Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3152 del 11 gennaio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3152/XVI - Interpellanza: "Criticità legate all'applicazione della nuova normativa regionale e nazionale in materia di locazioni brevi per finalità turistiche".

Bertin (Presidente) - Punto n. 51. La parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - La legge 191/2023, di conversione del decreto Anticipi, che è stata pubblicata il 16 dicembre, introduce l'articolo 13ter di cui abbiamo già parlato brevemente nello scorso Consiglio con un question time, ma, proprio vista la brevità con cui l'Assessore ha potuto rispondere nello scorso Consiglio, ho deciso di presentare quest'iniziativa un po' anche su sollecitazione delle tante persone forse che hanno bisogno di chiarimenti; e quindi diamo anche la possibilità all'Assessore di poter in qualche modo chiarire quanto prevede quell'articolo 13ter e quanto è intenzione dell'Amministrazione regionale, quali passi intende fare l'Amministrazione regionale in questo senso. Soprattutto perché, nel corso della risposta, l'Assessore aveva dichiarato che nelle prossime settimane verranno effettuati gli opportuni approfondimenti per verificare quali eventuali modificazioni o integrazioni dovranno essere apportate alla legge 11 ed eventualmente la sussistenza dei presupposti, in accordo con la Commissione del turismo, per l'impugnazione davanti alla Corte costituzionale.

Questo perché, come evidenziato dall'Assessore, le criticità che rileviamo in Valle d'Aosta sono state rilevate anche da altre Regioni, che si trovano a dover applicare questa norma nazionale.

Da notizie di stampa, poi, abbiamo appreso che sono stati dati 2.690 CIR (Codici Identificativi Regionali), mentre da segnalazioni di cittadini abbiamo appreso che l'Office régional du tourisme ha inoltrato una nota di ADAVA (Associazione degli Albergatori e Imprese Turistiche della Valle d'Aosta) in cui l'associazione segnalava la propria disponibilità a fornire specifiche informazioni o assistere i soggetti interessati nell'adempiere agli obblighi di legge.

Con quest'iniziativa chiediamo all'Assessore quali sono le segnalazioni e le criticità portate a conoscenza sia dai Comuni che dai proprietari di immobili, a seguito della nuova normativa regionale e della nuova normativa nazionale.

Noi abbiamo messo alcune delle criticità che ci sono state evidenziate, quindi forse alcune in parte saranno quelle anche segnalate all'Assessore, molto probabilmente ve ne saranno anche delle altre. C'è tutta una parte urbanistica riguardante le metrature e le destinazioni d'uso, c'è poi invece una parte dedicata a quello che è l'inserimento del CIR nei vari portali.

Quello che noi vogliamo sapere è se queste segnalazioni sono arrivate anche in Assessorato, se ve ne sono delle altre e come l'Assessorato intende in qualche modo porre attenzione a queste criticità, magari anche rispondendo a quest'iniziativa e dicendo ai cittadini che cosa possono fare rispetto agli eventuali adempimenti.

Chiediamo poi se oltre ad ADAVA che, come dicevo, si è proposta attraverso l'Office du Tourisme, vi sono anche altri uffici regionali, associazioni, sindacati o ordini, che possono fornire queste specifiche informazioni e se anche di questi è stata data ampia diffusione da parte dell'Office.

Come ultima cosa, invece, lo stato dell'arte rispetto a quanto aveva annunciato nel question time la scorsa volta l'Assessore e quindi capire se ci sono delle evoluzioni rispetto a una possibile modifica della legge 11 o ad un possibile ricorso invece rispetto alla legge nazionale.

Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Con riferimento al question time, spero di poterle dare una risposta un po' più articolata - eventualmente le consegnerò lo scritto - come lei ha giustamente detto, ma le risponderò nel quesito 4.

La legge è stata pubblicata il 16 dicembre, noi ne abbiamo parlato il 21 dicembre e lei sa che è difficile prendere contatto con gli uffici romani nei periodi tradizionalmente dedicati alle festività, quindi le anticipo che la risposta n. 4 sarà una risposta che non presuppone alcun tipo di attività.

Partendo dal primo quesito, ritengo opportuno, in prima istanza, informare il Consiglio, al fine di acquisire una prima contezza del fenomeno in argomento, in merito ad alcuni dati di sintesi emersi dall'applicazione della legge regionale 11/2023 a decorrere dal primo novembre 2023 (quindi quando è entrata in vigore ed è diventata operativa la piattaforma, fino alla data di venerdì 5 gennaio 2024): sono stati rilasciati complessivamente 2.721 CIR (Codici Identificativi Regionali), 191 dei quali riferiti alla locazione turistica di sole camere in prima casa, per un numero di posti letto complessivi pari a 11.420, con 1.898 locatori ed un numero medio di posti letto per alloggio ad uso turistico di 4,2.

Per quanto attiene alla l.r. 11/2023, tenuto conto del fatto che il fenomeno della locazione turistica ha una dimensione significativa ed un'elevata complessità, posso affermare che non sono emerse particolari criticità.

Penso che si possa affermare che il modello regolamentare adottato abbia funzionato e che lo strumento informatico, realizzato per la sua applicazione, sia stato semplice ed efficace.

