Oggetto del Consiglio n. 3390 del 7 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3390/XVI - Interpellanza: "Modalità di finanziamento degli interventi di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica non coperti dalle risorse del Superbonus".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Siamo al punto n. 33 dell'ordine del giorno. Illustra l'interpellanza il consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Entrano in campo i seniores dopo i giovani e, dopo oltre tre anni di atti ispettivi, ci ritroviamo ancora una volta a parlare di ERP.
In realtà l'interpellanza nasce prima dalla V commissione consiliare del 27 febbraio, dove ci è stata presentata e illustrata, da parte dell'ARER, una relazione che ci dà comunque l'opportunità di fare una serie di considerazioni e ulteriori riflessioni.
Si è trattato di capire che si è lavorato su ventidue fabbricati sull'intero territorio regionale, quattordici lotti d'intervento dove si sono avute nell'immediato soltanto quattro aggiudicazioni e, se ricordate bene, questo l'avevamo già sottolineato, quindici di questi fabbricati sono ubicati nel quartiere Cogne.
Una relazione che ci informa ancora una volta sullo stato degli interventi dell'ARER, sugli edifici dislocati sul territorio della nostra regione e soprattutto sullo stato della riqualificazione del quartiere Cogne e sugli interventi d'efficientamento energetico sul patrimonio ARER, una sorta di spiegazione, di giustificazione o di motivazione per cui le cose sono andate così.
Alloggi ARER, alloggi del Comune di Aosta in gestione ARER, praticamente novecentouno alloggi che, nell'ambito degli interventi, sono stati coinvolti, ed è una relazione che non ci dice molto però sulla possibilità di assegnare alloggi ristrutturati a nuovo, come quelli indicati dall'accordo quadro che l'Assessore aveva più volte sottolineato.
Ribadiamo ancora una volta che sono ben seicentoquattordici le famiglie in graduatoria per l'assegnazione di un alloggio popolare e sono oltre sessantadue i nuclei nella graduatoria della mobilità.
Una relazione che, purtroppo, non ci dice nulla dell'emergenza abitativa, non ci dice nulla sull'attenuazione della tensione abitativa che nella nostra regione è diventata ancora più forte e preoccupante, ci dice però - come avevamo già annunciato quando avevamo scoperto che le gare per l'affidamento dei lotti dei lavori erano andate deserte - che ci sono enormi problemi.
Oltre 10 milioni d'interventi non potranno essere portati in cessione, ben un terzo degli interventi d'efficientamento energetico, inoltre ci dice che è in atto un contenzioso, una perizia di variante di alcune imprese, che sono in atto procedure di rescissione di contratti per grave inadempimento delle imprese; qui si tratterà di capire e di valutare quando e come saranno attribuite le responsabilità di tutto questo.
Ci dice che ci sono ulteriori problemi per il capitolo (così lo chiamano nella relazione) del fabbricato Stura, per cui è venuta meno la sottoscrizione del contratto e si è dovuto provvedere a riassegnare il lavoro con lo scorrimento della graduatoria, quindi anche qui il mancato raggiungimento del 60% dei lavori nei tempi previsti.
Ci dice che per gli interventi di Liconi 3, interventi 7 e 10, non si può procedere alla cessione del credito, perché non si raggiunge nemmeno l'importo minimo del 10%.
Intanto gli edifici di Via Liconi sono con il tetto scoperto e con dei teli sul tetto, tenuto conto che con il vento e con la pioggia dei giorni scorsi anche negli alloggi pioveva dentro, l'ho detto in Commissione affinché l'ARER intervenisse subito.
Ci dice che il mancato intervento sul lotto di Aymavilles del superbonus ci costerà 861 mila euro e ci dice anche che la confusione che si è generata quando ci sono stati dei comunicati stampa che dicevano: "No, ma ci saranno 510 alloggi pronti l'anno prossimo", poi qualcuno diceva: "No, sono solo 300", ancora lì non abbiamo capito quanti saranno, ma, se le prospettive sono queste, ho la sensazione che ne vedremo molti, molti pochi.
