Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3433 del 20 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3433/XVI - Interpellanza: "Intendimenti del Governo regionale in merito a un significativo intervento infrastrutturale sull'arteria autostradale tra Pont-Saint-Martin e Verrès".

Bertin (Presidente) - Punto n. 28. Consigliere Marquis, a lei la parola.

Marquis (FI) - Nello scorso mese di dicembre avevamo già sottoposto un'iniziativa ispettiva, precisamente un'interrogazione, su quest'argomento, sull'ammodernamento dell'autostrada A5 nella tratta interessata tra Pont-Saint-Martin e Verrès. Allora erano state fatte alcune considerazioni, erano state prospettate anche delle possibili soluzioni attraverso dei ragionamenti valutativi su delle corsie dinamiche per far fronte alle code che si verificano in alcune circostanze dell'anno e sostanzialmente era stato anche anticipato che sarebbero state avviate delle interlocuzioni con il gestore della società che avrebbero poi portato a delle determinazioni per inserire delle soluzioni prospettate nell'ambito del piano dei trasporti che sarebbe stato presentato entro metà febbraio.

In questi giorni abbiamo sentito che dovrebbe essere di prossima presentazione il piano, nel frattempo ho fatto anche un accesso agli atti per avere una consistenza anche del traffico che si è registrato su quest'arteria o che si registra per poter anche parlare con cognizione di causa con dei numeri alla mano. I dati che vorrei condividere in quest'iniziativa ispettiva sono sostanzialmente che, relativamente al 2023, si sono presentate una decina di circostanze con del traffico oltre i limiti di quello a cui siamo abituati. Questa è una tratta autostradale che ha circa 26 mila passaggi al giorno e queste situazioni di traffico si sono registrate soprattutto la domenica nella corsia a scendere nell'orario interessato tra le ore 16:00 e le ore 20:00. Tra le ore 16:00 e le ore 20:00, facendo una media, sono interessati circa 10 mila autoveicoli in queste dieci situazioni annuali di passaggio, che sono all'incirca di 2.500 veicoli/ora, in un'autostrada che ha due corsie per senso di marcia.

Facendo una verifica sempre di tipo numerico sui dati che vengono forniti dall'AISCAT, che dà sostanzialmente i dati giornalieri di passaggi di tutte le autostrade italiane, si possono verificare delle situazioni similari su autostrade a due corsie. Per fare alcuni esempi, ho detto prima che la Quincinetto/Aosta ha una media giornaliera di 26 mila autoveicoli di passaggi, la Torino/Savona, che è sempre a due corsie, ne ha 50 mila, la Genova/Serravalle ne ha 104 mila, sempre a due corsie, la Genova/Savona 106 mila al giorno, la Brennero/Verona, che lei aveva citato nella risposta nell'altra occasione, ne ha 127 mila, ha due corsie e una corsia di emergenza che stanno valutando di trasformarla in una corsia dinamica attraverso un allargamento, tra Verona e Modena 80 mila.

Facendo una media dei passaggi orari, la nostra autostrada interessata, nel momento di massimo flusso, ha una presenza di 2.500 veicoli l'ora. Nelle autostrade che ho citato ci sono delle medie di veicoli/ora che vanno da 2.500 a 4.500, quindi sono autostrade a due corsie che hanno la capacità sostanzialmente di gestire questa portata di traffico.

Il ragionamento che viene da fare è un po' questo alla fine: che probabilmente le code che si verificano non sono tanto determinate dall'incapacità di deflusso del corpo autostradale, ma dai restringimenti che ci sono lungo la tratta per dei cantieri che stringono la carreggiata e quindi si formano delle situazioni di tappo.

A questo riguardo, fatte queste considerazioni, l'interpellanza si propone di capire, visto che è imminente la presentazione del piano dei trasporti, e quindi dovrebbe essere recepita qualche eventuale soluzione, se si ritiene che ci sia da dare a livello infrastrutturale... credo che attraverso le interlocuzioni che sono state fatte, quindi che dovrebbero essere preliminari alla predisposizione del piano del traffico, ci potrebbero essere già degli elementi acquisiti che possono essere messi a disposizione nella sua risposta. Questo è l'obiettivo. Grazie Assessore.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie collega Marquis. Stiamo tornando più volte su quest'argomento anche perché nelle precedenti risposte ho anticipato, come lo farò in quest'occasione, che stiamo concludendo il lavoro sul piano regionale dei trasporti e la parte politica il lavoro l'ha concluso, abbiamo assegnato alla parte tecnica gli indirizzi definitivi per completare il lavoro, anche perché questo piano poi dovrà ritornare alla valutazione ambientale, alla VAS, e quindi si tratta di un piano che ha anche una certa complessità.