Dico questo anche in relazione a quanto ho potuto personalmente constatare nel corso dei tre incontri con i cittadini, che abbiamo già effettuato con il dirigente, i funzionari della struttura ed il personale INVA a Donnas, Aosta (Sala Viglino) e Arvier, e ne abbiamo programmati altri due per il 18 di gennaio a Courmayeur e per il 5 di febbraio a Saint-Vincent, per coprire, per quanto possibile, tutte le aree.

Incontri ai quali hanno partecipato mediamente tra le 150-200 persone fisiche più i collegamenti in streaming, dove sono stati attivati.

Per quanto si è potuto osservare nell'ambito del servizio d'assistenza quotidiana fornita dal personale della struttura Strutture ricettive e commercio dell'Assessorato e dal contact center di INVA, avviato dal primo novembre e tutt'ora operativo, nella stragrande maggioranza dei casi sono pervenute, più che segnalazioni, richieste di informazioni o chiarimenti che sono state puntualmente soddisfatte, sia rispetto all'interpretazione della legge, sia rispetto alle modalità di compilazione della piattaforma.

Con riferimento ad un numero limitato di casi, sono emerse - com'è fisiologico che sia - delle complessità rispetto al corretto computo del numero massimo di posti letto autorizzabili, ai sensi della normativa nazionale vigente in materia igienico sanitaria, al subalterno catastale attribuito ad alcune unità abitative, alle modalità di esposizione del CIR, alle modalità di compilazione del calendario ai fini del rispetto del limite dei 180 giorni all'anno per la locazione esercitata in sole camere nelle unità abitative a destinazione urbanistica permanente o principale, e alle modalità per richiedere ai Comuni il mutamento di destinazione d'uso del proprio alloggio.

Le segnalazioni dei Comuni si sono limitate ad un numero ridottissimo di casi, riferiti soprattutto ad estremi catastali non propriamente corretti e a fabbricati utilizzati per la locazione turistica con destinazione d'uso non residenziale.

Relativamente alla normativa statale, quindi l'articolo 13ter della legge 191/2023, di conversione del decreto legge 145 - come lei ha correttamente citato - ribadisco quanto già rappresentatole a riscontro dell'interrogazione del 19 dicembre.

Le disposizioni del predetto articolo non sono ancora applicabili, ma dovranno essere applicate a decorrere da una data non ancora determinata o ad oggi determinabile, ovvero dal 60° giorno successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del CIN, il codice nazionale, fatto non ancora avvenuto e di cui non si ha ancora alcuna notizia, ad oggi.

Oltretutto, la disposizione statale prevede che, prima della sua applicazione, il Ministero del turismo invii alle Regioni, che già hanno disciplinato e rilasciato il CIR, come nel caso della nostra Regione, un codice alfanumerico da anteporre allo stesso, ai fini della sua ricodificazione in CIN, che poi dovrà così essere trasmesso dalla Regione al Ministero medesimo entro trenta giorni dalla data predetta.

Inoltre, entro il 17 gennaio 2024, quindi entro la prossima settimana, dovrebbe essere adottato, previa intesa in sede di conferenza unificata, un decreto ministeriale con cui possono essere individuate le modalità di interoperabilità tra le banche dati nazionali e regionali, ma alla data odierna, anche rispetto a questi due ultimi adempimenti ministeriali, non vi è ancora nessuna notizia.

Le poche richieste di informazioni dei locatori in merito alla normativa statale sono state rivolte nello specifico alla tipologia di estintore da acquistare e al possesso dei requisiti di sicurezza degli impianti che però, è bene sottolineare, è prescritto esclusivamente per gli alloggi ad uso turistico gestiti in forma di impresa, quindi non singolarmente.

In merito al secondo quesito (le intenzioni e le iniziative poste in essere dall'Amministrazione regionale per agevolare i cittadini e gli Enti locali per i rispettivi adempimenti), se lei concorda, salterei questo passaggio, così come quello relativo anche agli uffici regionali e eventualmente altre associazioni - come da lei richiesto nel punto 3 - che si sono adoperate per aiutare i soggetti nell'adempimento di queste norme: c'è l'UPPI, c'è l'ADAVA, come lei ha citato, che oltretutto si è resa anche disponibile per creare un'apposita sezione a suo interno per poter ospitare questo nuovo tipo di offerta turistico-ricettiva.

Per quel che riguarda il quarto quesito (lo stato dell'arte e gli esiti degli approfondimenti), come le dicevo, la legge 191 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2023, ovvero alla vigilia delle festività nel corso delle quali, come è facile immaginare, è stato impossibile avviare l'istituzione dei necessari tavoli tecnici multidisciplinari per gli approfondimenti del caso in merito alla legge statale.