Ulteriori riflessioni, Assessore, le faccio sul complesso del quadro finanziamenti, un quadro finanziamenti molto complesso: prestiti con Cassa Depositi e Prestiti, mutui con gli istituti bancari, il prestito chirografario, i finanziamenti PinQua legati al PNRR, le risorse per il Piano nazionale della qualità dell'abitare e non ho citato, ma lo cito, gli 8.200.000 euro e rotti che sono il risultato dell'incasso dei buoni fruttiferi postali del 2022.
Anche lì non riusciamo a capire, nonostante i numerosi atti ispettivi che abbiamo messo a disposizione e le richieste che abbiamo fatto; sono andato a rivedermi tutti i verbali: mai una scheda riepilogativa di come sono state destinate e spese quelle risorse accantonate oculatamente da altri Consigli d'amministrazione.
Ancora sono costretto a richiamare le schede degli interventi allegate alle delibere degli indirizzi dei Piani Operativi Annuali, i POA, dal 2020 a oggi: undici schede nel 2020, che poi sono state ridotte a dieci nel 2022, perché sono state inserite le persiane nelle Giacchetti che ritornano a undici, perché c'è una novità che parrebbe interessante.
Abbiamo appreso dalla delibera 1523 del 18 dicembre 2023 che negli indirizzi ARER c'è la scheda n. 11, una scheda che programma una fattibilità tecnica economica per la realizzazione di circa ottanta nuovi alloggi di ERP sull'area UMI3 di Aosta, Quartiere Dora, finalizzati al reperimento di risorse statali.
Si fa quindi uno studio, si verifica l'area del Comune di Aosta, probabilmente arriveranno le risorse statali, questi alloggi li avremo fra 6-7 anni, probabilmente.
Per quanto detto, sottolineato ed evidenziato, noi chiediamo rispetto a quest'interpellanza: a quanto ammonta la perizia di variante richiesta dalle imprese; quali iniziative sono state prese per definire le questioni con il raggruppamento temporaneo d'impresa o le imprese; come si procederà per completare i lavori a smontare al più presto le strutture, liberare le aree di occupazione di cantiere; come s'intende finanziare le opere residue, se con risorse ARER e risorse della Regione per effetto della mancata assegnazione delle risorse del Superbonus.
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Prima di entrare nel merito della risposta - poi abbiamo chiesto ovviamente ad ARER la collaborazione e la predisposizione - alcune considerazioni innanzitutto riferite alla seduta di Commissione, una seduta che avevamo organizzato in seguito anche a un'iniziativa e che avremmo probabilmente organizzato ugualmente, ma è bene parlarne in seguito all'iniziativa, ed era una seduta di Commissione riferita a una tematica ben definita, è per quello che poi, di conseguenza, la documentazione fornita era riferita all'oggetto della Commissione, ma, come detto, sicuramente ne seguiranno altre.
Sul 110, si sa, l'iter è complesso per i privati ma complesso ancora di più per un ente come l'ARER però era - l'abbiamo detto e lo ripetiamo - un treno che andava preso, un'opportunità che andava colta.
È vero, non è stato semplice, ma i benefici degli interventi che sono stati descritti in quella relazione sono pari a circa 29.590.000 euro di cui 19.230.000 euro portati in cessione già al netto dei costi di acquisto con questo iter che poi ha permesso, grazie a quest'intervento di efficientamento energetico sui fabbricati, di attrarre il finanziamento PinQua, pari a circa 15 milioni di euro. Questo era corretto segnalarlo.
