Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3271 del 8 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3271/XVI - Interpellanza: "Coerenza con i principi di eco-sostenibilità e con gli impegni dell'Agenda 2030 della nuova telecabina Pila-Couis".

Bertin (Presidente) - Consiglieri, proseguiamo ancora con un'interpellanza o interrompiamo qui? Facciamo ancora una? Punto n. 80. Consigliere Lucianaz a lei la parola.

Lucianaz (RV) - Merci Présidan, predzèn de Peuila. [Traduzione letterale dal patois: Grazie Presidente, parliamo di Pila]. Cercherò di essere abbastanza rapido perché tutti hanno piacere di finire per le ore otto. Questa interpellanza direi che sia biforcuta, un po' come l'ottava bolgia dantesca, cioè parliamo di ambiente ma parliamo anche di risorsa dell'acqua e vediamo se riusciamo ad ottenere le risposte che ci interessano.

Come sapete il Couis, nelle vecchie cartine, fino al secolo scorso, era tutta la zona a monte degli alpeggi di Pila, La Gorraz, Grimondet, eccetera, era tutto Couis, quindi Couis è un termine antico.

Con questa interpellanza si richiama il documento che questa maggioranza ha sostenuto a piè sospinto, cioè la strategia di sviluppo sostenibile della Valle d'Aosta 2030, integrata con il quadro strategico regionale; in particolare, mi riferisco ai capitoli "Tutelare il paesaggio, contenere il consumo del suolo", nella fattispecie, la deliberazione della Giunta regionale 384/22 indirizzata ad approvare l'adesione alla Carta nazionale dei principi sull'uso sostenibile del suolo, sul suo principio di sostenibilità, che orienta un'azione rafforzata nel Governo del territorio, nella programmazione territoriale e gestione integrata dell'acqua e dei suoli. Si richiama anche la strategia di sviluppo sostenibile di Valle d'Aosta 2030 - siamo sempre lì - proprio nell'ottica della sostenibilità che sancisce una nuova visione della gestione del suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile, connettendola con l'esigenza manifestamente espressa di adattamento ai cambiamenti climatici, con le azioni a tutela e valorizzazione della biodiversità, una logica rinnovata del consumo del suolo che trovi un'adeguata compensazione nella restituzione dei servizi ecosistemici compromessi al territorio.

Tutte queste cose le avete sostenute voi della maggioranza un anno fa e le avete votate, giustamente.

La volontà espressa dai progettisti della struttura posta in cima al Couis 1 è la valorizzazione del territorio, in quanto punto fondamentale dell'architettura alpina, che deve saper scovare il nesso tra l'identità di montagna e il progetto impiantistico, rendendo l'immagine del contesto omogenea, grazie ad interventi di pregio e l'utilizzo di materiali innovativi.

Questo ha permesso il concorso di progettazione nato grazie all'opportunità concessa dal codice degli appalti e il tipo di approccio utilizzato è stato dettato in virtù della complessità dell'intervento.

Ricordo anche le parole del Presidente della Pila, Davide Vuillermoz che nell'opuscolo "The Beginning of a New Story" definisce la realizzazione della Couis Star, della stella del Couis, una prospettiva nuova e ambiziosa per beneficiare di un rifugio dotato di tutti i confort che, anche costruire ad alta quota richiede, laddove la natura è la padrona incontrastata, l'uomo deve riuscire a ricreare un'architettura che abbia un legame solido e indissolubile con tutto ciò che la circonda. La natura circostante si deve intrecciare armonicamente al tessuto architettonico unendo al fascino e la bellezza del suo paesaggio la verticalità del nuovo che avanza.

Non vado oltre, sembra una poesia. Io tutto questo in questa Couis Star non lo vedo, ognuno ha i suoi gusti, sicuramente c'è qualcuno che apprezza una certa architettura, io in cima al Couis tutta questa poesia armoniosa, se mi permettete, non la vedo, e non vedo la necessità di sostenere economicamente, con denaro pubblico, queste apparentemente innovative e fantasiose creazioni.

Con tutto questo si sottolinea la cronica mancanza di acqua, che si è manifestata negli ultimi anni, e di cui puntualmente il Governo regionale fa menzione - e più volte è stato sottolineato in Commissione, anche dalla dirigenza della struttura regionale e ne abbiamo spesso discusso - di carenza d'acqua, che determina pertanto la necessità di limitare il più possibile l'uso, soprattutto se non destinato ad esigenze primarie e che si contrappone palesemente alla necessità di drenare acqua nelle zone basse sotto Pila, dalle risorgive a valle della stazione turistica per pomparle per oltre mille metri sui crinali delle vette, immagazzinandole in voluminosi depositi ricavati scavando la montagna, demolendo parte della montagna e creando enormi cisterne in cemento armato, immagino.

