Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3252 del 8 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3252/XVI - Interrogazione: "Considerazioni in merito al comunicato stampa diffuso dall'Associazione Augusta di Issime riguardante il Progetto DAHU".

Bertin (Presidente) - Punto n. 61. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Lei interroga il Governo per sapere se quanto dichiarato nel comunicato dell'Associazione Augusta di Issime circa il lavoro pregresso dalla stessa svolto, definito "di fondamentale importanza per scrivere il progetto Interreg ora presentato" corrisponde al vero. Poi, la seconda domanda: perché nel comunicato stampa della Regione non è stata citata l'Associazione Augusta fra i soggetti elencati presenti all'incontro di Chamonix per il lancio del Progetto DAHU.

Per quanto riguarda la prima domanda, si ritiene doveroso anzitutto premettere che, da parte dell'Associazione Augusta, non è stato diffuso un comunicato stampa, bensì un post di Facebook (almeno così ci risulta) di soddisfazione, postato sui canali social della stessa Associazione - a meno che non ci sia sfuggito qualcosa -, in merito al lancio del progetto DAHU anche in vista della futura ed auspicata collaborazione tra la Soprintendenza e l'Associazione stessa.

Augusta, storica realtà associativa rinomata per la diffusione della cultura locale di Issime, ha svolto, nel corso degli anni - questo lo dico non per lei ma per chi ci ascolta - una serie di studi sul vallone di San Grato, volti a comprendere la colonizzazione Walser della Valle del Lys sotto molteplici profili: sfruttamento del territorio per motivi agro-silvo-pastorali, tipologia di insediamenti, toponomastiche, eccetera.

Proprio in virtù di tali studi e delle conoscenze acquisite, l'Associazione Augusta è stata consultata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali in sede di stesura della proposta progettuale DAHU (Développement et Adaptation des Occupations Humaines en montagne), di cui io ho dato ampio conto nell'interrogazione precedente, ma non ha preso parte attiva alla redazione della stessa, pur essendo stata invitata a partecipare al progetto in qualità di partner (questo è quello che mi dicono gli uffici, io non ho seguito direttamente tutto l'iter).

La Soprintendenza, consapevole del valore degli studi svolti dall'Associazione Augusta, ha comunque incluso la stessa all'interno del gruppo di lavoro per l'attuazione del progetto.

A seguito dell'approvazione della proposta progettuale in data 9 ottobre 2023 e della conseguente ammissione a finanziamento della stessa, la Soprintendenza ha intrapreso dei contatti con l'Associazione Augusta, al fine di formalizzare la collaborazione della stessa in sede d'attuazione del progetto, di concerto tra l'altro anche con il Comune di Issime, con riferimento a quello che è l'obiettivo del progetto, cioè il tema del cambiamento climatico proposto su scala territoriale - il Vallone di San Grato per la Valle d'Aosta -, per un approccio interdisciplinare e innovativo dello stesso analizzato nel suo contesto storico, il costante adattamento dell'uomo all'ambiente nell'elaborazione mentale e fisica del paesaggio, qui da intendersi come paesaggio culturale, ossia come creazione congiunta dell'uomo e della natura secondo la definizione dell'Unesco.

Si ribadisce, dunque, come la fondamentale importanza dell'Associazione Augusta nella scrittura del progetto DAHU non risieda tanto nella compilazione del dossier e nelle scelte strategiche delle attività che faranno da sfondo allo studio complessivo del vallone di San Grato, quanto piuttosto nella quantità e qualità degli studi pregressi da essa condotti e nella conoscenza diretta e minuta del territorio del vallone stesso.

Tali elementi sono imprescindibili per la riuscita del progetto, perché permettono di approcciare il territorio forti di una padronanza storica e scientifica che risulta invece assente per la maggior parte degli altri insediamenti d'altura della nostra regione.

Si coglie ancora l'occasione per sottolineare che la realizzazione del Centro informativo a Issime, citata da Augusta nella sua relazione del 30 dicembre 2022, è un'azione progettuale a cura del Comune in qualità di partner del progetto.

Il Comune di Issime infatti, con i fondi del progetto, procederà ad un intervento di restauro e di riqualificazione di Casa Linty (questo anche per rispondere al collega Lucianaz), un antico edificio a funzioni concentrate, modello abitativo affermatosi in Valle d'Aosta tra il XVI e XVII secolo, che è oggetto di un lascito al Comune per farne proprio la sede di un percorso di visita per sensibilizzare sul tema dell'adattamento sostenibile ai cambiamenti climatici e per permettere anche alle persone con fragilità e/o disabilità - come ho detto rispondendo alla domanda del collega - che non sono in grado di percorrere i sentieri di alta quota nel vallone di San Grato e di conoscerne le peculiarità.

Lei mi chiede alla domanda n. 2 perché nel comunicato stampa della Regione non è stata citata l'Associazione Augusta tra i soggetti elencati presenti nell'incontro di Chamonix per il lancio del Progetto DAHU: il comunicato stampa diffuso dalla Regione ha fatto riferimento solo a quelli che sono i partner del progetto, cioè quei soggetti sia di parte italiana che di parte francese che, insieme al capofila del progetto, il Conseil Départemental de la Haute Savoie, figurano nella proposta progettuale depositata e successivamente ammessa a finanziamento.

