Oggetto del Consiglio n. 3388 del 7 marzo 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3388/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito ad eventuali interventi per l'efficientamento energetico delle caserme forestali presenti sul territorio regionale".
Bertin (Presidente) - Punto n. 31. Per l'illustrazione, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Molto spesso in Consiglio regionale e nelle Commissioni discutiamo di riduzione dei consumi e di efficientamento energetico, non soltanto in occasione dell'analisi del Piano Energetico di cui ci siamo occupati in questi giorni; sappiamo che fra le principali azioni di riduzione dei consumi e di decarbonizzazione rientrano gli interventi di efficientamento dei fabbricati e degli impianti di riscaldamento e che gli stessi sono raccomandati a livello europeo, nazionale e anche locale. Uno dei principali obiettivi della direttiva europea che sarà discussa al Parlamento Europeo fra pochi giorni, dall'11 al 14 marzo prossimi, è quello di rendere più efficienti gli edifici in classe F e G; anche nel PEAR che abbiamo discusso in questa seduta, una parte significativa è riservata all'efficientamento del settore residenziale - come è previsto dalla scheda C01 di pagina 172 - e del settore terziario, che comprende gli edifici della pubblica Amministrazione.
A pagina 82 del Piano c'è un punto specifico che riguarda proprio gli edifici della pubblica Amministrazione e in questo punto si può leggere: "Il ruolo della pubblica Amministrazione è fondamentale in questo settore, in particolare per quanto riguarda la diffusione di buone pratiche sui temi dell'efficienza energetica e dell'edilizia sostenibile. La pubblica Amministrazione si deve pertanto porre l'obiettivo della riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico attraverso il sostegno di progetti che promuovono significativi standard quantitativi, con riferimento al risparmio energetico ottenuto, e laddove possibile, qualitativi dal punto di vista della replicabilità sul territorio, anche in combinazione con opera di messa in sicurezza antisismica".
Sempre in questa parte del PEAR, si afferma che nell'ambito della programmazione FESR 21-27 è stata inserita una specifica azione per gli interventi di efficientamento energetico negli edifici e nelle infrastrutture di proprietà pubblica con una dotazione di circa 5 milioni di euro, che è sicuramente una misura rilevante anche se ci rendiamo conto che l'importo, considerato il patrimonio che c'è, è piuttosto limitato.
Una particolare attenzione e sollecitazione a farsi carico dei consumi energetici e dell'efficientamento degli edifici pubblici è venuta recentemente anche dal direttore di ARPA che è stato sentito in Commissione il 13 febbraio scorso nell'ambito della discussione del PEAR, direttore che ha parecchio insistito su questa questione e, proprio nell'ambito di una valutazione sugli edifici gestiti dall'Amministrazione, vale la pena di richiamare anche la legge regionale 12/2002, in particolare l'articolo 22, che riguarda gli alloggi di servizio per il personale forestale e la delibera 2169/2013 che fissa alcune regole, dando indicazioni appunto sugli edifici destinati ai dipendenti del Corpo Forestale.
Nell'ultima legge di bilancio, quella di dicembre 2023, sono stati inseriti i lavori di efficientamento per la Caserma forestale di Aymavilles, lavori ovviamente necessari, che vanno nella direzione d'intervenire per migliorare il patrimonio edilizio dell'Amministrazione.
Oltre a questa, sappiamo che ci sono molte altre Caserme e le loro relative pertinenze che necessitano d'importanti lavori di razionalizzazione per soddisfare l'obiettivo della riduzione dei consumi e dell'efficientamento e noi crediamo, considerato il ruolo anche di tutela dell'ambiente che ricopre il nostro Corpo Forestale, che potrebbe essere un modo per agire, per fare delle azioni concrete, quello d'iniziare un piano di lavori specifici sugli edifici pubblici regionali per arrivare alla scadenza finale del PEAR nel 2030 avendo realizzato degli interventi significativi.
A titolo esemplificativo cito le Caserme di Pont-Saint-Martin e di Gaby, perché sono le realtà che conosco meglio.
La Caserma di Pont-Saint-Martin, per cui anni fa si era addirittura ipotizzato l'abbattimento e la ricostruzione, ha un impianto a metano che presenta varie criticità e potrebbe essere sostituito con un impianto alimentato da pannelli solari, vista l'ampiezza e l'esposizione del tetto.
