Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3328 del 21 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3328/XVI - Interpellanza: "Verifica della gestione delle spese condominiali di riscaldamento relative agli alloggi ERP nella città di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 36. Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - In diverse occasioni, in modo diretto o indiretto, con delle iniziative, si è parlato in quest'aula delle spese, soprattutto delle spese di riscaldamento, in relazione alle proprietà di Edilizia Residenziale Pubblica, agli appartamenti soprattutto quelli della città di Aosta che sono allacciati alla rete di teleriscaldamento.

È ovvio che il contesto è un contesto in cui in questi ultimi anni ci sono state delle crescite esponenziali dei costi energetici dovuti all'incremento dei costi dei combustibili, del gasolio, del metano e dell'energia elettrica, quindi bisogna verificare la situazione in un contesto di questo genere.

Pertanto, con quest'iniziativa, credo che sia importante che si possa capire qual è la finalità, che è far luce su qual è la situazione reale di questo contesto, se il teleriscaldamento è un'opportunità o è un problema, quindi a questo fine sono state fatte delle domande per avere un quadro complessivo della situazione; una situazione che si vuole fotografare chiaramente con i dati dell'ultima stagione che è stata chiusa, la stagione 22- 23 invernale, perché di questa in corso non si hanno ancora gli elementi necessari per arrivare a fare dei ragionamenti di natura conclusiva.

Pertanto, in questo contesto, sostanzialmente si chiede quanti sono gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica nella città di Aosta che sono allacciati alla rete di teleriscaldamento e quanti invece hanno delle modalità di riscaldamento alternative, che possono essere autonome o di altra natura, e a quanto ammonta la spesa media pro-appartamento sostenuta per il riscaldamento nella stagione 2022-2023 relativa agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica allacciati alla rete di teleriscaldamento.

Questo proprio per capire attraverso anche dei raffronti con le esperienze che si possono avere in una situazione di ordinarietà di combustibili alternativi, per capire se conviene o non conviene sostanzialmente, perché, sotto il profilo tecnico, c'è qualcosa che non funziona se non conviene il teleriscaldamento rispetto agli altri combustibili, ma qualcosa che non funziona di grosso, perché ci sono meno investimenti da fare per i singoli impianti e quindi in teoria si dovrebbe spendere meno rispetto a quello che si spende se si ha un riscaldamento autonomo o che richiede delle spese d'investimento negli anni, si tratta solo di avere la spesa dell'utilizzo del prodotto scaldante.

La ringrazio sin d'ora per le risposte che ci vorrà dare.

Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Tre quesiti precisi. Abbiamo un po' di numeri, ma direi che è il modo corretto di confrontarsi: numeri alla mano, poi avremo anche occasioni nelle prossime settimane in Commissione con i vertici dell'ARER che ci hanno fornito i dati.

Il primo quesito, "Quanti sono gli appartamenti nella città di Aosta": complessivamente ARER gestisce nella città di Aosta le spese condominiali relative a 880 alloggi, di questi 851 con riscaldamento centralizzato allacciato alla rete del teleriscaldamento.

Il secondo quesito: la spesa media per il riscaldamento relativa a questi 851 alloggi siti in Aosta con riscaldamento centralizzato allacciato alla rete del teleriscaldamento per la stagione 2022-2023 ammonta, come media pro-appartamento, a 967 euro.

Pare inoltre utile riferire che per 29 alloggi siti in Aosta con riscaldamento centralizzato, alimentato a combustibile tradizionale, a metano o gasolio, la spesa media, sempre per la medesima stagione 2022-2023, ammontava a 1.210 euro.

Per i 301 alloggi siti fuori Aosta con riscaldamento centralizzato, alimentato da combustibile tradizionale - quindi metano, gasolio, GPL - la spesa media per la stagione 2022-2023 ammonta a 1.087 euro.

Si evidenzia peraltro che al di fuori della città di Aosta la maggior parte degli alloggi si trova in Bassa Valle, quindi dove abbiamo tendenzialmente temperature più miti.

Sul terzo quesito direi che non risultano evidenze di costi superiori del teleriscaldamento rispetto alle alimentazioni con combustibili tradizionali né potrebbe essere diversamente in forza del contratto stipulato con la società Telcha, rispetto alla quale eventuali costi superiori rispetto alle forniture tradizionali vengono rimborsati, fermo restando che il costo di riferimento è relativo al costo di produzione dell'energia termica.

I consumi più elevati si riferiscono generalmente ad alloggi con metrature grandi, superiori ai 100 metri quadri, che quindi scontano sia una maggior spesa sulla quota millesimale di consumo involontario, sia un maggior consumo legato ai volumi da scaldare. Questo ovviamente al netto dei casi singolari che eccedono nei consumi, o per ragioni sanitarie o per ragioni legate ad abitudini o infine per scarsa capacità o volontà di gestire e regolare gli elementi caloriferi.

