Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3238 del 8 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3238/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'estensione dell'indennità sanitaria temporanea agli operatori socio-sanitari e al comparto amministrativo e tecnico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Consigliere Baccega, a lei la parola.

Baccega (FI) - Quest'interpellanza sull'indennità sanitaria per OSS, personale amministrativo e personale tecnico, prende anche un po' spunto dalle dichiarazioni dell'assessore Marzi, che ci ha correttamente affermato che gli avanzi di amministrazione che derivano da leggi regionali non possono finanziare altre leggi. Gli avanzi per gli investimenti - questo era sicuramente noto - sono norme ben definite, crediamo però che si poteva dare un input all'Azienda USL a seguito delle tante risorse messe a disposizione che potevano essere spese anche per ampliare la platea dei beneficiari dell'indennità sanitaria. Forza Italia ha sempre sostenuto la legge 35/2021 come il primo passo a sostegno dei dipendenti dell'USL, che aveva assegnato risorse economiche come indennità di attrattività all'epoca, già nel mese di luglio 2022, e a partire dal gennaio 2022, quindi ai dirigenti medici e infermieri, poi, vista la legge 22, modificata dalla legge regionale 25, che ha stanziato 9.300.000 euro come indennità sanitaria, per la dirigenza medica per un importo di 4.942.000 euro e 4.375.000 euro per il personale infermieristico. Abbiamo richiamato il disegno di legge 129 che la maggioranza ha presentato e ha approvato che si è sovrapposto al disegno di legge 95 presentato il 10 marzo, quindi ben 9 mesi in anticipo rispetto a questo e che ha sostituito il DL 95 con un'indennità sanitaria a favore della dirigenza sanitaria non medica, veterinaria, le professioni sanitarie e il personale delle professioni sanitarie del comparto sanità. È un altro pezzo che si è aggiunto al puzzle ma, come abbiamo detto sempre, non ci soddisfa perché è iniquo, non è sufficiente, non è corretto. Abbiamo sempre sostenuto, e continueremo a sostenerlo, che in sanità si lavora in équipe e tutto il personale che lavora in sanità deve ottenere l'indennità sanitaria della Valle d'Aosta, ancorché sperimentale, quindi nessuno escluso. Al momento la maggioranza esclude da questo percorso gli operatori socio-sanitari, le OSS, era stata presentata nel Consiglio scorso da parte dei colleghi della Lega un'interpellanza in questo senso, o comunque un atto ispettivo in questo senso, il comparto sanitario tecnico, la dirigenza amministrativa, la dirigenza professionale. Si tratta quindi di circa 900 professionisti della sanità che, secondo noi, sulla base delle differenti posizioni e responsabilità - questo va detto - dovrebbero ottenere il giusto riconoscimento che servirebbe anche e soprattutto a calmierare il malcontento che comunque esiste già tra gli operatori, non certo creato da noi. Abbiamo anche effettuato delle simulazioni, ma crediamo che sia in questo caso opportuna una concertazione sindacale perché più appropriata, ma riteniamo che un investimento di 2.400.000 euro darebbe risposte importanti a tutte queste categorie ora escluse e certamente ridurrebbe l'esodo verso altre Regioni, soprattutto degli operatori socio-sanitari.

Tenuto conto che, in occasione del dibattito sul bilancio e discutendo un ordine del giorno appropriato, l'Assessore si era espresso dicendo che al momento era un impegno che non si poteva assumere, quindi, ai fini dell'eventuale presentazione di un adeguato provvedimento legislativo che stiamo predisponendo e che presenteremo nei prossimi giorni, noi chiediamo intanto come sono state utilizzate quelle risorse che sono andate in avanzo in USL, i famosi 9.300.000 euro, quindi circa quasi 2 milioni e mezzo di risorse in avanzo, nei due anni ovviamente, ma soprattutto chiediamo se è intenzione della Giunta regionale prevedere l'indennità anche agli operatori socio-sanitari, alla dirigenza medica del comparto amministrativo, per il comparto tecnico e per la dirigenza professionale, investendo quei 2.400.000 euro che sarebbero necessari per una giusta equità.

Dalle ore 10:31 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Informiamo di aver già svolto importanti confronti con le parti sindacali per individuare insieme le possibili soluzioni e i percorsi amministrativi percorribili all'interno dei canonici istituti contrattuali previsti dalle contrattazioni sindacali: ultimo di questi confronti, lo scorso 2 febbraio, insieme al Presidente della Regione.

Sono infatti già in corso i necessari approfondimenti, anche con i competenti uffici dell'USL, finalizzati a individuare le possibili soluzioni nell'ambito della contrattazione integrativa. Vi è infatti la consapevolezza, con particolare riferimento agli operatori socio-sanitari, che tali attenzioni debbano trovare concreta valorizzazione nell'ambito degli istituti contrattuali. I fondi regionali destinati all'applicazione della legge regionale 22/2022, la cosiddetta "legge di attrattività 1", trasferiti all'Azienda USL e non utilizzati, come tra l'altro richiamato dalla presentazione dell'iniziativa da parte sua, si qualificano come avanzi: pertanto gli stessi devono rientrare nel bilancio regionale e trovare una destinazione nell'ambito di nuovi e specifici interventi legislativi speriamo di natura sanitaria. Le somme avanzate sulle singole annualità formalmente comunicate dall'Azienda USL all'Amministrazione regionale costituiranno pertanto oggetto di copertura finanziaria in ambito di nuove disposizioni regionali.

