Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3331 del 21 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3331/XVI - Interpellanza: "Riflessioni di natura politica per fronteggiare il processo di incremento della povertà e della richiesta di aiuto per l'accesso alla casa".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39. Si è prenotato il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Quest'iniziativa ispettiva trae spunto dall'interrogazione che era stata presentata nello scorso Consiglio regionale su pari oggetto in relazione al contributo per il sostegno alle locazioni e con riferimento al bando che è scaduto il 29 dicembre 2023 relativo all'annualità 2023.

In quell'occasione si chiedeva sostanzialmente quanti erano i nuclei familiari che hanno fatto richiesta che si trovavano nella fascia A, ovvero coloro che si trovano sotto i 7.500 euro di Isee e coloro che invece si trovavano nella fascia B, nella corte compresa tra i 7.500 e i 12.500 euro, per la quale c'è una differenziazione del contributo che viene erogato da parte della Regione.

In quest'occasione, a seguito della risposta che era data, e anche a seguito dell'accesso agli atti che è stato fatto, che ha fornito utili elementi per predisporre quest'iniziativa, che può dar luogo anche allo sviluppo di un ragionamento interessante, a mio avviso, chiediamo anche sostanzialmente qual è il prezzo medio di affitto che pagano coloro che si trovano nella fascia A e coloro che si trovano nella fascia B, ricordo che sono circa 1.842 famiglie che si trovano nella fascia A.

Tanto per dare una contezza del problema e della dimensione di questo fenomeno e di questa difficoltà: queste famiglie sono 3,26 volte superiori rispetto a quelle che hanno un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica, quindi capite che bisogno che c'è sul territorio di sostegno?

Chiediamo quindi quali sono gli importi medi dell'affitto e quali sono i cinque Comuni valdostani che hanno avuto un maggiore incremento di richieste rispetto all'anno passato, per vedere se, sulla base delle evidenze, ne possono anche scaturire dei ragionamenti di carattere più generale che danno evidenza di qual è una realtà socio-economica in territori particolari della nostra regione.

Lascerei a lei, Assessore, la parola.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - La prima domanda: qual è il prezzo medio mensile di affitto che sostengono i richiedenti e il sostegno alla locazione, ovvero coloro il cui Isee è inferiore o uguale a 7.500 euro e coloro il cui Isee è inferiore o uguale a 12.500 euro. Il prezzo medio mensile del canone di locazione sostenuto da coloro il cui Isee è inferiore o uguale a euro 7.500 è pari a euro 463,20.

Il prezzo medio mensile del canone di locazione sostenuto da coloro il cui Isee è inferiore o uguale a euro 12.500 è pari a euro 507,13.

Venendo alla domanda n. 2: quali sono i cinque Comuni che hanno visto crescere maggiormente il numero delle domande di contributo.

Senza sorprese, le domande relative all'anno 2023 sono state in totale 2.944, in lieve flessione rispetto alle 2.965 domande presentate in occasione del bando 2022.

I cinque Comuni con un numero di domande nel 2023 maggiori rispetto al 2022 sono: Donnas con 19 domande in più nel 2023 rispetto al 2022, 28 domande nel 2022, 47 domande nel 2023, valore assoluto pari a + 67,86%; Pont-Saint-Martin con 19 domande in più nel 2023 rispetto al 2022, Saint-Vincent con 18 domande in più nel 2023 rispetto al 2022.

Quindi per Pont-Saint-Martin un valore assoluto pari in più a 16.81%, Saint-Vincent un valore assoluto in più pari al 10.59%.

La Salle con 11 domande in più, valore assoluto pari a + 50%, per un totale di 11 domande in più anno su anno; Verrès con otto domande in più, quindi 93 domande nel 2022, 101 domande nel 2023, con un valore assoluto pari all'8.60% in più.

