Oggetto del Consiglio n. 3416 del 20 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3416/XVI - Interrogazione: "Valorizzazione dell'iscrizione che ricorda il luogo dove sorgeva la Porta Chaffa".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto n. 11 all'ordine del giorno. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Faccio una piccola premessa per contestualizzare sennò la gente non capisce niente. Poco oltre l'imbocco di Via Sant'Anselmo, antica rue Bovarnier, dalla parte dell'Arco di Augusto, si trova incassata nel muro, alla destra dell'ingresso di un esercizio commerciale, l'iscrizione "Locus portae Sancti Ursi vulgo Chaffa", cioè luogo della porta di Sant'Orso chiamato popolarmente Chaffa. È posta nel punto in cui almeno dal 1276 e fino a oltre la metà del Settecento una vera e propria porta chiudeva, in particolare nelle ore notturne, l'accesso orientale al borgo. Il suo nome, per assonanza con la parola francese échafaudage, evocherebbe, secondo l'abbé Gorret, la presenza di una torre lignea. Porta ed eventuali annessi furono fatti demolire nel 1774 dal Conseil des Commis perché in stato di grave degrado. L'iscrizione potrebbe essere stata apposta in quello stesso periodo per salvaguardare la memoria della preesistente struttura.
Fatta questa premessa, come le dicevo per contestualizzare l'iniziativa, colgo l'occasione intanto per ringraziarvi, ringraziare i firmatari di quest'iniziativa per l'attenzione che hanno dimostrato nei confronti di un patrimonio culturale considerato minore, ma, di fatto, costituendo importante testimonianza della storia della nostra città, merita sicuramente di essere valorizzato. Per questo motivo posso assicurarle e posso garantire che i competenti uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, sollecitati proprio anche dalla vostra iniziativa, verificheranno lo stato di conservazione dell'iscrizione, vigileranno affinché non venga nuovamente coperta e contatteremo il Comune di Aosta nei prossimi giorni per valutare eventuali soluzioni che consentano di valorizzarla, quindi grazie.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie a lei, Assessore, anche per aver inquadrato storicamente la scritta di cui parliamo. Le dirò con rammarico, non so se lo sa ma io mi sono diplomato tecnico dei servizi turistici e fra le prove sul campo che dovevamo sostenere c'era anche l'accompagnamento di comitive per la città e la relativa illustrazione delle bellezze. Mi sono accorto, già ai tempi, e con il prosieguo anche dopo il diploma, quando avevamo delle persone nuove nella città di Aosta, che ogni volta che passavo da quella parte mi era stato spiegato che c'era quell'iscrizione, la mostravo ma era sempre dietro questo espositore ed era obiettivamente di difficile visualizzazione e anche molto brutto avere un luogo così storicamente rilevante coperto da un espositore, mi ero sempre chiesto come mai si fosse consentita una tale azione in un luogo assolutamente evocativo. A fronte di questo, qualche risposta è arrivata, nel senso che io adesso non ho idea quali siano le motivazioni, però perlomeno abbiamo visto che l'espositore è stato tolto, credo che l'attività probabilmente sia chiusa, e non gioisco della chiusura di un'attività ma della rimozione dell'espositore questo sì, quindi approfittando della possibilità che la valorizzazione di quest'iscrizione possa regalare e sicuramente migliorare un pezzo, una pietra miliare della nostra città, che sta appunto a ricordare anche un pezzo di storia di quando c'era addirittura potremmo dire un confine per entrare in città e si doveva pagare dazio, ho approfittato della situazione per poter chiedere spiegazioni.
Mi dichiaro assolutamente soddisfatto per la risposta che ha voluto fornire, mi auguro che quanto prima si possa addivenire a una sua valorizzazione in maniera che chi passa da quelle parti possa goderne appieno, soprattutto che si possa anche evidenziare, perché anche quando non c'è l'espositore, comunque è una scritta che rimane incassata nel muro, quindi è più difficile che venga notata, invece con una valorizzazione che possa anche renderla evidente e magari anche una spiegazione - che è quella che poi giustamente lei ha fornito sull'etimologia che sta dietro il nome della porta e quella che è stata poi la storia, e quindi la sua demolizione nel 1774 - non può che arricchire la millenaria storia del Comune di Aosta e soprattutto anche aggiungere un tassello a quella che è già una ricchissima identità del nostro territorio.
Presidente - Grazie Consigliere.