A titolo puramente esemplificativo, segnalo che la spesa per il riscaldamento si situa in una fascia tra i 2.600 e i 140 euro per la stagione 2022-2023.

Si evidenzia peraltro che, nel caso di segnalate anomalie, ARER provvede alle specifiche verifiche del caso mediante i propri tecnici.

Quanto al giudizio richiesto sui costi dei consumi energetici, evidenzio che proprio con l'obiettivo di limitare i consumi, e conseguentemente le spese a carico degli assegnatari, ARER ha avviato, a partire dall'inizio del 2023, un importante intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici di proprietà, anche a valere sulle agevolazioni fiscali (il cosiddetto Bonus 110 e le varie opportunità) e quest'attuazione è in coerenza con la legge regionale n. 8 del 30 maggio 2022, approvata da questo Consiglio.

Occorre poi ricordare la situazione precedente agli interventi sopracitati, lo stato delle caldaie in passato, dei sistemi di aerazione, delle canne fumarie, anche relativamente agli aspetti legati alla sicurezza e quanto risparmio, se considerato al netto delle fluttuazioni e delle speculazioni sui prezzi dell'energia che è stato sicuramente importante.

Credo che un grande sforzo sia stato fatto proprio per ridurre nel complesso le spese per il riscaldamento, fermo restando l'impegno di tutti per intervenire su eventuali specifiche situazioni che risultassero ancora da migliorare e direi che il modo corretto è quello con dati e numeri alla mano.

Presidente - Consigliere Marquis ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Grazie, Assessore, per i dati che ha fornito. In realtà, come lei sa, avevo fatto anche un accesso agli atti in relazione a quest'argomento che mi aveva già fornito alcune indicazioni che hanno indirizzato poi la predisposizione di quest'iniziativa.

Sono soddisfatto della risposta che ha dato.

Alcune riflessioni: l'iniziativa si prefiggeva proprio questo, cioè di evidenziare, una volta per tutte, quali sono i reali problemi, non è che tutto fila liscio nel comparto del riscaldamento, però dire che il teleriscaldamento non è un'opportunità è un grosso errore, perché praticamente si mistifica la realtà, perché innanzitutto è un contributo alla qualità dell'aria, è un contributo a diminuire le spese d'investimento, perché sono anche incisive le spese che poi si devono sostenere negli anni per le singole utenze, però effettivamente bisogna guardare in questo caso a dove si può intervenire per migliorare la situazione, perché alcuni problemi ci sono.

Dai dati che mi sono stati forniti con il 116, si evidenzia che ci sono circa venti casi che hanno delle significative spese di riscaldamento più alte rispetto alle medie che sono state date, ci sono dei casi che vanno da 2.100 euro a 2.600 euro.

È vero che quegli appartamenti sono degli appartamenti con una misura sopra i 90 metri quadrati, quindi c'è maggiore volume da riscaldare, ma è anche vero che stiamo rivolgendoci a un'utenza che ha le sue fragilità, che ha le sue difficoltà, quindi a mio avviso è un'utenza che va anche accompagnata a capire bene quali sono le regole sul sistema di riscaldamento, perché un conto è avere una caldaietta dove uno se l'accende e se la spegne, ha il suo contatore e si rende immediatamente conto dei consumi. Su una rete di teleriscaldamento, se non si fa attenzione, uno accende, lascia acceso, non presta magari troppa attenzione, e il contatore continua a girare.

A mio avviso bisognerebbe che l'ARER, tenuto conto della fragilità di quest'utenza, prendesse questi casi in mano dove ci sono dei consumi che sono molto più alti rispetto alla media, si facesse carico di andare puntualmente a verificare queste situazioni con queste famiglie e, se del caso, dare le indicazioni corrette per la gestione dell'impianto di riscaldamento, perché sennò cosa succede? Che queste famiglie trascorrono l'inverno, poi arriva giugno, che fanno la rendicontazione, e arrivano delle bollette che magari non sono sostenibili rispetto alle disponibilità del nucleo familiare.

Al posto di aspettare che vengano a lamentarsi, bisogna probabilmente agire sotto l'aspetto sociale in questa situazione, fare un'azione proattiva da parte dell'ente e andare a individuare le casistiche che hanno dei dati che sono eclatanti rispetto a quelli medi, perché l'obiettivo è cercare di far spendere il meno possibile.

Credo che sia questa la direzione giusta, quella del teleriscaldamento, ma con queste opportune verifiche, perché è importante cercare di sensibilizzare ciascuno a un corretto utilizzo, come si fa in tutte le famiglie, soprattutto in questi periodi e soprattutto in un contesto dove sappiamo bene che questi alloggi hanno delle superfici che sono significative rispetto al nucleo familiare, quindi anche da un comportamento corretto, sotto questo profilo, potrebbero derivare dei risparmi che possono poi mettere tutti nelle condizioni di arrivare a gestire delle situazioni che sono sostenibili con le proprie piccole disponibilità ed entrate.