Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3391 del 7 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3391/XVI - Interpellanza: "Soluzioni per facilitare l'iscrizione sul portale PlaCe-VdA agli operatori economici non dotati di firma digitale e di posta elettronica certificata".

Bertin (Presidente) - Punto n. 34. Illustra la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - L'iniziativa presentata è volta a cercare possibili soluzioni per non escludere a priori degli operatori economici del nostro territorio dal mercato elettronico.

Considerato che gli operatori economici interessati all'iscrizione o registrazione sul portale PlaCe-VdA (la piattaforma telematica di negoziazione centralizzata della Regione Autonoma Valle d'Aosta che è gestita dalla società In.Va. SpA) devono essere in possesso di alcuni requisiti, tra i quali anche l'essere dotati di firma digitale e posta elettronica certificata, così come è ben esplicitato all'articolo 2 del regolamento MEVA, ovvero del Mercato Elettronico Regionale Valle d'Aosta.

Constatato che sono pervenute segnalazioni riguardanti alcune difficoltà in merito alla procedura di registrazione sul sito in questione da parte di operatori economici - si tratta per lo più dei cosiddetti piccoli imprenditori - difficoltà che sono state confermate agli utenti anche da parte del personale che filtra le chiamate di assistenza; questi ultimi vorrei precisare, quindi il personale che filtra le chiamate, sono stati molto professionali e anche molto disponibili nei confronti dell'utenza che chiamava per chiedere un aiuto. Stesse difficoltà le hanno riscontrate anche alcuni professionisti a cui gli utenti si sono indirizzati proprio per questa difficoltà di procedere con l'iscrizione/registrazione.

Evidenziato che nella nostra regione sono molteplici gli operatori economici di piccole dimensioni, basti pensare a coloro che lavorano nel settore dell'agricoltura, dell'artigianato, oppure che rilasciano modeste consulenze e che non hanno quindi l'obbligo per legge di avere la firma digitale e la posta elettronica certificata, poiché assoggettati a regimi fiscali tipo forfettari.

Dotarsi di firma digitale e posta elettronica certificata comporta dei costi aggiuntivi a carico dell'operatore economico che, date le dimensioni del proprio fatturato, deve quindi sostenere ulteriori spese supplementari e non strettamente necessarie allo svolgimento della sua attività, ma che sono assolutamente necessarie per poter essere inseriti nell'elenco operatori del Mercato Elettronico della Valle d'Aosta, quindi allargare ipoteticamente il proprio campo di azione, di offerta dei propri prodotti, che magari, in un futuro si spera non troppo lontano, gli potrebbe consentire d'ingrandirsi e di aumentare il fatturato.

Per queste motivazioni quindi io interpello l'Assessore competente per conoscere se siano possibili soluzioni da attuare per rendere più agevole e facile l'iscrizione al portale PlaCe-VdA, per tutti quegli operatori economici che non sono dotati di firma digitale e di posta elettronica certificata. In caso affermativo, se intenda procedere in tal senso.

Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Poco fa parlavamo di quest'iniziativa con il collega Caveri che ha la delega all'innovazione.

Non sono particolarmente appassionato di tecnologia, anzi, cerco di non subirla troppo e di conviverci, ma la ringrazio per quest'iniziativa perché ci permette di fare il punto e di parlare del portale PlaCe-VdA e del suo funzionamento, ma anche di fare chiarezza in relazione agli obblighi che vi sono per possedere una PEC.

Secondo le nuove misure di digitalizzazione, potrebbe diventare obbligatorio, o comunque fortemente consigliato per tutti i cittadini italiani, avere una PEC, questo perché, a partire dal 6 luglio 2023, è stato introdotto l'INAD, l'Indice Nazionale dei Domicili Digitali, che rende tutte le comunicazioni con la pubblica amministrazione digitale, ma penso che lo sappia bene.

Con l'articolo 16 del D.L. 185/2008, l'articolo 5 del D.L. 179/2012 e l'articolo 37 del D.L. 76/2020 - poi se vuole le do una copia - è stato stabilito che la PEC è obbligatoria per le pubbliche Amministrazioni, le imprese, le società, le ditte individuali, i liberi professionisti iscritti a un albo professionale.

In particolare la PEC obbligatoria è necessaria per poter effettuare diverse operazioni e adempimenti, tra cui la partecipazione ai bandi, alle gare d'appalto, ai concorsi e alle comunicazioni con gli Enti della pubblica Amministrazione.

Solo i titolari di Partita Iva forfettaria sono esonerati dalla PEC obbligatoria.

Molti di essi decidono comunque di attivare un indirizzo di posta elettronica certificata, così da avere la possibilità di partecipare a bandi e concorsi e inviare mail con valore legale.

