Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3272 del 9 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3272/XVI - Interpellanza: "Interlocuzioni con il Comune di Aosta in merito alla rimozione del vincolo sull'immobile "vecchia Centrale del latte"".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 33 Consiglieri riprendiamo l'analisi dell'ordine del giorno. Siamo al punto n. 81. Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Abbiamo presentato quest'iniziativa sul tema la vecchia Centrale del latte, perché è un immobile che è ricompreso nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, che è un allegato del bilancio previsionale triennale 2024-2026. È sicuramente un immobile che ha una buona vocazione tenuto conto sia della sua consistenza, sia del suo posizionamento all'interno della città di Aosta. Parliamo di un immobile di 3.100 metri, con un'area di pertinenza di 8 mila metri quadri. È un immobile che è urbanisticamente contraddistinto nella fascia BC02 del piano regolatore comunale in un'area vincolata a servizi e istruzione. Sappiamo che da alcuni anni è stata avviata un'interlocuzione con il Comune di Aosta che dovrebbe essere finalizzata alla rimozione del vincolo.

È del tutto evidente che l'immobile, essendo ricompreso in un piano, per essere valorizzato e per essere eventualmente alienato, deve essere libero da vincoli o ci dev'essere chiara una destinazione d'uso perché diversamente rimane una sua mera collocazione sul documento ma è difficile che ci possano essere anche delle manifestazioni eventuali di interesse perché non ci sono sostanzialmente delle prospettive di utilizzo. Tenuto conto di questo, l'interpellanza è finalizzata a chiedere conto dello stato delle interlocuzioni con il Comune di Aosta sull'argomento e se si ritiene che occorra dar corso e dar maggiore velocità a questo iter affinché si possa perseguire l'obiettivo di valorizzazione.

Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie collega Marquis per quest'iniziativa che ci permette di fare un po' di storia ma anche un po' una visione di prospettiva sull'immobile che è indubbiamente interessante. Abbiamo acquisito alcune valutazioni di competenza grazie al lavoro della struttura Espropriazioni e valorizzazione del patrimonio e Casa da gioco e della struttura Pianificazione territoriale. In base a quanto ci dicono, si rileva quanto segue: in merito al punto 1, l'immobile oggetto dell'interpellanza, che è stato utilizzato in passato come Centrale del latte, è inserito nel piano regolatore di Aosta, come diceva correttamente anche lei, nella sottozona BC02, una zona di completamento destinata prevalentemente alle attività commerciali. Sull'edificio e l'area di pertinenza di proprietà regionale grava infatti un vincolo in previsione di servizio scolastico, di scuola primaria dell'infanzia, la cui attuazione è subordinata alla rimozione dei contigui depositi di carburante.

L'immobile, per fare un po' di storia, è stato inserito nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni delle proprietà regionali nel 2016, con nota del 26 agosto 2016 gli uffici regionali hanno richiesto al Comune di Aosta la soppressione del vincolo presente del piano regolatore al fine di poter meglio collocare sul mercato il bene stesso. A seguito delle prime interlocuzioni con il Comune di Aosta, si è ravvisata l'opportunità di trasferire il vincolo scolastico in altra sede, posta nelle vicinanze, quale, ad esempio, l'area adiacente alla scuola Cerlogne, questo al 2016, nei pressi appunto dell'ex Maternità; ciò al fine di garantire il rispetto dello standard dei servizi scolastici comunali in previsione attraverso la predisposizione di una variante non sostanziale allo strumento urbanistico. In data 21 novembre 2016 si è provveduto a integrare la richiesta del 26 agosto 2016 ipotizzando il trasferimento del vincolo istruzione su eventuali aree e di immobile alternativo. La richiesta in data 16 dicembre 2016 da parte dell'allora Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociale di destinare l'area a servizi residenziali e semiresidenziali a favore di persone parzialmente e non autosufficienti ha comportato un'iniziale interruzione della procedura di rimozione del vincolo al fine di un opportuno approfondimento. Negli anni successivi ci sono stati alcuni incontri tra i referenti della Regione e i referenti del Comune di Aosta, nell'ambito dei quali sono emerse altre diverse ipotesi riguardo alla possibile destinazione da attribuire all'area e sul conseguente spostamento del vincolo scolastico. Con una nota del 9 giugno 2021 il Comune di Aosta ha ribadito la disponibilità a spostare il vincolo istruzione dall'area Centrale del latte a un'area alternativa previo confronto tra le due Amministrazioni sulla destinazione da attribuire all'area ex Centrale del latte.

Con riferimento invece al suo secondo quesito, è evidente e chiaro che la presenza del vincolo sull'area ex Centrale del latte impedisce che l'edificio, che, come detto, è già inserito nel piano alienazione, possa essere posto sul mercato, non solo per una sua alienazione ma anche per qualsiasi altra valorizzazione del fabbricato che non rispetti quel vincolo. Ad oggi quindi l'immobile è inserito nell'elenco dei beni non più utili ai fini istituzionali regionali, ciò considerato - e sempre che non emergano nuove possibilità o opportunità istituzionali che comunque si monitoreranno - si rende assolutamente necessario proseguire - e siamo concordi con lei - l'interlocuzione con il Comune di Aosta, con l'obiettivo di individuare una o più destinazioni dell'area dell'edificio, che, compatibilmente con la pianificazione urbanistica, lo rendano assolutamente più appetibile al mercato. Seguiremo quindi la questione per riuscire a fare dei passi avanti e raggiungere uno di quegli obiettivi che anche lei citava.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Grazie Assessore per la risposta. In questa situazione praticamente si è partiti dal 2016, sono trascorsi otto anni da quando è stato deciso di alienare l'immobile e valorizzarlo. È un tempo abbastanza lungo direi, quindi bisognerebbe cercare di provvedere al più presto a definire questa partita, perché, tenuto conto della localizzazione, tenuto conto delle difficoltà di carattere economico e sociale di una comunità, anche della città di Aosta, è un peccato avere un'area che ha delle potenzialità e non poterla utilizzare e mettere a valore comune, perché poi alla fine la crescita economica e lo sviluppo di una realtà passano anche attraverso queste importanti iniziative.

Riteniamo che dal momento che non sia di interesse della Pubblica Amministrazione per fini istituzionali l'immobile, si debba cambiare marcia, cioè arrivare al più presto a definire la questione affinché possa essere messo a valore attraverso anche delle manifestazioni d'interesse, se ci fossero delle realtà interessate, a fare delle proposte di utilizzo dell'area che vadano nell'interesse collettivo di far crescere il valore complessivo di una comunità. Porremo sempre attenzione su questo tema e la invitiamo a prendere in mano la situazione perché ci risulta che c'è un rimpallo di carteggi che, al di là che ogni tanto si trovano questi tavoli di lavoro, però sembra che non ci sia la volontà di raggiungere un obiettivo, perché diversamente non è possibile che ci vogliano otto anni per definire la rimozione di un vincolo da un immobile, anche se i tempi dell'urbanistica sappiamo quali sono, però crediamo che non siano questi sostanzialmente. Pertanto speriamo che nel corso di pochi mesi si possa dare conclusione a questo iter.