Per quello che riguarda invece la risposta, alcune premesse: la questione della copertura finanziaria degli interventi di riqualificazione energetica ed efficientamento del patrimonio di ERP di proprietà ARER, a valere sulle agevolazioni fiscali previste dall'articolo 119 del D.L. 34/2020, come detto, l'abbiamo dibattuta nella recente seduta delle Commissioni e ancora probabilmente ne parleremo. In quella sede abbiamo illustrato una relazione che era riferita sullo stato dell'arte relativo a tutti gli interventi avviati da ARER, a cui è seguito sicuramente un approfondito dibattito sui punti più critici ma anche sui benefici che erano ben esplicitati sul documento.
Gli interventi d'efficientamento energetico degli edifici del quartiere Cogne, richiamati nell'interpellanza, afferiscono a due diversi progetti: il programma innovativo nazionale per la qualità dell'ambiente PinQua e il programma legato al Superbonus 110.
Il PinQua, grazie anche a un contributo statale di 15 milioni di euro, finanzia principalmente una serie d'interventi inerenti sia a spazi pubblici del quartiere Cogne, sia alla sua componente residenziale maggiormente degradata.
Oltre al PinQua è particolarmente importante il patrimonio di riqualificazione a valere sul D.L. 34/2020, che riguarda invece diversi comparti Liconi e una serie di unità abitativa dei comparti Giacchetti, Stura, Filippini.
Le criticità richiamate dall'interpellanza riguardano nello specifico i lavori per il lotto Liconi L3 e sono legate a contenziosi in essere con le ditte appaltatrici dei lavori.
Veniamo alle risposte. Per quel che riguarda la perizia di variante richiesta dalle imprese, per quanto riguarda il comparto denominato Liconi L3, aggiudicato dal raggruppamento temporaneo di imprese Costruzioni Restauri Consorzio Stabile Da Vinci, ARER informa che a oggi non è mai stata quantificata da parte loro una richiesta di perizia.
Sul secondo quesito va detto che, già a partire dalle prime fasi del cantiere, la direzione lavori, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e il responsabile unico del procedimento di ARER hanno intrattenuto rapporti formali per garantire il completamento delle opere alla regola dell'arte in sicurezza e nei tempi previsti, attraverso la documentazione propria della gestione di un cantiere, verbali, ordini di servizio, richieste di documenti e, in particolare, richieste di cronoprogramma atte a dimostrare in quale maniera l'impresa intendesse recuperare il ritardo via via accumulato.
Sono inoltre state ufficialmente convocati diverse riunioni e incontri mirati al superamento delle criticità più volte evidenziate alla presenza di tutti i soggetti coinvolti, in rappresentanza dei diversi livelli gerarchici.
In ultimo si è proceduto con la visita del collaudatore incaricato, regolarmente verbalizzata; tuttavia l'ARER sottolinea come l'impresa non abbia dimostrato nei fatti il rispetto degli adempimenti contrattualmente previsti al punto di arrivare alla rescissione contrattuale espressamente prevista dalla vigente normativa in materia di appalti pubblici per grave ritardo e grave inadempimento.
Sul terzo quesito: con la comunicazione della rescissione contrattuale disposta dal CdA aziendale dell'ARER, sono stati concessi all'impresa i quindici giorni previsti dalla normativa di riferimento per il ripiegamento del cantiere.
Successivamente verrà redatto lo stato di consistenza delle opere eseguite per poi riprendere possesso del cantiere e aggiudicare all'impresa che segue in graduatoria.
Tali operazioni dovrebbero concludersi nel corrente mese di marzo, dopo la riaggiudicazione sarà possibile procedere con il completamento dei lavori.
Per quel che riguarda l'ultimo quesito, ARER sottolinea che, laddove nel fabbricato sia presente almeno un alloggio di proprietà di terzi, sarà ancora possibile cedere una quota pari al 70% dei lavori eseguiti nel 2024 dopo la riaggiudicazione dei lavori, situazione nella quale ricade il caso specifico in chiarimento. La restante quota non ceduta potrà essere oggetto di uno specifico finanziamento oppure, a partire dal primo gennaio 2025, si trasformerà in mutuo ventennale. Su queste ultime questioni, le valutazioni del caso sono in corso e verranno definite nel prossimo periodo.
