Oggetto del Consiglio n. 3147 del 11 gennaio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3147/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla 'Dropping Terapia' praticata nella struttura di terapia antalgica dell'Ospedale Beauregard".
Bertin (Presidente) - Punto n. 46. Consigliere Baccega, per l'illustrazione.
Baccega (FI) - Ci siamo più volte occupati in questo Consiglio regionale della struttura di terapia antalgica, ricordo, in particolare, in occasione degli approfondimenti per la legge sulla fibromialgia.
Esiste comunque una terapia innovativa ed alternativa che va ad alleviare il dolore fisico che, in molti casi, costituisce davvero un ostacolo quotidiano per troppe e molte persone. Queste persone, che soffrono di forti dolori, da questa terapia traggono un grande ed importante sollievo.
Parliamo della "Dropping Terapia", che normalmente si pratica nella struttura di terapia antalgica, che consiste nel posizionare, sui punti inibitori del dolore, i "Trigger Drop", compensatori che sono sagomati per la modulazione del dolore diretto e riflesso.
È una terapia rivoluzionaria, che è già adottata nella struttura di terapia antalgica del Beauregard da parecchio tempo e che dà delle risposte significative.
È una terapia che, bloccando il segnale doloroso, che è localizzato nei muscoli e nelle fonti di origine del dolore, fa riscontrare, soprattutto nei casi sintomatici di molti problemi dei muscoli, dei tendini e delle strutture articolari, un forte ed immediato sollievo.
I Drop in realtà non risolvono la condizione medica, ma offrono davvero un sollievo immediato, ma in particolare agevolano e potenziano l'effetto delle terapie riabilitative che vengono prescritte dai medici.
Si tratta di una terapia non invasiva, sicura ed efficace, che allontana il paziente dall'uso dei farmaci, che normalmente viene gestita in modo semplice ed autonomo dal paziente stesso; quindi, direi molto significativa.
Rilevata l'importanza dell'attività ambulatoriale della struttura della terapia del dolore del Beauregard; richiamate anche alcune segnalazioni che ci sono pervenute da pazienti che avevano già la visita programmata per andare a recuperare i Drop e per procedere alla terapia preventivamente programmata; riscontrato che questa terapia, chiamata normalmente "altra agopuntura", non ha potuto essere praticata sui pazienti a causa della mancanza di Drop e quindi i pazienti sono stati rinviati ad altro appuntamento, con il disagio del mantenimento dei dolori, noi chiediamo all'Assessore quali motivi hanno generato la mancanza di detta terapia da somministrare a pazienti che sono sistematicamente aggrediti dal dolore; quando detti presidi saranno disponibili nella struttura di terapia antalgica e se intende assicurare che saranno attuati accorgimenti organizzativi finalizzati ad accorciare i tempi d'attesa e dare priorità ai pazienti ai quali sono state rinviate le terapie già prenotate.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Il trattamento di "Dropping Terapia" oggi non rappresenta una prestazione dovuta come i livelli essenziali di assistenza e la sua erogazione si è potuta rendere possibile solo in quanto oggetto di uno studio pilota, che soltanto ultimamente ha avuto il parere positivo del Comitato etico, in quanto tale trattamento aveva natura sperimentale, e pertanto le forniture potevano essere assicurate solo sino al 31 dicembre del 2023, con risorse finanziarie dedicate.
Le scorte residue, attualmente ancora in dotazione dell'Azienda, vengono utilizzate a favore di pazienti più fragili.
Considerata l'efficacia della terapia, nonché gli esiti positivi dello studio, che appunto erano sottoposti all'approvazione del Comitato etico, è soltanto adesso possibile, da parte dell'Azienda, procedere con nuove forniture.
Parallelamente, sono in corso i necessari approfondimenti per disciplinare tali prestazioni, perché, fino a quando la sperimentazione non fosse finita e l'esito del Comitato non fosse stato positivo, non era possibile prevedere che tali prestazioni aggiuntive potessero entrare nei livelli essenziali di assistenza, in modo da poter stabilizzarne l'erogazione e prevederne anche la regolare copertura finanziaria.
Nel corso degli ultimi due anni tale attività si è molto estesa e ha riguardato la terapia muscolo-scheletrica, la terapia per cefalea, cervicalgia e nevralgia trigeminale, la terapia per pazienti oncologici e donne in gravidanza, la terapia per pazienti con patologie varie.
I principali benefici ottenuti sono, tra l'altro, l'attenuazione di molti sintomi, la minore assunzione di altri farmaci, perché il trattamento di Dropping può risultare efficace anche a seguito del trattamento di agopuntura.
Infatti, il posizionamento del dispositivo medico produce un effetto benefico sui pazienti in cura, che si prolunga nel tempo.
Grazie a tutto ciò, i trattamenti di agopuntura di norma più frequenti vengono quindi diluiti nel tempo e possono essere programmati ad intervalli di 2-3 settimane.
Fanno eccezione i pazienti sottoposti settimanalmente a chemioterapia o con problemi particolarmente urgenti, per i quali il servizio è sempre stato disponibile.
Ad oggi, sono seguiti 72 pazienti oncologici, i quali hanno raggiunto il contatto dell'ambulatorio in parte su indicazioni dell'oncologia, in parte attraverso il passaparola e anche grazie alla sensibilizzazione svolta dall'Associazione dei pazienti familiari.
Dei 72 pazienti oncologici attualmente seguiti, si stima che il 10% beneficia della sola agopuntura, il 20% beneficia della sola Dropping Terapia e il 70% beneficia della combinazione delle due tecniche.
Appurata quindi l'efficacia del trattamento, anche in combinazione con le prestazioni di agopuntura, sono in corso ulteriori approfondimenti per ampliarne le aree di utilizzo.
Attualmente, è in atto uno studio, approvato tra l'altro dal Comitato etico, su patologie riguardanti la spalla e sono inoltre in previsione due ulteriori studi sulla cefalea trigeminale e sugli effetti collaterali dei trattamenti antineoplastici, quali le parestesie e la nausea.
Di fatto, quindi, per dare un messaggio assolutamente positivo, è importante comprendere che, nel momento in cui gli studi sono studi pilota, hanno necessità, una volta che questi vengono finiti, di avere ovviamente esito positivo - come nel caso specifico è stato - e quindi poi, soltanto quando l'esito è positivo, si può inserire, naturalmente se se ne ha la disponibilità e la capacità, all'interno dei LEA aggiuntivi questo tipo di prestazione. Ed in tal senso ci stiamo muovendo.
Presidente - Consigliere Baccega, a lei la parola.
Baccega (FI) - Nel suo intervento, alcuni elementi di soddisfazione, altri un po' meno.
Lei mi dice che ci sono in magazzino dei Drop ma sono destinati solo alle persone fragili: mi sembra anomalo che comunque le persone che avevano prenotato entro fine anno, entro fine 2023, la loro visita e il loro percorso, fossero state rinviate; elemento estremamente negativo, questo. Poi mi dice che non è un LEA e il Comitato etico ha dato parere positivo soltanto recentemente.
Bene, forse visto che la sperimentazione scadeva il 31/12, forse era opportuno prendersi per tempo. É sempre un discorso di organizzazione, perché alla fine poi le persone stanno male, soffrono, e qui è terapia del dolore, dolore molto forte, dolore lancinante, e bisognava solo intervenire per tempo.
Non do delle responsabilità a lei, ma dica a coloro che sono predisposti a gestire questi percorsi, che lo facciano con i tempi dovuti, per garantire alle persone che soffrono di questi dolori le loro cure palliative.