Oggetto del Consiglio n. 3146 del 11 gennaio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3146/XVI - Interpellanza: "Motivazioni dell'entità dello stanziamento di spesa per l'applicazione nel triennio 2024/2026 della legge regionale 22/2022 in materia di indennità sanitaria temporanea".
Bertin (Presidente) - Punto n. 45. Illustra l'interpellanza il consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Torniamo su un argomento che ha riguardato la fine delle attività consiliari dello scorso anno, in particolare su due importanti provvedimenti di legge che sono stati oggetto di discussione nell'ultimo biennio.
Da un lato, la legge 22/2022 e poi, successivamente, quello che è stato il disegno di legge 127. In realtà, ce n'è anche un terzo, che è il disegno di legge 129, quindi sono tre provvedimenti.
In quest'interpellanza, l'obiettivo è cercare di fare un po' di chiarezza rispetto a quanto è emerso nel corso, in particolare, del percorso che ha portato all'approvazione poi del disegno di legge 129.
Oggi, noi abbiamo degli stanziamenti relativi alla legge 22/2022, quella che ha introdotto l'indennità sanitaria temporanea o valdostana, che prevede sul triennio di riferimento uno stanziamento annuale di 9 milioni e 300 mila euro.
Questo stanziamento, nel periodo 2022-2024, è stato poi prolungato con il disegno di legge 127 (cioè con il provvedimento di bilancio), con un ulteriore stanziamento sul triennio di annui 9 milioni e 300 mila euro, questo con un emendamento che è già stato oggetto di nostra attenzione e commento nella trattazione del disegno di legge relativo al bilancio.
Sappiamo, ed è emerso in Commissione, ma l'abbiamo scritto anche all'interno delle domande... è una domanda sicuramente lapalissiana, ma utile, per l'economia generale dell'interpellanza, comprendere a quanto ammontino gli avanzi che si sono generati rispetto all'applicazione della legge 22/2022 e soprattutto fare una considerazione di base, che è già stata fatta anche in Commissione: se si generano avanzi il primo anno, e si genereranno anche degli avanzi già prospetticamente sul prossimo triennio, perché lo stanziamento rimane tale?
In sintesi: se so già che si generano degli avanzi, in realtà ho stanziato dei soldi che andranno, in parte, sicuramente in avanzo per effetto della contrattazione ma comunque c'è una quota parte di avanzo che rimane tale.
Soprattutto comprendere perché lo stanziamento, poi, del disegno di legge 129/2023 è nuovo, cioè se ho da un lato uno stanziamento per un provvedimento simile che ha generato degli avanzi e so che mi genererà degli avanzi già previsti, a questo punto sul periodo 2022-2026, perché creo un ulteriore stanziamento con un nuovo provvedimento di legge.
A fronte di questo, l'interpellanza chiede, per l'appunto, se lo stanziamento di cui alla legge 22/2022 abbia generato avanzi nell'ambito della corresponsione della cosiddetta indennità rispetto alla cifra trasferita all'Azienda USL, in caso positivo a quanto ammonti.
La seconda domanda chiede se allo stato attuale della contrattazione gli avanzi già registrati sul primo periodo di applicazione della già richiamata legge si possono ripetere anche con riferimento agli esercizi successivi.
Sono due domande collegate per capire effettivamente le previsioni di avanzo sulla restante applicazione.
Alla luce delle risposte precedenti, quali motivazioni hanno determinato la scelta del Governo regionale di prevedere, anche con riferimento alle successive annualità di applicazione delle previsioni della legge 22/2022, uno stanziamento di pari entità rispetto alla spesa effettiva generata alla prima applicazione della medesima.
Cioè, se so che si genera avanzo, perché continuo a generarlo?
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Le valutazioni utili a determinare l'entità del finanziamento necessario alla copertura della misura sono state svolte con la legge regionale 35/2021 e poi con la legge regionale 22/2022.
L'importo di euro 9 milioni e 300 mila, quale spesa annua stimata come necessaria, è stato determinato tenendo conto del personale in esercizio all'atto della predisposizione della norma; il personale contava in tale periodo di 316 unità di dirigenti medici e 637 unità di personale infermieristico.
A questi sono state aggiunte le previsioni del Piano triennale dei fabbisogni del personale corrispondente al reclutamento di 36 unità di dirigenti medici e 70 unità di personale infermieristico.
La quantificazione è derivata quindi dalla moltiplicazione del numero del personale coinvolto per gli importi lordi in busta previsti dalla norma, sia sul personale dirigente medico, che su quello infermieristico.
A tali importi sono stati poi aggiunti gli oneri in capo all'Azienda USL stimati del 35% della spesa.
Con riferimento all'annualità 2022, l'Azienda USL ha comunicato un avanzo di fondo pari a poco meno di 2 milioni e 400 mila euro e l'azienda ha informato che, dalle prime valutazioni emerse, emerge come verosimile, che per l'anno 2023 l'avanzo di riferimento sia praticamente in linea con quello del 2022.
