Oggetto del Consiglio n. 3415 del 20 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3415/XVI - Interrogazione: "Accordo tra la società CVA e la società cinese Jinko Solar per l'installazione di pannelli fotovoltaici".
Bertin (Presidente) - Punto n. 10. La parola al Presidente della Regione per la risposta.
Testolin (UV) - La collega Minelli chiede, in merito all'accordo fra CVA e la società cinese Jinko Solar per l'installazione di pannelli fotovoltaici, se fossi a conoscenza "dell'intenzione di CVA di siglare l'accordo con la società Jinko Solar, se è nota la quantità di pannelli fotovoltaici Jinko Solar che CVA intende installare in Valle d'Aosta". Rispetto all'interrogazione, vale la pena di precisare, ma è ben spiegato nei comunicati e nelle notizie di stampa a cui si fa riferimento, che la società CVA e Jinko Solar hanno firmato un accordo di natura commerciale che porta alla realizzazione del primo parco fotovoltaico realizzato interamente con pannelli prodotti con energia rinnovabile. Viene precisato poi che i rapporti con Jinko Solar rientrano in una collaborazione commerciale non esclusiva, attività tipica tra operatori industriali del settore, adottata nel caso specifico dalla società nella sua totale autonomia gestionale. Rimarcando brevemente quanto sia indispensabile il mantenimento dell'autonomia gestionale di CVA, anche con riferimento al delicato contesto di avvicinamento delle procedure delle gare per l'assegnazione delle concessioni di grande derivazione idroelettrica in scadenza nel 2029, CVA riferisce poi che al momento non è noto se si installeranno pannelli Jinko Solar in Valle d'Aosta, perché la scelta di una specifica tipologia di pannello dipende da considerazioni tecniche che sono sempre riconducibili al sito che andrà a ospitare l'impianto, sulla base dell'ingegneria esecutiva che viene elaborata dopo l'ottenimento di un titolo autorizzativo. Poiché al momento i progetti in Valle d'Aosta non sono ancora nella fase autorizzativa, CVA non ha ancora valutato quali specifiche tipologie di pannelli per impianti fotovoltaici potranno essere utilizzate nel nostro territorio, valutazioni inoltre che rientrano nelle tipiche dinamiche tra cliente e fornitori di tipo industriale nell'autonomia gestionale della società.
Si chiede poi: "se lo spostamento fuori Valle della maggior parte della potenza installata da CVA - come evidenziato dal comunicato stampa della società del 27 giugno 2023 sul piano strategico industriale - è conforme alle disposizioni e alle finalità previste dalla legge regionale 20/2000, alla base della creazione di CVA". Relativamente al terzo quesito, la politica di diversificazione delle fonti di produzione di energia da fonti rinnovabili che sta attuando il gruppo CVA è in linea con quanto previsto dalla lettera b) dell'articolo 1 della legge regionale 20/2000, ossia ridurre le emissioni inquinanti provocate dalla combustione di fonti di energia fossile tramite l'incentivazione all'uso diretto e indiretto di fonti energetiche rinnovabili e di tecniche di risparmio energetico in un'ottica di utilizzo razionale dell'energia. L'attenzione per la Valle d'Aosta rimane comunque un punto saldo del piano di sviluppo industriale di CVA, infatti già in questa fase storica sono stati programmati investimenti per oltre 300 milioni di euro di revamping, cioè di aumento della potenza attraverso il miglioramento tecnologico, sugli impianti idroelettrici esistenti e molti altri verranno investiti a sostegno dei progetti di sviluppo. Il piano di sviluppo industriale del gruppo prevede inoltre una crescita rilevante della capacità di produzione da fonti rinnovabili in coerenza con gli obiettivi della transizione energetica decisi dall'Unione europea e recepiti dagli Stati membri. Si tratta in questo caso di impianti di grandi dimensioni che richiedono per la loro natura superfici significative di terreni con esposizione solare eolica specifica ed è evidente che la morfologia della Valle d'Aosta non consente tali installazioni, anche per l'assoluta necessità della tutela delle fragilità paesaggistiche del territorio. La crescita di fonti rinnovabili, come il fotovoltaico in Valle d'Aosta, anche in coerenza con questo previsto dal PEAR originale, potrà realizzarsi limitatamente agli impianti di piccola taglia, che dovranno essere realizzati in prevalenza sulle superficie dei tetti. In quest'ambito CVA sta lavorando in maniera importante per proporre soluzioni mirate ai propri clienti. Tornando alla norma che ha richiamato in precedenza, cioè la legge regionale 20/2000, è bene sottolineare che i rapporti con Jinko Solar rientrano in una collaborazione commerciale non esclusiva e non prevedono acquisizioni di partecipazioni e pertanto non rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 2 citato nelle premesse dell'interrogazione.