla Regione, ma in qualche modo bisogna dire che abbiamo un Office du Tourisme che in qualche modo sta funzionando. Ieri abbiamo visto anche un servizio al TG3 che sottolineava l'efficacia della visione dell'Office du Tourisme.
Quello che ci fa in qualche modo preoccupare è che ci sono tutta una serie di percorsi che questo progetto-programma di sviluppo turistico evidenzia: l'attrattività del centro storico che deve essere elaborato in 24 mesi, in realtà l'attrattività del centro storico, visto che stanno chiudendo un sacco di negozi, mi sembra una cosa che dovete guardare con più attenzione tra maggioranza comunale e maggioranza regionale; la realizzazione della Porta Sud, si parla ancora di quello, mi sembra che sia superato; migliorare la mobilità sostenibile, hanno prodotto questo PUMS e auguri, purtroppo l'Aosta città vive di questo... Ho passato Pasqua e Pasquetta ad Aosta e i turisti davvero non sapevano dove parcheggiare. Si torna indietro sul PUMS? Non lo so, lo vedremo.
Detto tutto questo, i tavoli che sono già operativi tra il Comune di Aosta e la Regione... quali sono le considerazioni che fa la Regione rispetto a questo progetto e soprattutto, per quanto riguarda questo discorso della governance, chi è che deve produrre una governance che equilibri i rapporti tra i Comuni, in particolare il Comune di Aosta e la Regione? Noi pensavamo fosse l'Office du Tourisme che doveva creare, insieme all'Assessorato del turismo regionale, un equilibrio e una sorta di fulcro per poter dire: "Okay, da qui si producono tutta una serie di iniziative e si concordano", proprio anche per evitare che ci siano delle sovrapposizioni, come spesso è avvenuto in diversi Comuni. Questo è un po' il voler capire che cosa si farà, dove si andrà rispetto a questo nuovo programma di sviluppo turistico che non so ancora quanto è costato, ma certamente approfondiremo, sapere cosa ne pensa la Regione, quali sono gli obiettivi, perché mi sembra che si stia lavorando in una direzione di discreta e buona efficacia rispetto a tanto quanto è stato fatto. C'è sempre bisogno di migliorare, ma su questo siamo anche disponibili a fare delle proposte.
Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) - Ringrazio il collega Baccega che ci
consente di fare un po' di chiarezza sullo strumento e su quali
sono i procedimenti per arrivare alla sua approvazione. Il
programma di sviluppo turistico è uno strumento di programmazione
territoriale disciplinato dall'articolo 47 della legge regionale 6
aprile 1998 n. 11 in materia di normativa urbanistica. Il predetto
strumento è redatto in attuazione degli indirizzi del piano
territoriale paesistico e in coerenza con le scelte operate nel
piano regolatore generale e provvede alla valorizzazione delle
risorse e delle peculiarità delle diverse stazioni e località
turistiche mediante la programmazione di azioni e di attività tra
loro coordinate, di competenza sia pubblica che privata. la
stessa disposizione che prescrive che i piani di sviluppo turistico
siano predisposti dai Comuni previa concertazione con le strutture
regionali competenti in materia di urbanistica, di turismo e di
trasporti e, nei casi in cui incidano su beni tutelati ai sensi di
legge, con la struttura competente in materia di beni culturali e
di tutela del paesaggio. La Regione pertanto, partecipando per
legge attraverso i rappresentanti delle strutture competenti per
materia al processo di formazione e approvazione dei piani di
sviluppo turistico, è pienamente a conoscenza delle risultanze
dello studio commissionato dal Comune di Aosta. Aggiungo che in
data 27 febbraio il sindaco di Aosta, Gianni Nuti e gli assessori
Sapinet e Sartore, nel corso di una riunione presso il mio ufficio
anche su altre tematiche, mi hanno sommariamente illustrato il
piano di sviluppo prima della sua approvazione in Consiglio
comunale nell'ambito dei corretti rapporti di collaborazione che
intercorrono tra il Comune stesso e l'Amministrazione
regionale.