"Se ritiene che i dati di cui al comma 2 forniscano stimoli per delle riflessioni di natura politica per fronteggiare il processo d'incremento alla povertà e richiesta di aiuto per l'accesso alla casa in precise aree territoriali e quali gli intendimenti in merito": naturalmente questo tipo di risposta porta uno spunto di riflessione che, magari, può essere parallelo a quello che lei fornirà in replica e sicuramente non ha assolutamente la volontà di essere esaustivo.

Certamente i dati sul sostegno alla locazione sono un elemento importante da tenere in considerazione, ma non sono l'unico indicatore da analizzare per fare valutazioni sul processo d'impoverimento in atto.

Se andiamo ad analizzare attentamente i dati del 2023 rispetto al 2022 che evidenziano un numero sostanzialmente corrispondente di domande presentate, dovremo ritenere che la situazione sia statica; ad esempio stupisce che nei Comuni definitivi ad alta tensione abitativa (Aosta, Verrès, Châtillon e Morgex), rispetto al 2022, il numero delle domande sia in aumento solo a Verrès e a Châtillon.

Ad Aosta addirittura assistiamo a un calo delle domande, così come a Morgex.

Ciò che emerge però dalla lettura dei dati, è un leggero incremento delle domande nei Comuni della Media Valle, Saint-Vincent ad esempio, e della Bassa Valle, Verrès, Donnas e Pont-Saint-Martin, ma è cosa nota che in Bassa Valle si concentrino famiglie a più basso reddito e quindi, di conseguenza, sono diversi gli elementi che dobbiamo prendere in considerazione e che devono essere compresi e tenuti in conto.

Bisogna infatti capire, ad esempio, quali ricadute avrà, con riferimento all'accesso alle abitazioni in locazione, la recente introduzione dell'assegno d'inclusione in sostituzione del reddito di cittadinanza.

Questa nuova misura sta infatti determinando un ridimensionamento della platea dei beneficiari di cui potremo meglio comprendere l'entità quando saranno più chiari gli effetti indotti dalla nuova misura.

Nel breve periodo bisognerà anche valutare, ad esempio, gli effetti delle novità introdotte dal Governo nazionale per il calcolo dell'Isee 2024, anche rispetto ai suoi riflessi sul diritto alla casa.

Tali modifiche, stando a quanto riportato dagli organi di informazione, potrebbero determinare un innalzamento dei valori Isee per l'anno 2024; questo potenzialmente potrebbe ripercuotersi sugli aiuti cui le famiglie, a parità di risorse, potranno accedere: in primis all'assegno d'inclusione, al sostegno alla locazione e ad altre misure su base Isee.

È inoltre da tenere in conto che l'aumento dei valori Isee potrebbe determinare anche un aumento dei canoni di locazione dell'edilizia residenziale pubblica.

Anche in questo caso, nel corso dell'anno, sarà necessario monitorare gli effetti che le richiamate modifiche all'Isee stanno determinando.

In sintesi, sarebbe quindi fuorviante trarne conclusione esclusivamente - collega Marquis, ho detto "esclusivamente" - tenendo conto dei dati delle domande del sostegno alla locazione che peraltro, come sopra accennato, segnano un leggero calo.

Un'analisi sicuramente più completa e significativa arriverà dalla ricerca sul disagio abitativo affidata nello scorso mese di dicembre all'Università della Valle d'Aosta nell'ambito della revisione della legge 3, tema tra l'altro che lei spesso ha richiamato in maniera propositiva.

La ricerca, oltre ai dati sul sostegno alla locazione, sarà focalizzata anche su diversi altri indicatori utili a definire la situazione effettiva del disagio abitativo nella sua complessità, indagandolo dai punti di vista economico, sociale e giuridico.

Presidente - Consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Grazie, Assessore, per la risposta che ha fornito in modo puntuale.

Relativamente alla domanda n. 1, dove si richiedeva qual è il canone medio che viene corrisposto da coloro che si trovano in una situazione Isee minore o uguale a 7.500 euro, credo che il dato sia più che significativo e possa stimolare qualche riflessione sulle quali magari torneremo nelle prossime occasioni e nei prossimi Consigli regionali, perché 463 euro di locazione per dei nuclei familiari che hanno 7.500 euro di Isee sono uno sproposito, quindi il contributo per l'affitto deve essere proporzionato alle difficoltà che si vivono, e probabilmente sotto questo profilo qualcosa andrà rivisto.