L'Associazione Augusta, che è stata comunque invitata ufficialmente, ha presenziato all'evento di lancio del progetto svoltosi a Chamonix-Mont-Blanc lo scorso 19 gennaio in qualità di portatore d'interesse, sia per il loro ruolo che si auspica abbia in fase d'attuazione del progetto, sia in considerazione degli studi sulla colonizzazione walser della Valle del Lys, di cui è depositaria.

Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli: ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Guardi Assessore, io ho predisposto la prima bozza di questa interrogazione subito dopo aver letto con un certo stupore e sconcerto il comunicato stampa della Regione del 23 gennaio scorso, e prima ancora di leggere il comunicato stampa - perché di comunicato stampa si tratta e non di un post su Facebook - dell'Associazione Augusta, che è stato pubblicato lo stesso giorno, qualche ora dopo il vostro (l'ho visto sulla testata "La prima linea.it"): comunicato, appunto, che riguardava il lancio del progetto Interreg, e lo sconcerto derivava dal fatto che nel vostro comunicato non c'era neppure una riga, non tanto sulla presenza dell'Associazione Augusta a Chamonix - cosa che poi lei adesso ha confermato visto che, bontà vostra, l'avete invitata -, ma soprattutto sul lavoro svolto dall'Associazione Augusta.

Perché ho avuto una reazione immediata? Per una ragione molto semplice: da molti anni, ben prima di essere eletta in Consiglio regionale, io faccio parte di quell'Associazione e conosco benissimo l'enorme lavoro che è stato svolto nel tempo per la tutela e la valorizzazione della cultura walser, promuovendo degli studi e delle ricerche che hanno riguardato la storia degli insediamenti abitativi e non soltanto la questione delle indagini linguistiche, che hanno poi portato alla pubblicazione di importantissimi testi, quali il dizionario töitschu. Giustamente, l'Associazione nel suo comunicato esprime viva soddisfazione per il lancio del progetto e ha ricordato che da 57 anni si occupa della valorizzazione e della salvaguardia della comunità walser, ma dal 1991 - quindi sono più di 30 anni - ha portato avanti gli studi approfonditi sul vallone di San Grato che, come sappiamo, è la culla della colonizzazione walser nella Valle del Lys.

Quegli studi sono quelli che hanno suscitato l'attenzione della Soprintendenza regionale e sono stati di fondamentale importanza, sono stati la base per scrivere poi il progetto Interreg ora presentato; studi che sono peraltro sempre stati finanziati dalla Regione Valle d'Aosta.

La Regione quindi in qualche modo avrebbe potuto mettere in evidenza questioni a cui lei stessa ha dato impulso dando dei finanziamenti. Ecco la ragione della prima domanda: volevo capire se questo fondamentale lavoro veniva riconosciuto e mi sembra che lei, in buona sostanza, abbia parlato del peso specifico dell'Associazione Augusta.

Tra l'altro, proprio per questo progetto (il progetto ultimo, DAHU) in due occasioni la Regione ha chiesto all'Associazione Augusta di definire meglio il concetto di insediamento walser proprio ai fini della definizione del progetto DAHU e questi testi sono stati inviati.

Alla seconda domanda lei mi ha detto: "Non si è parlato dell'Augusta perché sono stati citati i partner", e partner del progetto per Issime è il Comune e non l'Associazione che è stata comunque invitata.

Io credo che forse sarebbe stato meglio - e si sarebbe fatta più bella figura - dire: "Ci siamo dimenticati di mettere dentro anche l'Augusta", perché ci può stare che si citino i membri ufficiali del progetto in qualità di partner. Però diventa veramente un po' difficile da comprendere come non si parli di Augusta, di fronte ad un progetto che ha potuto essere scritto grazie al suo contributo fondamentale negli anni (e parliamo di decine di anni), in cui c'è stato tutto un lavoro di preparazione, in particolare - e voglio farvi riferimento - sugli studi su due località che sono Stéin e Betti, che hanno rilevato come nel corso dei secoli ci sia stato un passaggio ed un aumento di superficie dedicata al pascolamento negli insediamenti a scapito delle coltivazioni. Quindi non è soltanto una questione legata ai cambiamenti climatici - anche per intervenire su quanto detto dal collega Lucianaz -, ma proprio per delle trasformazioni che sono di tipo socio-economico.

In ogni caso, quello che spiace è che, in un comunicato ufficiale di un evento importante come quello del lancio del progetto che interessa strettamente la comunità, siano stati citati i partner ufficiali, gli Assessori, le autorità dell'Haute Savoie, di Chamonix, la Presidente del Forte di Bard, il Sindaco di Issime e non una sola parola sia stata spesa sull'Associazione Augusta!

Io credo che il compianto Don Busso, che ha dedicato la sua vita a quest'Associazione, si sarà rivoltato nella tomba.

Noi chiediamo invece che, seppur in ritardo, si ripari a quella che ci sembra una vera mancanza.