Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3338 del 22 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3338/XVI - Interpellanza: "Verifica sulle responsabilità che hanno condotto alla presentazione di un esposto e alla sospensione della patria potestà dei genitori di un minore valdostano".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 47 all'ordine del giorno. Prima di dare la parola al collega Manfrin, chiedo ovviamente agli interpellanti e al Governo di considerare la delicatezza di quest'atto ispettivo e di mantenere il diritto della privacy e la sensibilità di quest'argomento, che, come non vi sfuggirà, è da gestire con particolare attenzione. La parola al collega Manfrin per la presentazione.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Presidente, mi permetta di ringraziarla e di ringraziare ovviamente l'Assessore per la disponibilità di poter discutere in chiaro quest'iniziativa e poter così dare contezza all'Aula di ciò che accade e di ciò che è accaduto.

Ovviamente rispetterò quanto disposto e quanto richiesto dalla Presidenza, nello specifico anche a fronte della lettera inviataci dalla famiglia, che ha sostanzialmente dato il via libera alla discussione, quindi manlevando qualsivoglia necessità di privacy, a eccezione del nome della persona, ma non era mia intenzione farlo e comunque la vicenda è nota, però ringrazio davvero perché questo riteniamo sia assolutamente importante che venga discusso, che tutti possano prenderne visione e soprattutto possano ascoltare.

Cominciamo con questa vicenda che inizia nel 2019 con una segnalazione da parte di una pediatra a cui segue una segnalazione dell'USL della Valle d'Aosta. Che cosa scrive l'USL della Valle d'Aosta in questa segnalazione al Tribunale dei minorenni del Piemonte e della Valle d'Aosta che si trova a Torino? Evidenzia in questa segnalazione che questo minore che è appunto in carico al medico che ha effettuato questa segnalazione dovrebbe essere sottoposto a PEG perché questo sistema di alimentazione lo favorirebbe e contrasterebbe una patologia di cui soffre dalla nascita. Scrive appunto nell'esposto presentato alla Procura presso il Tribunale dei minori: "L'utilizzo della PEG non solo si presenta di facile gestione a differenza del sondino gastrico, ma consentirebbe di alimentare il minore in modo corretto e adeguato, evitando così l'utilizzo di SNG, il quale risulta oggi inutilmente penoso per il minore. L'applicazione della PEG è da tempo vivamente consigliata dal personale sanitario e inspiegabilmente, ripetiamo inspiegabilmente, osteggiata dai genitori".

Scrivono poi sempre al Tribunale: "Il consulente, nutrizionista e gastroenterologo in merito a questa situazione, concordando con i colleghi che hanno in carico il paziente sulla proposta di effettuare una PEG per migliorare il supporto nutrizionale e la qualità della vita del bambino... tuttavia - e qui sta il problema - i genitori preferiscono optare per una condotta di attesa. L'Azienda scrivente rileva l'esistenza di valide ragioni cliniche e mediche affinché il minore venga sottoposto a un trattamento di maggiore efficacia come l'utilizzo della PEG, sussistendo pertanto criteri di convenienza e opportunità clinica nell'esclusivo interesse del minore stesso. Attesa la mancanza collaborazione da parte dei genitori in relazione allo specifico aspetto delle modalità di alimentazione e idratazione del minore e la loro contrarietà o comunque inerzia nel consentire il posizionamento della PEG e ritenuto che tale intervento rivesta ormai carattere d'urgenza per il protrarsi di una condizione di malnutrizione o comunque di un non adeguato supporto nutrizionale, si impone un intervento a codesta Autorità nell'interesse esclusivo del minore. Il posizionamento - scrive l'USL - della PEG è soluzione assolutamente non sperimentale. Le scelte a tutt'oggi operate da parte degli esercenti la responsabilità genitoriale risultano pregiudizievoli per l'interesse del minore alla vita e alla salute, valori pure costituzionalmente tutelati e da ritenersi prevalenti sui primi, quindi chiede l'apertura di un procedimento di volontaria giurisdizione per l'emissione di un provvedimento che limiti la potestà genitoriale di questo nucleo".

