Oggetto del Consiglio n. 3501 del 4 aprile 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3501/XVI - Interpellanza: "Azioni per evitare ritardi nell'erogazione dei contributi rivolti a persone in condizione di disabilità gravissima nonché persone affette da SLA".
Bertin (Presidente) - Con 32 Consiglieri presenti riprendiamo con l'ordine del giorno. Eravamo al punto n. 42. Il consigliere Manfrin si è prenotato per illustrare l'interpellanza, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Come abbiamo inserito nel testo dell'interpellanza, sappiamo che c'è un sostegno e un supporto che viene dato ai caregiver familiari che appunto si occupano a tempo pieno dei propri familiari e questo contributo e questo sostegno è all'articolo 2, comma b), dell'allegato alla deliberazione di Giunta regionale n. 484 del 26 aprile 2022, questo è un aggiornamento rispetto alla delibera esistente. Proprio per questo, in virtù di questa delibera, al beneficiario o a un suo familiare, si può chiedere un contributo per il riconoscimento del lavoro di cura in favore dello stesso.
Come ricorderà bene quest'Aula, ci siamo spesso occupati della parte che riguarda i caregiver e del riconoscimento, soprattutto quando un caregiver purtroppo non può affiancare attività lavorative all'attività di cura della persona o del parente che è a lui affidato e quindi spesso questo contributo diventa fondamentale anche poter da una parte vivere, potersi sostentare e, dall'altra, poter sostenere al meglio le persone che sono loro affidate.
Questo contributo - credo sia anche importante ricordarlo - è erogato per disabilità gravissime e per persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, non parliamo chiaramente di problemi di lieve entità ma parliamo di problemi sicuramente molto importanti e parliamo anche del fatto che questo contributo serve principalmente a tutelare queste persone con disabilità gravissime che hanno questo tipo di necessità.
Succede purtroppo che da due anni questo tipo di contributo arriva a uno stop, cioè all'inizio dell'anno, a gennaio arriva il contributo di dicembre e poi per due mesi, cioè nei mesi di febbraio e di marzo questo contributo si interrompe e non viene erogato alle persone che ne hanno diritto. Non viene erogato con versioni contrastanti, le persone che chiedono lumi per questa mancata erogazione, da una parte quando va bene dicono: "Stiamo facendo dei conteggi, stiamo calcolando, verificando, facendo", la peggio - lo dico perché, purtroppo, questa è una delle risposte che sono state date dagli uffici competenti - è: "Ma prima del contributo cosa facevate?" e obiettivamente non mi sembra, soprattutto in una situazione di questo tipo, un commento o una risposta adeguata alle necessità. Per questo motivo quei familiari che vivono spesso di quel sostegno chiaramente si trovano a dover far fronte alle spese quotidiane, alle necessità della persona che assistono, per due mesi non percepiscono nulla ed evidentemente si trovano molto in ambasce, tanto per usare un eufemismo.
Per questo motivo, anche per comprendere le cause e soprattutto per cercare di trovare una soluzione e per evitare che questi ritardi continuino ad avvenire, con quest'interpellanza le chiediamo quali siano le motivazioni che portano a questo tipo di ritardi e se sia intenzione da parte dell'Amministrazione regionale porre in essere ogni azione utile per evitare che tale evento accada nuovamente.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - A partire dall'anno in corso la Regione ha dovuto recepire le prescrizioni in tema di ISEE previste dal piano nazionale non autosufficienza 2022-2024 che è stato approvato il 3 ottobre del 2022 con DPCM. Il piano finanzia contributi a favore delle persone con disabilità gravissima che utilizzano le figure dei caregiver familiari o delle assistenti personali. Tale piano per la prima volta ha stabilito che gli accessi ai contributi siano condizionati all'ISEE, definendo quali limiti di ISEE l'importo di 50 mila euro, accresciuto a 65 mila euro in caso di minorenni, quindi è la prima volta che viene recepito con questa modalità. Per continuare a garantire una maggiore tutela delle persone con disabilità, nello scorso mese di dicembre la Valle d'Aosta ha innalzato questi limiti: per favorire l'accesso ai contributi, abbiamo elevato i limiti ISEE disposti a livello nazionale da 50 mila euro a 70 mila euro e da 65 mila euro a 90 mila euro in caso di interventi a favore di minorenni, dimostrando quindi assoluta e concreta sensibilità al tema. Pertanto, a fine dicembre 2023, gli uffici hanno dovuto informare i beneficiari della misura circa la necessità di presentare entro il 31 marzo 2024 l'ISEE per dimostrare il requisito di accesso alla misura, requisito che - si ribadisce - prima non era previsto. Le persone hanno, di conseguenza, prodotto la documentazione richiesta nel periodo tra gennaio e marzo del corrente anno. La struttura competente ha quindi adottato il primo provvedimento di concessione in data 18 marzo sulla base della documentazione a tale data pervenuta. Nei giorni immediatamente successivi, sono state effettuate tutte le relative liquidazioni. Nel mese di gennaio 2024 i beneficiari hanno ricevuto il contributo relativo alla mensilità di dicembre 2023 e a marzo 2024 le mensilità di gennaio e febbraio 2024. In generale, nei primi mesi dell'anno, proprio per la necessità di disporre del nuovo ISEE che deve essere rinnovato annualmente da parte degli utenti, sarà fisiologico un rallentamento nella normale frequenza di liquidazione dei contributi mensili, tenendo anche conto che nel frattempo, purtroppo, le persone beneficiarie degli stessi sono notevolmente aumentate.
