Oggetto del Consiglio n. 3221 del 7 febbraio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3221/XVI - Interpellanza: "Conferma delle scelte prospettate per l'utilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon".
Bertin (Presidente) - Punto n. 30. Consigliere Perron ne ha facoltà.
Perron (LEGA VDA) - Veniamo al tema di quello che è un po' l'industrializzazione della Media Valle- sarà permesso un excursus storico, l'Assessore non si spaventerà, questa volta non è filosofia ma un po' di storia gliela faccio. Ho fatto un po' di ricerca sul territorio in particolare, su la Media Valle, in particolare a Châtillon, e abbiamo attestazioni d'industria a partire dal basso medioevo, dal 1346, quando venivano prodotti dei cannoni dal mastro Hugonin.
Ancora, nel 1415 c'erano delle fucine vicino al castello di Ussel e i siti più importanti di questo tipo erano Ussel e Saint-Marcel.
Nel 1600, quindi siamo in epoca moderna, abbiamo sempre delle fonderie sul territorio di Châtillon, la Fornace, visibile ancora oggi, e l'industria metallurgica prende poi tutti i secoli successivi, abbiamo la famiglia Bich, abbiamo la famiglia Gervasone, abbiamo poi il tessile con Felix Guglielminetti che mise la teinturerie et fabrique des drap, erano dei lavorati in materiale in lana che proveniva dai montanari di Chamois, di Torgnon, di La Magdeleine, quindi c'era già delle forme di indotto.
Con l'arrivo poi della ferrovia, siamo nel 1886, si apre certamente una nuova fase industriale per la valle intera: nel 1917 viene costituita la Soie, veniva fatta produzione di seta artificiale, viscosa; l'Italia era la seconda produttrice dopo gli USA in quel periodo, ebbe grande successo, ci furono più di 10 mila operai nel periodo fascista, nel 1928 si arrivò a 10 mila operai nella zona della Media Valle, addirittura c'era una succursale negli USA che si chiamava "American Châtillon Corporation". C'erano delle sedi anche a Ivrea e a Vercelli; purtroppo sappiamo che poi ci fu il passaggio in Montefibre, siamo negli anni 80, nel 1983 chiude.
Allo stesso tempo è importante l'industria idroelettrica, perché nel 39, con la visita del Duce in valle, in quello che viene chiamato l'apogeo del periodo fascista e del consenso fascista nella valle - consenso che ci fu, chiaramente - venne posta la prima pietra della centrale di Breil - anche la centrale di Covalou, ad esempio degli anni 20.
Poi arriviamo finalmente vicino a noi, abbiamo la Tecdis, quindi abbiamo il settore elettronico che aveva fino a 400 dipendenti, 120 miliardi di lire di fatturato annui, siamo negli anni 80 - fine anni 80 - chiuse poi nel 2005.
Da lì in poi ci furono una serie di grosse difficoltà. A mezzo stampa, dalla piccola ricerca che ho effettuato, a luglio 2015 leggiamo: "Fallito il progetto di riattivazione del polo", c'è una delibera di Giunta dell'agosto 2013, il giornale scrive: "Il progetto miseramente fallito", non se si ci fosse qualcuno dei colleghi nel 2015 però questo è da notizie stampa, quindi c'era stato un tentativo che non è andato a buon fine.
Poi il territorio di Châtillon, a differenza di Pont-Saint-Martin, supera indenne il periodo che va dal luglio 2015 al marzo 2017, quando in quel caso l'Assessore alle attività produttive dell'epoca era l'ex segretario del PD, Raimondo Donzel, ricordiamo ancora oggi mentore dell'area Gauche-Autonomiste, ottenne grandi risultati con la questione della cioccolata VDA. Anche qua, da notizia a mezzo stampa per ricostruire un po' la storia industriale della Media e Bassa Valle, non so poi com'è andato a finire quel finanziamento di Finaosta da 4 milioni di euro affidato poi a sedicenti imprenditori di uno stato straniero, cioè la Turchia. Non so altro su come andò, ho preso un po' d'interventi, ce n'è qualcuno del consigliere Chatrian, ci sono dei belli articoli interessanti, in particolare La Vallée ho trovato proprio di quel periodo.
