Oggetto del Consiglio n. 3418 del 20 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3418/XVI - Interrogazione: "Notizie relative al taglio degli alberi presenti nel parco di Palazzo Roncas".
Sammaritani (Presidente) - Punto n. 13 all'ordine del giorno. Per il Governo, risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Rispondo io trattandosi comunque di un tema che riguarda un nostro bene culturale, quindi rispondo in accordo comunque con il collega Carrel, abbiamo preparato la risposta insieme.
Tanto per contestualizzare, lei chiede "se corrisponde al vero la notizia del taglio degli alberi nel parco di Palazzo Roncas", palazzo che ci accingiamo a terminare e di cui la ristrutturazione è in corso, è un vecchio palazzo dei Carabinieri, quindi all'interno vi è un grosso cortile, lei interroga per capire come mai sono stati tagliati degli alberi all'interno di questo cortile, "le motivazioni del taglio e i contenuti della perizia dell'agronomo forestale che ne ha accertato l'impossibilità di trattamenti conservativi; l'iter che ha portato all'autorizzazione del taglio e gli enti coinvolti", ovviamente ho dovuto chiedere perché non ne sapevo nulla.
"Se corrisponde al vero la notizia del taglio degli alberi nel parco di Palazzo Roncas": sì, la notizia corrisponde al vero.
"Motivazioni del taglio e l'iter che ha portato", glieli riassumo: nell'area aperta posta a ovest, tra il corpo principale del Palazzo Roncas e il basso fabbricato destinato ad autorimessa, archivi e locali tecnici, erano presenti alcuni alberi ad alto fusto piantati a metà del secolo scorso dall'Arma dei Carabinieri, che ha utilizzato lo stabile per circa cento anni fino al 2010, quindi risalgono all'incirca al 1950 quegli alberi. Già nella fase di progettazione dell'intervento di recupero e valorizzazione del Palazzo era stata evidenziata una problematica legata all'enorme dimensione di tali piante in considerazione dell'utilizzo del sito, dello stato di conservazione e della pericolosità delle stesse, in rapporto alla vicinanza sia con la pubblica via, sia con gli edifici privati a nord. Nel 2019, a seguito di un primo coinvolgimento del Dipartimento risorse naturali e Corpo forestale per la valutazione dello stato delle piante, si è provveduto a effettuare una manutenzione alle parti basse, in attesa di una valutazione e di una perizia di stabilità da parte di un agronomo. Nella primavera del 2019 un agronomo ha condotto uno studio approfondito sui tre alberi presenti nel cortile, tutti alti circa 20 metri addirittura e con chiome ormai molto cresciute, finendo per ogni essenza un rischio e una pericolosità. I due Cedrus Atlantica sono risultati avere un moderato rischio e una moderata pericolosità, mentre il Picea Abies è stato dichiarato a elevato rischio ed elevata pericolosità. In conseguenza di quanto rilevato, gli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali hanno presentato un'istanza al Comune di Aosta al fine di ottenere l'autorizzazione per l'abbattimento dell'albero centrale, che risultava pericoloso per le operazioni di cantiere - il permesso è il 571 dell'8 agosto del 2019 -, rimandando a successiva valutazione di compatibilità con l'utilizzo degli spazi e la presenza dei due alberi rimanenti. Le attività di cantiere hanno in seguito evidenziato la posizione superficiale di alcune radici interferenti con le operazioni di scavo per gli impianti, nonché l'evidente interferenza con la via pubblica e le abitazioni poste a nord. In particolare, alcuni grossi rami arrivavano sui balconi privati e gli stessi già in passato erano stati tagliati con grande difficoltà a causa della ridotta dimensione dei passaggi per accedere all'area. Inoltre la riqualificazione della pavimentazione delle aiuole nell'area di Palazzo Roncas risultavano incompatibili con l'esigenza di una costante e pericolosa attività di manutenzione degli alberi. Alla luce di quanto esposto, per ragioni di pubblica utilità e di rispetto del sito storico, nonché dei confini pubblici e privati, si è optato per l'abbattimento dei due alberi ad alto fusto, con coinvolgimento dei colleghi dell'Assessorato competente e con l'ottenimento dell'autorizzazione comunale, il permesso è il n. 353/2022.
Lei mi chiede: "se è stato previsto di ripristinare una copertura vegetale del sito visto il vulnus paesaggistico allegato", quindi lei sapeva già che erano stati tagliati evidentemente. I lavori prevedono la piantumazione nelle stesse posizioni di altri esemplari di essenze più coerenti anche con la nostra biodiversità e il nostro ecosistema per tipologia, ma soprattutto per dimensione massima di accrescimento, con lo spazio a disposizione con il contesto tutelato, quindi verranno ripristinati.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Naturalmente sapevo del taglio, non sapevo le motivazioni che lei adesso ha ben esplicitato e non mi sembrava neanche, dalle immagini che avevo visto, fossero degli alberi particolarmente malati e, come lei ha detto, solo uno dei tre era ad alta pericolosità, gli altri due no. Non può quindi che esserci un rammarico rispetto nuovamente a dei tagli di alberi in una città che durante la campagna elettorale diceva oltretutto: "Pianteremo, avremo la città più alberata al mondo". Continuiamo a togliere alberi perché sappiamo bene che, è vero, adesso ci sarà una nuova piantumazione, ma il beneficio che porta un albero di quelle dimensioni, la sua chioma e via dicendo lo otterremo fra cinquant'anni, perché naturalmente i nuovi alberi non hanno gli stessi poteri. Dopodiché forse, però da come lei ha detto... e poi chiederò approfondimenti in questo senso, c'era anche un'incompatibilità rispetto agli impianti che devono essere messi in quella zona perché, trattandosi poi comunque di un parco, immaginavamo che poi ci doveva essere una nuova piantumazione, come lei ha detto. Rimane il rammarico e cercheremo di avere questa documentazione per verificare quanto lei ha detto.