Ciò nonostante, la struttura competente dell'Assessorato ha effettuato una prima analisi di quegli aspetti che potrebbero - uso il condizionale - comportare modificazioni ed integrazioni alla legge regionale 11/2023 e di cui di seguito fornisco una rapida e sintetica rappresentazione: l'estensione della disciplina regionale, che è limitata alla locazione turistica breve con contratti fino a trenta giorni, anche ai contratti di locazione per finalità turistiche di durata superiore ai trenta giorni, quindi senza alcun limite massimo di durata; la previsione della ricodificazione del CIR come CIN, con l'aggiunta di un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero del turismo; la previsione, per i soli CIR ricodificati e rilasciati a decorrere dal giorno successivo alla data di effettiva applicazione della norma statale, dell'obbligo di attestazione dei requisiti di sicurezza degli alloggi (come dicevo, prima l'estintore portatile e i dispositivi per la rilevazione di gas e monossido di carbonio); la previsione per i soli CIR ricodificati e rilasciati alle sole imprese, a decorrere dal giorno successivo alla data di effettiva applicazione della norma statale, dell'obbligo d'attestazione dei requisiti di sicurezza degli impianti; la previsione dell'obbligo per le locazioni per finalità turistiche esercitate in forma d'impresa, di presentazione di apposita SCIA da presentare allo sportello unico degli Enti locali; l'introduzione di nuove sanzioni in caso di inadempimento dei nuovi obblighi; la previsione del vincolo di destinazione del gettito delle sanzioni incamerato dal Comune al finanziamento d'investimento per le politiche in materia di turismo ed interventi concernenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Informo, infine, che la Commissione politica del coordinamento tecnico turismo nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni, di cui è capofila la Regione Abruzzo, non è ancora stata al momento convocata.

Se e quando sarà convocata, si verificherà con le altre Regioni se sussistano i presupposti per l'impugnazione della norma statale davanti alla Corte costituzionale in punto di conflitto di competenza.

Presidente - Per la replica, consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore della sua risposta e poi prendo volentieri quanto da lei segnalatomi per evidenziarle anche che, rispetto alle criticità di cui lei parlava, vi sono, soprattutto rispetto alla questione urbanistica, diverse criticità legate anche ai monolocali, che forse lei per brevità nella sua esposizione non ha evidenziato, ossia monolocali a cui è stata data l'agibilità al di sotto dei 28 metri quadrati, ma che adesso, nella compilazione del modulo del CIR, invece devono dichiarare di avere 28 metri quadrati.

Allora, sotto questo punto di vista, o dichiaro il falso o non posso avere il CIR, quindi rispetto a questa domanda magari le chiederò poi in privata sede quali sono le risposte che ha dato l'Assessorato per far sì che se un monolocale ha l'agibilità possa essere messo a disposizione degli affitti brevi.

Dall'altra parte, come lei ha evidenziato, c'è stato un problema tutto relativo alle destinazioni d'uso, ossia a tutti coloro che affittavano avendo come destinazione d'uso l'abitazione principale, ma questo magari perché neanche sapevano di dover fare tutta quella procedura all'interno del Comune sempre per una questione urbanistica.

Rispetto invece al codice alfanumerico, ho avuto la possibilità di vedere in questo momento i CIR e sono di una lunghezza enorme, perché viene messo "alloggio ad uso abitativo - nome del Comune - numero dell'alloggio".

Se i proprietari devono esporre tutto questo, questa è una di quelle domande... adesso l'Assessore mi dice che basta che espongano solo le ultime due cifre, in sostanza, senza tutta la prima parte, perché quando arriva la mail ai locatari, invece, arriva per intero messa tra virgolette.

Dopodiché, rispetto al numero dei CIR, io magari le chiederò se avete fatto un approfondimento, perché quando eravate venuti in Commissione, voi vi aspettavate un numero molto più alto rispetto a quello che ci ha segnalato anche oggi, si parlava solo di 3.800 abitazioni su Airbnb, dalle notizie che ci avete dato in Commissione.

Sembra che o tutta una parte di cittadini abbiano deciso di non affittare più le loro case, oppure abbiano scelto altri modi, magari l'affitto a lungo termine, altre tipologie di affitto oppure non affittare più la propria casa.

Sarebbe importante che, in qualche modo, ci fosse un'indagine per capire - perché comunque sono veramente tante, perché 3.800 erano solo le case su Airbnb, sappiamo che poi ce ne sono anche tante altre che su Airbnb non c'erano - quali sono le motivazioni e le tipologie di case in questo senso che non hanno richiesto il CIR.

Bene quello che ha detto sugli obblighi di sicurezza, perché era una delle tante sollecitazioni che venivano fatte, quindi ha chiarito che è solo nel caso in cui si faccia come attività; questo è importante.

Rispetto allo strumento informatico, invece, confermo che tutti hanno dichiarato la semplicità di compilazione di questa procedura.

Molto probabilmente, invece, mi sarei aspettata la risposta alla domanda 3 non tanto rispetto a quali sono le associazioni o gli ordini che si occupano di dare informazioni o assistere i cittadini, ma soprattutto perché è stato dato un canale privilegiato ad ADAVA, questo da parte dell'Office; se Office ha ritenuto di dover dire che ADAVA forniva informazioni, molto probabilmente avrebbe dovuto dire che anche tanti altri questo tipo di informazioni, a partire proprio dall'Assessorato, le fornisce abitualmente.