Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3228 del 7 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3228/XVI - Interpellanza: "Informazioni in merito all'ampliamento e ristrutturazione del Presidio ospedaliero regionale Umberto Parini".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39. Consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.

Lucianaz (RV) - Si prepari, assessore Marzi, non sarò tenero nei suoi confronti: da troppo tempo, da almeno 16 mesi, da che sono qui dentro, lei cincischia sulle informazioni e sulla documentazione da fornire ai suoi colleghi, che sono Consiglieri regionali al pari di lei, non intendendo, Assessore, affrontare il problema nella Commissione competente.

Con quest'iniziativa Rassemblement Valdôtain focalizza pubblicamente l'attenzione sulla realizzazione del nuovo corpo G3, cioè la costruzione della nuova centrale tecnologica costituente il terzo lotto della Fase 3 di ampliamento e ristrutturazione del Parini.

L'Ospedale interessa tutti noi Valdostani, in particolare coloro che per tanti motivi, soprattutto anagrafici, non si sono espressi nel referendum del 2007. Ricordiamoci che si parla di oltre 16 anni fa, non dimentico che siete voi, esponenti dell'Union Valdôtaine in particolare, ad avere la cultura d'invitare gli elettori a disertare le urne. Ricordiamocelo, e anche gli organi di stampa dovrebbero ricordarselo ogni tanto.

Ricordo anche che l'opera rappresenterà, per gli anni a venire, il più grande impegno finanziario per la Regione.

Parto dal 19 dicembre scorso, data in cui mentre noi Valdostani eravamo occupati a celebrare la storica Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, si è pensato bene d'organizzare ad Aosta un incontro dei vertici aziendali della società SIV S.r.l. con l'impresa appaltatrice per la formalizzazione della consegna dei lavori delle centrali tecnologiche, per un impegno di spesa ben superiore ai 4 milioni di euro.

La questione ci ha incuriosito non poco - ecco la ragione di quest'interpellanza - pur ammettendo che qualche notizia mi è nel frattempo arrivata, infatti, nei quindici giorni trascorsi dopo il caos combinato dalla maggioranza Testolin durante il Consiglio scorso, grazie a un accesso agli atti, abbiamo intanto ottenuto alcune più che soddisfacenti risposte che mi permettono di avere già in mano preziose informazioni.

All'assessore Marzi oggi chiedo sul progetto definitivo della nuova centrale G3; tra l'altro abbiamo studiato con attenzione le carte e direi che ci si prospetta un quadro agghiacciante: vedremo infatti realizzare proprio sotto le finestre della rianimazione e delle sale operatorie non quel parcheggio pluripiano che avrebbe dovuto ospitare 200 posti auto cancellati nella riprogettata struttura blocco K in seguito a ritrovamenti archeologici, bensì un'opera che consisterà in un manufatto vuoto, non funzionante, senza alcuna apparecchiatura, è quindi un falso (Glielo anticipo già Assessore) che lei ci racconti che la centrale sarà terminata entro il 2026.

La centrale non sarà terminata perché assolutamente non sarò funzionante, infatti SIV con quest'opera non ha appaltato i lavori per una nuova centrale termica: qui si sono appaltate al costo di oltre 4 milioni di euro le sole opere edili della nuova centrale.

Lei sa bene, Assessore, e non ce l'ha mai detto, che le attuali centrali tecnologiche dell'Ospedale, ora in funzione - quelle poste nell'angolo sud-ovest del Parini per intenderci - non saranno messe in dismissione fino ad avvenuto completamento delle fasi 4 e 5 del nuovo Ospedale. Ciò significa che per tanti anni ancora lì avremo in funzione sempre le vecchie centrali tecnologiche, in attesa che la centrale nuova diventi operativa, con le evidenti problematiche di un impianto vetusto, che è datato 2004, e di continue spese da affrontare per tutti gli acquisti tecnologici necessari all'efficientamento ospedaliero, questo per il periodo che oggi mi dovrebbe quantificare, cioè fino alla totale ristrutturazione del vecchio Mauriziano. Quando avverrà?

Secondo me un vero sperpero di denaro pubblico, roba da Corte dei conti!

