Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3223 del 7 febbraio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3223/XVI - Interpellanza: "Rafforzamento delle misure di prevenzione negli impianti di risalita dei comprensori sciistici della Regione".

Bertin (Presidente) - Punto n. 33. Consigliere Ganis, a lei la parola.

Ganis (LEGA VDA) - Quest'interpellanza era già stata inserita all'ordine del giorno del Consiglio precedente, il problema è stato risolto ma occorre mantenere alta la guardia.

L'interpellanza vuole mettere in evidenza un fatto avvenuto nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 a Cervinia, un vero e proprio atto di sabotaggio, commesso da ignoti, tant'è che c'è un'indagine in corso, alla seggiovia di Cielo Alto mediante il danneggiamento della fune portante. Un fatto non isolato visto che già nel lontano 2015 si verificò un episodio analogo.

Ricordo che, grazie alle efficaci procedure di sicurezza e di controllo da parte degli addetti agli impianti, il danno è stato subito rilevato prima dell'apertura al pubblico.

Quello che ci rincuora è che, dopo il gesto di sabotaggio, l'11 dicembre la società ha provveduto a ripristinare la fune danneggiata e a riaprire l'impianto ai fruitori dello sci.

Evidenziato l'accaduto, quello che preoccupa maggiormente è che questo gesto potrebbe essere emulato da soggetti socialmente pericolosi, senza tener conto delle conseguenze che ne comporterebbe.

Tenuto conto che la pratica dello sci rappresenta una delle principali risorse turistiche, e visti i numerosi impianti a fune presenti nella nostra Regione, il Consiglio regionale interpella il Governo regionale per conoscere se sia intenzione dell'Amministrazione regionale, in collaborazione con le società che gestiscono gli impianti di risalita, porre in atto ogni possibile misura di prevenzione volta a scoraggiare simile e pericolosi episodi.

Presidente - Assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - La risposta è molto semplice: evidentemente sì, probabilmente a fatti come questi è bene anche non dare continua evidenza, perché poi sappiamo anche che a volte, a forza di parlarne, si rischia poi di creare la voglia di emulare, però in ogni caso sì, sarà un lavoro da fare ovviamente con le società che comunque già in questa direzione operano, perché sono tanti gli impianti di videosorveglianza, tanti gli impianti che sono stati montati per evitare di raggiungere e di dissuadere soprattutto le persone che vogliono, al di là del fare degli atti vandalici, anche mettersi in pericolo. In generale direi che oggi parliamo di impianti a fune ma è un lavoro che si deve fare in ogni situazione dove si possa presentare un potenziale pericolo.

La cosa importante di tutta questa vicenda - per quello che riguarda in quel caso la società che è stata oggetto di questi danneggiamenti ma pure per tutte le altre - è che l'elevato standard di sicurezza, l'attenzione che le nostre società danno alla sicurezza e le modalità con le quali vengono attivati gli impianti hanno permesso di evidenziare da subito il problema e direi che, con la giusta attenzione alla sua interpellanza, continueremo in questa direzione, proprio a tutela di tutte le persone che stanno sui nostri comprensori e degli stessi lavoratori.

Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.

Ganis (LEGA VDA) - Sarò anche io brevissimo, condivido con lei le sue preoccupazioni e il suo pensiero.

È chiaro che controlli sui pali di sostegno, con telecamere e con altri dissuasori, possono far sì che simili comportamenti non si palesino più.

Colgo quindi l'occasione per salutare e per complimentarmi anche con gli ex colleghi della Cervino, augurando loro un buon lavoro.