Oggetto del Consiglio n. 3435 del 21 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3435/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'eventuale realizzazione di un passaggio pedonale e veicolare a raso della ferrovia nel centro di Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 30. Si è prenotato il consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Nei giorni scorsi ho avuto modo di partecipare, insieme ad altri colleghi Consiglieri e a rappresentanti del Governo regionale, a una serata di presentazione di un libro che tratta del rapporto di un'intera famiglia d'impresari, industriali e banchieri con la montagna, in particolar modo con la montagna della Valle d'Aosta.
In tale occasione il moderatore della serata, presentando i relatori e la famiglia interessata, ha avuto modo di parlare del territorio della nostra regione e di magnificare le bellezze delle nostre montagne e ha fatto un esplicito riferimento alla città di Aosta quale esempio, quasi l'unico esempio nelle Alpi italiane, di città che ha al suo servizio una stazione sciistica, che in questo caso è quella di Pila, e un importante impianto di risalita.
Indubbiamente il luogo dove si attesta l'impianto di risalita è quello che noi tutti conosciamo della zona F8 della città di Aosta, della Porta Sud della zona commerciale, della zona turistica, che in questo caso vede interessata e viene interrotta dal tracciato della ferrovia.
L'interesse per questa zona è notevole da parte di questo Consiglio: sia nello scorso Consiglio sia durante questo Consiglio si è parlato molto di ferrovia; recentemente le colleghe di PCP hanno presentato un'iniziativa che riguarda i lavori del sottopasso della stazione ferroviaria di Aosta, l'Assessore ha avuto modo di rispondere dicendo che RFI ha avviato uno studio per ipotizzare di realizzare un sovrappasso o un passaggio a raso in stazione, affermando che questo potrebbe permettere di ricucire la città con la zona commerciale.
I colleghi di Rassemblement hanno presentato una proposta di legge per valorizzare in chiave storico-turistica la tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier, lo scorso Consiglio abbiamo parlato della porta Sud del capoluogo valdostano, sicuramente l'interesse della popolazione, e quindi di questo Consiglio, rispetto a quell'area della città di Aosta è notevole perché in questa zona, come ho avuto modo di dire prima, vi sono parecchi servizi ed è notevole perché sono cambiati gli stili di vita della popolazione, anche dopo il lockdown. L'attività sportiva è cresciuta, è cresciuto lo sport pedestre, le camminate, abbiamo parlato di cicloturismo in crescita... i numeri abbiamo avuto modo di analizzarli durante gli scorsi Consigli e tutte queste attività si svolgono tra il Comune di Aosta e il Comune di Gressan, quindi è importante raggiungere agevolmente questa zona.
Sono cresciuti gli investimenti da parte degli abitanti di Aosta, delle attività commerciali, Aosta sta veramente investendo su un'attività turistica e ha bisogno di affrontare il futuro in maniera diversa rispetto a quello che gli permettiamo di fare a oggi.
Ebbene, quest'interpellanza vuole chiedere la posizione politica del Governo regionale rispetto alla realizzazione di un passaggio a raso, che permetta di collegare la città con questa zona sportiva, commerciale e turistica.
Ci permetterebbe di abbattere quella barriera architettonica che oggi è costituita dal passaggio della ferrovia; lo si potrebbe fare valorizzando anche la proposta di legge dei colleghi di Rassemblement, perché si potrebbe attestare la partenza della nuova ferrovia turistica un poco dopo il passaggio a raso.
Noi, Assessore, le chiediamo la volontà politica, non la possibilità tecnica di realizzare questo progetto, vogliamo che convintamente lei ci risponda - non so quale dei due Assessori guardare - ciò che pensa il Governo rispetto a questa proposta, così come siete stati in grado di fare sui progetti dei collegamenti intervallivi.
Poi se si potrà fare si realizzerà, se non si vuole fare non si realizzerà, se la risposta dei tecnici ci dirà che non si può realizzare si faranno altre scelte, ma è importante sapere politicamente qual è l'indirizzo che voi volete dare a questa proposta.
Presidente - Consigliere Aggravi per i minuti restanti, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Con la seconda domanda chiediamo invece se ci siano delle valutazioni e se siano previsti interventi per recuperare quello che oggi comunemente viene chiamato Castello di Bramafam o già Porta Beatrix, intrisa tra l'altro anche di leggende, che è un'area che potrebbe rappresentare un'ulteriore via di accesso verso la città di Aosta, recuperando tra l'altro un reperto che - se sono vere o comunque accertate le fonti - è sostanzialmente abbandonato dal 1700 circa; ho cercato di fare una piccola ricerca.
Tra l'altro è una zona dove si potrebbe anche non soltanto creare una nuova porta di accesso, ma anche delle strutture che potrebbero essere utilizzate nell'ambito della valorizzazione turistica della città di Aosta, è un accesso che, tra l'altro, permetterebbe di collegare anche l'area di Ru de Challand e quindi entrare anche verso la città di Aosta da quel lato.
