Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3264 del 8 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3264/XVI - Interpellanza: "Azioni per una completa digitalizzazione degli atti della pubblica amministrazione regionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 73. Consigliere Lucianaz, ha facoltà di intervenire.

Lucianaz (RV) - Donque, eunna di qualitoù de la queulteua valdotèna di montagnar l'è de pa beuté pérdre lo materiel: la queulteua de l'icounoumia. [Traduzione letterale dal patois: Dunque. Una delle caratteristiche della cultura montana valdostana è quella di evitare lo spreco: la cultura dell'economia]. Ho solo detto, nella lingua millenaria valdostana, che parlare di cultura valdostana e montanara significa parlare del senso dell'economia, di non sprecare.

Questa solenne considerazione, per chi è nato in Valle d'Aosta e ne ha condiviso la cultura, mi serve per introdurre quest'interpellanza che si riferisce ai provvedimenti dirigenziali (ne sono stati contati 8.275 l'anno scorso, prodotti da quest'Amministrazione regionale): atti amministrativi sottoscritti appunto dalle varie strutture dell'Amministrazione regionale. Considerato che la piattaforma informatica permette l'inserimento degli atti e la generazione dei file PDF sottoscritti digitalmente dai compilatori e dai rispettivi dirigenti delle strutture, e che sono inoltrati in modo informatico alle strutture del bilancio, si evidenzia che il Dipartimento segreteria di Giunta richiede, però, che ogni struttura recapiti agli uffici dell'Assessorato delle finanze copia cartacea dell'atto debitamente stampato su foglio A3 e rilegato in formato a libro, con il referto di pubblicazione della cosiddetta quarta pagina di copertina, stampata sullo stesso foglio A3 della prima pagina di copertina recante l'indicazione della struttura proponente. E questo è quanto vi ho riportato letteralmente, richiesto dalla struttura suddetta. Sottolineo quanto questa anacronistica procedura comporti un notevole dispendio di carta - immaginate 8.275 moduli, più o meno di questo spessore, accatastati nei capienti uffici dell'Amministrazione pubblica regionale -, oltre che di tempo, rasentando la fantozziana, io definirei, letteratura, allorquando l'Amministrazione regionale impegna sempre più notevoli risorse finanziarie, ad ogni Consiglio sbandierate, per sostenere progetti di digitalizzazione dell'Amministrazione pubblica.

Si interpella pertanto il Governo regionale per conoscere se non ritenga irragionevole, oltre che anacronistica, questa procedura, alla luce dei tanti progetti già richiamati in premessa, o quale altra razionale decisione intende prendere.

Presidente - Il Presidente della Regione ha facoltà di rispondere.

Testolin (UV) - La tematica sollevata da questa interpellanza è sicuramente importante, ma va affrontata tenendo conto che gli atti prodotti dalla pubblica Amministrazione hanno un ciclo di vita complesso, che non finisce con la firma degli atti, ma che comprende anche la conservazione futura degli stessi, per finalità che vanno oltre la loro efficacia immediata.

In materia di digitalizzazione di procedimenti amministrativi, l'Amministrazione regionale non è rimasta all'età della pietra, ma numerosi procedimenti sono stati digitalizzati, anche se queste attività hanno avuto, come priorità, quelle rivolte ai cittadini e alle imprese: per esempio, la liquidazione e gli ordinativi di pagamento, i contratti in forma pubblica, o ancora le piattaforme informatiche per gli aiuti Covid e altre procedure informatizzate per la gestione di istanze di vario tipo.

Altri processi di digitalizzazione procedimentale hanno poi riguardato l'interno dell'Amministrazione, come la corrispondenza interna e la gestione delle circolari, per fare degli esempi, ma anche numerose procedure.

Per i provvedimenti dirigenziali, ma anche per le deliberazioni della Giunta regionale, che nel 2023 sono state 1.500 circa, i flussi digitali sono ancora paralleli a quelli cartacei; per il momento, rimangono ancora necessari perché il processo di transizione digitale non è ancora completato.

Dopo le fasi di creazione e gestione dei documenti amministrativi, deve essere completata infatti la terza fase, quella della conservazione, che necessita ancora di alcuni passaggi organizzativi, tecnici e amministrativi - come per esempio il regolamento per la conservazione degli atti nel solo formato digitale -, indispensabili per assicurare che i documenti amministrativi non si corrompano nel tempo e rimangano leggibili e stabili anche a fronte di cambiamenti dei sistemi informatici.

Alcuni studi preliminari sono già stati realizzati e l'anno scorso è stata avviata la conservazione digitale di una prima tipologia documentale, i registri giornalieri di protocollo: un primo test per programmare l'implementazione della conservazione digitale anche ad altre tipologie documentali, come quelle sottolineate dal Consigliere.

Presidente - Consigliere Lucianaz, ha facoltà di replica.

Lucianaz (RV) - Merci Président. Quindi io non ho individuato un arco temporale in cui si prevede di risolvere quest'anomalia direi... prima l'ho definita fantozziana, ma comunque ben poco logica. Spero che le ingenti risorse che questo Governo sta mettendo a disposizione delle strutture che si occupano di digitalizzazione risolva quanto prima questa anacronistica situazione.