Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3314 del 21 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3314/XVI - Interrogazione: "Motivazioni del ritardo da parte dell'Azienda USL nel raggiungimento dell'obiettivo PNRR relativo all'assistenza domiciliare integrata".

Bertin (Presidente) - Punto n. 26. Assessore Marzi, a lei la parola.

Marzi (SA) - Il dato ufficiale cui occorre sempre e solo far riferimento è quello del Ministero della salute e, più precisamente, il flusso denominato SIAD. Dico all'inizio della risposta che comprendere tutti questi dati che gironzolano è difficile per chiunque però. Le premesse dell'interrogazione riportano il dato di una fondazione di diritto privato; tale dato per cui la nostra Regione deve aumentare le prese in carico del 1209% è riferito alla differenza tra il dato di partenza, 226 assistiti nel 2019, e l'obiettivo finale del 2026, cioè 2.972 assistiti. Certo che se questa è la maniera di presentare i dati, è ancora più difficile capire una cosa che già di per sé è complessa.

Venendo alle risposte: "quali siano le strategie messe in campo per raggiungere il target 26 e quali siano le motivazioni per le quali l'Azienda USL risulti così indietro nel raggiungimento dell'obiettivo". Venendo alle premesse, ciò che conta è che, al contrario di quanto affermato nel secondo quesito dell'interrogazione, non siamo affatto indietro nel raggiungimento dell'obiettivo PNRR relativo all'assistenza domiciliare integrata, infatti i dati ministeriali aggiornati, riferiti quindi all'intervento PNRR sull'assistenza domiciliare integrata, ci dicono che la Valle d'Aosta, grazie all'importante lavoro portato avanti da Regione, che è Azienda, ha raggiunto il target PNRR per il 2023 per l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), cioè il target di numero 2.001 assistiti over 65 previsti per il 2023. È stato infatti raggiunto e superato con 2.080 assistiti presi in carico, come peraltro era già stato raggiunto l'obiettivo nel 2022 con 1.212 assistiti presi in carico.

Essendo quindi perfettamente in linea con gli obiettivi annuali determinati dal Ministero, riteniamo di poter raggiungere l'obiettivo finale previsto per il 2026, corrispondente alla presa in carico del 10% della popolazione valdostana over 65. Il raggiungimento di quest'obiettivo è stato assicurato da una serie di azioni messe in campo per potenziare l'assistenza domiciliare, tra le quali evidenziamo la riorganizzazione del personale sul territorio, il rafforzamento dell'efficacia delle azioni dei singoli professionisti, la cura della qualità del dato affinché l'assistenza effettivamente erogata sia correttamente rilevata dal flusso ministeriale che certifica il raggiungimento del target PNRR.

Come abbiamo già avuto modo di dichiarare nel corso di altre iniziative che riguardano dati sui flussi sanitari, i problemi di riferimento, e non a caso rispondo in questa maniera su un dato positivo, sono due fondamentalmente: in alcuni casi fare quello che è necessario fare - e che i dati dovrebbero evidenziare, e in questo caso specifico è stato fatto - e in altri la gestione dei flussi dei dati, che non sempre risulta essere semplice e di facile recepimento, soprattutto per una Regione come la nostra che nel corso degli anni, visto che si autofinanziava, non aveva sempre messo in campo le giuste prassi per poter comunicare poi i dati anche quando le prestazioni erano assolutamente adeguate agli stessi.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta. Innanzitutto un chiarimento, lei ha detto che non si sono raggiunti o che nella mia domanda io evidenziavo che non erano raggiunti, io non ho scritto questo, la domanda diceva: "quali siano le strategie messe in campo per raggiungere il target 2026", che è diverso dal dire non si sono raggiunti. Qui il succo della questione sta nella seconda domanda: "quali siano le motivazioni per le quali l'USL risulti - e non sia, risulti - così indietro nel raggiungimento dell'obiettivo". Ovviamente abbiamo messo la formula dubitativa apposta per comprendere e il motivo per cui abbiamo questa formula è che spesso lei ci ha detto - e lo ha ripetuto anche questa volta, Assessore - che c'è da una parte il problema di flusso, e quindi il fatto che non si sia, come lei ha detto, investito per avere una comunicazione efficace; d'altra parte, io, visto che non si è entrati nel dettaglio, poi magari le chiederei anche di esplicitare quali siano i problemi, perché se io ho dieci assistiti, manderò la comunicazione che ho scritto che ho dieci assistiti, se ho mille assistiti, manderò una comunicazione con scritto che ho mille assistiti... non so quale possa essere il fraintendimento o la mancata possibilità di raccogliere questi dati, devo ricomunicarli nella maniera errata, quindi questo è un elemento che mi sfugge.

L'altro elemento è proprio il fatto che, come ha sempre sostenuto, ci siano delle discrepanze di valutazione o dei criteri che vengono applicati a livello nazionale che mal si sposano con quella che invece è la caratteristica regionale.

Se su alcune questioni noi possiamo concordare... e vorrei ricordare a questo proposito anche, per esempio, quello che noi abbiamo combattuto durante la pandemia, cioè l'algoritmo che sostanzialmente prevedeva che al cadere contagiati di una percentuale della popolazione di un Comune o di più Comuni corrispondeva alla collocazione di una Regione nella fascia gialla, rossa, verde, colori che si era inventato il simpatico Conte in quel periodo; per esempio, in Valle d'Aosta se l'1% degli abitanti di Chamois si fossero contagiati, equivaleva ad avere l'1% dei contagiati sul comune di Roma, che sono due dati evidentemente diversi. Sul comune di Roma parliamo di centinaia e migliaia di persone e sul comune di Chamois parliamo magari di una famiglia. È chiaro che quello è un sistema sbagliato di applicare dei criteri nazionali a tutto il territorio. Dall'altra parte, però, ci sono comunque delle percentuali da raggiungere e nel caso, per esempio, di quello che Gimbe solleva in ambito nazionale, vi è scritto che, per raggiungere il target 2026, bisogna offrire almeno al 10% della popolazione over 65 l'assistenza domiciliare integrata, quindi sulla base di questo bisogna aumentare i pazienti assistiti del 1209%.

Da quello che viene riportato, emerge un dato - ma lei su questo non ci ha chiarito il punto -: parla di 1.000-2.000 ex mila assistiti, io credo che qui il calcolo sia abbastanza semplice da fare, cioè il 10% della popolazione si calcola tramite i dati Istat, quindi over 65, e sulla stessa base si calcola quanti di questa percentuale di ultra 65enni usufruiscono del servizio di assistenza domiciliare. Facendo quindi un semplice calcolo matematico, si può ottenere una visione d'insieme.

Se lei dice che non siamo in ritardo, io ne prendo atto, però d'altra parte sarebbe stato importante se lei ci avesse chiarito quali siano i motivi che portano a non essere considerati adempienti, lei ha detto che giustamente valgono i dati del Ministero, ne prendiamo atto sicuramente, ma d'altra parte questi sono calcoli che vengono fatti su dati Istat, che sono dei dati che possono magari variare di qualche unità, di qualche decina la differenza, ma di una differenza del 1.200%, parliamone, evidentemente c'è una discrepanza importante. Se lei ci farà pervenire le motivazioni per le quali questo calcolo differisce così tanto, le saremo grati, per adesso il dubbio rimane di quale sia effettivamente lo stato di completamento. Per adesso la ringraziamo.