Ovvio che noi riteniamo, almeno nell'economia dell'interpellanza e anche delle azioni che il collega Restano ha ricordato, di avere una strategia comune, cioè ci auspicheremmo che questo recupero, al di là di tutto, possa essere inserito nell'ambito della valorizzazione e soprattutto del recupero di un'area molto importante, non soltanto per la città di Aosta ma anche per i collegamenti che vanno verso l'alta Valle o comunque verso la nuova struttura ferroviaria.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Il collega Restano ama sollecitare delle risposte politiche, e io credo che siano giuste sollecitazioni, anche perché qui prima di tutto abbiamo questo ruolo, dare delle indicazioni e dare delle risposte.
Rispondo io, ma il confronto con il collega Grosjacques, come con tutta la Giunta e la maggioranza, evidentemente è il lavoro che facciamo, perché poi l'azione del Governo dei singoli Assessori non è mai un'azione fine a se stessa ma è un'azione che deve diventare un'azione collegiale.
Purtroppo ancora una volta devo dire che le scelte definitive le vedrete sul Piano regionale dei trasporti, e questa cosa mi dispiace, allo stesso tempo non vedo l'ora di potere presentare in Giunta questo Piano regionale dei trasporti, di modo che si possa liberare direttamente e definitivamente la discussione politica e il confronto politico.
Quello che posso dire questa mattina, con la massima tranquillità e anche la massima chiarezza, è che la visione definitiva su quella zona, sull'importanza che quella zona riveste per lo sviluppo economico, quindi per il risvolto turistico che può avere per la città e per la nostra regione, è per noi altrettanto importante di come l'ha presentata, collega Restano, e condividiamo la sua presentazione, perché è necessario superare - ed è questo che la politica si deve porre come obiettivo - un ostacolo che ormai da troppo tempo non permette di garantire gli investimenti e anche la valorizzazione di aree che sono di grande importanza.
Avete affrontato questo tema citando degli interventi singoli, noi intendiamo affrontarlo in maniera organica, ed è per questo che lo sviluppo definitivo lo vedremo nel Piano regionale dei trasporti; però si devono porre degli obiettivi sia di ricucitura della città e, allo stesso tempo, la scelta definitiva sulla valorizzazione di un'infrastruttura che, al momento, è ferroviaria, che il gruppo di Rassemblement ha deciso, in termini d'infrastruttura pubblica, di destinare a una valorizzazione turistica, perché ha presentato un progetto di legge sul recupero della Aosta-Pré-Saint-Didier come infrastrutture di tipo turistico, quindi lasciando da parte quella che sarà eventualmente l'attività in termini di trasporto pubblico che quell'infrastruttura potrà avere, quindi quello che dovremo fare come maggioranza è presentarvi un'idea complessiva sia sulla ricucitura della città attraverso il passaggio della ferrovia, sia di cosa vorremmo fare di questa infrastruttura, perché oggi quest'infrastruttura ha un valore nel trasporto pubblico che ognuno di noi poi deciderà come portare a valore per il futuro.
Noi vogliamo risolvere il problema dell'attraversamento, quando io ho citato quella risposta di RFI su una passerella per oltrepassare la ferrovia, l'ho citata perché RFI, in risposta all'idea di allargare il sottopasso, ha proposto di ragionare su un collegamento esterno, aereo, all'aria aperta, a valle della stazione.
È un tema che al momento non è ancora oggetto di studio, è un tema che è stato proposto e che noi invece andremo a valutare nella presentazione del nostro Piano regionale dei trasporti.
La volontà politica è di superare questo sbarramento ed evidentemente di andare anche a realizzare l'attraversamento che è di fondamentale importanza, però facendo poi delle scelte che sul Piano regionale dei trasporti andremo a leggere tutti insieme rispetto anche all'utilizzo dell'infrastruttura.
Quindi ancora un po' di pazienza per completare questo lavoro, siamo alle battute finali e io vi chiedo questa disponibilità perché ci sarà poi tutto il tempo di confrontarci sui progetti di legge, come quelli presentati da Rassemblement, e su tutto quello che avremo da discutere, perché ci sono una serie di temi che vanno anche oltre a questi aspetti e che debbono essere presi in considerazione, compresi alcuni immobili di proprietà di VDA Structure che potranno essere oggetto di una rivalutazione complessiva proprio se faremo delle scelte nella direzione di valorizzare quell'area.
Per quanto riguarda la seconda domanda, leggo in maniera integrale quello che è stato preparato dall'Assessorato ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali e ringrazio il collega Guichardaz.