Come più volte evidenziato invece dalla famiglia, questo era sì un intervento sperimentale, soprattutto se applicato su un bambino, e un intervento assolutamente invasivo, su cui i genitori non avevano sufficiente storia clinica per poter dare il via libera a quest'intervento, quindi, sottoposti a questo tipo di scelta, i genitori hanno preferito evitare un intervento di questo tipo. Nonostante questo, la Procura presso il Tribunale dei minori di Torino sospende loro la potestà genitoriale. Ora, chiunque sia genitore o chiunque intenda diventarlo provi a immaginarsi un momento nel quale, pur avendo tu una serie di cure e attenzioni importanti nei confronti di tuo figlio, arrivi una Procura e ti sospende la potestà genitoriale. Mettiamoci in quest'ordine di idee.

Che cosa succede? Che ovviamente c'è un ricorso e alla fine del ricorso la Procura e il Tribunale scrivono: "Il PM ha presentato ricorso chiedendo degli interventi a favore della minore, la successiva attività ha dimostrato la competenza e la dedizione con cui i due genitori si prendono cura delle figlie, riuscendo a fronteggiare anche le tristi difficoltà espresse dalla malattia della primogenita. Circa il modo in cui i genitori esercitano la responsabilità genitoriale sulle figlie non sono emerse criticità e pertanto non vi è motivo per intervenire sulla stessa - e qui c'è la parte più importante -, dubbi invece nascono a proposito della segnalazione relativa alla loro inadeguatezza basata su critiche che non hanno trovato alcun riscontro".

Noi ci troviamo di fronte al fatto che l'USL della Valle d'Aosta ha addirittura chiesto la sospensione della potestà genitoriale dicendo che non vi era una necessaria attenzione nei confronti dei suoi figli nel prevalente e preminente interesse del minore, e viene fuori che la segnalazione era basata su critiche che non hanno trovato alcun riscontro. Allora la mia prima domanda è: ma come è stato possibile che una cosa di questo tipo sia avvenuta? È una cosa vergognosa perché, ripeto, chiedo a tutti di immedesimarsi nella condizione di essere un genitore e di vedersi sospendere la potestà genitoriale, facendosi dare anche del cattivo genitore, nonostante la situazione.

È di qualche giorno fa però il fatto che dopo la sospensione e la revoca di questo provvedimento, la famiglia abbia giustamente chiesto un risarcimento all'USL per il trattamento subito e credo che non si possa riassumere meglio che con le parole della famiglia. Questo è il post uscito alcuni giorni dopo: "L'altro ieri, 1° febbraio, abbiamo ricevuto la sentenza di primo grado del Tribunale di Aosta, relativa alla causa civile promossa per il risarcimento danni patrimoniali e non patrimoniali nei confronti della pediatra dell'Azienda USL della Valle d'Aosta e della Regione Autonoma Valle d'Aosta per i fatti risalenti al 2019, quando, a seguito di una denuncia dell'Azienda USL infondata e della negligenza dei servizi sociali della Regione, il Tribunale per i minorenni ci ha sospeso la responsabilità genitoriale. Abbiamo vinto la causa nei confronti dell'Azienda USL e della Regione, che sono state condannate in solido a risarcire i danni patrimoniali subiti: 7 mila euro di spese legali sostenute per difendersi davanti al Tribunale per i minorenni e i danni non patrimoniali: 20 mila euro. La nostra domanda nei confronti della pediatra è stata respinta perché il giudice ha considerato che la sua segnalazione alla Procura per i minori non ha contribuito alla sospensione della responsabilità genitoriale", quindi evidentemente anche il giudice dispone che la responsabilità sia ovviamente in capo all'USL rispetto alla sospensione della potestà genitoriale. "Ci sono passaggi molto importanti in questa sentenza di 34 pagine - che io ho e che penso i colleghi abbiano ricevuto - che sanciscono ciò che noi genitori abbiamo sostenuto fin dal 2020, ma nessuno ci ha ascoltato. Il giudice ha scritto, ad esempio, che l'esposto dell'USL presumibilmente - e questo è un passaggio molto grave - è stato presentato per risparmiare sull'assistenza infermieristica e che l'USL non ha correttamente rappresentato gli eventi al Tribunale per i minorenni poiché la sua denuncia non era scaturita dalla segnalazione della pediatra, ma è stata studiata e preparata mesi prima dando a un avvocato un incarico per studiare la questione", e abbiamo anche il foglio dell'incarico all'avvocato, che era precedente. "Sulla Regione invece che dire? I servizi sociali hanno omesso di rispondere alla Procura per i minorenni che gli ha chiesto di relazionare su di noi dopo aver ricevuto la segnalazione dalla pediatra. Guarda caso in quegli stessi giorni nasceva il contenzioso per la mancata esecuzione della sentenza del TAR sul progetto di vita. In questi anni abbiamo solo cercato di tutelare i diritti di...: diritto a una vita dignitosa con l'assistenza giusta, con la possibilità di esprimersi nella vita al meglio delle proprie possibilità, talvolta abbiamo dovuto chiedere al giudice il rispetto dei diritti e crediamo che il prezzo che abbiamo pagato per la tenacia è stato molto alto. Siamo felici di questa sentenza, non abbiamo mai fatto questa causa per i soldi, nessun risarcimento danni potrà mai restituirci il dolore, l'ansia e la paura che abbiamo vissuto in quel periodo, quando ci siamo trovati nella tormenta giudiziaria con una denuncia che ci accusava di essere pessimi genitori, non in grado di prendersi cura del figlio con disabilità gravissima e con il Tribunale che infine ha sospeso la responsabilità genitoriale. Siamo usciti da questo procedimento presso il Tribunale dei minorenni con le ossa rotte e senza fiducia nel sistema, ma con un provvedimento del giudice che diceva, infine, che su di noi genitori non ci sono dubbi, ma dubbi ci sono verso l'Azienda USL che ci ha fatto la denuncia. È da lì che siamo partiti alla ricerca della verità, e che non è stato semplice, perché solo per avere tutti i documenti, abbiamo dovuto ricorrere contro l'Azienda USL al Consiglio di Stato. Ci abbiamo messo due anni a completare la raccolta della documentazione e a marzo 2022 abbiamo notificato la causa civile, che ha impiegato altri due anni per concludersi con due condanne per il risarcimento dei danni".

