Oggetto del Consiglio n. 3326 del 21 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3326/XVI - Interpellanza: "Estensione dell'abbonamento unico 'Special20' del trasporto pubblico locale ai non residenti con contratto di lavoro nelle attività turistico-ricettive della regione".
Bertin (Presidente) - Punto n. 34. Consigliera Minelli, a lei la parola.
Minelli (PCP) - Mi prendo soltanto un minuto, visto che parliamo di trasporto pubblico locale con quest'interpellanza, per sottolineare che è molto interessante per me ascoltare le considerazioni che vengono fatte in questo Consiglio da un po' di tempo a questa parte sull'importanza della ferrovia che è stata, per così tanto tempo, una Cenerentola piuttosto dimenticata e ignorata da gran parte della politica e oggi invece viene sostenuta e soprattutto apprezzata per il suo valore di sistema di trasporto che ha un'importanza anche per quello che riguarda il lavoro e l'economia.
Il titolo che è stato dato a quest'iniziativa ispettiva nell'ordine del giorno del Consiglio è un po' riduttivo rispetto al contenuto della stessa, non vogliamo infatti parlare soltanto dell'estensione dell'offerta dell'abbonamento Special20, ma anche di altre questioni.
Diversi utenti del trasporto pubblico urbano ci hanno segnalato nelle settimane scorse alcuni disservizi che già erano stati portati all'attenzione del Consiglio, oltre che altre piccole criticità che pensiamo possano però essere affrontate con un po' di attenzione e di buona volontà.
Vengo al dunque: ci è stato evidenziato che permangono purtroppo i problemi relativi agli annunci vocali delle fermate degli autobus sottolineati qualche tempo fa dal collega Lucianaz.
Tanto per fare un esempio che ho potuto verificare, esiste ad Aosta una fermata ST Martin (Saint-Martin-de-Corléans) e un'altra è ST Benin (Saint-Bénin).
Al di là dell'involontario effetto comico, però mi piacerebbe chiamarlo piuttosto tragicomico, considerato che viviamo in una regione bilingue, spesso, un po' tutti, ci riempiamo la bocca con delle parole sulla difesa e salvaguardia del nostro particolarismo, della nostra lingua del francese e poi sentiamo pronunciare, e purtroppo alle volte lo facciamo anche qui: "Fénis", "D?nnas", "Cuart" eccetera eccetera.
Al di là di questo, ci sono delle effettive difficoltà di comprensione soprattutto per le persone ipovedenti o per chi, come i turisti, in particolare i turisti stranieri, non conosce i percorsi.
Un altro problema che viene segnalato riguarda le corse tardo pomeridiane della linea 29 Saint-Pierre-Villefranche che, a partire dalle ore 17:00, accumulano un fortissimo ritardo; normalmente c'è una corsa ogni 25 minuti, ma succede che le ultime due corse arrivino al capolinea in rapida successione, una dietro l'altra, quando non addirittura insieme, nonostante la partenza sia a distanza di 50 minuti l'una dall'altra: una parte alle ore 18:00 e l'altra parte alle ore 18:50, con una pausa quindi in mezzo di un turno e non so se è messa lì proprio per recuperare alcuni ritardi.
Venendo poi al nuovo apprezzato abbonamento Special20, sul quale ci sono delle valutazioni positive da parte dell'utenza - ricordo che è un abbonamento grazie al quale si può viaggiare senza limiti di tratte orarie sull'intera rete regionale, per qualsiasi tratta, all'importo di 20 euro al mese - quest'abbonamento è riservato ai soli residenti in Valle d'Aosta, quindi non possono utilizzarlo i lavoratori stagionali per esempio non residenti, molti dei quali sono degli utenti del TPL, a proposito anche di quello che si diceva prima dell'accessibilità per i lavoratori.
Questi lavoratori dal fondovalle risalgono quotidianamente le vallate laterali per raggiungere alberghi, bar, ristoranti e impianti sciistici in cui sono assunti.