Passata questa fase, siamo al 2018, anche qui avevo visto qualcosa dell'allora minoranza, ci fu l'azienda 3M3, non ho grandi notizie in merito; arriviamo al 2019, apprendiamo che VDA Structure puntava a rimettere a lucido l'area e proporre dei progetti in vendita, compreso anche la Balzano e la Fera, anche lì mi pare che poi purtroppo la cosa non abbia avuto un grande seguito.
Arriviamo ormai alla nostra legislatura, ricordo un sopralluogo che è stato effettuato tutti insieme (penso fosse il primo anno, al massimo il secondo, quindi 2020/2021), arriviamo ai nostri giorni, quindi la palla passa a questa Giunta, sebbene con il cambiamento, e da un'iniziativa fatta dal collega della Lega Ganis, avevamo avuto delle risposte dall'Assessore che ci diceva: "Ultimamente abbiamo la certezza di avere un interesse sull'area industriale dell'ex Tecdis da parte di CVA", quindi si aspettava la conclusione dell'analisi.
Ecco perché crediamo di aver dimostrato che la presenza industriale nella Media e nella Bassa Valle è un fattore storico di sviluppo e non possiamo pensare in qualche modo di starne senza anche oggi, ovviamente con un'industria compatibile con l'ambiente.
Quindi abbiamo messo giù quest'iniziativa e le chiediamo, Assessore, se il piano di valorizzazione di CVA, di cui si era parlato, è concluso, le chiediamo quali tipologie di tecnologie vengano prese in considerazione del sopra citato piano, in particolare se includano lo sviluppo del vettore idrogeno, oppure siano legate alla produzione di pannelli fotovoltaici o entrambi, perché si può fare l'idrogeno verde attingendo al solare.
In ultimo chiediamo se gli intendimenti espressi dal Governo regionale di riutilizzare l'area della Tecdis in senso industriale siano ancora tra le vostre visioni all'orizzonte, perché giustamente - e lo ripeto - la Valle d'Aosta ha bisogno anche di impianti industriali, anche se abbiamo un'economia generalmente florida legata sia all'agricoltura sia al turismo, ma chiaramente non possiamo fare a meno di un tessuto industriale.
Tutte le nostre energie pensiamo debbano essere rivolte anche a rivitalizzare quel settore, ben consci delle problematiche che ci sono a partire dagli anni 90 in poi.
Ovviamente contro la globalizzazione è difficile battersi, ma abbiamo delle carte in mano importanti e pensiamo che le dobbiamo giocare.
Le chiediamo quindi ulteriori intendimenti sulla questione.
Presidente - Assessore Bertschy, a lei la parola.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie collega, anche per la ricostruzione che ci evidenzia come questa zona di territorio abbia, nel corso del tempo, rappresentato una grande risorsa economica per i suoi abitanti e anche una ricchezza d'imprese e di tecnologie che poi da allora nel tempo si sono sviluppate, e direi che oggi siamo di fronte di nuovo a un'importante evoluzione in questo senso.
L'area Tecdis - per venire alla storia contemporanea - è segnata da un lungo periodo d'inattività ed è una ferita sul territorio abbastanza importante, perché occupa una superficie enorme, in termini di metri quadri, al momento improduttiva.
L'impegno e quel sopralluogo avevano evidenziato quanto questo sito - come per altri siti dei quali abbiamo già parlato in Consiglio regionale - è importante che torni a essere utilizzato, se possibile in termini produttivi, quantomeno come occupazione per evitare il declino che si vede giornalmente passando da quelle parti.
