Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3386 del 7 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3386/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito al reimpiego degli operatori di sostegno della Società dei Servizi e alla definizione del periodo lavorativo e delle tipologie di contratto".

Bertin (Presidente) - Punto n. 29. Per illustrare l'interpellanza, la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Chi conosce la scuola sa che adesso è tempo di organici, di definizione della fine dell'anno scolastico e s'inizia già a pensare al prossimo anno scolastico, quindi torniamo su un tema che abbiamo praticamente affrontato ogni anno e di cui non vediamo ancora una soluzione. Dei passi avanti sono stati fatti quest'anno con l'inizio del periodo di servizio degli operatori di sostegno al primo di settembre, proprio mentre discutevamo di quell'anticipo scolastico, si parlava anche di un possibile prolungamento al 30 di giugno per quello che riguarda gli operatori di sostegno; questo sarebbe importante sia per seguire gli alunni fino alla fine dell'anno, cosa che avviene, ma anche e soprattutto per poter iniziare a programmare, a sistemare, magari, nel caso soprattutto di disabilità piuttosto gravi, anche di poter seguire nel periodo estivo gli alunni, quindi dare una sorta di continuità, ma soprattutto credo sia importante dare una certezza a quei lavoratori che purtroppo sempre di più sono precari, non hanno mai idea dell'inizio, della fine della scuola, non hanno mai tanto idea nemmeno dei casi che dovranno affrontare e sempre di più abbandonano questo lavoro, nonostante magari le grandi competenze acquisite nel tempo.

In tutto questo sappiamo esserci anche tutta la problematica riferita alla società dei servizi: ne abbiamo parlato durante la discussione del DEFR, c'è proprio scritto nel DEFR che l'Amministrazione vuole andare verso un'azienda che possa in qualche modo inglobare tutti i servizi socio-educativi, quindi vorremmo avere degli aggiornamenti rispetto alla creazione di quell'ente strumentale e poi, come dicevo, conoscere il futuro degli operatori di sostegno, sia rispetto al prolungamento al 30 giugno sia rispetto a quello che dovrà essere l'inizio dell'anno, perché, se ricorda bene, Assessore, l'anno scorso era stato detto loro un po' all'ultimo, quindi giustamente molti di loro si erano già organizzati, quindi molto probabilmente, per correttezza, andrebbe detto loro praticamente adesso, in modo che anche per quello che riguarda la loro vita possano organizzarsi.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Lei mi chiede lo stato dell'arte rispetto alla creazione dell'ente strumentale.

Come lei sa, la creazione di un ente strumentale è un'operazione complessa e delicata, sia sotto il profilo organizzativo sia sotto il profilo contrattuale e di altra natura, ed è un'operazione alla quale le diverse strutture dell'Amministrazione interessate, come abbiamo già anticipato -e anche i sindacati - stanno lavorando alacremente, quindi non è un'operazione che, come lei può ben immaginare, si possa portare avanti in tempi troppo contratti, tenendo conto di numerosi servizi che tale ente dovrà gestire, non solo riguardo agli operatori di sostegno.

Sono anche necessari, tra l'altro, degli interventi legislativi e, di conseguenza, al momento non è possibile dare dei tempi certi per la creazione dell'ente strumentale che, in ogni caso, non potrà essere operativo già nell'anno scolastico 24-25, questo glielo posso confermare.

Alla domanda 2: come è previsto nella DGR 907/2023, il servizio di assistenza e sostegno anche educativo agli studenti con disabilità in situazioni di gravità, frequentanti le istituzioni scolastiche educative della regione, comprese le scuole secondarie di secondo grado paritarie, è previsto per il periodo dal primo settembre 2023 al 6 giugno 2024, per un monte ore complessivo pari a 8.640 ore alla settimana addirittura; quando ho visto quel dato, mi è sembrato un dato enorme, però è così, sono più di 8.500 ore settimanali.

Per far fronte a eventuali necessità nella scuola dell'infanzia fino al termine delle attività educative, quindi fissato al 30 giugno 2024, e per l'assistenza in occasione degli esami di stato conclusivi dei cicli d'istruzione, sarà possibile, come le avevo anticipato - forse era lei che mi aveva fatto un'iniziativa - proseguire parte del servizio sino a conclusione delle attività didattiche.

I competenti uffici della Soprintendenza agli studi procederanno, come di consueto, verso la fine di marzo con la richiesta di ricognizione rivolta alle istituzioni scolastiche interessate. Si attende quindi il periodo approssimativamente indicato al fine di garantire un'organizzazione ottimale mirata ad affrontare le varie necessità delle scuole.

Rispetto agli intendimenti per l'anno scolastico 2024/2025, per garantire il reimpiego dei lavoratori rispetto all'anno scolastico 24-25, non è al momento possibile fare delle previsioni, dato che non si conosce ancora con certezza il numero degli alunni riconosciuti in situazione di disabilità grave ai fini dell'inclusione scolastica, perché le ore variano a seconda, ovviamente, del numero di utenti.

Inoltre i gruppi di lavoro per l'inclusione scolastica non si sono ancora riuniti per stabilire per questi alunni il monte ore necessario relativo alle figure di sostegno utile al loro successo formativo; ipoteticamente mi dicono che le ultime riunioni PEI inizieranno nella seconda metà di marzo.

Una volta valutate le richieste complessive inviate dalle istituzioni scolastiche a giugno, sarà possibile poi fornire delle informazioni più di dettaglio, oggi purtroppo non posso darle che queste informazioni.

Presidente - In replica la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Naturalmente non ci aspettavamo che l'ente strumentale fosse già in dirittura d'arrivo, ma volevamo capire se ci si stava lavorando o meno, quindi abbiamo avuto conferma che sotto questo punto di vista le strutture stanno lavorando. Noi avevamo già espresso le nostre criticità che continuano a rimanere.

Rispetto invece al ruolo degli educatori di sostegno, lei capisce dai dati che mi ha fornito che vivono sempre nell'incertezza, cioè l'educatore di sostegno, una figura di quell'importanza - sia per i ragazzi con disabilità che per le loro famiglie, che per i colleghi che con loro collaborano - non ha mai delle vere certezze; oltretutto sono persone che nel periodo estivo devono trovarsi un altro lavoro, perché spesso i loro contratti finiscono, non si sa se il 6 di giugno, il 15, a seconda se hanno degli alunni delle classi terminali oppure naturalmente quelli dell'infanzia per il 30 giugno, però vivono costantemente nell'incertezza, e, anche rispetto alla questione del passaggio dei contratti, io la inviterei a guardare con attenzione quei dati, perché la società dei servizi era stata creata per assicurare economicità e razionalizzazione delle risorse; se noi facciamo due conti, secondo me questo non sta avvenendo, perché - ripeto - continuiamo a cambiare figure - lo vediamo dai continui bandi che escono per queste figure - vuol dire che non c'è una stabilizzazione, e guardando anche sotto in bacheca ho ritrovato moltissimi degli operatori di sostegno che io gestivo a scuola che faranno il concorso da C2 nel prossimo futuro.

Questo perché, lo ripeto, sono persone che hanno sì un grosso bagaglio culturale, hanno sì una grossa passione, ma poi a un certo punto si stancano.

È comunque un lavoro pesante e sotto questo punto di vista le chiedo di prestare attenzione proprio anche rispetto a quello che ha registrato da quando è Assessore: il numero dei casi continua ad aumentare.

Almeno riuscire a tenere le persone che negli anni hanno dimostrato di essere dei bravi educatori: credo che sia compito dell'Amministrazione regionale.