Oggetto del Consiglio n. 3413 del 20 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3413/XVI - Interrogazione: "Indicazioni sulla destinazione futura dell'edificio denominato "Arcate del Plot"".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - I Consiglieri chiedono indicazioni sulla destinazione futura dell'edificio denominato "Arcate del Plot". I Consiglieri interrogano l'Amministrazione per conoscere se nei tavoli aperti con l'Amministrazione comunale si sia data indicazione all'edificio denominato "Arcate del Plot". Nelle premesse dell'iniziativa si richiama una presunta volontà di destinare tale edificio, peraltro di proprietà comunale e non regionale, come studentato per l'Università. Tale volontà sarebbe, sempre secondo le premesse dell'iniziativa, superata in quanto in seguito si sarebbe individuato l'edificio già ospitante il Cral Cogne come immobile idoneo per ospitare lo studentato. Sappiamo che il Comune di Aosta aveva ipotizzato un recupero dell'edificio nel più ampio contesto del completamento della nuova sede dell'Università della Valle d'Aosta e dello studentato in via Trottechien immaginandolo come un luogo di incontro e di aggregazione, ma non vi è poi stata una formalizzazione in tal senso. A ogni modo le attenzioni dell'Amministrazione regionale e dell'Università della Valle d'Aosta al momento sono concentrate sulla conclusione dei lavori per l'apertura della nuova sede dell'Ateneo sulla realizzazione dello studentato collocata nell'ex Palazzo Cogne e poi nel recupero funzionale delle palazzine Giordano e Beltricco. Siamo comunque ovviamente disponibili a confrontarci con il Comune di Aosta in merito al recupero delle arcate dell'edificio "Arcate del Plot" nell'ottica di una valorizzazione complessiva dell'area ma nell'ambito delle priorità funzionali all'insediamento e al consolidamento del nuovo polo universitario alle quali sono attribuite le risorse al momento disponibili.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Grazie Presidente della risposta. Noi abbiamo voluto fare una riflessione sull'edificio "Arcate del Plot", perché ormai siamo in dirittura d'arrivo rispetto all'inaugurazione - almeno questo è l'auspicio - della nuova Università della Valle d'Aosta, pare che l'area che si sta delineando stia avendo un suo percorso di gradimento per alcuni, per altri un po' meno, ma la cosa drammatica è quando si arriva in Piazza della Repubblica e si svolta verso via Monte Solarolo, avere sulla sinistra il Nautilus e sulla destra "l'Arcate del Plot" davvero diventa una bruttura inequivocabile. Abbiamo fatto passare dei Ministri, abbiamo fatto passare autorità che si sono chieste che cosa sta succedendo in quella roba lì.
Prima si parlava del Museo della moneta, il Centro numismatico valdostano, e poteva essere un'ipotesi, e poi ovviamente si era parlato dello studentato, che poteva essere un'ipotesi, sicuramente meglio il Cral Cogne che non "l'Arcate del Plot" per lo studentato. Si era parlato di una zona di incontri, svago, eccetera, per studenti, però è ancora tutto fermo e vedere quella situazione, anche dal punto di vista della pedonalizzazione di quel percorso per andare verso via Monte Solarolo, è davvero una bruttura. C'era un'ultima ipotesi: il Centro di cultura alimentare, eravamo anche un po' preoccupati perché ormai la conclamata deriva comunista o liberal progressista che si sta diffondendo soprattutto nella somministrazione dei pasti ai bambini... in qualche modo ci aveva preoccupati se andava in quella direzione.
Noi quindi chiediamo nei vostri tavoli di sollecitare chi di dovere, quindi la proprietà, il Comune di Aosta, affinché quella bruttura possa quanto meno vedere presto una sorta di progetto per la riqualificazione, visto che parlano sovente di qualificazione. Credo sia una cosa da fare al più presto perché davvero è una cosa che è inguardabile, anche dal punto di vista del percorso pedonale, diventa brutto. Sollecitiamo quindi la Giunta affinché nei tavoli di confronto con l'Amministrazione comunale di Aosta si possa arrivare quanto meno a definire che cosa si vuole fare lì in quell'area e, qualora non ci sia una volontà pubblica, magari provare a metterla sul mercato del privato, perché potrebbe essere appetibile, quella sì, per una serie di iniziative che possono essere sviluppate. La ringrazio Presidente.