A Gaby mi risulta che sia stata installata tempo fa una pompa di calore ma nessun pannello, né solare né fotovoltaico, e ce ne sarebbe sicuramente la possibilità perché abito vicino e ho una situazione simile e ho installato dei pannelli per la produzione dell'acqua sanitaria, ma, più in generale, credo che per tanti altri edifici di questo tipo la situazione sia simile.
Alla luce di queste considerazioni, interpelliamo il Governo, e l'Assessore in particolare, per capire se esiste un Piano regionale per l'efficientamento energetico degli edifici di proprietà dell'Amministrazione regionale con un'indicazione di priorità d'interventi e, secondariamente, se sono previsti, o se s'intendono prevedere, degli interventi in questo senso proprio per le Caserme presenti sul territorio regionale - interventi simili a quello approvato per la stazione forestale di Aymavilles - e anche qui con quale indice di priorità.
Presidente - Risponde l'assessore Carrel.
Carrel (PA) - Sulla prima domanda, "Se esiste un Piano regionale per l'efficientamento energetico degli edifici di sua proprietà con l'indicazione di priorità d'intervento", ci siamo avvalsi delle strutture del collega Bertschy per redigere la risposta.
Il tema della programmazione degli interventi sul patrimonio regionale è stato oggetto in passato di confronti nell'ambito del nucleo di valutazione delle opere pubbliche, in quanto una seria e consapevole programmazione non può prescindere da un'analisi complessiva delle esigenze che contemplino aspetti energetici, di sicurezza, di rifunzionalizzazione, di utilizzo del patrimonio, di sismica ecc.
In assenza attualmente di tale programmazione, per quanto di competenza, il Dipartimento sviluppo economico ed energia ha previsto un'azione finalizzata a sostenere l'efficientamento energetico degli edifici di proprietà pubblica nell'ambito del PO FESR Valle d'Aosta 2021-2027. In particolare l'azione BI1, "Interventi di efficientamento energetico negli edifici e nelle infrastrutture di proprietà pubblica", essa prevede per l'appunto il finanziamento d'interventi rivolti alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e d'interventi di natura strutturale per una disponibilità iniziale pari a euro 5 milioni, destinato agli Enti locali e alle Unités des Communes Valdôtaines.
La selezione delle operazioni da finanziare nell'ambito del PO FESR Valle d'Aosta 2021-2027 è stata definita dall'autorità di gestione con deliberazione 267 del 27 marzo 2023.
Per l'azione in argomento, saranno selezionati i progetti finanziabili presentati in risposta a un avviso a evidenza pubblica in fase di ultimazione e sviluppato in collaborazione con il CELVA, che prevede una procedura di valutazione a scadenza, consistente in una valutazione comparata delle domande di contributo sulla base di criteri di selezione predeterminati e successiva predisposizione di una graduatoria redatta in ordine decrescente in funzione del punteggio conseguito.
Per quanto riguarda la domanda più specifica, che riguarda l'intervento della stazione forestale di Aymavilles, credo che sia opportuno fare un attimo il punto della situazione di quanto è stato fatto prima di arrivare a quest'intervento, che lei giustamente ha citato.
Il patrimonio edilizio forestale assegnato al Corpo Forestale della Valle d'Aosta è composto dalla sede del Comando centrale di Saint-Christophe e da quattordici Casermette forestali, con annesse due dépendance, che ospitano gli uffici dei comandi stazione e gli appartamenti a disposizione dei dipendenti.
Vi sono inoltre altri fabbricati in uso condiviso che ospitano il nucleo antincendio boschivo e l'officina veicoli, oltre ad alcuni bivacchi e locali in altitudine per la vigilanza e il controllo del territorio.
Attualmente sono abitati 37 appartamenti dei 72 alloggi disponibili, complessivamente con un tasso d'occupazione di circa il 50%.