Considerate anche le varie criticità che più volte associazioni di categoria come ADAVA hanno segnalato riguardo al reperimento di personale, alle difficoltà di trovare alloggi per i dipendenti e alla necessità di attrarre manodopera, forse anche intervenire con piccoli accorgimenti, facilitando l'accesso alla mobilità, è un tema che magari potremmo prendere in considerazione.
Tra le varie segnalazioni raccolte poi c'è anche questa: sembrerebbe - uso il condizionale - che per richiedere la carta ricaricabile over 65 senza agevolazioni Isee, sia necessario recarsi presso gli uffici del Dipartimento trasporti, presentare una fototessera e una marca da bollo da 16 euro e ritornare poi successivamente per il ritiro della tessera stessa.
Alcune persone lo hanno fatto per poi scoprire che, in realtà, lo sconto per questo tipo di tessera porta il costo della singola corsa urbana a euro 1,05 mentre la carta ricaricabile normale, che però è acquistabile in maniera assai più comoda in autostazione a 5 euro, consente di effettuare le corse urbane a euro 1,10 cadauna.
Cosa ne deriva? Che la differenza tra le due ricaricabili è minima, è di circa 11 euro, e che per ammortizzare la differenza - abbiamo fatto un calcolo - sono necessari circa 220 viaggi.
Ora stiamo parlando di cifre minime, però stiamo anche parlando di un'utenza che spesso è fatta di pensionati che hanno un reddito sicuramente basso, quindi anche la questione dei trasporti per potersi muovere comodamente poi incide sulle spese di nuclei familiari o di singoli.
Questo sconto è, come ho evidenziato, molto piccolo, però implica una trafila a monte che è davvero poco sensata, sia per l'utente, ma credo anche per gli uffici regionali, perché comporta un lavoro supplementare, e, visto che si è anche spesso sotto organico, magari questo è un argomento su cui si può intervenire.
Abbiamo evidenziato anche che le vecchie tessere ricaricabili non sono più valide, però possono ancora contenere del credito residuo che non si sa bene come e quando recuperare. Su questo però, mi sembra che, poco prima di discutere l'iniziativa in questo Consiglio, forse è già stato fatto qualche cosa, mi è stato detto da un utente che il problema potrebbe essere risolto e che adesso il credito si possa trasferire, ma forse l'Assessore potrà confermarlo.
Un'ultima questione riguarda le tariffe urbane attuali; non è ben chiaro quale sia il costo del biglietto acquistato a terra o sul mezzo, né a quale scontistica diano diritto le carte ricaricabili sia sulle strade urbane che su quelle extraurbane.
Queste informazioni non sono esplicitate, o forse non sono facili da trovare, perché non le abbiamo trovate, sui siti di vdatransport e della SVAP, e sono specificate solo in parte sul sito "Arriva".
Alla luce di quello che abbiamo evidenziato, che ovviamente riguarda degli aspetti specifici, ma che per l'utenza non sono sempre marginali, chiediamo che cosa si stia facendo di concreto per risolvere i problemi relativi agli errori nella segnalazione vocale delle fermate; se si è a conoscenza delle criticità riguardo ai ritardi riscontrati sulla tratta Saint-Pierre-Villefranche, a cosa sono attribuibili e come si può risolverli; se c'è l'intenzione di estendere l'offerta Special20 ai non residenti in possesso di contratto di lavoro nelle attività ricettivo-turistiche sul territorio regionale, magari attraverso uno specifico accordo con le Associazioni di categoria e, infine, se è condivisa la necessità di snellire le pratiche burocratiche per la richiesta delle carte ricaricabili over 65, ad esempio prevedendo la possibilità di acquisto presso l'autostazione, di aumentare lo sconto cui hanno diritto e di dare maggior evidenza alle informazioni sulle tariffe nonché sul recupero dei crediti pregressi e sulla scontistica relativa alle carte ricaricabili, sollecitando le società a una maggiore chiarezza sulle tariffe all'interno dei siti e implementando anche queste informazioni sul sito della Regione vdatransport.
Presidente - Assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Diciamo che la quarta domanda ne contiene altre quattro e siamo a otto interpelli, però ci sta, cerchiamo di rispondere a tutto.