Presidente - Replica il consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Lei, Assessore, mi ha ribadito la sintesi della relazione che l'ARER ci ha messo a disposizione in quella Commissione e le assicuro che, anche se ho dovuto lasciare la Commissione, mi sono letto attentamente il verbale della Commissione.
Lei mi parla, come nella relazione, dei benefici; i benefici erano l'obiettivo fondamentale per cui si arrivasse con un percorso lineare ad avere l'efficientamento energetico, ad avere un quartiere Cogne fatto in un certo modo, non come lo decide il Comune di Aosta.
Guardi, io prendo atto della sua risposta, perché mi rendo conto che le scrivono anche delle cose che sono superflue, la invito veramente a prendere in mano questa cosa perché è preoccupante che non ci sia la giusta determinazione nell'affrontare questo tema, è preoccupante, e so che lei è attento alle cose.
Quest'interpellanza ha un peso politico differente rispetto alle quattro richieste, vuole sottolineare che quanto avevamo più volte sostenuto e per il quale avevamo richiamato la vostra attenzione - quella di tre Assessori, perché non è solo lei, siete passati in tre da quel Dicastero - ovvero che non era un'azione efficace, che si sarebbero persi i finanziamenti, eccoli qua. Volevamo richiamare l'attenzione a quanto non si è fatto e quanto difficilmente si riuscirà a fare, pertanto l'incompletezza di quelli che sono stati chiamati gli interventi di riqualificazione del quartiere Cogne e del patrimonio di ERP, per effetto di tutta una serie di errori di strategie che non vogliamo imputare a lei e solo a lei, ma ci sono una serie di concause che determinano che non può funzionare così. Andate a vederlo quel quartiere, è un Bronx perché c'è gente che è da Bronx, è un Bronx, perché è una cosa disastrosa. Lavori sospesi, tetti scoperti, acqua che piove dentro gli alloggi. Lavori non finiti con maggiori costi per la collettività, Liconi, Stura, Filippini, la chiusura di una piazza di fronte alle scuole, quello è un atteggiamento voluto dal Comune di Aosta ma è vergognoso, vergognoso!
La dimenticanza di non intervenire sulle villette del quartiere Cogne... ne parliamo al prossimo Consiglio di quella roba lì, ma le assicuro che anche lì c'è da dire un sacco di cose.
Quelle sono le prime realizzate nel 2019, si è detto in Commissione e se ne parlava ieri in un comunicato stampa di una delibera del Comune di Aosta che fa inorridire, ma ne parleremo.
I cappotti fatti nei muri perimetrali solo su alcuni edifici, una parte sì, l'altra parte no, gli hanno dato il bianco sopra, e poi l'abbattimento dei due grattacieli che avverrà dopo...
Io ricordo che quando ero in Comune, l'abbattimento di due grattacieli costava un milione e mezzo, siamo arrivati a 6 milioni. Ma queste responsabilità chi se le prende? Qualcuno se le dovrà prendere, attenzione!
Alloggi non ristrutturati all'interno: io do atto a questa Giunta che ha stanziato i due accordi quadro, 1 milione e 60 mila uno, 1 milione e 60 mila l'altro, ma non basta! Se voi fate un giro in quegli alloggi, è la vergogna assoluta far abitare la gente in quegli alloggi: i bagni sono anti-igienici!
Io credo, in conclusione, che, sulla base di tutti questi elementi e delle perplessità enunciate, siamo in presenza di un piccolo pasticcio: tante risorse spese e da spendere, tanti annunci, tanti comunicati. Io non so come lascerete quel quartiere nel 2025, tra un anno e mezzo; certo se non prendete in mano la situazione come si deve e date anche una sveglia a qualcuno dall'altra parte, probabilmente lì succede qualcosa di poco piacevole.