La seconda domanda chiede "Se a oggi siano previsti interventi di valorizzazione e recupero del Castello di Bramafan e, di conseguenza, quali ne siano gli intendimenti circa la sua funzione": al momento non sono previste attività di valorizzazione del Castello di Bramafam, gli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali sono attualmente concentrati nell'attività istituzionale su beni culturali in tutto il territorio regionale e, per quanto concerne la città di Aosta, in alcuni importanti cantieri di valorizzazione e restauro di monumenti e siti archeologici, in vista del suo duemilacinquantesimo compleanno.
In particolare è in atto un significativo intervento di valorizzazione del comparto cittadino di Aosta Est con la realizzazione di una nuova piazza spettacoli e di nuove passerelle nell'area del Teatro romano, il restauro della Tour Fromage, la rifunzionalizzazione di Palazzo Roncas, le attività di restauro dell'Arco d'Augusto e di alcuni tratti della cinta muraria di Aosta.
Inoltre è in fase di concezione il riallestimento del museo archeologico regionale e sono in atto alcuni primi interventi conservativi dell'edificio della Villa Romana della Consolata, propedeutici alla conservazione nel sito archeologico.
Coscienti che tutti i monumenti presenti sul territorio cittadino meritano di essere degnamente tutelati e valorizzati, gli uffici della Soprintendenza pianificano gli interventi effettivamente realizzabili sulla base delle risorse umane e finanziarie assegnate e definendo un programma di lavoro che tiene conto della necessità di conservazione e promozione dei diversi siti.
Non appena possibile, è sicuramente intenzione della Soprintendenza procedere a effettuare un'attività di restauro e conservazione di alcune torri cittadine, valorizzandone le caratteristiche architettoniche, artistiche e storiche, al fine di promuovere, tra l'altro, il circuito delle mura romane e delle torri medievali.
Presidente - Consigliere Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Buongiorno, Assessore, prima non l'ho salutata, quindi restituisco il saluto. Diciamo che è l'ennesimo carico di aspettativa sul Piano regionale dei trasporti, così potrei dire, perché su tutta una serie di punti che stiamo cercando di trattare in Consiglio, ne abbiamo anche contezza e soprattutto condividiamo - questo lo vorrei sottolineare - che sono problemi che vanno trattati in maniera organica e complessiva, pertanto fare un'unica iniziativa in quell'area - come ho detto l'altra volta al presidente Testolin - è molto complesso perché sono tante le problematiche che ci possono essere, ma allo stesso modo è un'area che ha delle grandi potenzialità.
Sul passaggio della Aosta-Pré-Saint-Didier voglio specificare un elemento, al di là della nostra proposta di legge: l'obiettivo di quella proposta di legge è riaprire e stimolare il dibattito sul recupero di quell'infrastruttura.
Noi abbiamo fatto una proposta che riteniamo possa essere utile e funzionale a recuperare un'infrastruttura che oggi è in totale stato di abbandono, almeno al di sopra dell'area di Arvier, e che potrebbe avere una nuova vita o comunque un nuovo recupero. Siamo coscienti che l'infrastruttura, che tra l'altro non è di proprietà della Regione, quindi c'è un convitato di pietra con cui parlare, però è una proposta e, come ha detto anche il collega Restano, potrebbe essere una proposta che si collega al recupero di quell'area.
Lascio il tempo restante al collega, chiudo soltanto dicendo che prendiamo atto della risposta sul Castello di Bramafam e anche degli elementi in più che ci ha dato; ringrazio anche l'assessore Guichardaz e le sue strutture per le informazioni date. Ovviamente, lo annuncio già, sul tema e su temi collegati, torneremo con altre iniziative.
Presidente - Consigliere Restano, a lei la parola.
Restano (GM) -. Mi aspettavo un poco più di coraggio nel manifestare la volontà politica, però capisco: il Piano regionale dei trasporti è l'atto principale dal quale partire, quindi attendo e attendiamo questo Piano per avviare ulteriori discussioni.
Mi permetto di sottolineare che il termine "Passerella", mi ricorda tanto la passerella del quartiere Dora e quindi mi sembra così come sottopasso fuori dai tempi.
Bisogna osare di più, bisogna avere coraggio, bisogna valorizzare la città e la capacità di coniugare determinate iniziative, quale quella del recupero di certi siti culturali con quelle dei trasporti e della promozione del turismo, credo sia importante.
L'invito quindi è che quando gli uffici definiscono il programma dei lavori - così lei ha detto - che sia la politica a definire le priorità, quale sia la torre che ci interessa prioritariamente ristrutturare, poi gli uffici ci daranno gli indirizzi tecnico-amministrativi.
Sovente dico che dobbiamo, come politici, riappropriarci dei nostri doveri, e questo è uno di quei casi, cercare di creare delle sinergie tra i vari Assessorati e dare i giusti indirizzi.
Rimaniamo vigili su quella che sarà l'attività futura e aspettiamo il Piano regionale dei trasporti.
Mi permetta, non le suggerisco il piano di prefattibilità, perché questo è il lavoro di un'altra parte del Consiglio.