Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3380 del 7 marzo 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3380/XVI - Interpellanza: "Inclusione dei giovani che ancora risiedono nel nucleo familiare tra i destinatari dei mutui agevolati a favore della prima abitazione".

Bertin (Presidente) - Con 28 Consiglieri presenti, possiamo riprendere l'analisi dell'ordine del giorno. Ripartiamo dal punto n. 23. Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - Parliamo della legge regionale n. 3 del 13 gennaio 2013, "Disposizioni in materia di politiche abitative" e mi scuso con il Presidente per aver omesso la parola "Abitative" sull'interpellanza.

Una legge molto importante, che ha portato molto alla collettività valdostana perché tratta, al capo II, delle disposizioni per la concessione di mutui agevolati a favore della prima abitazione.

Tale legge viene regolamentata con una delibera della Giunta regionale, che attualmente è la 667 del 12 giugno 2023, e ne definisce le disposizioni applicative.

Su questa delibera, al punto 8, viene precisato cosa s'intende per nucleo familiare laddove si dice che s'intende costituito da tutti i soggetti che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, compongono la famiglia anagrafica, come definita dall'articolo 4 del DPR 30 maggio 89 n. 223.

Il punto 12 ha per oggetto i requisiti soggettivi che devono possedere i richiedenti del mutuo: in caso di mutuo per l'acquisto di una singola unità immobiliare, alla data della presentazione della domanda essere proprietario o comproprietario, anche solo intestatario di un contratto preliminare, e in possesso di determinati requisiti; tra questi, al punto 12.2, vi è che il richiedente e tutti i componenti del nucleo familiare, alla data di presentazione della domanda, non devono essere proprietari, usufruttuari o titolari di diritto di abitazione di una o più abitazioni e non devono aver beneficiato di più di un mutuo prima casa erogato dalla Regione, a condizione che al momento della presentazione della domanda siano decorsi almeno cinque anni dalla stipula del contratto.

Considerato che mediamente, dalla data di votazione della legge del 2013, degli anni 2000, il concetto di nucleo familiare ha subìto delle modifiche, vale a dire che i giovani in tutta Europa, in tutta Italia, ma soprattutto in Valle d'Aosta, tendono a stare molto di più in famiglia rispetto a quello che si faceva molti anni fa, viviamo nella situazione dove dei ragazzi già lavoratori trentenni - o anche con più di 30 anni, in Valle d'Aosta si calcola che mediamente si rimane in famiglia oltre i 30 anni - vorrebbero accedere ai benefici di questa norma e attualmente per poter accedere ai benefici di questa norma, devono risiedere o appartenere a un nucleo familiare che non è quello di origine, quindi, qualora vogliano acquistare una prima abitazione, sono nelle condizioni di dover uscire dal nucleo, affittare un appartamento, un'abitazione fuori dal nucleo familiare e solo dopo potranno richiedere - qualora non siano trascorsi cinque anni da un primo mutuo per cui ha beneficiato nel nucleo familiare - l'accesso ai benefici di questa norma.

Con quest'interpellanza chiediamo al Presidente della Giunta "Se quanto abbiamo appena descritto corrisponde alla realtà, quali sono le motivazioni che fino a oggi hanno indotto la Giunta a non prevedere, tra i destinatari dei mutui, i giovani che ancora risiedono nel gruppo familiare e che intendono eventualmente acquistare una prima casa e se, eventualmente, sia intenzione del Governo implementare le politiche di accesso ai mutui prima casa ai giovani che attualmente non possono presentare istanza".

Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Intanto ringrazio il collega Restano per la questione che ha voluto sottoporre con quest'istanza.

Darò una risposta abbastanza tecnica, come peraltro è tecnica anche molto la questione, poi farò due considerazioni finali a margine delle risposte.

"Se quanto illustrato in premessa corrisponde a realtà": rispetto al primo quesito, si conferma che quanto illustrato in premessa, ripercorre correttamente i contenuti della deliberazione n. 677 del 12 giugno del 2023, quindi dello scorso anno, con la quale la Giunta regionale ha approvato le modifiche alle disposizioni applicative approvate con DGR 531/2022, quindi dell'anno precedente, per la concessione di mutui agevolati per interventi nel settore dell'edilizia residenziale ai sensi della legge regionale 13 febbraio 2013 n. 3.

Per il secondo quesito, "Quali siano le motivazioni che hanno indotto la Giunta a non prevedere, tra i destinatari dei mutui, giovani che ancora risiedono nel nucleo familiare e che intendono acquistare una prima casa", occorre distinguere i casi di recupero e nuova costruzione da quelli di acquisto, infatti la deliberazione di cui trattasi prevede la possibilità che, nei casi di recupero e nuova costruzione, il figlio convivente con i genitori possa costruire un nucleo familiare autonomo.

