Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3145 del 11 gennaio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3145/XVI - Interpellanza: "Verifica sulle reali condizioni delle strutture e delle apparecchiature dei centri traumatologici della Regione".

Bertin (Presidente) - Punto n. 44. Si è prenotato il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (FI) - Evidentemente sarà un percorso piuttosto lungo ed articolato quello che ci vedrà impegnati in questa interpellanza perché, a seguito dell'apertura dei sei centri traumatologici valdostani, sul centro traumatologico di Courmayeur si sono in qualche modo viste tutta una serie di lamentele da parte degli utenti, di perplessità, di valutazioni che, in qualche modo, non sono state così approfondite; quindi, alcune considerazioni su questo percorso vanno fatte in premessa.

Il 15 settembre del 2022, il Comune di Courmayeur evidenzia con un'indagine di mercato la volontà di affidare in concessione il servizio del centro traumatologico, con l'obiettivo di migliorare il livello d'interazione fra territorio e operatori, eccetera, eccetera.

Le manifestazioni d'interesse dovevano pervenire entro il 30 settembre del 2022 e fu pubblicato poi un bando, che andò deserto.

Ma veniamo al 2023: l'11 ottobre 2023 viene pubblicato il bando con la documentazione relativa da presentare, ben un anno dopo la manifestazione di interesse.

Poi, succede che nel Consiglio comunale del 28 novembre, nelle comunicazioni del Sindaco, proprio il Sindaco va ad informare il Consiglio comunale che è in fase di aggiudicazione definitiva la gestione del centro traumatologico, dopo evidenza pubblica con affidamento all'ospedale Galeazzi e con contratto di sei anni ed eventualmente altri sei anni.

Ecco che sulla base delle tante rimostranze che ci sono pervenute e le tante criticità che abbiamo letto sui social e sui media, anche dopo un inevitabile approfondimento da parte nostra, non possiamo non segnalare alcune problematiche che sono già state evidenziate, ed invito i colleghi eventualmente che vogliono approfondire questo tema, ad andare a leggere sul sito del Comune di Courmayeur i quesiti che sono stati posti e le risposte che sono state date.

Tempistiche strette, pubblicazione del bando l'11 ottobre, sopralluogo obbligatorio da parte degli interessati tra il 18 e il 26 ottobre, presentazione delle offerte entro il 2 novembre, con decorrenza del contratto di affitto dal 13 novembre.

Credo che o tutto era pronto o sfido chiunque a partecipare a detta gara. E questa è la prima perplessità.

Va detto che secondo quanto previsto dal protocollo siglato tra Azienda USL e Comune di Courmayeur per la gestione delle attività sanitarie del centro traumatologico, all'articolo 2, "I centri traumatologici sono in attività nel periodo invernale secondo un calendario definito di stagione in stagione in base anche alla situazione d'innevamento e all'apertura dei comprensori sciistici". E fin qui, è corretto.

"Una volta stabilito il calendario, i centri traumatologici devono rimanere aperti tutti i giorni, sabato, domenica e festivi compresi, con orario continuato dalle 09:30 alle 17:30, per un numero minimo di otto ore, assicurando il trattamento di tutti i pazienti presenti in sala d'attesa fino alle 17:30".

Riflessioni che facciamo: essendo prevista l'apertura degli impianti per la stagione invernale 2023-2024 il 25 novembre, le tempistiche di pubblicazione del bando certamente non sono state compatibili con una serie di documenti da esibire, se non già pronti prima: procedure di richiesta delle autorizzazioni sanitarie, la stipula dei contratti da parte dell'operatore economico con i fornitori di internet, di telefonia, la dotazione da parte dell'operatore economico delle attrezzature informatiche, la stipula dei contratti da parte dell'operatore economico con i fornitori per l'adeguamento della rete informatica, i POS, il servizio antincendio, la gestione dei rifiuti sanitari, il server di gestione delle prenotazioni, tanti adempimenti. La stipula da parte dell'operatore economico dei contratti di convenzione con le assicurazioni... Tutta una serie di adempimenti che richiedono inevitabilmente i tempi molto più ampi di quelli che erano a disposizione.

Altra perplessità: la durata del bando. Sei anni, eventualmente riproponendo altri sei anni, successivamente, ma le attrezzature e gli arredi vengono dati in comodato d'uso per due anni, il che presuppone che, a partire dal terzo anno, diventava necessario un investimento corposo per rinnovare tutti i beni strumentali, per le macchine e per le attrezzature per un vero centro traumatologico, e questo è assolutamente non congruo per la durata del contratto.