Per tale motivo, non si è proceduto ad una rimodulazione della previsione di spese, considerando che, per una valutazione complessiva dell'efficacia della norma, sia necessario considerare un arco temporale di più ampia portata rispetto al semplice 2022. Ricordiamoci che la 22/2022 è stata approvata ad ottobre, per cui sulla prima annualità si era appena partiti e il 2023 è stato il primo anno che, a tutti gli effetti, si è calcolato dodici mesi.
Proprio per approfondire gli effetti della misura introdotta, abbiamo tra l'altro previsto all'articolo 5 della l.r. 22/2022 la clausola valutativa che prevede che l'Azienda USL fornisca le opportune e necessarie valutazioni dal momento dell'applicazione iniziale della misura.
Tali informazioni, di cui daremo naturalmente conto al Consiglio, risulteranno inoltre utili proprio per le opportune riflessioni e conseguenti azioni che lei ha posto con la presentazione di questa iniziativa consiliare.
Per di più, a chiusura di tutto quanto riportato, è utile ricordare che fino a che la norma non ha superato il rischio di essere invalidata a causa del contenzioso che era in corso, l'erogazione dell'indennità veniva corrisposta nei cedolini con la clausola "salvo recupero" e quindi, inizialmente, soprattutto relativamente all'anno 2022, non vi erano le condizioni perché la medesima potesse produrre, anche a livello comunicativo, effetti di vera attrattività esterna.
Questo, secondo me, vista l'onestà intellettuale della sua iniziativa, va assolutamente preso in considerazione.
Noi applichiamo una norma ad ottobre del 2022 che doveva parlare d'attrattività, naturalmente poi dopo la contrattazione porta ad una serie di valutazioni che vengono fatte nel 2022 stesso con tutti quanti i "se" e i "ma" del caso.
La prima volta che questa norma viene di fatto applicata è stata il 2023, anno nel quale sono state poste in essere tutta una serie di attività volte soprattutto all'attrattività del personale medico e quindi, di fatto, il 2023 è il primo anno sul quale la valutazione potrà essere fatta in senso dovuto.
Non lo dico a lei, perché questo lei già lo sa, però, naturalmente, è utile dirlo per il dibattito che c'è stato e che continuerà ad esserci: gli avanzi di amministrazione di una legge non possono essere utilizzati per finanziarne eventualmente altre. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci in tal senso a dicembre, siccome poi dopo qualcuno continua a reiterare eventuali "tesoretti", come se fossero i tesoretti che giustamente ognuno di noi può avere nella propria vita privata... ma sulle leggi non funziona così: quanto si risparmia su una legge, non può essere utilizzato per altro.
Presidente - Consigliere Aggravi, a lei la parola.
Aggravi (RV) - Che dire Assessore? Citando una sua consueta affermazione, diciamo che "É un po' largo circa", nel senso che prendo nota delle cifre e dei ragionamenti che lei ha fatto e anche delle puntualizzazioni, in particolare sull'ultimo: è vero, non si possono finanziare altre leggi con degli avanzi, perché se ho già dato dei soldi ad un ente, ovviamente non è che posso andare dall'ente e dirgli: "adesso me li dai indietro", anche se un tempo, almeno con gli Enti locali, qualcuno lo fece, ma questa è un'altra storia.
È proprio per questo che la domanda e l'obiettivo dell'interpellanza era fare chiarezza sul ciclo che ha avuto il finanziamento di queste leggi, perché i dubbi oggettivamente c'erano già alla nascita di quest'indennità sul rischio, chiamiamolo così per capirci, della generazione di avanzi, e quindi di un utilizzo non efficiente della spesa.
Quest'interpellanza non ha l'obiettivo di entrare sulla bontà o meno di questa misura, e soprattutto sulla valutazione di questa misura, che giustamente si farà e si dovrà fare anche soprattutto in considerazione dell'anno che si è chiuso da poco, perché è un anno completo anche di applicazione.
Qualche dubbio, almeno il mio gruppo, l'ha già espresso sul complessivo effetto che questa misura rischia di avere.
Detto questo, gli avanzi si generano e verranno utilizzati in qualche modo dall'ente che ne beneficia o comunque a cui sono assegnati questi finanziamenti che, con tutta eventualità, saranno utilizzati per ulteriori investimenti, perché sappiamo che l'avanzo che viene generato, viene utilizzato e destinato principalmente per quella finalità.
L'obiettivo dell'interpellanza era appunto quello di fare chiarezza in particolare su quella che sarà la vita dei prossimi stanziamenti di bilancio che grossomodo si ripeterà, da quello che abbiamo capito, rispetto a quanto già avvenuto nel 2022.
Ne prendiamo atto e siamo alquanto perplessi rispetto alle prime valutazioni fatte.