Oggetto del Consiglio n. 3231 del 7 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3231/XVI - Interpellanza: "Soluzioni per risolvere le criticità inerenti la struttura presso la quale sono state trasferite le attività di fisioterapia riabilitativa".
Bertin (Presidente) - Punto n. 44. Consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Torniamo su un tema che è già stato affrontato sia dal nostro gruppo nel primo Consiglio dopo la pausa estiva, sia più recentemente dai colleghi di Rassemblement Valdôtain, cioè il trasferimento dell'attività di fisioterapia riabilitativa per adulti dalla sede dell'ex maternità a locali di proprietà privata alla Croix-Noire.
Il 27 settembre scorso, l'assessore Marzi, rispondendo al nostro question time, ci aveva detto che il trasferimento si rendeva necessario in attesa di poter disporre della struttura di Via Brocherel e che, di conseguenza, per l'area adulti, cito: "Si è cercata una disponibilità nell'area adiacente ad Aosta in località Croix-Noire. La sede oggetto di valutazione è quindi posta fuori dai confini della città, ma in area adiacente senza soluzione di continuità viaria con il Comune di Aosta, servita dai mezzi pubblici e con ampia possibilità di parcheggio".
Rispondendo poi al collega Lucianaz, il 23 novembre scorso l'Assessore aveva sottolineato: "La facile accessibilità dei locali alla Croix-Noire, già autorizzati come struttura sanitaria" - ragione per cui si era fatta anche quella scelta -e ribadito "La presenza dei mezzi pubblici e ancora l'ampia possibilità di parcheggio".
A dicembre il servizio è stato effettivamente trasferito in località Croix-Noire numero 45/B, come si evince anche dalla deliberazione n. 604 del 30 novembre, deliberazione del direttore generale della USL, in cui si apprende che il contratto per la locazione avrà una durata di quattro anni prorogabili, dal primo dicembre 2023 al 30 novembre 2027, con un canone mensile di 2.900 euro Iva esclusa.
Nelle settimane scorse sono state rilevate, anche pubblicamente sugli organi di stampa, diverse criticità riguardo alla funzionalità della nuova sede, in parte le stesse criticità che erano state rappresentate già nella discussione del nostro question time a settembre. In particolare, secondo la funzione pubblica della CGIL, risulterebbero inadeguati, cito anche qui: "Gli spazi per far camminare i pazienti, la porta non dà accesso in maniera opportuna ai disabili, per loro non ci sono parcheggi, mentre i punti di sosta sono lontani per tutti, così come lo è la struttura per le persone che devono accedere con mezzi pubblici. Sono arrivate lamentele sia dagli operatori che dicono come la struttura non vada assolutamente bene per il servizio, sia dall'utenza per il problema del parcheggio, perché la porta va tenuta aperta per chi ha la carrozzina, e per l'ascensore piccolo, non adatto a tutte le carrozzine e assolutamente non conforme per le barelle".
Ho letto delle informazioni che sono riportate in un articolo apparso su Aostasera del 5 gennaio 2024.
Sempre secondo il sindacato, già ad agosto erano state avanzate delle perplessità circa la struttura individuata e così scrive: "Il giorno dopo la riunione sindacale contestavamo sia le modalità sia il luogo, che già ritenevamo inadeguato allora. É un posto che conoscevamo tutti e abbiamo fatto presente che, per un'utenza così grande - il servizio copre tutta Aosta e i dintorni - non era idoneo".
A queste lamentele ha risposto, sempre a mezzo stampa, il direttore dell'area territoriale della USL secondo cui: "La struttura ha passato tutti i controlli dell'ufficio tecnico, abbiamo trasferito il servizio in locali completamente nuovi, modernizzati e riqualificati, ci siamo occupati di dare un servizio e al momento non mi sono state notificate queste criticità. Ho parlato anche con il personale prima del trasferimento proprio per dare un servizio migliore. "Per evitare i problemi di spazio segnalati" - dice il direttore dell'area territoriale - "Si potrebbe dilazionare meglio gli utenti. É una questione da gestire perché altrimenti gli spazi in sanità non bastano mai. Nella struttura c'è un corridoio, ma è chiaro che venti persone non ci stanno, ma riguardo ai disagi non ho informazioni".
Devo dire che alcune di queste affermazioni ci hanno lasciate abbastanza perplesse, perché se ci sono degli utenti che hanno bisogno di effettuare delle terapie riabilitative, io credo che lo debbano fare in tempi congrui e credo che diventi abbastanza difficile dilazionarli; se io devo recuperare l'uso di una gamba in questo momento, dilazionarmi nel tempo significa che il mio recupero andrà avanti chissà quanto.