Andrei sull'ultima domanda a dare qualche notizia in più, però per rispondere al primo quesito, "Se il piano di valorizzazione della società CVA sia concluso", noi ovviamente abbiamo sentito la società CVA per avere alcune informazioni. Sappiamo che, oltre ad aver formulato il proprio progetto sul bando PNRR, c'è in corso una valutazione importante per dare a questo sito più obiettivi di valorizzazione, quindi in questo senso il piano sta andando avanti.
La finalità è quella di un recupero e di una valorizzazione del sito strumentale e ha gli importanti obiettivi di piano strategico attualmente in fase d'implementazione.
La logica di potenziale valorizzazione del sito sarà integrata con l'attuale progetto, che è quello del PNRR, che prevede la realizzazione di un impianto a idrogeno, oggetto di un finanziamento, e con la finalità di creare un polo industriale energetico, con l'obiettivo di avere delle importanti ricadute a livello territoriale.
Rispetto a questo piano che sta nelle strategie della società, che avremo modo di vedere rappresentato quando ci sarà presentato, la cosa positiva è che dal bando PNRR è nato questo interesse e da questo interesse nasce un progetto concreto che adesso le andrò a evidenziare, ricordando che il progetto del PNRR deve essere avviato entro il mese di dicembre 2024 e concluso non oltre il 30 giugno 2026.
Per quanto riguarda il tipo di tecnologie che vengono prese in considerazione dal sopracitato piano - in particolare se includano lo sviluppo del vettore idrogeno oppure siano legate all'uso di produzione di pannelli fotovoltaici o entrambi, con produzione di idrogeno con l'utilizzo di energia solare - come detto la CVA e la controllata CVA EOS, sotto forma di associazione temporanea di scopo con un ruolo di capofila assunto da CVA, hanno presentato questo progetto sull'avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte progettuali volte alla realizzazione d'impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali e dismesse, da finanziare nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza: Missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica); componente due (energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile) e investimento 3.1 (produzione in aree industriali dismesse).
Il progetto, pubblicato dalla Giunta regionale, con delibera di Giunta 1649 in data 28 dicembre 2022, prevede la riqualificazione dell'area industriale dismessa ex Tecdis, immobile che attualmente è di proprietà della società Vallée d'Aoste Structure, con la quale è stato perfezionato in data 27 settembre 2023 un contratto di locazione ultranovennale con durata di anni 11 decorrente dalla data di stipula e con facoltà di tacito rinnovo per eguale periodo, 11 anni, salvo disdetta di entrambe le parti.
Al momento CVA ha avviato un processo istruttorio e deliberativo interno finalizzato a interloquire con VDA Structure per la possibile acquisizione del sito, in via definitiva ovviamente; questo è parte di una contrattazione tra le due società, proprio per poter sviluppare un piano che abbia una gittata e una visione di lungo periodo.
All'interno della suddetta area industriale si prevede la realizzazione di un impianto di elettrolisi per la produzione d'idrogeno rinnovabile, che sarà alimentato dall'energia prodotta da impianti addizionali asserviti, ovvero da impianti di energia da fonti rinnovabili a servizio esclusivo dell'elettrolizzatore, nello specifico un impianto fotovoltaico che sarà connesso a un impianto di accumulo elettrochimico, entrambi installati nell'area dismessa, oltre che da un impianto eolico installato sulle alture di Saint-Denis e da energia prelevata da rete con garanzia d'origine.
L'impianto produrrà idrogeno - sarà un impianto di un Megawatt - che sarà utilizzato come combustibile per l'applicazione di trasporto pubblico e per sistemi di produzione combinata di energia.
La volontà della società è di realizzare un sistema di monitoraggio e controllo di tutte le tecnologie innovative installate da rendere fruibile all'interno dell'area industriale al fine di attivare azioni formative e di attrazione di competenze specialistiche di alto livello in zona.