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Ringrazio il presidente Testolin per la risposta o, meglio, per le risposte a due delle domande, mentre alla prima domanda, cioè "se fosse a conoscenza il Governo dell'intenzione di CVA di siglare l'accordo con la società", non ci ha detto nulla, evidentemente perché, come più volte ha già ripetuto, credo sia così, la Regione non deve intervenire sulle scelte operative perché la società agisce come una società privata che opera sul mercato, insomma, non lo ha ripetuto ma immagino che questa sia la posizione. Resta il fatto che continuiamo a insistere sul fatto che CVA non è al momento una società privata ma pubblica al 100% di proprietà regionale e non può essere assimilata tout court a delle società private che operano sul mercato. Io ricordo che è una società che è stata voluta dalla Regione le cui finalità sono state stabilite con quella legge regionale che lei ha citato, è controllata dalla Regione tant'è vero che ogni anno nel DEFR vengono definiti gli indirizzi per l'operatività. La questione che, secondo noi, deve comunque essere sempre affrontata, e non lo si fa, è qual è la volontà politica. Se la volontà politica è quella che è espressa dalla legge, bisognerebbe riaffermare che CVA è il braccio operativo della Regione in campo energetico, una società pubblica che naturalmente è bene che sia solida con dei bilanci in attivo, ma il cui obiettivo principale, a nostro avviso, non deve essere principalmente il profitto proprio per la sua natura di società pubblicistica. Bisognerebbe dare prioritariamente un servizio energetico a tutta la comunità valdostana e lei dice che questa questione dell'attività di CVA rientra pienamente nell'articolo 1 e nelle finalità che sono espresse ai punti dell'articolo, in particolare al punto b). Io ricordo che quell'articolo che stabilisce le finalità dice espressamente: "La Regione promuove interventi atti a realizzare gli obiettivi strategici previsti dal piano energetico regionale della Valle d'Aosta approvato dal Consiglio, in attuazione di quanto disposto..." dalla legge del 1991 e in particolare bisogna "indirizzare, prioritariamente, lo sfruttamento di fonti energetiche locali verso impieghi sul territorio regionale che determinino una migliore qualità della vita e agevolino lo sviluppo sociale ed economico; ridurre le emissioni inquinanti provocate dalla combustione di fonti di energia fossili...". Quello che noi vediamo invece è un'operazione diversa, che riguarda l'incremento delle FER a livello nazionale, che è comunque una cosa positiva ma non è rispondente a quella legge. Poi sulla questione dei pannelli Jinko in Valle d'Aosta lei ci dice che non è stato valutato e che si vedrà e che ci sarà anche un investimento sul fotovoltaico e sui tetti in Valle d'Aosta. Noi crediamo invece che su questo bisogna essere molto più precisi e cercare di capire quale investimento in questo senso invece si vuole fare in Valle d'Aosta.
Sulla terza questione, lo spostamento della produzione di CVA fuori dalla Valle d'Aosta, lei dice che in pratica non c'è un accordo particolare tra CVA e Jinko, però non viene fatta la riflessione su quello che invece, secondo noi, deve essere un punto chiave, cioè una riflessione su CVA e l'autonomia energetica della Valle d'Aosta, che, secondo noi, ma io credo che in questo non siamo di certo isolati in Valle d'Aosta, deve essere perseguita principalmente attraverso le scelte e le azioni che la Compagnia Valdostana delle Acque, bene pubblico, bene comune, deve fare perché è uno strumento per la transizione energetica valdostana.
Aggiungo solo una cosa, Presidente: ho visto che è stata finalmente calendarizzata la sua audizione insieme a quella di Finaosta in IV Commissione proprio per parlare di questi temi; il Consiglio aveva approvato una mozione per esaminare e per valutare il piano strategico 2023/2027 di CVA, abbiamo già sentito altri soggetti in maniera un po' anomala, perché normalmente la prima persona che si audisce è il Presidente, comunque la aspettiamo per concludere quest'esame e per fare poi delle valutazioni che la Commissione ovviamente dovrà fare - visto che ha approvato la mozione - delle valutazioni conclusive. Spero che ci sarà la possibilità di discutere meglio della questione, andando oltre i tempi contingentati di un'interrogazione.
Dalle ore 15:43 assume la Presidenza del Consiglio il vicepresidente Sammaritani.