È chiaro che, come abbiamo detto in precedenti occasioni, sempre di più diventa difficile lavorare su piani così complessi in una situazione in cui anche l'Amministrazione regionale deve riuscire a dare delle risposte in una situazione sempre più difficile per le strutture. Ricordo, ma non perché sia uno degli argomenti principali, che anche in quest'ultimo periodo attendevamo tutti con grandi aspettative il concorso per undici ingegneri per l'Amministrazione regionale, sei di questi dovevano andare a rinforzare l'organico delle strutture dei trasporti, purtroppo il concorso si è concluso con un esito che vede solo quattro ingegneri e architetti, quindi lauree tecniche, che hanno superato il concorso e quindi saremo ancora una volta in difficoltà a tenere alta l'attenzione, ma anche le risposte su tutti gli argomenti che, per quello che ci riguarda come Dipartimento trasporti, stiamo trattando in questo periodo. Non sto a ricordarli perché sono giornalmente all'attenzione di imprese, cittadini e media.

Quello che posso dire è che siamo veramente alla fase finale e io conto di poterlo presentare al più presto alla Giunta e soprattutto al più presto al confronto politico in aula.

Per venire alla prima risposta, non esiste una vera ragione se non una difficoltà complessiva a cercare di lavorare su ogni fronte, il lavoro per arrivare a completare il piano regionale dei trasporti è fatto anche di incontri con le altre strutture, incontri con tutti gli stakeholder, quindi a questo riguardo siamo alla fase finale e, ripeto, la parte politica le sue decisioni le ha assunte e anche gli indirizzi sono stati dati.

Per quello che riguarda invece la domanda n. 2, a me fa piacere come è stato portato e presentato il tema, con dei dati di passaggio. Io le posso anche raccontare che nella domenica del carnevale sono uscite tra le ore 16:00 e le ore 20:00 più di diecimila macchine dalla Valle d'Aosta ed è stato uno dei dati più importanti in quel momento e in quella situazione ci siamo trovati le code di 21 chilometri in relazione ai problemi che vivevamo nella strozzatura con la bretella che porta verso Milano. Ci sono condizioni di traffico poi che cambiano a seconda dei giorni, a seconda delle situazioni e a seconda anche della situazione delle infrastrutture.

Come detto fin dal primo giorno, anche in occasione dell'assemblea di Confindustria, il problema che io ho voluto porre l'attenzione è uno sguardo verso il futuro di un'infrastruttura che è datata, che è stata costruita molti anni fa ma soprattutto pensata molti anni fa, in una situazione di traffico differente e in una situazione anche socio-economica differente della nostra Regione, perché è bene ricordare, come ha fatto lei, i dati dell'autostrada, però bisogna guardare in maniera complessiva le nostre infrastrutture, soprattutto in certe zone e in certi territori. Il tratto della Bassa Valle, soprattutto della strozzatura che c'è tra Hône e Bard dove la situazione anche dell'infrastruttura della strada statale è di un certo tipo, quindi abbiamo anche durante la settimana un traffico molto lento che sta sulla Statale e che ormai si è riversato sulla Statale anche per il tema legato al costo dei pedaggi delle autostrade... va visto con quest'obiettivo di studiare qualche cosa che ci permetta in futuro di riorganizzare quella strozzatura per migliorare in maniera significativa quei dati che lei riporta della domenica pomeriggio, ma in generale la fluidità del traffico settimanale e mensile. Oggi, e non lo dico io ma i cittadini, stare sempre sulla strada statale per percorrere il tratto Bassa Valle-Aosta/Aosta-Bassa Valle comporta una certa lentezza, una mancanza di fluidità del traffico, tutta una serie di problemi legati agli incidenti e quindi questo va tenuto nella considerazione, perché - e sarà questo il lavoro che faremo come indirizzo nel piano regionale dei trasporti ma soprattutto come lavoro che andremo fare dopo l'approvazione del piano regionale trasporti- se potessimo immaginare... e io l'avevo anticipato, con dei commenti e delle alternative progettuali che ci possano permettere di presentarci con largo anticipo rispetto al tema della nuova concessione autostradale che scadrà nel 2032 presso il Ministero dei trasporti, quindi con qualche cosa di tecnicamente sostenibile per cercare di ragionare insieme sugli investimenti futuri di quella parte di tratta di quell'infrastruttura, credo che avremmo fatto un lavoro di pianificazione e di visione politica per il futuro della nostra viabilità di sicura importanza.

Quello che lei argomenta e sostiene ha una sua validità, sicuramente i dati di percorrenza di viabilità della nostra autostrada rapportati ad altri possono anche sembrare ridotti, ma il nostro territorio è ben differente da quei territori e poi quei territori vivono come noi di grossi problemi, perché poi quello che si racconta durante la primavera e l'estate dei tratti autostradali liguri piuttosto che di altre arterie basta leggerlo sui giornali. Vanno bene le similitudini ma io le contestualizzerei rispetto ai problemi che noi viviamo.

Oggi a noi manca la possibilità di completare, per esempio, l'anello della pista ciclabile in Bassa Valle, perché ad oggi non esiste una progettualità che abbia permesso di superare la strozzatura di Bard per i problemi legati alle cadute di massi da ambo i lati, per una serie di problemi che sono emersi, quindi abbiamo i tratti della pista ciclabile che, rispetto a quel punto, non hanno ancora trovato una soluzione di tipo tecnico. Abbiamo - ripeto - la strada statale che è molto utilizzata da turisti e da residenti e tutto questo, man mano che si scende e che il traffico delle valli laterali va ad alimentare il traffico che già subiamo durante la settimana, comporta delle grosse difficoltà, delle criticità non di poco conto e anche dei problemi di sicurezza che sono stati sollevati ultimamente da tutti gli attori del territorio, compresi gli Enti locali.

