Oggetto del Consiglio n. 3324 del 21 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3324/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in ordine all'integrazione dell'attuale modello di supporto agli enti responsabili della realizzazione degli interventi a valere sul PNRR e PNC".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori con il punto n. 32, interpellanza.
Consigliere Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Torniamo a parlare con l'assessore Caveri di una precedente interrogazione che trattava in parte le stesse problematiche che oggi poniamo all'attenzione dell'Aula. Era un'interrogazione dal titolo: "Problematiche relative ai servizi e agli applicativi forniti dalla società Inva agli enti locali", e si parlava di progettualità legate ai progetti PNRR.
Nel corso della risposta, ricordo anche che l'Assessore aveva giustamente dato ulteriori informazioni di prospettiva anche sulla possibilità che uno dei provider potesse costituire un'unità locale, o comunque una sede operativa, anche per stare più vicino agli enti forniti; si era giustamente parlato delle problematiche che quando si parla di applicativi digitali ci sono, perché ci si scontra sia con generazioni che non sono propriamente legate alla dimestichezza informatica, così come a informatici che non sono direttamente simpatici all'utenza, perché va detto anche che gli applicativi dovrebbero servire principalmente per facilitare l'utente e il cittadino e poi in realtà, spesso, sono più delle armi quasi di tortura nei confronti dell'utente e del cittadino, e via discorrendo.
Quest'interpellanza aggiunge un elemento in più e abbiamo identificato un caso che è quello di una determinazione del Comune di Pollein che ha per oggetto la revoca dell'affidamento diretto del servizio "Cittadino attivo" nell'ambito di una delle misure che è la M1C1 PNRR Investimento 1.4, "Attivazione servizi digitali per il cittadino".
Al suo interno, per l'appunto, al netto delle varie premesse, delle varie considerazioni che vengono fatte e degli elementi costitutivi della determina, si revoca la conclusione del progetto, un progetto che, ricordo come ho già detto, è finanziato con i fondi europei. Troviamo anche la nostra società in house Inva tra i soggetti citati. Nello stesso momento, abbiamo messo due cose insieme, ma in realtà hanno un collegamento, perché era già oggetto di nostra attenzione nel corso della presentazione del Documento di economia e finanza, proprio nell'audizione con l'assessore Caveri che riguardava il supporto che un'altra società partecipata, quindi Finaosta in particolare, avrebbe fornito agli enti locali relativamente a progettualità del PNRR.
L'interpellanza ha tre domande. La prima chiede se all'Amministrazione regionale risultino casi similari a quello di cui alla richiamata determinazione del Comune di Pollein, quella che ho citato, ovvero di rinuncia/revoca di progetti per la realizzazione di misure PNRR.
Va detto che, dopo la presentazione dell'interpellanza, ho avuto altre conferme, o meglio, casistiche, ma ascolterò con piacere (nel senso del rapporto nostro, non poi dell'oggetto che penso non faccia piacere a nessuno perdere o dover revocare delle risorse che comunque sono importanti, perché si parla comunque di risorse importanti per i nostri enti locali) e quindi capire effettivamente se ci sono altri casi di questo tipo e se, in qualche modo, possano anche essere un po' clusterizzati per capire dove poter eventualmente intervenire.
Poi chiediamo quali siano a oggi i servizi forniti da Finaosta a supporto dell'attuazione degli investimenti pubblici nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e quali enti a oggi ne beneficino.
Ovviamente non siamo affezionati agli elenchi, ma è capire grossomodo quali sono le tipologie di supporto che vengono fornite agli enti locali su queste attività.
A fronte delle due domande - e io direi anche in particolare delle eventuali casistiche legate alla prima - se sia intenzione del Governo regionale integrare l'attuale modello di supporto agli Enti locali, nonché anche agli altri Enti citati in premessa, per la realizzazione d'interventi a valere sul piano Nazionale di ripresa e resilienza e poi anche al poco citato PNC, perché comunque sono sempre risorse anche quelle.