Questo ovviamente è spiegato da due fattori: in primis la deroga ottenuta con la DGR 2165/2013 che toglie l'obbligo di residenza nell'ambito di giurisdizione di assegnazione e quindi permette agli agenti e ai membri della Stazione di risiedere in altri Comuni, questo ovviamente ha permesso loro di mantenere le loro case di proprietà e quindi non entrare negli appartamenti; l'altro invece è un problema ancora più annoso che stiamo affrontando come Corpo Forestale, che è quello della carenza del personale all'interno delle strutture e proprio in tal senso ricordo che abbiamo avviato e stiamo concludendo il primo corso degli agenti, con il giuramento dei nuovi agenti che è previsto per metà aprile, 19 nuovi agenti, e stiamo lavorando per aprire un secondo corso proprio nel 2024, per poter avere i nuovi agenti a partire dai primi mesi del 2025, proprio per risolvere e attenuare questo problema.
Poiché la manutenzione di tale patrimonio comporta un notevole dispendio in termini economici e organizzativi, nel corso del tempo sono stati promossi vari interventi per contenere i costi gestionali e contemporaneamente valorizzare gli stabili assegnati.
In tal senso vanno appunto richiamati gli interventi specifici di efficientamento energetico diretti e indiretti - riportati in una tabella che, se mi permette, invece di leggergliela, gliela consegno e mi soffermerò su due Stazioni che lei giustamente ha citato - ma anche i lavori per contenere il consumo di acqua e uso delle aree pertinenziali verdi, orti e giardini, per una maggiore attenzione ambientale.
A livello numerico, sui complessivi 17 complessi edilizi, tre fabbricati hanno già beneficiato d'interventi generali di efficientamento.
In due fabbricati sono stati realizzati interventi parziali che hanno migliorato le performance energetiche, seppur in maniera parziale limitata. In due fabbricati è previsto nel corso dell'anno l'avvio di lavori già finanziati, in sei fabbricati sono stati eseguiti lavori di contenimento delle emissioni e in tre fabbricati non si è ancora intervenuti, quindi la programmazione è a questo punto ed era giusto evidenziarlo.
La tabella che poi andrò a presentarle va a riportare tutti gli interventi effettuati negli ultimi dieci anni. Soffermandomi sugli importi un po' più importanti, tengo a sottolineare l'intervento effettuato al Comando centrale di sostituzione della centrale termica alimentata a gasolio con una pompa a calore e la sostituzione del gruppo di raffrescamento con sostituzione di serramenti, sostituzione dei corpi illuminanti, isolamento del sottotetto e posa dei pannelli solari sul tetto della struttura, per un importo pari a 1.147.864 euro con dei fondi dello Stato.
Per quanto riguarda le due stazioni che lei ha citato, confermo quanto lei ha detto della Caserma di Pont-Saint-Martin; per quanto riguarda Gaby, oltre alla sostituzione della centrale termica alimentata a gasolio con un sistema di pompa a calore, tengo a sottolineare anche la realizzazione del cappotto, il rifacimento del manto di copertura e la chiusura dell'atrio - per un importo pari a 275 mila euro con dei fondi regionali - effettuati nel 2018 e nel 2013. Questi sono i due interventi effettuati in questi due anni.
Quello che è stato fatto è un'azione che oggi vede sicuramente l'intervento della Caserma di Aymavilles, ma è una situazione in evoluzione sulla quale continuiamo a lavorare proprio nell'ottica che lei ha ben presentato, consapevoli del ruolo che ha il Corpo forestale e consapevoli dell'importanza di migliorare l'efficientamento energetico e il risparmio dal punto di vista energetico, soprattutto per tutti gli impianti e gli edifici pubblici.
Alcuni di questi fabbricati delle stazioni, quattro in particolare, posti lungo l'asse centrale, non hanno ancora beneficiato d'interventi complessivi di efficientamento energetico, in quanto sono già collegati alla rete del metano. Lei ci ha sottolineato come potrebbero migliorare questi allacciamenti, andrò sicuramente ad approfondire la questione, però capisce che nella gestione di tutte le stazioni credo che sia opportuno sottolineare che questi quattro non hanno avuto una priorità, visto che parliamo di priorità proprio perché erano già allacciati al metano.
Per quanto riguarda la sede del Comando centrale, nel 2024 saranno avviati lavori di efficientamento per 1.200.000 euro. La taglia dei progetti indica che la realizzazione di questi interventi, sia sui corpi di fabbrica di grande volume sia sui locali più modesti, comporta importi elevati, la cui previsione e realizzazione deve necessariamente tener conto anche delle esigenze operative di funzionamento delle varie stazioni del Comando, obbligando a una puntigliosa programmazione.