Rispetto alla prima questione, come ho avuto modo di dire al consigliere Lucianaz, noi ci siamo immediatamente rivolti alle società, soprattutto alla KentKart e al DEC (Direttore Esecutivo del Contratto) per cercare di sistemare questi errori. Una parte di questi errori sono stati sistemati, probabilmente ce ne sono altri, io non lo so se quelli che ha segnalato in questo periodo siano ancora errori oppure no; noi abbiamo sollecitato, ma anche ovviamente messo per iscritto, le nostre sollecitazioni, abbiamo chiesto d'intervenire, abbiamo chiesto di mandarci direttamente i vocali di tutte le pronunce per fare le verifiche del caso e anche per far intervenire, se sarà il caso, le strutture regionali competenti in maniera linguistica.
La KentKart ci ha ipotizzato la creazione di un apposito campo da destinare alla voce che deve essere riprodotta ed è in corso d'approfondimento la scelta in merito all'utilizzo di un software di terze parti - non so dire quale, per correttezza - per cercare di migliorare l'attuale situazione.
Noi abbiamo anche dato disposizione di utilizzare i mezzi per andare a rilevare direttamente queste cose, le società si sono impegnate a risolverlo nel più breve tempo possibile e io spero che questo sarà fatto in modo da superare una cosa che dà fastidio a tutti, oltre che essere un disservizio.
Per quanto riguarda la seconda domanda, "Se è a conoscenza delle criticità riguardo ai ritardi riscontrati sulla tratta Saint-Pierre-Villefranche, a quali cause sono attribuibili e come si intende risolverli": la società, - poi su questo apro e chiudo la parentesi -, una volta che il sistema sarà funzionante completamente, avremo la possibilità di rilevare in remoto sia la posizione dei mezzi sia i tempi di percorrenza sia l'eventuale mancanza di servizi, quindi questo sistema ci darà degli strumenti per andare oltre ai controlli diretti che vengono fatti dagli uffici, comunque la società, sulla linea 29 Saint-Pierre-Quart-Villefranche, dice che non si riscontrano ritardi importanti a eccezione dell'orario di punta dalle ore 17:00 alle ore 18:30 di ogni giorno feriale, momento in cui ogni strada della Plaine è invasa da automobili incolonnate che creano rallentamenti sia sulla strada statale, sia all'interno della città di Aosta, come ad esempio in Via Clavalité o in Corso Battaglione.
I ritardi in questo caso sono considerati fisiologici, raggiungono un massimo di 10-15 minuti e vengono recuperati nelle corse successive.
I ritardi netti: per esempio nel periodo di gennaio, in occasione della fiera, quando c'è stato parecchio traffico, è stato riscontrato un ritardo netto di accumulo nelle corse di un massimo di dieci minuti.
Ovviamente, rispetto a questa situazione, il traffico stradale non ha grande possibilità di migliorare le sue performance; noi abbiamo messo i tre autobus sulla tratta che erano gli autobus destinati e su questi si cercherà di continuare a intervenire per dare la migliore risposta, però, se non c'è scorrevolezza, in alcuni orari non si può fare.
Abbiamo comunque dato disposizioni alla struttura di verificare direttamente quello che sta succedendo.
Per quanto riguarda la domanda 3, "Se c'è l'intenzione di estendere l'offerta Special20 ai non residenti in possesso di contratto di lavoro nelle attività ricettivo-turistiche sul territorio regionale", la proposta è ovviamente una proposta che abbiamo in esame e che vogliamo prendere in esame in generale, il tema è un tema di legge e di risorse.
Legge perché lei sa - perché è stata Assessore e conosce questo tema - che la legge attuale prevede la possibilità d'intervenire sulle politiche tariffarie con risorse pubbliche solo sui residenti, quindi oggi per chi non è residente non possiamo utilizzare le risorse per migliorare il servizio, poi c'è un tema di programmazione delle risorse e ci apriremmo a un mondo incontrollabile al momento, perché lei cita il settore turistico ma perché non un settore industriale della Bassa Valle piuttosto che tutta un'altra serie di settori che potrebbero promuovere politiche di welfare pubbliche per giustamente attrarre dei lavoratori.