Passiamo alla logistica: in quest'interpellanza le chiedo, Assessore, per favore risposte puntuali: in quale data avverrà l'inizio materiale dei lavori di scavo per la realizzazione della struttura e se ciò comporterà il taglio degli alberi, su Via Saint-Martin-de-Corléans e su via Chaligne, e l'occupazione totale del marciapiede con la distruzione delle aiuole delle sedi stradali di Via Chaligne e Via Saint-Martin-de-Corléans; in cosa consisterà la modifica al traffico veicolare in quella zona e per quanto tempo; qual è la data prevista per la consegna della struttura totalmente operativa.

Le chiedo ancora di rispondere puntualmente alla domanda sul percorso previsto per tutte le condutture in uscita dalla nuova centrale tecnologica, comprensivo degli apprezzamenti sotto viale Ginevra, compreso il passaggio interrato dei cavi di media tensione e se tutte le condutture dell'acqua di scarico del blocco K confluiranno nell'area centrale tecnologica G3.

Siamo particolarmente preoccupati anche della cantierabilità, che vede proprio in quel ristretto spazio numerose interferenze, anche esterne; mi riferisco ai lavori propedeutici allo spostamento della cosiddetta isola tecnologica, dove confluiscono tutti i rifiuti solidi dell'Ospedale, ridimensionata in modo assurdo e che prevedono lavori di disattivazione delle attuali linee di gas metano, cabina di decompressione, alimentanti le centrali termiche, con successivo spostamento della cabina della linea di alimentazione gas delle centrali attuali, cui seguirà l'esecuzione di nuove linee di alimentazione della nuova cabina, procedendo infine alla rimozione delle vecchie linee e della cabina vecchia, dismessa e procedendo allo spostamento anche delle linee elettriche a media tensione lungo Via Chaligne, che confluiranno anch'esse sempre nell'area in cui si realizzerà l'isola ecologica, proprio in quell'area di manovra dei camion che andranno a caricare i container dei rifiuti. Tutto questo in uno spicchio di terra. Ma come faranno quei camion a fare manovra? Dovrebbe insegnarcelo lei, proprio davanti alle cabine della distribuzione elettrica di media tensione, roba da matti!

Rimane poi l'accesso da Via Saint-Martin verso l'interno per tutti i mezzi delle forniture e delle manutenzioni nell'area.

Ancora: lo spostamento dei pali dell'illuminazione pubblica, insieme alle relative linee di alimentazione elettrica, e la rimozione di tre grandi cisterne interrate dell'acqua, attualmente presenti in adiacenza alle centrali esistenti.

Da dissotterrare le vasche raccolta fango e acque luride che verranno sistemate - lo sa dove, Assessore? - le vasche con la raccolta fanghi e acque luride verranno sistemate esattamente sotto le finestre della sala urgenze della rianimazione.

Gradirei anche qui una risposta come richiesto nell'interpellanza.

Infine, prima di sentire la sua risposta, le chiedo la cosa più importante, quella che potrebbe interessare ognuno di noi, purtroppo, perché chiunque potrebbe trovarsi in condizioni di salute critiche. Mi riferisco ai reparti di cardiologia, unità coronarica, urologia, rianimazione e alle sale operatorie. Abbia la pietà, assessore Marzi, abbiate la pietà tutti voi membri del Governo presenti in sala, esclusi quelli che se ne sono andati - assessore Sapinet, anche a lei mi riferisco -, abbiate la decenza di pensare a chi è ricoverato in questi reparti, a coloro che, sofferenti, si ritroveranno per mesi e mesi un cantiere a pochi metri dalle loro finestre.

Avremo pala e scavatrice, decespugliatori, motoseghe, cippatrici, betoniere, seghe circolari, trivelle, montaggio delle autogru, escavatori, smerigliatrici, autocarri Dumper, martelli demolitori a compressione, con demolizione del piano fuori terra del manufatto contro l'urologia al piano -2, pale meccaniche dotate di dispositivo acustico, trasporto di prefabbricati all'interno del cantiere, posa del silos per pre-miscelati, carico autocarri, autopompe, autobetoniere. Tutto questo a pochi metri dalla rianimazione, dalle sale operatorie.

Nel rispondermi, assessore Marzi, si faccia portavoce del sentimento dei suoi colleghi di maggioranza che, come lei, si rendono responsabili di questo atto osceno, con la scelta di aprire un grande cantiere esattamente sotto le finestre della struttura più delicata dall'Ospedale, che ospita decine e decine di ricoverati, impegnati purtroppo a lottare tra la vita e la morte, ma che dovranno condividere il loro tormento con un cantiere a due metri dalle loro finestre.