Ancora, si evidenzia che eventuali interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinaria e adeguamento tecnico e igienico sanitario sono ad esclusivo carico dell'aggiudicatario, quindi, fatto il sopralluogo, se ci sono degli investimenti da fare, li deve fare nel giro di cinque giorni, il che mi sembra abbastanza bizzarro.

Per il nulla osta igienico sanitario, qualora si rendessero necessari degli interventi, il Comune non rispondeva di eventuali criticità.

Ora, si tratta di capire se queste criticità ci sono e io ho delle foto dell'impianto elettrico, del quadro elettrico, e vi assicuro che è preoccupante; non sono un tecnico ma è sicuramente preoccupante.

In un centro traumatologico è necessario avere il bagno per i disabili? Non c'è il bagno per i disabili.

Sono intervenute anche una serie di richieste che si trovano sul sito del Comune che, per ragioni di tempo, non sto ad elencare, ma le risposte talvolta sono poco chiare e fumose e quindi anche forse destinate ad allontanare chi avrebbe potuto partecipare alla gara.

Altro punto fondamentale da chiarire, ed è anche estremamente importante, è l'utilizzo dell'apparecchiatura radiologica arco a C, strumento che ha una qualità non così performante, che ha un'età superiore ai dieci anni e dà immagini a bassa risoluzione, che non consente la diagnosi così puntuale che avrebbero necessitato coloro che erano purtroppo intercorsi in un incidente.

Tant'è che un medico scrive nel referto diagnostico: "Necessita di approfondimento diagnostico con RX standard del ginocchio sinistro non eseguibile in questa sede in quanto, per limiti di tecnica e definizione, con la scopia a disposizione, non è possibile escludere lesioni osteoarticolari".

Questo è davvero preoccupante: vuol dire che il servizio non è completo, vuol dire che quei servizi fanno sì che le persone vengano inevitabilmente dirottate al Pronto Soccorso ortopedico del Parini.

E allora i centri traumatologici che significato hanno, se devono fare una prima visita e poi dopo trasferire tutti al centro traumatologico?

Ieri ho assolutamente detto in Consiglio che mi sono ritrovato all'ospedale Parini l'altro ieri sera, sono passato davanti al centro traumatologico e vi assicuro che c'era una marea di gente, un sacco di persone, almeno trentacinque persone, ed erano le 20:00 di sera.

Altra perplessità: il centro dovrebbe essere costruito con materiale ignifugo; il materiale è ignifugo?

Altra cosa: vengono fatturate ai clienti "prestazioni di radiologia", ma questo non è il servizio che corrisponde, visto che si tratta di semplici scopie, che poi fanno sì, come ho detto poco fa, che vengano tutti trasferiti al Pronto Soccorso del Parini.

Questo è il vero dramma di cui abbiamo discusso ieri e di cui probabilmente discuteremo, qualora venga approvata la risoluzione che abbiamo presentato, nella Commissione competente.

Caro Assessore, do per lette quelle che sono le richieste che vengono fatte nell'interpellanza e poi mi riservo di dare delle suggestioni in replica.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Rispetto alle prime due domande, la risposta che le darò è collegata in maniera articolata alle autorizzazioni legate alla procedura della SCIA che prevede ovviamente rapporti diretti con il privato aggiudicatario.

In base alle disposizioni nazionali e regionali, i soggetti privati che intendono esercitare un'attività sanitaria, presentano una segnalazione certificata d'inizio attività, che tecnicamente viene definita SCIA.

La struttura regionale competente in materia di autorizzazioni e accreditamento, avvia il procedimento di verifica e di valutazione tramite l'OTA da concludere entro sessanta giorni dalla presentazione della SCIA stessa.

Qualora l'OTA ravvisi eventuali criticità riscontrate dall'esame della documentazione presentata dal soggetto privato, oppure in sede di sopralluogo - tra l'altro, questa mattina l'OTA ha risposto all'aggiudicatario, avvisando del fatto che ci sarà un sopralluogo in tal senso -, entro sessanta giorni decorrenti dalla data di presentazione della SCIA stessa la struttura competente adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività.

Questi ordinano, ove possibile, la rimozione delle carenze rilevate, entro il termine minimo di trenta giorni dalla comunicazione di divieto di prosecuzione dell'attività.

Venendo ai casi specifici - perché è corretto anche dare indicazioni delle date -, in data 6 dicembre del 2023 l'ospedale Galeazzi di Milano ha presentato alla struttura regionale che si occupa di autorizzazioni e di accreditamenti, una SCIA per l'esercizio dell'attività sanitaria, ai sensi della delibera di Giunta 167 del 15 febbraio 2019; è stato rilasciato al Galeazzi da parte del servizio di igiene e sanità pubblica dell'Azienda USL il nulla osta igienico sanitario per l'esercizio d'attività sanitaria presso il centro, quale titolo propedeutico per la SCIA.