Va detto che nel corso dell'ultima convocazione in II Commissione, abbiamo tra l'altro avuto modo di approfondire ancora una volta in più il monitoraggio che si sta conducendo sulle progettualità, quindi, anche vedendo la magnitudo degli interventi finanziati, è un peccato perdere o comunque che ci siano delle situazioni di revoca o di perdita di finanziamenti che - rinnovo quello che dicevo in precedenza - sono comunque importanti e che dovrebbero, alla fine, servire a evolvere l'attuale sistema non solo degli enti locali ma della burocrazia pubblica, nell'interesse principalmente di chi, nel bene o nel male, la subisce.
Presidente - Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - Vorrei all'inizio fare una precisazione rispetto alla prima parte della sua iniziativa: in questo caso non c'è un rapporto con quei software della Maggioli, cioè che Maggioli fornisce ai Comuni - e le confermo che ci sarà quest'apertura di una sede qui, verrà resa pubblica tra pochi giorni - quella parte è una parte di software che non riguarda il PNRR, però è una cosa attenzionata per fare in modo che si risolvano dei problemi che in qualche maniera si sono manifestati.
Aggiungo ancora una cosa in premessa, cioè noi seguiamo, attraverso questa logica di assistenza tecnica, i Comuni della Valle d'Aosta e, come lei ricorderà dal rapporto che ho presentato in Commissione, sono centinaia e centinaia di progettualità; l'ente attuatore resta sempre il Comune.
Un ruolo di controllo da parte della Regione esiste solo sui programmi legati al Ministro dell'Interno, quindi ci sono dei progetti, in genere abbastanza piccoli, gestiti dai Comuni, sui quali noi, nelle funzioni prefettizie, eserciteremo un controllo. Per il resto, invece, c'è una logica di collaborazione, ma l'assunzione di responsabilità resta in capo ai Comuni.
A noi risulta che riguardo all'implementazione dell'investimento 1-2, "Abilitazione al Cloud per le pubbliche Amministrazioni locali e Comuni", che è un'iniziativa di PNRR dell'aprile del 2022, abbiamo due casi di rinunce, da quello che noi sappiamo, il Comune di Allein e il Comune di Charvensod, dove non sono stati avviati, ci è stato detto, a causa di esigenze organizzative interne legate all'assenza prolungata del segretario comunale.
Al fine di rispettare le scadenze stabilite per l'asseverazione della misura 1.411, "Esperienza del cittadino nei servizi pubblici dei Comuni", di questo si tratta, i predetti Comuni hanno valutato che non sarebbe stato possibile completare l'attività nei tempi previsti, mettendo a rischio il rispetto della deadline prevista per la conclusione dei lavori.
Conseguentemente sono stati revocati gli affidamenti a Inva per la realizzazione dell'investimento a valere, come dicevo, su questa misura a causa dell'impossibilità di rispettare le tempistiche attese.
Può anche essere che ci siano altri Comuni, noi questo lo scopriremo avendo questo rapporto quasi quotidiano con la maggior parte dei Comuni.
Nelle more del pieno funzionamento di Regis - fermo restando che ogni soggetto attuatore territoriale è responsabile degli interventi di competenza - noi siamo impegnati in questo complesso lavoro di monitoraggio e coordinamento che è strutturato sulla raccolta dei dati ad hoc, cosiddetti dati primari, presso i soggetti attuatori, laddove disponibili, e sull'accesso alle diverse banche dati esistenti presso i Ministeri competenti delle diverse misure che lei ha citato, PNRR e anche Piano complementare.
Sulla base degli open data disponibili a livello nazionale, emergono a oggi diciotto rinunce da parte degli Enti locali, corrispondenti a circa il 2% dei progetti presentati e a circa l'1,5% delle risorse complessivamente allocate dai Comuni. Le potrò poi far avere una tabella più precisa.
Seconda questione: l'Amministrazione regionale ha sottoscritto il 7 giugno 2023, con le partecipate Inva e Finaosta, questa convenzione per fornire attività di assistenza tecnica a Regione, Comuni, istituzioni scolastiche e anche all'Università per la gestione degli adempimenti del PNRR e PNC.