Mi permetta, non è una battuta e non la prenda come una provocazione, ma sicuramente in quest'anno ci siamo occupati in primis di ritornare con un personale numericamente adeguato, quindi di avviare in primis i corsi, perché, ovviamente, questo ci permette di far vivere le nostre stazioni e a lato continuare a lavorare sugli efficientamenti energetici nei quali crediamo, ma prima di tutto è importante che ci sia il personale che possa governare il territorio ed essere una sentinella fondamentale su tutto il nostro territorio regionale.
Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Ringrazio l'Assessore per la risposta, anche perché ha messo in evidenza alcuni dati che non erano a nostra conoscenza.
La prima cosa che rilevo è che non esiste un Piano globale di efficientamento energetico di tutti gli edifici regionali, edifici di proprietà della Regione e, ovviamente, non esistendo questo, non c'è neanche un indice di priorità d'intervento.
Lei ci ha chiarito che è stato fatto un lavoro legato al PO FESR e alla misura BI.1, intervento di efficientamento nelle strutture pubbliche, però quello di cui secondo me c'è bisogno soprattutto nel momento in cui si pensa a un piano che ha un orizzonte definito e che si pone degli obiettivi - come è stato detto, ed è vero - sfidanti... questo ma non lo sottolineo tanto io quanto il direttore di ARPA, che è venuto a parlarcene: la questione degli edifici della pubblica Amministrazione è importantissima, anche perché poi si dà in qualche modo l'esempio.
Sulla questione invece legata più direttamente agli edifici che competono in qualche maniera al Dipartimento agricoltura e foreste, lei ha fornito dei dati e poi ha fatto un'osservazione che non prendo negativamente, lei dice: "Noi ci siamo occupati in questo momento prioritariamente di pensare all'ampliamento dell'organico, che è un tema di assoluto interesse".
Io però penso che per quello che riguarda gli edifici della pubblica Amministrazione, in questo caso della Regione, non dovrebbe essere ogni singolo Dipartimento a doversene occupare, cioè l'agricoltura non è che deve occuparsi dell'efficientamento e di tutto quello che riguarda l'organizzazione degli edifici. È patrimonio della Regione, quindi forse se ne dovrebbe occupare un unico ente che è collegato con le varie strutture dei vari Dipartimenti, perché poi, se non ricordo male, per qualsiasi intervento che riguarda anche edifici che sono proprietà o in capo a un certo Assessorato, poi si deve passare attraverso le strutture dei lavori pubblici, delle opere pubbliche, quindi forse anche in questo senso avrebbe senso una semplificazione, una razionalizzazione di quelli che devono essere i vari compiti e le varie responsabilità.
Sulla questione più specifica delle varie Caserme forestali, lei ci ha dato un quadro. Sono contenta se si può avere anche quella tabella perché è utile, a proposito degli uffici: quattro posti sull'asse centrale che non hanno avuto interventi ma, che come lei dice, hanno il riscaldamento a metano... io non conosco tutte le situazioni, conosco un po' di più, come dicevo, quella della Bassa Valle, quello che rilevo è che dalle mie conoscenze, e parlo anche negli anni, non soltanto da adesso, a Pont-Saint-Martin sono state divise le unità immobiliari per creare degli alloggi per i dipendenti e non sono stati fatti degli interventi innovativi sugli impianti. Per esempio proprio l'impianto a metano di quella stazione ha creato sempre, l'abbiamo rilevato, dei problemi soprattutto per quello che riguarda la contabilizzazione dei consumi, quindi forse, anche senza arrivare a una sostituzione degli impianti, che in questo momento comporta ovviamente dei costi, e ci sono altri che forse hanno una priorità maggiore, intervenire con delle misure più modeste potrebbe portare comunque a un miglioramento della situazione.
Io ringrazio comunque per la risposta e quello su cui confidiamo è ciò che ha detto l'Assessore in chiusura, cioè che questa è l'intenzione di andare nella direzione di migliorare tutti questi edifici, considerato proprio anche il ruolo e la mission, diciamo così, del Corpo Forestale Valdostano e di ciò che gli ruota attorno.