Insieme alle associazioni di categoria ne parleremo, è ovvio che al momento il limite è dato dalla legge e dalle risorse, perché lo Special20 sta in piedi con una parte di contributo pubblico che ha permesso di trovare un abbonamento mediato e messo in vendita a favore dei Valdostani.
Devo dirle che io la priorità la vedrei come primo intervento in favore degli studenti universitari dell'UNIVDA che frequentano la nostra Università, perché un investimento di politiche di accoglienza di questi giovani potrebbe anche determinare un interesse futuro rispetto alla nostra Regione; si parla di trasporto, ma anche di altre cose.
Su 945 studenti, c'è circa il 45% di studenti che arrivano da altre Regioni che sono circa il 40%, più del 5% di studenti stranieri, di ragazzi giovani che vengono in Valle d'Aosta, ai quali si potrebbe provare a offrire un'attenzione in questi tre anni di permanenza nel nostro istituto a partire dalle politiche tariffarie, ed è un lavoro che stiamo immaginando di fare e anche questo ha un'incidenza sulla legge e cercheremo di migliorarlo.
L'ultima domanda tiene insieme tante domande: la modalità di fruizione delle agevolazioni over 65, sia in termini di burocrazia che di fruizione, è la stessa di quando lei era Assessore, non è cambiata, è uguale a prima, perché noi abbiamo introdotto lo Special20, ma abbiamo lasciato esattamente tutti gli altri prodotti presenti attualmente per l'utilizzo del trasporto pubblico.
Abbiamo migliorato però, attraverso il nuovo sistema di bigliettazione, la possibilità di evitare quello che lei dice, di recarsi presso gli sportelli della sede di Pollein, che è obbligata perché per assegnare una carta ci va un riconoscimento della persona, altrimenti non avremmo un'identificazione, però attraverso l'abbonamento on line è possibile farlo ed è prevista la possibilità della delega, con presentazione del documento d'identità per il ritiro, quindi una forma di semplificazione di tipo digitale esiste già.
Si può immaginare di andare nella direzione di semplificare ancora; prendiamo in esame quello che ha detto ma, ripeto, è previsto l'istituto della delega, uno può fare l'abbonamento on line ed evita di fare tutte queste cose.
Non è vero invece quello che dice - se ho capito bene - per l'abbonamento per gli over 65, rispetto a fasce Isee deboli... Forse ho capito male però, come sa, essendo rimasti prodotti prima, sotto i 20 mila euro, per le persone sopra i 65 anni, il contributo è al 100%.
È rimasto come prima: per chi non presenta l'Isee o ha un Isee superiore ai parametri attuali, il costo dell'abbonamento è uguale a quello di prima e ovviamente, avendo introdotto lo Special20, sta anche all'utente capire quale possa essere il miglior abbonamento per questo tipo di utenza, però è un tema che magari affrontiamo analizzandolo meglio, perché nella presentazione non ho capito bene quale fosse l'obiettivo.
Per quanto riguarda la carta valore, la disposizione che è stata data è di trasferire il credito che c'è sulle vecchie carte alle nuove carte, le società nel primo mese avevano avuto qualche problema a farlo, adesso si stanno occupando di farlo.
Rispetto invece alla trasparenza dei costi, farò una verifica e se è necessario di dare disposizioni per garantire maggiore trasparenza lo faremo con la massima attenzione.
Presidente - Consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Ringrazio l'Assessore per la risposta che è stata articolata e non ho difficoltà ad ammettere che ho un po' barato sulla quarta domanda che ne conteneva di più, ma visto che c'erano tante questioni, anche per evitarle una successiva interrogazione o interpellanza, ho fatto che mettere tutto assieme.
Positiva la risposta alla prima domanda: avete - se ho capito bene - ulteriormente sollecitato e sta anche per entrare in vigore un nuovo software che verrà utilizzato per migliorare la questione; adesso io non ricordo quando il consigliere Lucianaz aveva fatto la sua iniziativa, però è già passato un po' di tempo ed è un po' imbarazzante che ci siano queste sintesi vocali: siamo in Valle d'Aosta e allora sentirlo disturba abbastanza anche l'orecchio, oltre a creare delle difficoltà ad alcune persone.