Come previsto dall'articolo 6 paragrafo 2 del regolamento dell'Unione Europea, fanno parte di questa categoria le attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione, in particolare: studio, analisi e attività di supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione, comunicazione, consultazione degli stakeholders, spese legate a reti informatiche destinate all'elaborazione e allo scambio delle informazioni. Ci si rifà alle norme comunitarie perché di fatto il PNRR ha preso i fondi comunitari come punto di riferimento.
Diciamo che forse la differenza è che Bruxelles talvolta risponde un po' più di Roma, quando abbiamo qualche bega la Commissione risponde, molto meno i Ministeri.
Brevemente, Finaosta è responsabile del supporto alla Cabina di regia, del supporto alle attività di comunicazione, del supporto all'attività di controllo mentre Inva è fondamentalmente responsabile del supporto alle attività di monitoraggio e all'attività di rendicontazione sulle diverse piattaforme informatiche: Regis, Futura, Digitale, Sia, piattaforme informatiche.
A integrazione di queste attività di supporto, sono stati organizzati due percorsi di formazione: l'uno per il tramite dello studio Sigaudo, l'altro con la collaborazione dell'Università Bocconi. Sono importanti perché questo personale è stato molto formato e devo dire che la presenza di Zangrillo è stata utile perché da una parte potrà durare il contratto di queste persone a tempo determinato per 36 mesi (altrimenti si sommavano anche per i periodi precedenti e alcuni rischiavano di uscire in fretta) e dall'altra si tratta di personale che poi in qualche maniera si stabilizzerà.
Il percorso con Sigaudo è stato aperto nel secondo semestre 2023 e naturalmente le materie - poi le lascio lo scritto - sono tutte quelle che servono per essere alfabetizzati.
Due webinar tematici invece hanno riguardato le istituzioni scolastiche che hanno delle questioni di tipo particolare.
Con la Bocconi è stato un impegno molto grande, hanno partecipato in parecchi, sono state 120 ore; abbiamo avuto cinquanta iscritti più dieci uditori che hanno in qualche maniera arricchito, quindi non sono solo quel personale ma tutto il personale dell'Amministrazione e dei Comuni ha potuto partecipare.
Naturalmente quest'assistenza tecnica vale per tutti i soggetti di cui ho già detto.
Al fine di meglio contestualizzare le esigenze di assistenza tecnica e di rilevare il CUP di riferimento, il gruppo di lavoro ha intervistato i soggetti attuatori titolari d'interventi, a valere su questi fondi da remoto attraverso Zoom; abbiamo avuto circa settanta interviste per capire quali sono le problematiche.
A oggi sono pervenute trentadue richieste di supporto da parte dei soggetti attuatori, declinate in quarantaquattro quesiti puntuali sugli adempimenti del soggetto attuatore.
Per esempio ci sono delle cose difficili da capire, c'è il famoso DNSH - che prevede che questi interventi non arrechino danni significativi all'ambiente - che nessuno capisce bene, neanche nei fondi comunitari, di che cosa si tratta, perché non è un impatto ambientale, è una cosa abbastanza fumosa; doppio finanziamento, conflitti di interesse: titolare effettivo Regis che è una piattaforma che - come abbiamo detto in presenza del Ministro Zangrillo, e lui stesso l'ha confermato - non funziona.
Alcune delle richieste hanno portato il gruppo di lavoro ad avviare degli approfondimenti più ampi, quindi c'è una consulenza specifica.
Tra le attività del gruppo, si riporta quella relativa allo sviluppo di linee guida tematiche, cioè noi cerchiamo di aiutare i soggetti attuatori per avere chiarezza.
Sono anche cominciati dei sopralluoghi test, cioè si va nei Comuni che spesso - ho già lamentato questo al Presidente dei Sindaci Alex Micheletto e l'ho detto anche scherzosamente in Commissione - rispondono più facilmente alla Corte dei Conti, chissà perché, piuttosto che alle lettere dell'Amministrazione regionale; direi che la situazione però sta migliorando.
