Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3414 del 20 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3414/XVI - Interrogazione: "Informazioni riguardanti il personale e gli organi di rappresentanza politica della società IN.VA. S.p.A.".

Bertin (Presidente) - Punto n. 9. Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - L'interrogante, il consigliere Aggravi, chiede "se alla luce della normativa di riferimento oggi vigente, un esponente eletto presso uno degli organi di rappresentanza politica degli enti azionisti delle società partecipate possa diventare titolare di rapporti lavorativi o incarichi successivamente al decorrere del proprio mandato". Posto che non sussiste un divieto generalizzato di assunzione di un esponente politico eletto presso uno degli organi di rappresentanza degli enti azionisti della società, successivamente al decorrere del mandato IN.VA. verifica in concreto se ricorra o meno la fattispecie del cosiddetto "pantouflage", come disciplinato dall'articolo 53 del decreto legislativo 165/2001, ovvero ulteriori ipotesi di incompatibilità o inconferibilità di cui al decreto legislativo 39/2013 applicando le proprie procedure interne.

Nel secondo quesito si chiede: "se ad oggi risultino presenti casistiche di questo tipo presso la società partecipata". La società conferma che attualmente vi sono alcune casistiche che sono state trattate con le modalità appena citate.

Terzo quesito: "quale sia l'attuale politica adottata dalla società partecipata, ovvero quali procedure vengano attivate nel caso in cui, nell'ambito di selezione di personale, siano presenti candidature presentate da parenti di persone già in forza presso la medesima". IN.VA. comunica che, nel caso emergano relazioni parentali, le procedure di selezione prevedano la messa in totale sicurezza dell'iter selettivo. Ricordato che la previsione di un divieto di partecipazione alle selezioni da parte di parenti di dipendenti di IN.VA. sarebbe illegittimo, ogni membro di commissione e membro esperto coinvolti nella selezione, una volta letti i nominativi dei candidati, è tenuto ad autocertificare l'insussistenza di situazioni di conflitto d'interesse e di incompatibilità. Inoltre negli avvisi di selezione pubblicati dalla società vengono individuati i necessari requisiti personali e professionali che i candidati devono possedere. Viene altresì chiesto ai candidati di dichiarare la sussistenza di eventuali legami di parentela con dipendenti di IN.VA. al fine di poter attivare le necessarie misure previste nelle procedure adottate per garantire la massima trasparenza e imparzialità delle selezioni. La società è inoltre soggetta alle attività di verifica da parte dei propri organi di controllo quali il Responsabile della prevenzione della corruzione e l'organismo di vigilanza istituiti a norma di legge, che vigilano sull'applicazione del modello di organizzazione, gestione e controllo adottato ai sensi del decreto legislativo 231/2001 e della legge 190/2012 e normative a essa collegate.

IN.VA., per completezza d'informazione, comunica che ad oggi non sussistono casistiche di soggetti assunti in dispregio al divieto del pantouflage o dalle norme in materia di inconferibilità, incompatibilità o conflitto di interessi. Nel caso dovessero verificarsi tali fattispecie, il Direttore generale ne sarebbe informato dalla Responsabile del personale, che a sua volta informerebbe tempestivamente il Responsabile della prevenzione della corruzione e l'organismo di vigilanza.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi per la replica, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Questo tipo d'interrogazione è sempre molto delicato, perché si finisce poi per fare o trovare dei nomi e dei cognomi. Io so benissimo che elementi di questo tipo sono su un filo del rasoio: quello dell'opportunità rispetto al conflitto d'interesse, però io mi chiedo due cose: la prima, perché un Consigliere che fa un accesso agli atti e chiede in maniera specifica determinati documenti si sente rispondere che c'è la disponibilità da parte dell'azienda di organizzare un incontro con un referente, che, guarda caso, poi nel periodo successivo, non è disponibile per motivazione sua, magari è un caso e non voglio essere malizioso, ma soprattutto io mi chiedo: ma perché accadono situazioni di questo genere? Perché una persona o più persone, che hanno delle responsabilità di natura politica all'interno di determinati organi, finiscono in situazioni di questo genere?

Ripeto: io prendo atto della risposta, chiederò la possibilità di avere la risposta scritta perché voglio leggermela molto bene, perché il pantouflage spesso si ragiona ex post, non nelle situazioni ex ante, ma comunque voglio leggermela, andrò a fondo e mi chiedo ancora una volta perché bisogna finire in situazioni di questo genere, perché una persona che è seduta nel massimo organo di rappresentanza politica, così l'ho voluto dire per delicatezza, finisce per essere assunto da una società di cui l'ente è socio. Ma è possibile? Io magari mi faccio troppe remore, però oggettivamente queste cose in altre situazioni hanno altri nomi e io questa volta dirò che non ci sarà un'altra interrogazione. Se a fronte della valutazione che farò dei documenti, quando sarà possibile, troverò qualcosa, andrò in altre sedi, e mi spiace dirlo, però oggettivamente non è il caso.

Per quanto riguarda la terza domanda, io mi auguro che la messa in sicurezza - mi sono giustamente appuntato questo passaggio - sia stata sicura, messa più che in sicurezza, perché io mi chiedo davvero perché si rischia davvero di debordare in un perimetro pericoloso per che cosa poi? Le occasioni ci sono, è vero, siamo una realtà piccola, di possibilità ce ne sono, perché bisogna rischiare questo? I buoi sono fuggiti dalla stalla, io non lo so, ognuno si crea una posizione, ma perché in questo momento? Perché soprattutto quando si hanno ruoli di responsabilità e di rappresentanza di questo tipo. Forse ci sono delle forze politiche in aula che sanno quello che sto dicendo, altri no, infatti sono stato generico, Presidente, però oggettivamente questi sono casi davvero assurdi che rischiano di finire per generare altro tipo di problemi e, ripeto, io ho un modo di affrontare queste cose forse anche troppo delicato, però non è il caso e sono stupito perché il caso che ho in mente e che, per riservatezza, non dico, tra l'altro, è di una persona che ritenevo che avesse un pochettino più di sale in zucca su queste situazioni, invece, secondo me, è qualcosa di davvero inopportuno, per non dire altro.