Il lavoro che porteremo alla vostra attenzione è un lavoro di pianificazione verso il futuro con delle idee, con delle soluzioni da proporre e da discutere per poterci poi, ripeto, presentare in maniera definitiva con progetti concreti alla discussione del Ministero nella fase di rinnovo della concessione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Grazie Assessore per la risposta. Devo dire che comunque su questo tema sono molto preoccupato, perché conosco le dinamiche di funzionamento delle concessioni autostradali. Sostanzialmente qual è il problema dell'autostrada valdostana della SAV? È che è una delle autostrade più care d'Italia perché sostanzialmente il principio di funzionamento di una concessione è che si dà in concessione per un determinato numero di anni a una concessionaria la gestione del tratto autostradale, la concessionaria attraverso una tariffa che, moltiplicata per il numero dei veicoli giorno che passano per "X" anni, deve dare la copertura dei costi d'investimento, dei costi di gestione e dell'utile di impresa. Il fatto che sono le autostrade più care d'Italia in Valle d'Aosta è perché non ci sono passaggi, quindi la tariffa è moltiplicata per 2 e per tre rispetto alle altre concessionarie esistenti a livello italiano. Questo è il problema di fondo.

Perché dicevo prima che sono preoccupato? Perché se noi andiamo a interloquire con le concessioni autostradali e prospettiamo loro degli investimenti, le concessionarie sono disponibilissime anche a spendere un miliardo, un miliardo e mezzo di euro, non c'è nessun problema, perché le opere le finanziano attraverso le banche, dopodiché si fa il calcolino, si dà loro anche un utile sull'investimento complessivo di remunerazione del capitale investito del 2-3% in funzione del momento, dopodiché per quel numero di anni che dovranno gestire moltiplichiamo la tariffa e la adeguiamo ancora rispetto a quella che abbiamo attualmente, quindi arriviamo a dei livelli che sono insostenibili.

Dov'è il problema? Che, a differenza di altre situazioni, che è il pubblico che deve mettere fuori i soldi, quindi c'è molta più attenzione, se la politica prende delle decisioni che sono delle decisioni sbagliate rischiamo di andare a finire fuori strada, perché dopo si riverbera il tutto sulle tasche dei cittadini che devono pagare e si rende ancora più insostenibile l'utilizzo dell'arteria autostradale rispetto ad oggi, perché se tanti veicoli passano sulla strada statale, è perché ci sono anche le tariffe che sono alte. Se noi quindi facciamo delle operazioni che portano a incrementare ancora il livello tariffario, ci saranno sempre più macchine che viaggeranno sulla Statale rispetto a quelle che prenderanno l'autostrada. È questo il punto di preoccupazione di tutto questo ragionamento, perché ci sarà sempre la disponibilità delle società autostradali a investire, ma la vera preoccupazione - siccome condivido con lei quando dice che il corpo autostradale è datato - è che ci sono degli interventi di manutenzione da fare su quel corpo autostradale e su tutti i viadotti che richiederanno già quelli degli ingenti interventi, senza dover fare degli ulteriori interventi infrastrutturali aggiuntivi che rischiano poi di portarci completamente fuori strada nella valutazione complessiva.

Quando prima ho preso dei dati di riferimento, è proprio per far capire, perché forse noi qui in Valle d'Aosta siamo abituati a vedere l'autostrada vuota, quindi quei dieci giorni all'anno che si trova una situazione di molto traffico, che si possono verificare anche delle code, ci sembra una cosa inverosimile, ma se noi andiamo in giro per l'Italia a vedere come sono gestite le altre autostrade o come sono frequentate, nessuno che ha avuto l'esperienza di guardare tutte le altre realtà verrebbe qui in Valle d'Aosta a immaginare che bisogna fare degli interventi infrastrutturali perché vogliamo vedere anche la domenica pomeriggio per quei dieci giorni all'anno come la vediamo tutte le mattine che si passa e non c'è nessuno lungo l'arteria. Ci sono dieci giorni di traffico l'anno, credo che possa essere una cosa positiva alla fine per l'economia della Valle d'Aosta, piuttosto bisogna monitorare con attenzione tutte le strettoie che si verificano, perché, secondo me, la vera ragione è quella che si verificano i tappi in quelle ore, perché non è possibile diversamente che nelle arterie dove viaggiano 4.000-5.000 autoveicoli al giorno di media all'ora il traffico comunque in qualche modo fluisce.

Vi invitiamo a fare degli attenti ragionamenti tenendo conto delle considerazioni che sono state messe a disposizione.

Presidente - Mancano circa 10 minuti. Vogliamo affrontare ancora un punto o rinviamo a domani mattina? Ho capito che la proposta è stata accettata.

Il Consiglio per oggi è terminato, ci aggiorniamo domani alle ore 09:00.

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La seduta termina alle ore 19:48.