In data 7 dicembre 2023, la struttura regionale competente ha avviato l'istruttoria tecnico-valutativa, chiedendo all'OTA di effettuare le necessarie verifiche nel centro di Courmayeur e, come le ho anticipato, in data odierna l'OTA ha già risposto rispetto alla presentazione e ai sopralluoghi.

I centri traumatologici hanno operato a pieno regime per le intere festività, al netto di alcune difficoltà iniziali superate, dovute anche ahimè a malattie stagionali degli specialisti, e questo è accaduto anche nel centro di Courmayeur.

La lamentela riguardo all'assenza del medico è stata espressa nel periodo precedente il Natale, in quanto l'aggiudicatario ha aperto il centro di Courmayeur già il 7 dicembre, in anticipo, peraltro, rispetto al periodo ordinario di apertura.

Per l'assenza del medico dovuta a malattia, non è risultata in effetti possibile una sua pronta sostituzione.

Abbiamo avuto modo nella giornata di ieri di dire che, a livello nazionale, i flussi influenzali che abbiamo riscontrato nel periodo 2023-2024 non hanno eguali se non tornando al 2009, e, ahimè, questo ha riguardato anche tanti operatori del mondo della sanità.

Venendo alle modalità d'organizzazione dei centri, le stesse sono definite - come lei sa - dall'Azienda USL con le deliberazioni del direttore generale 460/2022 e 601/2023, ai sensi dell'articolo 12 della legge regionale 4/2008.

Più specificatamente, per la stagione invernale 2023-2024, con deliberazione del direttore generale dell'Azienda USL 622 dell'11 dicembre 2023, sono state approvate le modalità di funzionamento e le bozze di convenzione da stipulare con altre ASL per il reperimento di medici specialisti, ortopedici ed infermieri.

Le modalità contemplano, tra l'altro, anche la possibilità di gestione diretta da parte degli enti territoriali dei centri traumatologici, che hanno sede negli immobili di loro proprietà.

La gestione diretta da parte dell'ente territoriale avviene previa stipula di un protocollo operativo d'intesa con l'Azienda USL della Valle d'Aosta.

Riguardo inoltre all'ultimo quesito, sulla scorta delle esperienze positive delle annualità passate, confermiamo che saranno sicuramente svolte le necessarie valutazioni con l'Azienda per l'attivazione dei centri traumatologici nel periodo estivo, con funzione - tra l'altro - di ambulatori ad accesso diretto.

Presidente - Per la replica, consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Assessore, lei mi ha parlato della SCIA, che è sicuramente un documento urbanistico che viene rilasciato dall'Amministrazione comunale e che va nella direzione di garantire che i locali siano tutti a posto.

Io farei un'ulteriore riflessione ed un'attenzione, e farei fare un sopralluogo, perché le cose non vanno in questo modo.

Lo sappiamo che mancano medici, ma quando si seppe che il Galeazzi aveva vinto questa gara, aveva avuto quest'incarico, si pensava che dall'ospedale Galeazzi il sostituto potesse arrivare in modo immediato.

Leggere sui social "Aperto il centro traumatologico, mancano i medici, manca l'ortopedico, cominciamo bene" è certamente un elemento fortemente negativo per la stazione turistica e per l'intera regione.

Io credo che l'ortopedico o il tecnico di radiologia, che sarebbe importante che ci fosse, qualora ci siano i beni strumentali efficaci ed efficienti per poter fare delle radiologie e per evitare che le persone debbano essere, a seguito di un primo contatto con lo strumento cosiddetto C, debbano andare al Parini. Allora non ha senso, che senso ha? Sono soldi sprecati.

Le faccio un nome: dottor Bassi, ricorda il dottor Bassi, in passato?

La gente andava al centro traumatologico e il dottor Bassi risolveva il problema, la gente non andava in ospedale! Questo è il percorso che noi vogliamo di efficacia e di efficienza per i nostri centri traumatologici. E, secondo me, abbiamo tutte le energie per poterlo fare.

Finalmente, questa Regione non potrà più dire "non ci sono i soldi", perché le risorse sono state assegnate nel bilancio, quindi noi chiediamo fortemente che ci sia una verifica in tutti i centri traumatologici per vedere se i beni strumentali sono funzionali a far sì che le persone non vengano poi portate all'ospedale Parini, che non ne può più.

Io confido fortemente che questo dibattito prosegua in Commissione e vada nella direzione di risolvere questa problematica, che è fondamentale anche per garantire ai nostri turisti un'efficienza, un'efficacia ed anche una tutela sanitaria come si deve.