"Se siano confermati gli intendimenti espressi dal Governo regionale nell'interpellanza di cui alle premesse per l'auspicato utilizzo della zona ex Tecdis di Châtillon nel settore industriale": sì, la struttura regionale sviluppo sostenibile del Dipartimento sviluppo economico ha approvato a marzo 2023, con provvedimento dirigenziale n. 1571, la graduatoria di cui all'articolo 13 dell'avviso citato al punto precedente.
A seguito di tutte le verifiche di ricevibilità dei requisiti di ammissibilità, nonché dell'analisi e dei progetti presentati, il progetto presentato da CVA, che si svilupperà nell'area ex Tecdis, è risultato ammissibile al finanziamento ed è stata concessa a giugno 2023, con provvedimento dirigenziale 3810, un'agevolazione pari a 6 milioni e 100 mila euro.
All'esito delle verifiche, CVA e CVA EOS, l'11 luglio 2023 hanno sottoscritto l'atto d'obbligo, connesso all'accettazione del finanziamento concesso dalla Regione Autonoma e appunto sono in corso la progettazione e tutte le attività connesse a dare avvio al progetto entro il dicembre 2024.
È un progetto da seguire nei prossimi mesi e soprattutto da considerare nei suoi obiettivi e da veder presentato al più presto, quando l'impresa avrà definito completamente questo piano di sviluppo che evidentemente dovrà anche essere parte di un lavoro, di un confronto e di un accordo con il territorio, in particolare con l'Amministrazione comunale, che andrà coinvolta per considerare tutti gli aspetti di crescita e di interesse che il territorio potrà portare a questa progettualità.
Presidente - Consigliere Perron, a lei la parola.
Perron (LEGA VDA) - Direi che sono delle buone notizie, volevamo chiedere sulle tempistiche però ci ha già dato degli orizzonti, entro dicembre 2024 già la partenza. Crediamo che sia un punto importante, e mi auguro anche che a mezzo stampa la questione abbia risalto, perché tutti questi dettagli finora noi non ce li avevamo, e penso che sia una cosa positiva.
Più volte noi siamo arrivati sul tema dell'idrogeno per la Valle, come gruppo, riguardo le sue potenzialità, allo stesso tempo non siamo naïf, conosciamo anche potenzialmente quali possano essere i problemi, il settore dell'idrogeno ancora non ha la maturazione per renderlo così competitivo, è chiaro che servono ingenti fondi pubblici che possano andare in quella direzione, ma - come più volte abbiamo sottolineato - può essere un'opportunità per portare sui territori dello sviluppo, un indotto della manodopera qualificata, degli studi eccetera, quindi un'occasione da non perdere.
Due considerazioni poi di tipo molto più generale: a giugno 2024 ci saranno le elezioni europee, sappiamo che il grande piano ambientalista, il Green Deal, potrà vedere anche delle modifiche, sicuramente, ma è importante intercettare tutto ciò che si può fare a oggi con il PNRR su queste questioni.
Poi a novembre 2024 - il 2024 sarà un anno campale certamente a livello globale - ci sono anche le elezioni negli USA, quindi è chiaro che tutti gli assetti mondiali cambieranno e anche le politiche energetiche ne risentiranno in particolare misura.
Il fatto che la Valle vada verso queste direzioni per ottenere sviluppo sui suoi territori legato a una produzione che abbiamo, grazie al cielo, a livello idroelettrico e che i nostri padri costituenti hanno saputo valorizzare nel miglior modo, anche a livello politico, è un fatto decisamente importante.
Accogliamo quindi con favore quanto lei ci ha detto, ovviamente vigileremo sull'attuazione e sui tempi e mi auguro che questa notizia di potenziale sviluppo arrivi anche ai territori che chiaramente soffrono per una deindustrializzazione che con gli anni si è fatta sempre più forte, dovuta alla concorrenza, dovuta a mille cause su cui noi non possiamo intervenire ma che certo, quando possiamo muoverci, è necessario mettere sul tavolo.
Presidente - L'interpellanza all'ordine del giorno n. 31 è ritirata.