Tutte queste premesse per interpellare il Governo:

1) quale sia lo stato dell'arte della progettazione ed esecuzione della nuova telecabina Pila-Couis che tutti quanti abbiamo piacere che entri al più presto in funzione, e comunque, in particolare, ci interessa sapere della progettazione dell'area riservata all'area rifugio e ristorazione;

2) per quale motivo, dal 1° agosto 2023, giorno di quell'interessante visita sul sito, non abbiamo più - almeno, io no - avuto informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori dell'impianto, della nuova telecabina, report, sistemi di adduzione e immagazzinamento delle acque potabili, nonché dell'acqua prevista per l'innevamento artificiale e di tutte le altre forniture di servizi della nuova stazione funiviaria posta a monte dell'impianto.

Termino parlando della stella del Couis: se l'impatto della stella del Couis, posta sul delicatissimo crinale della Platta de Grevon, e a mio avviso totalmente incongruente con tutte le premesse che vi ho citato prima, non è così incongruente, intendo con i principi dell'ecosostenibilità che voi ad ogni piè sospinto richiamate citandone i programmi di sostenibilità, tutela del territorio, e che possegga i requisiti minimi di coerenza con le linee sancite dagli impegni di Agenda 2030, del quadro strategico regionale e la strategia di sviluppo sostenibile.

Insomma, un sacco di parole per fare esattamente il contrario di quanto spesso e volentieri ci venite a raccontare.

Speriamo che le cose vadano nella direzione giusta. Lascio a voi la parola, sono curioso di sentire cosa ci raccontate.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Questa è una di quelle classiche interpellanze che, qualsiasi cosa dici, sei già sicuro di che cosa prendi, però non è un problema, nel senso che per fortuna siamo qui per portare avanti le nostre posizioni politiche, cercare di farlo al meglio e io rispetto quella del collega Lucianaz, anche nella sua illustrazione.

Cercherò di essere breve e poi alla fine dirò anche perché.

Intanto, quale sia lo stato dell'arte e la progettazione: nel corso della scorsa estate sono stati avviati i lavori necessari alla realizzazione delle opere funiviarie, che hanno visto in particolare l'esecuzione degli sbancamenti necessari a dar sede alla fondazione della stazione di monte, dei sostegni limitrofi alla stessa e la successiva realizzazione di alcuni plinti di sostegno e della fondazione della stazione, nonché quelli necessari ad ospitare la stazione di arrivo del nuovo impianto funiviario e l'annessa area di attestamento della pista 27, con la successiva posa di paravalanghe posti a protezione della stazione a monte dell'impianto.

Nello stesso periodo, sono stati altresì avviati lavori in pista complementari a quelli di realizzazione del nuovo impianto funiviario, segnatamente gli interventi di adeguamento funzionale della pista n. 9, con la contestuale realizzazione della linea di innevamento programmato, interventi di adeguamento funzionale del tratto terminale della pista n. 15, della pista 7, nonché della pista di raccordo 627 e 97.

I lavori relativi al punto di ristoro panoramico verranno avviati nel corso della prossima estate ed eseguiti contestualmente alla realizzazione del secondo tronco dell'impianto funiviario.

Il progetto definitivo funiviario ed esecutivo delle infrastrutture è stato trasmesso alla Regione in data 17 agosto 2023 ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 28 della legge regionale 20/2008 e approvato anche parzialmente in data 5 settembre 2023.

Il progetto esecutivo, relativo alle opere non funiviarie, è in fase di perfezionamento e verrà sottoposto quanto prima alla verifica prevista dall'articolo 26 del decreto 50/2016 per la successiva approvazione.

Ricordo che il punto di ristoro è finanziato con risorse proprie della società, si può dire che sono risorse di una società pubblica, però è solo per dire che non è finanziato dalle leggi di settore.

Per quanto riguarda il secondo quesito, intanto qui non avevo capito, ma in ogni caso faccio ammenda e mi occupo di produrre una relazione per lei, ma anche per la Commissione, per dire qual è lo stato di avanzamento dei lavori, visto che avevamo fatto un sopralluogo insieme e l'obiettivo era quello di continuare a seguire il cantiere.