Ma per realizzare che cosa? Per realizzare un'opera edile che non sarà funzionante ancora per anni, che non avrà alcune apparecchiature all'interno ma che sarà utile solamente per usufruire dei vostri fondi PNRR.

L'autorizzazione del Comune di Aosta permette di andare abbondantemente in deroga ai limiti della rumorosità, proprio nel luogo più sensibile della città.

Certo, sarebbe l'ennesima nefandezza del sindaco Nuti e della maggioranza Union Valdôtaine e Progressisti di Aosta.

Non parliamo poi delle vibrazioni prodotte dal cantiere; che cosa mi dirà, Assessore? Ci ha pensato alle vibrazioni? Lo sa, vero, che durante i lavori in cantiere non si potrà operare con tante apparecchiature ultrasensibili, utilizzate quotidianamente nei laboratori che proprio lei, Assessore alla sanità, dovrebbe tutelare anziché venire qui a raccontarci il contrario.

Ascolterò il tono della sua risposta, assessore Marzi, lei che si dimostra così poco sensibile, così poco rispettoso nei confronti della sofferenza dei malati, lei che, come tutti i membri di questa maggioranza, sostiene questo progetto demenziale.

Ma non vi stancate di esaltare comunque l'impegno di chi dentro l'Ospedale ci lavora tutti i giorni? Li ringraziate ogni tre per due e poi nel concreto li condannate a lavorare in situazioni di disagio estremo, per anni e anni ancora.

Mi risponda per una volta, non preoccupandosi degli equilibri di questa maggioranza ma occupandosi, una volta per tutte, delle condizioni di chi deve sopportare quel cantiere eterno che è l'Ospedale Parini.

Presidente - Assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Il progetto esecutivo del corpo G3 le è stato consegnato lo scorso 22 gennaio, come da lei richiesto secondo l'articolo 116.

In tal senso è nostra intenzione, come abbiamo già comunicato al Consiglio, portare in V Commissione invece il progetto esecutivo del nuovo Ospedale appena lo stesso sarà validato: quindi vuol dire che un progetto esecutivo c'è.

Il nuovo corpo G3 d'ampliamento delle centrali tecnologiche è finanziato con 3.7 milioni di fondi regionali e 2.7 milioni di fondi PNRR che, come da lei indicato nella sua presentazione dell'iniziativa, non sono nostri, ma appunto fondi PNRR, e, di fatto, la fase G3 ha già dato avvio alla realizzazione del nuovo Ospedale quindi alla fase 3.

In data 29 marzo 2023 la SIV ha pubblicato il bando di gara d'appalto del corpo G3 e SIV ha sottoscritto inoltre il contratto lavori il 28 settembre del 2023, rispettando la milestone del Piano nazionale complementare al PNRR che prevedeva tale adempimento entro il 30 settembre 2023.

Questa si chiama amministrazione e si chiama amministrare correttamente.

La milestone europea prevede inoltre l'avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2023 e la conclusione degli stessi entro il 30 giugno 2026: anche questa data - il 2026 - è prevista dal PNRR e non è un'elucubrazione che abbiamo voluto mettere per complicare la vita dei cittadini, alla quale vita teniamo.

Anche quest'adempimento è stato rispettato - perché questo fa chi amministra e non chi presenta iniziative in maniera accalorata - con la consegna dei lavori tra SIV e impresa appaltatrice avvenuta il 19 dicembre del 2023.

Per quanto riguarda il percorso delle condutture in uscita dalla centrale e gli attraversamenti sotto viale Ginevra, la società SIV ha informato che tali elementi non rientrano nell'intervento di cui trattasi; tali elementi si collocano infatti nel progetto esecutivo di costruzione del nuovo Ospedale la cui predisposizione comprensiva delle verifiche a esse correlate è oramai prossima alla conclusione, attraverso la validazione del progetto esecutivo e la successiva illustrazione in V Commissione: repetita iuvant.

Venendo alla seconda domanda, cioè se la costruzione dell'opera comporterà modificazioni, ovvero spostamenti anche parziali delle attuali strutture funzionanti, in breve l'attuale centrale termica posta nell'angolo sud-ovest del complesso ospedaliero Parini, il silos di deposito dell'ossigeno, il serbatoio esterno del metano, le vasche del depuratore, l'area e isola ecologica.