Dal 2017 ad oggi infatti i beneficiari della misura sono passati da 14 a 116.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta. C'è però un dato su cui non tornano i conti, cioè benissimo che si debba recepire, verificare e dare una tempistica per il deposito dell'ISEE, ma questa motivazione nei ritardi potrebbe essere verosimile nel momento in cui fosse limitata a quest'anno, perché, come giustamente ha ricordato, la questione dell'ISEE è stata introdotta per la prima volta in quest'anno. Il problema è che sono due anni che esiste questo contributo e sono due anni che nei primi due mesi dell'anno non arriva questo contributo. Allora se la questione è l'ISEE, l'ISEE si può prevedere di consegnarlo prima, cioè consegnarlo a dicembre, per esempio, come già è stato disposto per le domande del bando affitti.
Io quindi la domanda del bando affitti, con l'attestazione ISEE che dimostra che sono nei limiti la presento a dicembre e io dopo, nel mese di gennaio, avrò poi tutto il tempo... cioè dovevo presentarla entro dicembre o prima, perché tanto l'ISEE io ce l'ho già in mano e quindi, se la presento prima, per tutti i calcoli del caso a gennaio, febbraio e marzo avrò già tutto pronto.
Se come lei ha bofonchiato e non prevede sostanzialmente soluzioni e dice: "Ah, ma sarà sempre così", lei si prende la responsabilità di dire alle persone che aspettano e che dipendono da questo contributo - che lei giustamente ha detto essere 116 - che per due mesi dovranno vivere d'aria e quindi questo per lei va bene. Sinceramente io, Assessore, questa risposta non la accetto e non accetto nemmeno, come lei potrà immaginare, che ci sia la replica alle nostre comunicazioni, che non è prevista da Regolamento, quindi lo dico già fin d'ora, Presidente, che io ovviamente non sono favorevole a ulteriori chiarimenti, perché il pensiero si è compreso benissimo. È evidente che c'è una fase nella quale c'è un'esposizione, c'è una risposta, c'è una replica e l'iniziativa si chiude lì. Io credo che lei abbia chiarito bene, credo che un'organizzazione diversa che preveda la consegna dell'ISEE prima che si chiuda l'anno per fare in modo che le persone per quei due mesi possano poi dopo ricevere regolarmente quel contributo sia un sistema, secondo me, da introdurre.
Se non avete la volontà, basta dirlo, ma a noi dispiace perché evidentemente queste persone fanno un lavoro molto delicato che richiede molta attenzione, che richiede ovviamente - anche per sopravvivere - un sostegno economico e stoppare quel sostegno economico per due mesi obiettivamente a noi sembra assolutamente assurdo.
Presidente - La parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Per mozione d'ordine, per l'utilizzo di un termine specifico. Il termine specifico, collega Manfrin, noi ci conosciamo da tanti anni, è "bofonchiare". Di solito chi ha il sospetto ha il difetto, però nel mio caso non mi permetterei mai di dire che lei bofonchia, perché lei non bofonchia e in termini assolutamente reali, collega Manfrin, di me si può dire praticamente quasi tutto tranne che bofonchio.
Anche, rispetto alla meravigliosa iniziativa 42 che lei ha deciso di presentare, non l'ho presentata io, sono stato molto chiaro nel rappresentare dati oggettivi sia nell'utilizzo di uno strumento che deve essere preparato, che è l'ISEE, e soprattutto nel rendere evidente l'eccezionale lavoro che gli uffici hanno fatto assolutamente con sensibilità rispetto a questo tema. Prima di tutto perché la Regione Autonoma Valle d'Aosta, come ho avuto modo di dimostrare nella risposta - però lei evidentemente non ha avuto interesse di replicare prendendo atto della risposta -, ha aumentato a dicembre 2023 i limiti di ISEE per includere più persone possibili rispetto al tema di riferimento e questo non è bofonchiare ma è un dato di fatto. In secondo luogo apposta, volendo rappresentare che dal 2017 ad oggi, quindi in sei anni e mezzo, siamo passati da 14 utenti a 116. Semplicemente questo numero, che è molto evidente e semplice, elimina il concetto logico di bofonchiare e, indipendentemente dalle opinioni, rende evidente che senza dubbio gli uffici, la Regione, il Governo e il Consiglio sono sensibili a questo tema e hanno strutturato un servizio che funziona.
Presidente - La parola al consigliere Manfrin per fatto personale, circoscriva però.
Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiarire al collega Marzi, che è fine linguista e quindi dovrebbe conoscere il significato dei termini, che, quando si utilizza il termine "bofonchiare", si intende borbottare a bassa voce, cosa che lei ha fatto quando io ho detto che questo contributo arriva in ritardo e si poteva invece disporre una sua erogazione con delle disposizioni diverse, lei ha borbottato - preferisce questa definizione - fuori microfono: "Ma sarà sempre così", dicendo ovviamente a tutti i caregiver che il loro contributo arriverà con due mesi di ritardo e dovranno vivere di aria per due mesi. Obiettivamente a me questa cosa sinceramente dispiace, dispiacerà moltissimo anche a tutti i caregiver che percepivano questo contributo.
Io capisco che lei vorrebbe che io le facessi le interpellanze su quello che funziona, ma le interpellanze o le iniziative in generale in quest'aula vengono fatte su quello che non funziona, quindi se lei vuole fare degli spot, visto che li fate tutti i lunedì quando fate le conferenze stampa e spiegate le munifiche cose che fate per questa nostra Regione, può dire tutto quello che vuole a tutti i microfoni e mezzi del mondo. Noi abbiamo un'aula consiliare, abbiamo le iniziative e chiediamo risposte puntuali non sulle cose che funzionano ma su quelle che non funzionano, su cui evidentemente la risposta non è stata in grado di fornirla. È sufficiente un sistema diverso, raccogliere l'ISEE prima, non lo vuole fare? Bene, ne prendiamo atto e ne prenderanno atto anche le 116 famiglie che hanno delle persone da seguire.