La convenzione sottoscritta con le partecipate prevede nel breve periodo un gruppo di lavoro composto da otto risorse; nel lungo periodo si arriverà a diciotto risorse umane, al fine di poter meglio rispondere alle esigenze espresse dai soggetti attuatori territoriali, che sono circa 140 soggetti, e di meglio assistere il parco progetti che sono, come ho ricordato in Commissione, 1159.
A tendere il suddetto modello organizzativo, verrà integrato attraverso l'impiego del personale a tempo determinato assegnato nel secondo semestre del 2023.
Ci auguriamo poi che in un decreto legge in conversione - perché stiamo aspettando il nuovo decreto legge sul PNRR, ma intanto ce n'è uno in fase di conversione - lo Stato ha promesso alle Regioni 60 milioni di euro, di cui noi dovremmo prendere qualche milione, per poter ulteriormente vedere un finanziamento statale a valere su queste strutture di supporto.
Le faccio comunque avere, avendo dovuto sintetizzare, la risposta nella sua completezza.
Presidente - Per replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore anche per la copia della risposta, effettivamente nella presentazione avrei dovuto dividere in due la mela: un lato, la parte più importante, sul PNRR e l'altro legato al mondo della digitalizzazione, perché effettivamente le segnalazioni che sono arrivate sono anche legate a quello che giustamente si richiamava e che lei ha puntualizzato.
Ovvio che su questi aspetti, un po' come negli incontri che abbiamo avuto in II Commissione sul monitoraggio, queste cifre roboanti fanno sempre molta impressione, perché sembra che arrivino fiumi di soldi, anche questi 60 milioni suddivisi, ma comunque sono tanti soldi, a servizio poi alla fine, se vogliamo, della burocrazia o comunque della necessità in realtà di aggiornare o sistemare delle procedure consolidate che non funzionano o funzionavano bene prima. Sul discorso poi della spesa più o meno produttiva, è ovvio che lì apriamo un altro tipo di ragionamento che va fatto.
Una battuta mi sia consentita, perché i due casi che citava all'inizio, che poi sono simili in realtà a quello che citavo io - di Pollein sull'assenza prolungata del Segretario comunale - ci dovrebbero far ragionare ancora di più su tutte le considerazioni che abbiamo fatto quando abbiamo affrontato la legge sui Segretari e il modello sugli Enti locali, perché noi oggi abbiamo una serie di Enti locali che sta facendo un passo indietro rispetto a quello che era il meccanismo delle Unions, o comunque della condivisione di quelli che erano tutta una serie di servizi, in quanto si sono appesantiti con tutta una serie di opportunità legate a progettualità PNRR, digitalizzazione e quant'altro; io penso che comunque alcuni di questi progetti porteranno anche in futuro la necessità di un appesantimento della struttura, e sappiamo che l'appesantimento della struttura vuol dire spesa. Oggi ci sono dei soldi che arrivano, domani bisogna capire se questo modello è sostenibile.
Visto che lei ha la delega agli Affari Europei, torniamo a un altro discorso che si è fatto non solo in aula ma anche nelle audizioni che poi, su tutto il resto della progettualità in ambito comunitario, anche lì ci sono degli Enti locali che necessitano o che hanno delle problematicità proprio di struttura nel poter avere le risorse adeguate e il numero adeguato per potervi partecipare e quindi riuscire a drenare in Valle ulteriori risorse della programmazione europea.
Non lo so se tutto questo modello e tutte queste opportunità ci porteranno verso un mondo più facile e più digitale come ci si aspetta, e soprattutto che costi meno, perché mi sembra che il costo finale, che poi è sostenuto dal riparto fiscale comunitario, se vogliamo vederlo in questo senso, che non è molto inattivo, forse, per alcune realtà, però è imponente e poi soprattutto alla fine si scarica a terra, in particolare sugli enti più piccoli.
Noi continueremo a verificare e a eventualmente raccogliere le segnalazioni, nel momento in cui sono molto più puntuali, come già abbiamo detto e abbiamo fatto, e, ovviamente, le veicoleremo per quanto possibile alla struttura.