Il progetto esecutivo di realizzazione delle centrali tecnologiche non prevede modifiche all'attuale centrale tecnica posta all'angolo sud-ovest del Parini. Inoltre non si prospettano spostamenti che coinvolgono gli stoccaggi dei gas medicali e le vasche del depuratore. Specifico per dare risposte puntuali, visto che poi nella replica lei, aprioristicamente, non sarà contento di nulla.

Per quanto riguarda il serbatoio esterno del metano, sono previsti lo spostamento del punto di allacciamento esistente e contestualmente la realizzazione di un nuovo punto di allacciamento. Il nuovo punto di allacciamento offrirà infatti una performance migliore in termini di capacità d'erogazione del metano.

Per quanto riguarda l'isola ecologica, il progetto esecutivo prevede, con modesti lavori, lo spostamento della funzione verso ovest. La nuova configurazione del servizio sarà realizzata in stretta collaborazione con l'Azienda USL che ne curerà la gestione. Si procede con il lavoro di collaborazione anche per la partenza della fase 3, attraverso gli attuali lavori sul G3, che sono stati condivisi.

Veniamo alla domanda 3, "In quale data avverrà l'inizio materiale dei lavori di scavo per la realizzazione della struttura e se ciò comporterà il taglio di alberi, l'occupazione del marciapiede delle sedi stradali in Via Chaligne e in Via Saint-Martin-de-Corléans e quindi quale data sia prevista per la consegna della struttura totalmente operativa": con il mese di febbraio avranno inizio i lavori di allestimento del cantiere e gli interventi propedeutici allo spostamento verso ovest dell'isola ecologica e alla realizzazione del nuovo punto di allacciamento del metano. Successivamente al completamento di tali interventi propedeutici, si avvieranno i lavori di scavo veri e propri.

Nel corso dei lavori è previsto il taglio di due piante sul lato di via Saint-Martin-de-Corléans, al posto di queste si prevedono due nuove piantumazioni in una diversa collocazione, non interferente con le delimitazioni del cantiere.

La realizzazione delle opere non importerà l'occupazione di alcuna sede stradale ma unicamente delle porzioni di marciapiede, lato via Saint-Martin-de-Corléans, per il tempo di realizzazione dei lavori.

Il tempo di realizzazione previsto per i lavori del corpo G3 è di 567 giorni naturali e consecutivi.

Nell'aver risposto in maniera puntuale alle sue domande, indipendentemente dal fatto che lei non ne sarà soddisfatto, ricordo che ha richiamato il concetto di pietà: secondo me è corretto, per chi amministra, non soltanto rifarsi a questo concetto ma al concetto di pietas, che fondamentalmente vuol dire il rispetto per gli altri.

Rispetto per gli altri vuol dire sia il fatto che, come citavano Gino e Michele: "Le opinioni, insomma, ognuno ha le proprie tanto per essere chiari", lei ha espresso delle opinioni mentre noi invece abbiamo risposto con dei fatti, ma il rispetto per gli altri riguarda anche i cittadini, perché chi amministra prende un testimone, lavora nella maniera migliore possibile e porta questo testimone più avanti rispetto al momento nel quale lo ha raccolto: per cui rispetto a quest'opera, questa maggioranza e anche la precedente hanno raccolto un testimone dal 2021 al 2024, hanno operato in maniera solerte, assumendosi delle responsabilità.

Le responsabilità sono incolori, collega Lucianaz, io mi auguro che nel minor tempo possibile lei abbia la possibilità di vivere questa splendida esperienza che ha a che fare con l'Amministrazione e con l'assumersi delle responsabilità perché le assicuro che nel momento in cui questo avviene, soprattutto per chi la vive in maniera così, un po' gridata, il concetto di testimonianza può diventare un martirio (per tornare all'etimologia del termine) quindi - di conseguenza - con il martirio si viene a dover rappresentare di fronte a tutti quanti i cittadini, nei confronti dei quali si è avuto del rispetto, che in realtà le cose che si sono raccontate urlando e lanciando epiteti a chi invece le responsabilità incolori se le assume: ebbene, quelle non erano assolutamente delle cose che si potevano fare.