507 euro per coloro che sono tra 7.500 e 12.500 euro, sono 40 euro in più al mese, sono già significativi, perché anche questi non è che vivano una condizione di benessere anche a 10 mila euro di Isee.

Detto questo, "Quali sono i comuni che hanno visto maggiormente un incremento": lei ha dato dei numeri che riflettono l'aria che si respira in quei Comuni.

Donnas, Pont-Saint-Martin, Saint-Vincent, Verrès e Châtillon sono Comuni in cui ci sono delle oggettive difficoltà sotto un profilo socio-economico, andrebbero messe in piedi delle politiche a regia regionale che possano migliorare la situazione.

Faccio un esempio, il più semplice: Saint-Vincent è un paese che aveva una grossa vocazione turistica, è un paese che avrebbe bisogno quindi di una sua riconversione e di un riadattamento alla nuova realtà che si deve provare ad affrontare, che avrebbe bisogno di essere accompagnato, così come Châtillon, a un processo di creazione di opportunità di lavoro per migliorare la qualità della vita di queste comunità.

Invece vedete che la soluzione di creare un parco fotovoltaico a Saint-Vincent è una cosa che va bene sotto il profilo ambientale, ma non crea un posto di lavoro, non è questo il modo con cui risollevare un'economia. Il problema è creare delle opportunità di lavoro, questo va bene sotto il profilo d'incrementare la produzione di energia, da rinnovabile, sì, ma non è con questo che si è avuta un'attenzione a Saint-Vincent per creare un aiuto per risollevare un'economia.

Questo non serve a niente sotto questo profilo perché non crea un posto di lavoro.

C'era una struttura, il tiro a volo, che poteva essere adatta a un insediamento, se ci fosse stata una visione di politica di sviluppo artigianale, industriale, così come nella Bassa Valle.

Probabilmente c'è qualcosa da fare sotto il profilo industriale, non è tutto rose e fiori se c'è un incremento d'istanze di contributo per le locazioni e c'è quindi un crescente numero di famiglie che si trova con degli Isee bassi, quindi bisogna fare qualcosa.

Non dico che i dati che avete raccolto in questa circostanza siano la soluzione e la visione complessiva del sistema Valle d'Aosta, ma sono sicuramente dei dati che vanno impiegati e vanno letti nel loro insieme, perché forniscono delle utili indicazioni che, vi assicuro, chi frequenta la Bassa e la Media Valle coglie tutti i giorni, perché si nota quando una realtà ha delle difficoltà sotto il profilo socio-economico, si vedono... quindi questo non è altro che la testimonianza che le cose non stanno andando bene, non sono così come vengono dipinte che tutto funziona, che c'è la disoccupazione al 3%, ma qual è la remunerazione di chi lavora?

È questo il problema, probabilmente ci sono degli stipendi che sono inadeguati rispetto ai livelli di spesa, quindi c'è un problema di qualità del lavoro, è qui che ci vuole anche un po' di visione per cercare di creare delle situazioni che migliorino il contesto in cui le famiglie devono vivere e devono crescere i loro figli, perché diversamente ci troveremo a incrementare sempre di più il numero dei richiedenti e andremo incontro a delle situazioni insostenibili sotto questo profilo, perché non è con questo aiuto che si mette una famiglia nelle condizioni di vivere dignitosamente.

È un sostegno, è una misura, è un qualcosa d'indispensabile ma non è risolutivo.

Torneremo quindi sull'argomento e intanto la ringraziamo per la risposta che ha fornito.

Presidente - In considerazione dell'orario e del fatto che abbiamo ancora un'interpellanza piuttosto lunga, proporrei - se siete d'accordo - di interrompere i lavori di oggi per riprendere domani mattina. Il Consiglio riprenderà domani alle ore 09:00.

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La seduta termina alle ore 19:48.