Oggetto del Consiglio n. 3258 del 8 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3258/XVI - Interrogazione: "Eventuale verifica di alcune criticità circa la gestione della RSA di Variney segnalate dall'Associazione Cittadinanzattiva con lettera pubblica".
Bertin (Presidente) - Punto n. 67. Assessore Marzi per la risposta.
Marzi (SA) - La domanda n. 1 chiede se sia stata effettuata una verifica circa quanto evidenziato nella lettera pubblica; la domanda n. 2 chiede, in caso affermativo, quali siano le risultanze di tale verifica.
Aggiorno rispetto a quanto abbiamo già puntualmente riferito in quest'Aula rispetto a temi così importanti e delicati per la nostra comunità: dalle verifiche prontamente attivate dall'azienda, è emerso che i dati di mortalità della struttura residenziale di Variney mostrano valori significativamente inferiori rispetto a quelli medi riportati dalla letteratura scientifica, cioè dal parametro scientifico di riferimento.
Inoltre, ne emerge che il tasso di mortalità è inferiore di otto punti percentuali rispetto all'anno precedente, con un rischio di morte ridotto del 42%.
L'Azienda USL ha inoltre istituito un'apposita Commissione composta da professionisti di ambito dell'azienda che si pone addirittura come soggetto terzo rispetto alla gestione della struttura di Variney che è comunque pubblica e quindi in capo all'azienda USL.
La Commissione ha avviato la valutazione delle cartelle cliniche dei casi di decesso registrati nei nove mesi in esame (quindi dal primo aprile al 31 dicembre), sia nell'anno in corso che in quello precedente, sempre sulla stessa tipologia di pazienti.
Le prime risultanze degli approfondimenti vedono scendere il tasso di mortalità dal 18.3% del 2022, che comunque era un dato assolutamente in linea con la letteratura scientifica, fino all'attuale 10.5% del 2023.
È bene ricordare inoltre che la causa di ogni decesso viene comunque accertata da un medico legale il quale, in caso di dubbio, richiede il riscontro autoptico. In tale eventualità, quindi, si aggiunge un ulteriore livello di controllo.
Ancorché del tutto generica, la segnalazione è meritevole di ogni doveroso approfondimento e per questo l'Azienda USL continuerà la propria attività di controllo e approfondimento sul tema, anche confrontandosi con l'Associazione che ha scritto.
Proprio in considerazione della particolare fragilità dei pazienti ospitati nella struttura di Variney, la Cooperativa, che ha in gestione il servizio, è sempre stata sottoposta a controlli puntuali ed approfonditi. Fin da subito, infatti, è stato attivato un programma di formazione per il personale di monitoraggio continuo e sono ben quattro le diverse figure professionali che vigilano sulla gestione della struttura.
Tre di queste vigilano espressamente sulla gara e sui livelli di soddisfacimento di quanto in essa è previsto e sono il responsabile unico del procedimento, il RUP, il direttore dell'esecuzione del contratto, il DEC e il direttore operativo.
La quarta figura ha la responsabilità della gestione clinico-assistenziale della struttura ed è il direttore sanitario della stessa.
Abbiamo inoltre espressamente voluto che la funzione di direttore sanitario fosse interna all'Azienda USL, affinché la gestione della struttura rimanesse in mano pubblica.
Quest'attività di vigilanza intensiva ha permesso di effettuare tutti i correttivi necessari fisiologici durante la prima fase, dimostrando un buon funzionamento delle procedure di controllo adottate.
In tal senso, tra l'altro, sono continuativi i rapporti con i sindacati.
Presidente - Consigliere Manfrin, ha facoltà di replica.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta, che però non si è discostata molto da quella dello scorso Consiglio e la critica, che era insita ovviamente nell'interrogazione, era proprio nel chiederle una risposta puntuale circa le questioni che erano state sollevate, che non parlavano di una mortalità superiore o di una percentuale di mortalità superiore degli utenti della RSA, e quindi lanciava un allarme in questo senso, ma - come abbiamo voluto riassumere nell'interrogazione - c'è una segnalazione molto puntuale che riguarda sia un'associazione, sia il Tribunale del malato, che segnala dei decessi coincidenti con ritardi di giorni nell'ospedalizzare chi lamentava di star male e veniva liquidato come persona agitata.
Intendiamoci, il decesso di una persona che viene ospedalizzata in ritardo non obbligatoriamente aumenta la percentuale dei decessi in generale, e quindi la media, semplicemente sono morti evitabili - questo da quello che viene reso noto nella segnalazione - o chiaramente ritardabili, quindi è evidente che questo è un problema.
Le gravi conseguenze rischio vita per analoghi e meno reiterati ritardi nei confronti di persone competenti per pregressa attività lavorativa, quindi capaci di farsi valere. Quindi stanzialmente una situazione nella quale chi ha una voce più forte riesce a farsi sentire e riceve un trattamento migliore rispetto a chi non ce l'ha, anche questa ovviamente è una segnalazione sicuramente grave. Poi del personale già appartenente a cooperative valdostane, successivamente assorbito dalla cooperativa assegnataria, forse non adeguatamente fornita di camici, che userebbe quelli di passate dipendenze lavorative con conseguente danno di immagine a carico del terzo settore valdostano e relativa responsabilità di chi pone in essere e non controlla simili condotte.
Una serie di condotte che, sicuramente, nel momento in cui vengono poste con questa veemenza, sollevano degli interrogativi che, mi permetto di dire, poco hanno a che fare con la mortalità media della struttura, ma che richiedono un'analisi specifica e approfondita che, da quello che lei dice, è stata demandata ad una Commissione, se non sbaglio, ad un ente terzo esterno, di cui ovviamente attendiamo gli esiti, ma non possono essere liquidati con la mortalità media della struttura è in linea o è sotto a quella che è la media che viene consigliata da letteratura scientifica; questa è una visione semplicistica: "Non abbiamo avuto morti sopra la media, quindi va tutto bene". Non va bene, c'è una questione di qualità della vita, c'è una questione di intervento su chi ovviamente si trova nella condizione sicuramente non facile, quindi tutto questo è quello che deve essere considerato.
Io mi auguro che le risultanze di questa Commissione possano escludere un'eventualità di questo tipo, rimaniamo ovviamente in attesa, però la presa in carico di quanto accaduto era il minimo che si potesse fare, a fronte di una denuncia così precisa e circostanziata che ci è giunta.
Io attendo di avere le risultanze, mi auguro che lei vorrà far poi pervenire, una volta che ne avrà i risultati, alla quinta Commissione in primis e a tutto il Consiglio in secondo luogo per poter renderci anche noi conto di quanto accaduto.