In tal caso i requisiti previsti dalla deliberazione, ed elencati nelle premesse dell'interpellanza, relativi ai limiti di reddito per l'accesso alla misura, sono riferiti esclusivamente al figlio richiedente.

Nel caso di recupero e nuova costruzione pertanto il figlio richiedente può chiedere di essere considerato nucleo a sé stante.

Nei casi di acquisto, invece, tale fattispecie non è stata prevista in quanto il richiedente produce direttamente generalmente l'atto di acquisto al momento della presentazione della domanda; in presenza dell'atto di acquisto il giovane può pertanto trasferire la propria residenza nell'abitazione acquistata e costituire, di conseguenza, un nucleo familiare a sé stante.

Inoltre, anche nei casi in cui la domanda di mutuo sia corredata dal solo compromesso di acquisto, vi sono situazioni in cui il richiedente già risiede nell'abitazione da acquistare proprio sotto forma di affitto magari, quindi è già risolto il problema.

Nella maggior parte dei casi di domanda presentata con il solo compromesso di acquisto, in genere il procedimento si conclude entro 4-5 mesi con l'atto di acquisto e quindi è generalmente stipulato in un momento precedente rispetto all'atto di mutuo con Finaosta.

Alla luce di quanto sopra, si è voluta limitare la casistica ai casi di recupero di nuova costruzione, in cui la residenza dell'abitazione oggetto di finanziamento non può che avvenire in un momento successivo alla presentazione della domanda; mentre si è evitata tale opzione per l'acquisto che prevede l'immediato spostamento della residenza nell'abitazione acquistata.

Questo tenuto anche conto che il calcolo dell'indicatore Isee, relativo a un singolo individuo, a partire dal DSU, che è l'Isee del nucleo familiare, è difficoltosa per la complessità delle casistiche, dei dati ivi riportati e del fatto che non tutti i simulatori di Isee presentano lo stesso risultato.

Per quanto riguarda la terza domanda, "Se sia intenzione del Governo implementare le politiche di accesso ai mutui prima casa ai giovani", l'intenzione è quella di procedere al monitoraggio delle richieste d'informazioni che perverranno alle strutture competenti da parte dei giovani che - non avendo la possibilità di spostare la propria residenza prima della presentazione della domanda di mutuo per il solo fatto di risiedere con i genitori - non hanno la possibilità di accedere al beneficio.

In base a eventuali richieste in tal senso, si valuterà l'opzione di costituzione di nucleo a sé stante, anche nel caso di acquisto dell'abitazione.

Al momento gli uffici non evidenziano richieste in tal senso.

Al netto delle risposte, con cui ho cercato di dare una motivazione del percorso che è stato attivato - perché la finalità della norma è sicuramente agevolare l'acquisto di una prima casa e in questa direzione la politica vuole andare - sono andato a cercarmi la vecchia delibera per confrontare le differenze che si riassumono fondamentalmente in difficoltà interpretative e oggettive che molte volte rendono difficoltosa la determinazione dell'Isee piuttosto che in altri passaggi che quasi nella totalità dei casi non si presentano quando l'acquisto è diretto, da parte del facente parte del nucleo, quindi con lo spostamento contestuale della residenza.

Effettivamente, come nel fuori onda ci siamo scambiati, lei segnala delle situazioni che invece non sono state registrate dagli uffici, perché probabilmente non sono state reiterate o quant'altro, però effettivamente vanno un po' contro allo spirito della norma, quindi se c'è la possibilità e la volontà di capire nel dettaglio quali possono essere le problematiche, c'è la volontà di risolvere il problema: se quella condizione impedisce a qualcuno di accedere a un mutuo, troviamo una soluzione per correggere questa situazione, capiamo se la modifica della libera sia indispensabile o se ci siano delle situazioni che possono contemplare un'agilità generale e non dei fraintendimenti, non degli aggravi amministrativi che possono inficiare la regolarità delle istruttorie, con la necessità di dare a tutti una risposta positiva.

Questo è un po' l'impegno che ci assumiamo.

Presidente - Per la replica, consigliere Restano.

Restano (GM) - Grazie Presidente, grazie per la puntuale risposta che, come lei ha detto, è molto tecnica e ad ascoltarla una sola volta mi risulta un po' difficile seguirla. Ho capito il senso della risposta, ma soprattutto ho apprezzato la parte finale e la parte più politica, che esprime la volontà del suo Governo di andare incontro alle esigenze dei giovani, ed è la parte più importante.

Spero che gli uffici, come lei ha detto, si attrezzino per raccogliere i dati, che i giovani si rivolgano agli uffici esprimendo liberamente le esigenze e poi magari, dopo un periodo di valutazione, si riuscirà a capire se può andare incontro ai giovani che, pur risiedendo nel nucleo familiare e avendo una famiglia che ha usufruito di mutuo nei cinque anni precedenti alla richiesta, possano trovare un percorso semplice e rapido per ottenere l'agevolazione prevista dalla norma.