Concludo con la richiesta ovviamente dell'interpellanza che, a fronte di questo, chiede ovviamente al Governo se sia intenzione condurre una verifica sulle responsabilità personali che hanno portato all'esposto e alla sospensione della patria potestà rivalendosi di conseguenza...

Presidente - Collega, concluda.

Manfrin (LEGA VDA) - ...e se sia stata fatta un'indagine per comprendere come si sia arrivati a condurre un sopruso come quello patito dalla famiglia oggetto della sentenza con segnalazione definita dallo stesso Tribunale dei minori priva di fondamento e se sia stata attivata l'assicurazione a copertura delle spese sostenute.

Presidente - Chiederei di restare nei tempi. La parola al collega Marzi.

Marzi (SA) - Con riferimento alla vicenda portata all'attenzione, le cui vicissitudini sono occorse in un periodo che non ci vedevano impegnati nelle materie sanitarie e sociali, vogliamo anzitutto esprimere vicinanza e solidarietà generale a coloro che, a vario modo e a vario titolo, naturalmente a partire dal minore e dalla famiglia, hanno vissuto momenti di grande difficoltà e situazioni di particolare delicatezza. La vicenda ha riguardato in prima istanza i servizi sanitari dell'Azienda USL. Le competenti strutture dell'Assessorato, nei limiti loro consentiti, e, sulla base delle informazioni rese disponibili, hanno monitorato la vicenda e l'agire dell'Azienda USL. Nel corso delle interlocuzioni l'Azienda ha dichiarato di aver operato sempre e soltanto nel primario e assoluto interesse alla salute, alla tutela e all'integrità fisica del minore. Quanto agli aspetti della vicenda che hanno interessato la Regione, la sentenza addebita alla Regione e al Dipartimento politiche sociali di aver trasmesso all'Azienda sanitaria anziché riscontrare direttamente la richiesta urgente di relazione pervenuta dalla Procura minorile. All'esito del giudizio per risarcimento danni promosso dalla famiglia del minore nei confronti dell'Azienda e della Regione, come da sentenza citata, le stesse sono state condannate in solido al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale. I termini per la proposizione dell'appello non sono ancora decorsi, pertanto la sentenza, che comunque dichiara la compagnia assicuratrice a manlevare la Regione, non è definitiva. In ogni caso la Regione ha trasmesso la sentenza alla Procura regionale della Corte dei conti per le valutazioni in ordine a responsabilità amministrative eventualmente connotate da colpa grave. Non è invece configurabile una responsabilità disciplinare della Dirigente dell'epoca, nel frattempo collocata a riposo.