Poi diventa ancora più difficile se nel corridoio che viene citato non possono starci nemmeno venti persone, considerato che questa struttura deve servire non solo tutta la città ma anche i dintorni.
E poi ancora più perplessità ha destato l'affermazione: "Riguardo ai disagi non ho informazioni", che va un po' a cozzare con quanto dichiarato invece dai rappresentanti sindacali.
C'è poi un'altra questione: riguardo alla scelta dei locali, l'articolo 56 comma E del codice dei contratti stabilisce che le locazioni dei fabbricati sono escluse dalle disposizioni del codice stesso relative ai settori ordinari, ma sono invece soggette all'articolo 3 che recita: "Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti favoriscono, secondo le modalità indicate dal codice, l'accesso al mercato degli operatori economici nel rispetto dei principi di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione, di pubblicità e trasparenza, di proporzionalità".
Alla luce di queste premesse, quello che chiediamo di sapere è: "Se e con quali modalità, al fine di garantire i principi dell'articolo 3 del codice dei contratti, è stato predisposto un avviso pubblico per l'offerta di strutture da allocare allo scopo del trasferimento delle attività della fisioterapia riabilitativa"; "Se il Governo è a conoscenza di queste criticità che sono state segnalate" e infine "Se intende trovare altre e migliori soluzioni nell'interesse degli utenti e del personale considerato che, come abbiamo capito, la struttura di Via Brocherel non sarà utilizzabile a breve e, di conseguenza, la fisioterapia riabilitativa per adulti e anziani, comprese le persone che hanno una temporanea ma anche permanente disabilità, dovrà essere dislocata per un periodo sicuramente molto lungo".
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Veniamo alla domanda n. 1, "Se e con quali modalità, al fine di garantire i principi dell'articolo 3, è stato predisposto un avviso pubblico per l'offerta di strutture da allocare allo scopo del trasferimento delle attività di fisioterapia riabilitativa".
Ribadiamo quanto detto in quest'aula in risposta alle precedenti iniziative delle scorse sedute consiliari: l'Azienda USL, valutata l'indisponibilità di propri spazi in Aosta, ha avviato un'interlocuzione con il Comune capoluogo per verificare la presenza di sedi possibili allo scopo, adattabili e fruibili nel breve periodo, per il trasferimento del Servizio di recupero e rieducazione funzionale. L'unica sede segnalata dal Comune si è rivelata insufficiente a contenere il servizio per gli adulti ed è risultata inoltre non idonea anche per quanto riguarda il servizio per i minori. A seguito di quest'analisi, e al fine d'individuare la sede più consona al servizio per l'area minori, l'Azienda ha emanato un avviso pubblico che è però andato deserto.
Parallelamente, per quanto concerne l'area adulti, considerata l'indisponibilità di sedi centrali in Aosta, l'Azienda ha valutato possibili soluzioni nell'area adiacente alla città.
La sede individuata è in località Croix-Noire che, seppure posta al di fuori dei confini della città, è collegata senza soluzione di continuità viaria con il comune di Aosta, è servita dai mezzi pubblici e offre possibilità di parcheggio.
La struttura è già in possesso dell'autorizzazione per lo svolgimento di attività sanitaria e gli uffici dell'Azienda USL hanno ritenuto congrue le condizioni del contratto di locazione.
La riorganizzazione del servizio è stata oggetto d'informativa sindacale ed è stata discussa con tutti gli operatori coinvolti.
La domanda n. 2, "Se è a conoscenza delle criticità che sono state segnalate", l'Azienda USL, a conoscenza delle notizie emerse e mezzo stampa, a seguito di verifiche ha comunicato le seguenti proprie osservazioni e le azioni correttive che sta ponendo in essere. La palestra presenta spazi assolutamente idonei per la deambulazione dei pazienti e, nell'eventualità che il portone d'ingresso limiti le manovre per l'accesso autonomo di alcuni utenti in carrozzina, è previsto che il personale di front line fornisca l'aiuto necessario. La questione è stata comunque segnalata all'amministrazione di condominio per l'attuazione degli interventi di competenza.
La disponibilità di parcheggio è garantita dalla presenza di cinque stalli di proprietà esclusiva della sede, di cui quattro riservati agli utenti che, in linea di massima, possono soddisfare la contemporaneità delle presenze nel centro. La disponibilità di posti riservati è comunque comunicata all'utente all'atto della prenotazione.
L'ascensore possiede i requisiti previsti dalla normativa per l'utilizzo da parte di persone in carrozzina e non è ridimensionato per contenere le barelle in quanto in quella tipologia di struttura non giungono utenti in barella.