Come abbiamo evidenziato nell'ampio e ripetuto confronto in quest'aula - e, tra l'altro, ben esplicitato nel comunicato stampa di tutte le forze di maggioranza di dicembre -, si è completato il corso di valorizzazione complessiva dei professionisti sanitari. Le ventisei figure contrattuali previste dal Contratto nazionale dei professionisti sanitari sono individuate specificatamente e non sono suscettibili di aumento o di diminuzione da parte nostra: sono individuate a monte. Questa normativa, tra l'altro, era volta al rafforzamento della presenza sanitaria sul territorio regionale, tutto ciò, tra l'altro, secondo il solo mandato politico ricevuto dopo la prima legge di attrattività. Tale percorso, già inizialmente ben individuato e intrapreso con la legge 22/2022, la prima legge di attrattività, si è concluso, come previsto dall'ordine del giorno approvato dal Consiglio, il 19 ottobre del 2022 con la legge di attrattività 2 cioè l'attuale l.r. 27/2023.

Ultimato questo percorso, che poteva riguardare esclusivamente i professionisti della sanità, sono i venticinque che mancavano rispetto alla legge di attrattività 1/2022 perché gli infermieri erano già stati inseriti nella legge d'attrattività 1. La maggioranza regionale ha in ogni caso sottolineato la propria attenzione nei confronti di tutti gli operatori nel mondo della sanità e su questo stiamo concentrando il nostro impegno. Siamo pertanto a condividere pienamente quanto portato all'attenzione da quest'iniziativa circa la necessità di individuare percorsi utili a valorizzare tutto il personale che, a vario titolo, presta la propria attività nel mondo della sanità. Tra l'altro, collega Baccega, nell'essere assolutamente solidale con quest'iniziativa, a nome del Governo specifichiamo anche che abbiamo avuto degli incontri specifici con tutti i sindacati che hanno deciso di trattare questo tema ai quali, a tutti quanti, abbiamo comunicato la stessa cosa. Peraltro alcuni sindacati si erano già espressi a monte rispetto all'esigenza di trovare le soluzioni adeguate all'interno dei dovuti istituti contrattuali, abbandonando leggi specifiche, con tutte le problematiche che queste comportano. In tal senso il 2 di febbraio il sottoscritto e il Presidente della Regione abbiamo voluto richiamare un ritorno ai giusti rapporti per risolvere questo tipo di necessità che non solo condividiamo, ma troviamo assolutamente legittime, e da parte dei sindacati, con i quali la collaborazione e il confronto è sempre proficuo e assolutamente cordiale, è arrivata una condivisione rispetto al fatto che arriveranno delle proposte che si devono racchiudere all'interno dei dovuti istituti contrattuali. Anche per quanto riguarda gli operatori socio-sanitari, il percorso che avevamo individuato già nel comunicato stampa di dicembre sta avendo concreta prosecuzione.

Presidente - La parola al collega Baccega.

Baccega (FI) - Grazie Assessore. Lei quindi mi dice che qualcosa si sta muovendo; noi vogliamo sottolineare fortemente l'esigenza che da più tempo portiamo avanti proprio per far sì che non si scrivano più articoli come quello che è apparso su "La Stampa" dove si titola: "Umiliati dalla legge che si esclude dall'indennità"; riguarda le OSS, gli operatori tecnici OCSE, gli ambulanzieri e il comparto amministrativo che lamentavano questa dimenticanza nel percorso della legge di attrattività. Se la scelta è quella - concentrati gli sforzi insieme ai sindacati - verso un istituto contrattuale che va ad ampliare il rapporto economico anche per queste categorie, noi ci prendiamo tempo, nel senso che abbiamo una legge pronta, se c'è questo percorso, la mettiamo per un momento in stand-by, dopodiché se non si arriva a una definizione soddisfacente, ovviamente la presenteremo.

Va detta un'altra cosa: come sapete, abbiamo vissuto da febbraio 2020 in avanti con il discorso della pandemia, le OSS e gli ambulanzieri erano vestiti come i medici e come le infermiere e questo non può non essere conosciuto. Tutti quelli che andavano in Ospedale dovevano vestirsi in un certo modo, quindi riteniamo che sia doveroso dare loro il giusto compenso e una giusta soddisfazione rispetto a tutti gli altri professionisti della sanità evitando guerriglie, nel senso "perché a loro sì e a loro no? ", evitando questa iniquità che in questo momento c'è ancora. Comunque ringrazio per la risposta.