Per quanto riguarda il secondo quesito e in relazione a quanto appena specificato, l'Assessorato non esprime quindi considerazioni rispetto allo studio commissionato dai Comuni, bensì formula eventuali osservazioni e si esprime in fase di concertazione in merito ai contenuti della bozza del piano di sviluppo turistico presentato dal Comune. Per quanto attiene in particolare al piano del Comune di Aosta, già approvato dal Consiglio comunale proprio la scorsa settimana e ora pubblicato per 45 giorni, come correttamente diceva il collega, al fine di consentirne la presentazione di eventuali osservazioni da parte di chiunque lo ritenga opportuno, la struttura competente dell'Assessorato del turismo, sport e commercio, nella fase preliminare della concertazione, a seguito anche di una riunione che ha visto la partecipazione di tutte le strutture regionali coinvolte, ha espresso una serie di osservazioni, che, siccome per una questione di tempo non riuscirei a fornirle, alla fine della risposta le darò il verbale di concertazione emesso dalla struttura del mio Assessorato, che ha evidenziato tutta una serie di rilievi rispetto a questa bozza preliminare. A seguito della riunione di cui le ho parlato e alla luce di tutti i pareri ricevuti dalle strutture regionali competenti, il Comune ha formulato le proprie controdeduzioni rispetto ai rilievi che erano stati fatti dalla Struttura Turismo e ha apportato le opportune integrazioni al testo del piano di sviluppo turistico, comunicate in data 28 settembre 2023. L'iter di concertazione si è perfezionato con una riunione tenutasi il 25 ottobre 2023 dalla quale è scaturito il verbale nel quale la struttura competente dell'Assessorato del turismo, sport e commercio si è espressa come segue, cito testualmente: "Evidenzia che lo sviluppo delle enunciazioni appare demandato alle successive fasi di governance e non risulta in questa fase adeguatamente sviluppato dal punto di vista attuativo. Ciò premesso, nulla osta alla concertazione". Il nulla osta, nonostante l'evidenziata carenza nell'individuare le azioni discendenti dal piano di sviluppo turistico deriva dal fatto che il documento realizzato corrisponde in adeguata misura alle disposizioni recate dagli articoli 27 e seguenti delle norme di attuazione del piano di tutela paesistica, che si ricorda avere caratteri di indirizzo.
Come correttamente sottolineato dal collega Baccega, il Comune di Aosta, così come altro Comune, dispone di autonomia organizzativa rispetto alle iniziative turistiche e culturali da organizzare nel proprio territorio e alle relative forme di comunicazione; in diversi casi però queste iniziative sono concretamente realizzate grazie alla collaborazione triangolata tra Amministrazione comunale, diverse strutture dell'Amministrazione regionale, soggetti organizzatori terzi e la relativa comunicazione concertata, in sostanza quello che richiamava lei, quindi la collaborazione con l'Office du Tourisme. C'è da tempo insomma un primo adeguato grado di coordinamento, crediamo però sia molto utile creare ulteriori spazi di confronto e armonizzazione tra le iniziative realizzate nell'area del capoluogo che si sono moltiplicate nella fase post pandemica.
Questo dialogo deve partire dal punto di vista del visitatore, che deve trovarsi di fronte un'offerta il più possibile organica e capace di raccontare la complessità di un territorio, senza campanilismi ma con rispetto delle iniziative dei singoli enti, quindi questa è un po' la funzione del piano di sviluppo turistico al quale, come le dicevo, tutte le strutture competenti hanno partecipato, fatta salva però la strutturazione del piano, che è di competenza esclusiva del Comune di Aosta.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. C'è sicuramente maggiore chiarezza rispetto ad alcuni quesiti che io nella presentazione dell'interpellanza avevo proposto. È chiaro che le chiederò di darmi tutta la risposta gentilmente, perché nel suo slalom tra azioni positive e azioni meno positive, ci sono luci e ombre e si intravedono una serie di perplessità. Lei parla di enunciazione di questa governance che non si capisce chi deve averla, carenza di azioni che sono state individuate nella relazione e anche e soprattutto una serie di rilievi che sono stati fatti giustamente.
Siamo lieti quindi che ci sia stato un confronto, che si sia partiti dal piano di tutela paesistico, dai piani regolatori della città per arrivare a redarre un piano di sviluppo turistico, però sono certo che quanto abbiamo evidenziato all'inizio, per esempio, rispetto alla realizzazione della Porta Sud, ma comunque altre suggestioni... abbiamo ragione di dire che probabilmente questo PST deve avere una visione di tipo diverso e che comunque la governance deve rimanere, al di là dell'autonomia del Comune di Aosta, in una logica di un tavolo di concertazione significativo che guarda agli obiettivi più significativi delle aspettative di questa Regione dal punto di vista turistico, per gli albergatori, per i commercianti e per quello che riusciamo a offrire ovviamente a livello di bellezze paesistiche e monumentali. Grazie Assessore.