Venendo alla domanda n. 3, "Se intende trovare altre soluzioni nell'interesse degli utenti del personale, considerato che la struttura di Via Brocherel non sarà utilizzabile a breve e, di conseguenza, la fisioterapia riabilitativa, comprese le persone con temporanea o permanente disabilità, dovrà essere dislocata per un periodo molto lungo".
Al momento attuale l'Azienda ritiene la sede idonea per il servizio. Stiamo però prevedendo tutta una serie di sopralluoghi e di confronti diretti a questa problematica in merito alle soluzioni che sono state individuate e sicuramente il confronto, a seguito anche di tutte le segnalazioni che lei cita e che abbiamo verificato, è aperto.
Presidente - Replica la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Per circa i tre quarti della risposta lei ci ha detto le cose che aveva già in qualche maniera evidenziato le scorse volte e ha ripreso anche parte delle cose che abbiamo detto.
Per quanto riguarda le modalità con cui è stato predisposto l'avviso a cui lei ha fatto riferimento, e che è andato deserto, mi piacerebbe poi approfondire quali erano state le modalità con cui questo avviso pubblico era stato reso noto ed evidente agli eventuali soggetti interessati, nel rispetto appunto di quel principio di pubblicità e trasparenza che viene ricordato dall'articolo 3 del codice dei contratti.
Faccio due conti: sono 2.900 euro mensili, I.V.A. esclusa, per 12 mesi fanno 34.800 euro all'anno, per quattro anni sono quasi 140 mila euro, una cifra che mi sembra di tutto rispetto e che magari meritava una pubblicizzazione ulteriore e più evidente di un avviso, perché poteva forse interessare anche i proprietari che non hanno avuto modo di avere notizie di questa possibilità.
Tra l'altro, nella deliberazione della USL citata, la 604, si legge che la proprietà "Omissis" propone la locazione dei locali siti in località Croix-Noire.
Come ha saputo questa proprietà che c'era necessità di questi locali? Come mai non ha aderito all'avviso pubblico?
Questa è una cosa che non mi è chiara: perché, se c'era stato l'avviso pubblico che è andato deserto, poi dopo una proprietà propone i locali? Non so bene in virtù di quali interlocuzioni, modalità o varie situazioni che si possono essere create ha fatto la sua offerta.
Sulla questione delle criticità, io rimango veramente un po' perplessa, perché lei mi dice: "La USL ha saputo delle criticità dalla stampa".
Ora qui c'è qualcuno che dice le bugie: o è la USL o è la funzione pubblica della CGIL, perché la funzione pubblica ci dice che già ad agosto aveva evidenziato tutta una serie di criticità, peraltro le stesse che noi avevamo evidenziato a settembre, e poi dicono anche: "Conosciamo tutti quel posto e sapevamo già, prima ancora di cominciare, che non poteva andare bene".
Sulla terza domanda lei mi ha detto in buona sostanza: "Al momento la USL dice che la situazione scelta è idonea, quindi va bene così, però si stanno facendo dei sopralluoghi anche per verificare quanto è stato riportato".
Allora, se si fanno anche dei sopralluoghi, da una parte mi viene da dire: bene, significa che c'è un'attenzione, lei ha fatto riferimento alla volontà di tenere aperto un confronto e mi sembra una cosa positiva; di sicuro è evidente a tutti che la struttura di via Brocherel non sarà pronta a breve e i pazienti della fisioterapia riabilitativa, ça va sans dire, sono in una condizione di difficoltà motoria non indifferente. Se raggiungono questa nuova struttura con i mezzi pubblici, la fermata è lontana, e chi ha una disabilità - anche solo temporanea, dovuta a un incidente per cui effettua la riabilitazione - è sicuramente in difficoltà.
Poi lei mi dice che ci sono cinque stalli, di cui quattro sono riservati eccetera eccetera; se questa struttura deve servire per la fisioterapia riabilitativa degli adulti e delle persone anziane, tutta la città di Aosta e tutti i Comuni del circondario... Non so, a me sembra una situazione abbastanza risicata quella della disponibilità dei parcheggi.
Sulla questione dell'ascensore lei ci dice che è a norma, che non c'è nessun problema per quello che riguarda le barelle perché lì i pazienti in barella non ci vanno. Non so se abbiamo un po' la sfera di cristallo per prevederlo, perché in futuro non sappiamo bene che cosa succederà, in ogni caso io credo che un'attenzione maggiore, anche nei confronti degli operatori sanitari, sarebbe necessaria, visto che spesso parliamo di attrattività e di migliori condizioni lavorative e di benessere che dovrebbe essere di tutti, lavoratori e pazienti.