La PEC è obbligatoria per le Partite Iva forfettarie che sono iscritte a un albo professionale o alla Camera di Commercio.

L'iscrizione al sistema telematico PlaCe-VdA è fondamentale per partecipare alle procedure di gara e garantire la validità legale delle comunicazioni elettroniche con la pubblica amministrazione.

PlaCe-VdA offre la possibilità di registrazione anche per gli operatori economici che non possiedono firma digitale e PEC, pertanto è possibile procedere con l'iscrizione senza questi requisiti.

La firma digitale e la posta elettronica certificata sono obbligatori per partecipare alle negoziazioni con la pubblica Amministrazione, requisito richiesto dal processo di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.

Il manuale "Registrazione operatori economici" fornisce istruzioni dettagliate su come procedere. PlaCe-VdA concede lo scambio di messaggi testuali tra operatori economici e l'ente durante la procedura di gara, inoltre è possibile gestire i contratti direttamente a sistema.

Gli operatori economici possono poi partecipare alle sedute virtuali indette dalla Commissione di gara e inviare quesiti per ottenere chiarimenti.

Nel contesto di PlaCe-VdA il MEVA (Mercato Elettronico della Regione Valle d'Aosta) è strumento di centralizzazione acquisti per beni e servizi al di sotto della soglia di rilievo comunitario.

Gli operatori economici possono partecipare tramite gestione telematica a richieste di offerta senza necessità di firma digitale.

Aggiungo che - con la nuova funzionalità introdotta su PlaCe-VdA e per i soli affidamenti d'importi inferiori ai 5 mila euro - è possibile effettuare affidamenti diretti senza negoziazione. Tale strumento consente di richiedere il CIG in regime di interoperabilità, senza necessità d'interazioni con l'operatore economico.

Non è richiesta neanche l'iscrizione dell'operatore economico alla piattaforma, quindi dotarsi di firma digitale e posta elettronica certificata comporta poi dei costi aggiuntivi a carico dell'operatore economico che possiamo definire come molto contenuti.

Un canone annuale per la PEC di ? 5 più Iva un costo per l'attivazione della firma digitale di euro 39 + Iva valida per tre anni e rinnovabile per ulteriori tre anni senza costi aggiuntivi.

Per la gestione di tutti i restanti affidamenti, le regole tecniche sono state dettate da ANAC e le piattaforme non hanno fatto altro, ahimè, che adeguarsi.

Presidente- Consigliera Foudraz per la replica.

Foudraz (LEGA VDA) - Lei non è troppo appassionato di tecnologia e non lo sono nemmeno io, ho qualche anno in più di lei e quindi anche io a volte fatico a star dietro a questo evolversi così frenetico e veloce della tecnologia.

Io sono parzialmente soddisfatta della risposta, nel senso che quest'iniziativa voleva andare proprio nella direzione di essere di stimolo, laddove è possibile, perché giustamente dobbiamo comunque attenerci anche a normative statali, ma, dove fosse possibile, cercare tutte le soluzioni che rendano facili i rapporti tra la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese, anche perché rendere più snella la pubblica amministrazione vuol dire renderla anche quindi più veloce ed efficiente, soprattutto di facile accesso per tutti.

Tutto questo si concretizzerebbe quindi con una conseguente crescita e sviluppo di tutte quelle peculiarità e unicità che i nostri operatori economici - quelli proprio locali, del territorio, che comunque sono imprese di piccole o modeste dimensioni -potrebbero quindi immettere sul mercato elettronico.

Ci sono alcuni operatori economici che non sono soggetti a sottostare a tutte queste norme di posta certificata, piuttosto che di firma digitale: essendo sì titolari di Partita Iva ma avendo un regime fiscale forfettario, se non sono iscritti in qualche albo particolare o al registro imprese non necessitano di avere questi requisiti, quindi sarebbe più semplice per loro poter accedere.

Lei mi ha detto che è possibile, io infatti ho verificato e rispetto a due settimane fa, quando ho presentato l'iniziativa, mi è parso di aver visto che qualcosa nel sito è cambiato, probabilmente magari quest'iniziativa ha sortito anche l'effetto desiderato, tant'è che non più di venti giorni fa, mi pare il 16 febbraio, a palazzo regionale numerosi di noi hanno partecipato anche a un interessante momento di confronto con il Ministro per la pubblica Amministrazione che, anche lui, tra le varie cose dette, ha evidenziato l'importanza di eliminare gli adempimenti che a oggi rappresentano soltanto un eccesso di attività, che non hanno quindi un valore aggiunto e bisognerebbe proprio andare nell'ottica di trasformare la burocrazia da ostacolo a opportunità. Comunque grazie per la risposta.