Speriamo che la cosa venga risolta in breve tempo.
Sulla questione dell'autobus 29 Saint-Pierre-Villefranche, io qui sono un po' perplessa, nel senso che capisco che quella è un'ora di punta e che i ritardi, con il traffico, ci possano essere, però quello che a noi è stato segnalato non è un ritardo di 10-15 minuti, ma di 50 minuti che sono tanti, e non solo: normalmente le corse sono ogni 25 minuti, qua ne abbiamo una che parte a 50 minuti dall'altra, sembrerebbe quasi che sia proprio per recuperare quel tempo, quindi c'è qualche cosa che va al di là - secondo me - della fisiologicità di un traffico delle cinque del pomeriggio.
Lei dice che ci sono tre autobus per migliorare la performance, adesso io chiederò anche meglio, perché non so quante volte si è verificato ma mi è stato detto: "Più volte nella stessa settimana", quindi c'è qualcosa che non quadra.
Sulla questione dell'abbonamento Special20 e della possibilità di estenderlo a certe categorie di lavoratori, intanto - e l'ho detto più di una volta, anche quando si era fatta tutta la votazione in Consiglio, quando si era parlato del trasporto pubblico con la gratuità eccetera eccetera - sono ovviamente favorevole a questa sperimentazione Special20 che mi sembra che vada nella direzione di favorire il più possibile la mobilità pubblica condivisa e non l'uso del mezzo privato. Mi rendo conto benissimo che c'è un problema legislativo e che al momento la nostra normativa prevede che gli sconti si possano fare soltanto ai residenti e nel momento in cui il legislatore ha fatto quella scelta, aveva delle motivazioni condivisibili; è vero che siamo in una situazione diversa: sono passati anni da quella legge e fare una riflessione anche in questo senso, pur sapendo che comporta un impiego di risorse notevole, secondo me è una cosa che va fatta.
Ora se privilegiare un settore lavorativo piuttosto che un altro anche questo effettivamente è delicato, però è vero che noi abbiamo sentito in audizione - ma poi anche è stato esternato più volte nell'assemblea di ADAVA e in altri momenti pubblici - che c'è una difficoltà per quello che riguarda il rapporto con i lavoratori, in particolare i lavoratori stagionali (le difficoltà a trovare alloggio eccetera eccetera) e proprio per questo molti dai fondovalle si spostano quotidianamente verso le stazioni di cima valle, verso le stazioni sciistiche, sia nella stagione invernale che nella stagione estiva.
C'è il problema anche dei lavoratori che vengono a lavorare nelle industrie, però mi sembra che in questo momento questo sia un problema che è stato posto con più forza sul tavolo.
Lì si tratta di scelte, così come quella di pensare a una misura per gli studenti universitari; rilevo però che gli studenti universitari che frequentano - e sono abbastanza, lei ha ricordato le cifre - la nostra Università si spostano, da fuori Valle, intendo, non quotidianamente perché sono pochi quelli che lo fanno quotidianamente, perché è difficile - e in questo momento ancora di più - l'accessibilità, quindi lo fanno a inizio settimana e rientrano a casa il fine settimana.
Queste altre persone invece si muovono quotidianamente e per un periodo limitato, perché se pensiamo alla stagione invernale, è presto fatto calcolare quanto tempo è, quindi anche sulle casse potrebbe incidere di meno.
Sull'ultima risposta che lei mi ha dato - anche perché il tempo è finito - magari le chiarirò poi meglio. L'unica cosa che volevo dire è che quando parlavo di carta ricaricabile non era l'abbonamento, perché è una cosa diversa e lì, per le persone che non hanno presentato l'Isee, lo sconto è minimo rispetto a quell'altra cosa; è soltanto che sapendolo prima, le persone non fanno tutta la trafila, quindi sarebbe meglio dire: "In questa situazione utilizzate o l'abbonamento Special20 che però è mensile, oppure la ricaricabile normale, non per sconto over 65.