Per quanto riguarda l'Azienda USL, ci richiamiamo a quanto esposto in occasione della trattazione dell'oggetto n. 24. La Regione aveva attivato la prima polizza assicurativa e aveva chiamato in causa a manleva la propria compagnia assicuratrice che la sentenza ha dichiarato tenuta a garantire, manlevare o comunque tenere indenne la Regione dalle condanne a titolo di risarcimento danni e spese processuali oggetto di condanna.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Assessore, non posso che essere gravemente insoddisfatto della sua risposta, che, in sostanza - poi io comprendo che lei non possa fare altrimenti -, assolve l'USL e chi ha avuto una responsabilità in questa vicenda in maniera assolutamente totale. Il fatto che voi abbiate trasmesso gli atti alla Corte dei conti per rilevare eventuali responsabilità contabili non toglie invece quella che, secondo noi, è la questione più grave, perché sicuramente sono stati spesi dei soldi e dei soldi pubblici, ma qui ci troviamo di fronte a una cosa ben più grave. L'ho detto prima, l'hanno scritto i genitori: nella sentenza che è stata rilasciata il giudice ha scritto che: "L'esposto all'USL - l'ha scritto un giudice e io mi limito a citarlo - presumibilmente è stato presentato per risparmiare sull'assistenza infermieristica e che l'USL non ha correttamente rappresentato gli eventi al Tribunale dei minorenni poiché la sua denuncia non era scaturita dalla segnalazione della pediatra, ma è stata studiata e preparata mesi prima dando a un avvocato un incarico per studiare la questione". Questo lo scrive un giudice. Se un giudice scrive che si arriva a sospendere la potestà genitoriale di una famiglia che segue una persona con disabilità, un minore con gravissime difficoltà perché si devono risparmiare due soldini per l'assistenza infermieristica, io la trovo una cosa rivoltante. Se una cosa di questo tipo è successa, è una cosa rivoltante, che ci colloca fra le Nazioni neanche meno evolute, al di sotto delle Nazioni meno evolute! "Quel bambino mi costa troppo e io sospendo la potestà genitoriale perché così tagliamo le spese". Se questo è confermato - e su questo bisognerebbe fare piena luce, non dire che non ci sono responsabilità e non sia intenzione di fare una verifica sulla responsabilità disciplinare del Dirigente che poi è stato collocato a riposo... -, se questo è avvenuto, è un fatto gravissimo!

Poi immaginare, come ho detto prima, che voi siate genitori amorevoli, con attenzioni verso i vostri figli, a prescindere dalla loro condizione, e un giorno arrivi una persona e dica: "Sai che c'è? Tu non sei un buon genitore". "Perché?". "Così, non sei un buon genitore sulla base di segnalazioni", che poi dopo, in un secondo momento, scrive sempre la Procura, "dubbi nascono a proposito della segnalazione relativa alla loro inadeguatezza come genitori, basata su critiche che non hanno trovato alcun riscontro", quindi io ti sospendo la potestà genitoriale perché tu sei un pessimo genitore, lo scrivo, faccio una segnalazione di questo tipo e poi, in realtà, le indagini svelano che quelle segnalazioni non erano fondate e non hanno trovato alcun riscontro.

Tutto questo è vergognoso e chi si è reso responsabile di quanto è accaduto andrebbe punito nella maniera più severa possibile perché sia da esempio se qualcun altro si permetterà in futuro o verrà permettersi, per risparmiare due lire di un'assistenza infermieristica o di qualsiasi altra cosa, di sospendere la potestà genitoriale, ma non sono soltanto i mesi di sospensione di potestà genitoriale, ma sono gli anni in cui questa famiglia, da una parte, è stata tacciata di essere una pessima famiglia con dei pessimi genitori che hanno trattato male i figli e, dall'altra parte, costringere queste persone per vedersi riconosciuta la propria dignità a dover andare in Tribunale, stare anni in Tribunale e spendere decine di migliaia di euro per vedere riconosciuto un proprio diritto, che, se fosse stato riconosciuto in nuce, non avrebbe visto queste criticità e quest'umiliazione pubblica.

Assessore, lo dico per lei, lo dico per la Valle d'Aosta e lo dico per la nostra sanità: si faccia piena luce su quello che è accaduto, si puniscano i responsabili a prescindere adesso da quello che è accaduto e da quella che sarà la responsabilità contabile, ma cose di questo tipo non devono mai più accadere, mai più!

Presidente - Facciamo una breve sospensione chiesta dall'assessore Marzi, cinque secondi. La pausa per il cambio aria la facciamo dopo.

La seduta è sospesa dalle ore 10:45 alle ore 10:48.