Noi abbiamo il massimo rispetto sia per il lavoro che stiamo facendo con il Comune di Aosta che, a sua volta, si sta assumendo delle responsabilità, sia nei confronti del Consiglio, della Commissione e naturalmente di tutti coloro i quali stanno lavorando per portare a termine un'opera così ampia, ma soprattutto abbiamo rispetto per quest'Aula e per chiunque porti opinioni diverse su un tema amministrativo e politico così importante, però, per le opinioni, ognuno ha le proprie, mentre i fatti invece sono di coloro i quali si assumono la responsabilità invece di urlare e ululare alla luna.

Presidente - Consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.

Lucianaz (RV) - Avrà la risposta di simile tono. Si ricordi che la mancanza di rispetto ce l'ha lei verso i Consiglieri che sono sedici mesi che le chiedono di comparire in V Commissione per parlare dell'Ospedale, cosa che non è mai avvenuta, se non per un problema alla centrale tecnologica, quindi è lei che da quando è Assessore non ne parla in V Commissione, e di questo ogni tanto accuso il presidente Padovani di non fare abbastanza, però ora pare che sia partito con il piglio giusto.

Il rispetto io ce l'ho - e gliel'ho detto prima, pensavo l'avesse capito - per chi soffre, per chi lavora in condizioni estreme dentro l'Ospedale. Lei vada a vedere in fondo nei laboratori in che condizioni di difficoltà lavorano, avrebbero bisogno di lavorare in uno spazio aperto, bello, illuminato, capiente, invece ci metterete tutti i container, quello delle acque putride davanti alle finestre del laboratorio al piano - 3, e ci metterete anche le vasche, che lei dice che non verranno spostate, invece per effettuare lo scavo, bisognerà levare le vasche della raccolta dell'acqua potabile che verranno messe proprio di fianco ai container proprio sotto la rianimazione, e in quello spazio ci sarò uno scavatore che dovrà livellare tutto il terreno.

Anche questo è rispetto nei confronti di cittadini.

Chiaramente lei ha la priorità per le opere, giustamente, è la sua priorità. Lei deve rispettare un cronoprogramma, ha i suoi impegni di Governo. Io mi occupo altre cose, io mi occupo di cittadini che soffrono e che per quasi due anni vedranno un cantiere sotto i loro letti.

Per il marciapiede, lei sa meglio di me che è prevista una pista ciclabile e sotto la pista ciclabile, proprio nella zona verde, una delle ultime zone verdi dell'Ospedale, larga un metro e venti, passeranno i cavi della media tensione, che sono già previsti in questi lavori.

Per quanto riguarda invece la questione del taglio degli alberi, guardi, io mi sono letto il fascicolo tecnico dell'opera, da una parte si parla di taglio di otto alberi, dall'altra parte si parla del taglio di diciotto alberi al costo di 4.300 euro, quindi probabilmente c'è molta confusione in questo progetto esecutivo.

Lei addirittura oggi mi parla di due alberi, quindi abbiamo tre versioni diverse; con quello che è costato questo progetto, gradiremmo avere un'unica cifra, almeno sapremmo quanti alberi verranno abbattuti.

Poi la modifica al traffico veicolare: lei mi dice che non ci saranno modifiche al traffico, voglio vedere io come riescono a piazzare le palizzate senza occupare una corsia di via Saint-Martin-de-Corléans, oppure anche Via Chaligne, è tutto da vedere, ma lei va tranquillo, lei va dritto per la sua strada, giustamente lei ha le sue priorità e fa bene, vada per la sua strada, e io gliele critico perché non sono le mie.

Lei realizzi tutti i progetti che vuole, concluda tutte le opere incompiute che è riuscito a concludere, io non ho di quelle priorità, io ho un altro compito qui.

4.815 euro per il taglio di diciotto piante, questo fa parte del progetto che lei mi ha permesso di leggere, e senza il 116, lei non ce ne avrebbe ancora parlato di questo progetto immagino, quindi grazie a Dio che c'è questa possibilità di ottenere informazioni.

Del parcheggio da duecento posti auto mi dirà lei dove andremo a farlo, visto che tutto lo spazio sarà occupato dalla centrale tecnologica.

Quanto all'isola ecologica, sono previsti 510 metri quadrati di demolizione, perché spaccheranno tutto l'autobloccante e tutto il cemento in cui ora vengono depositati i container e i bidoni per l'isola ecologica e tutto questo spazio verrà ristretto in quell'angusto prato, adesso è un prato però verrà tolta la parte di terra superiore per fare appunto un'altra gettata in cemento, quindi di verde ne vedremo ancora di meno.

Mi fermo qui, penso che per oggi sia sufficiente.