Per quanto concerne gli aspetti connessi all'utilizzo delle risorse idriche, premesso che tale informazione era già stata richiesta al Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio in data 20 gennaio, nell'ambito della procedura di VIA, ed evaso il completamento della suddetta istruttoria, si rimanda ancora una volta, come avevamo già fatto in precedenza, a quanto illustrato in tutti gli atti che sono pubblicati nel SIA (impatti sulle acque), che sono scaricabili ai link che poi le fornirò nella relazione, però la società aveva evidenziato che si trattava di una gestione delle acque assolutamente rispettosa e compatibile del luogo, con un serbatoio di accumulo che potesse mettere in condizioni di dare il servizio e allo stesso tempo di non precludere il servizio degli altri punti di ristoro.

In relazione all'estensione dell'impianto d'innevamento, si evidenzia che tali linee verranno alimentate intercettando quelle esistenti e che pertanto non si prevede allo stato attuale di progetto alcuna variazione e prelievi alle concessioni in essere utilizzate per il riempimento dei bacini esistenti.

Riguardo all'ultima domanda (se sia a suo giudizio l'impatto della monumentale stella del Couis posta sul crinale in linea con le linee sancita dall'impegno dell'Agenda 2030), tutti i documenti che lei ha citato sono documenti che sono oggetto delle valutazioni che le conferenze dei servizi e le strutture, nel fare il loro lavoro, hanno non solo a disposizione, ma sono di aiuto a realizzare la migliore sintesi degli obiettivi di tutti, perché poi lo sappiamo bene che, quando si fa un investimento in un territorio, non per forza di cose si rispetta il punto di vista di tutti, però quelli sono documenti che hanno permesso di dare le autorizzazioni, fare tutto il lavoro istruttorio per ogni servizio per rispettare tutti questi aspetti.

Sicuramente, la Stella ha un impatto, come hanno un impatto altri investimenti che in passato sono stati oggetto di discussione e anche di valutazione critica, perché ogni volta che siamo a portare un investimento in una zona di montagna (io mi ricordo le grandi discussioni sullo Skyway a riguardo di questo), ci sono delle valutazioni che devono tenere anche di conto che l'Agenda 2030 ha anche parlato di sviluppo economico, di sviluppo dei territori per dare delle risposte in termini occupazionali e attraverso certe scelte si cerca di portare avanti quello che, ripeto, è alla base delle valutazioni di tipo tecnico che vengono fatte.

Sicuramente, c'è un impatto, bisognerà cercare di fare la migliore realizzazione possibile, ma allo stesso tempo è un lavoro che dovrebbe far crescere la qualità generale dei servizi, razionalizza tutta una serie di impianti che sono alla base delle concessioni.

La cosa molto positiva che quest'anno possiamo registrare è che la Pila è in forte aumento sia di fatturato che di presenza, più 10% di presenze e più 20% sull'anno e 32% sui tre anni di fatturato.

Speriamo che anche questa progettualità, che è stata lanciata, possa essere stata utile a far crescere l'attenzione verso il comprensorio e a portarlo a quelle risposte che, in termini economico-sociali, possono dare occupazione e sviluppo.

Presidente - Consigliere Lucianaz, a lei la parola.

Lucianaz (RV) - Assessore, capisco benissimo tutta quanta la filosofia della sua risposta, ci mancherebbe. Tutti quanti sappiamo quali sono le esigenze dell'attività turistica, abbiamo stravolto quella zona, sono scelte. Sicuramente era indispensabile realizzare il nuovo impianto: c'è modo e modo per realizzarlo, questa è stata una scelta.

Personalmente, non mi piace quella stella, però è un fatto personale, sono libero di esprimere i miei gusti, spero che si cambi e si modifichi l'impatto di quella struttura, poi ci sarà comunque chi decide, io lo segnalo oggi in questa situazione.

Approfondiremo invece il discorso dell'acqua perché si fa un gran parlare dell'utilizzo dell'acqua, si continua a sottoscrivere documenti e impegni e poi vediamo che l'acqua è utilizzata in zone che effettivamente posso essere dedite a dubbi, a interessamenti.

Comunque che vada avanti quest'impianto, ci mancherebbe, la ringrazio per la risposta, staremo vigili, tanto non siamo i soli ad occuparsi di quest'argomento. Grazie e buonasera.

Presidente - Con questo punto all'ordine del giorno concludiamo i lavori odierni. Ci aggiorniamo a domani, alle ore 09:00. Il Consiglio è terminato per oggi.

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La seduta termina alle ore 20:04.