Oggetto del Consiglio n. 3142 del 10 gennaio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3142/XVI - Interpellanza: "Notizie in merito ai lavori di ristrutturazione finalizzati all'agibilità di un alloggio di ERP assegnato a persona con grave disabilità".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto n. 41 all'ordine del giorno.
Come anticipato, c'è una precisazione dell'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Come richiesto al presidente Bertin - e al presidente Sammaritani adesso - c'è la richiesta di trattare questo punto in modalità segreta. Ovviamente il motivo è legato al fatto che l'iniziativa rende immediato il collegamento con persone assolutamente note su fatti specifici e anche di natura privata del nucleo stesso.
Presidente - Vuole replicare, consigliere Manfrin, su questo punto? Prego.
Manfrin (LEGA VDA) - Come da regolamento, ovviamente c'è, non una replica, ma un intervento a favore e uno contro non di un minuto...
Presidente - Non è tanto questa questione, espliciti le motivazioni secondo le quali non ci sarebbe questa necessità di trattazione a porte chiuse.
Manfrin (LEGA VDA) - Glielo esplicito molto volentieri: ovviamente si parla di un alloggio che non è specificamente identificabile come viene detto, noi parliamo di un alloggio che è di una persona non vedente e non è classificato, non ci sono indirizzi, non ci sono numeri civici o quant'altro che possa far risalire al proprietario.
È un alloggio di cui peraltro anche il proprietario ha voluto parlare anche pubblicamente, non ci sono questioni che attengono al segreto.
Io capisco che il Governo regionale voglia tenere segreto il fatto che una persona non vedente venga costretta a vivere all'interno di un alloggio che non è adatto alle sue condizioni e di cui anche la USL vuole ovviamente...
Presidente - Consigliere Manfrin, rimanga sul generico perché stiamo parlando del regolamento e non del caso.
Manfrin (LEGA VDA) - Ma certo, infatti non sto parlando del caso, sto motivando il perché, secondo me, si deve trattare in chiaro.
Siccome la USL nel merito ha scritto in maniera specifica che quest'alloggio deve essere ristrutturato, non vedo perché la cittadinanza non debba essere informata e soprattutto come l'ARER non consenta di...
Presidente - La pregherei di chiudere.
Manfrin (LEGA VDA) - Concludo subito: ...come sia possibile che l'ARER non proceda con questa ristrutturazione.
Io comprendo la volontà censoria e di evitare che questo venga diffuso all'opinione pubblica, però ritengo che sia invece d'interesse pubblico che questa venga trattata in maniera aperta.
Non ravviso assolutamente alcuna necessità di trattarlo in maniera segreta.
Dopodiché, se così sarà, io chiedo che si voti per renderlo segreto o meno e verifichiamo quali sono i numeri.
Presidente - Sono in grado di decidere da solo, nel senso che l'articolo 45 comma 3 del regolamento prevede che il Consiglio debba discutere in seduta segreta allorquando si tratti di questioni concernenti persone che implicano apprezzamenti sulla condotta privata o sui meriti o demeriti di esse.
A questo punto, considerando che l'articolo del regolamento non fa riferimento alla possibile identificazione del soggetto privato al quale determinati fatti sono riconducibili - altrimenti la norma avrebbe un'estensione estremamente generale e generica - ma piuttosto all'espressione di apprezzamenti e giudizi su condotte e in considerazione anche del fatto non secondario che il tenore di quest'articolo è stato modificato nel 2021, quando prima la formulazione originaria era "Il Consiglio deve discutere in seduta segreta allorquando si tratti di questioni concernenti persone", quindi in quel caso sì che qualsiasi generica indicazione di persone avrebbe dovuto portare alla trattazione in seduta segreta, considerato anche il fatto che apprezzamenti e giudizi che dal tenore dell'iniziativa non appaiono essere potenzialmente possibili, perché non sono nemmeno presagibili, si tratta di una situazione di un ente e di un alloggio, non esistono gli estremi per la trattazione a porte chiuse, quindi si tratta normalmente.
Pertanto per l'esposizione immagino che ci sia il consigliere Manfrin che debba prendere la parola.
Manfrin (LEGA VDA) - Rispetto ai commenti fuori microfono, se mi fossi preparato, non avrei riassunto l'oggetto dell'interpellanza durante il mio intervento. Ringrazio anche il Presidente per la corretta interpretazione del regolamento.
Nel ringraziare ovviamente l'Assessore per la cortese risposta che vorrà fornire, riassumo brevemente i fatti: qualche tempo addietro abbiamo già trattato quest'iniziativa all'interno di questo Consiglio regionale nel quale abbiamo evidenziato come, in virtù di uno scambio di alloggi che c'è stato fra due inquilini ARER, uno di questi due alloggi sia stato assegnato al secondo inquilino senza che questi potesse obiettivamente valutare le condizioni di questo alloggio.
Quest'alloggio era evidentemente in una condizione che lo rendeva non essere abitabile, a maggior ragione in virtù della gravità della disabilità che la persona e che l'utente in questo caso, l'assegnatario, si trovava e in cui si trova tutt'ora, perché non è una disabilità che è superabile.
A fronte di questa criticità, l'assegnatario ha più volte provato a fare riferimento ad ARER per ottenere un alloggio che si confacesse alle sue esigenze e alle sue necessità ma questo non è stato possibile perché ARER ha detto: "Tu hai fatto un cambio alloggio, hai accettato le condizioni di quest'alloggio e va bene".
Il problema è che la persona è non vedente e non ha potuto vedere fisicamente le condizioni dell'alloggio e quindi evidentemente, non potendole vedere, non poteva neanche accettarle e non poteva verificare quali erano le condizioni dell'alloggio.
Quest'alloggio si è dimostrato invivibile, abbiamo documentato le condizioni di quest'alloggio, dove avevamo una cucina completamente distrutta, un impianto di riscaldamento non funzionante, addirittura delle prese scoperte, messe all'altezza del piatto doccia, immaginate voi una persona in quelle condizioni come può articolarsi e articolare la sua vita all'interno di questo alloggio.
Addirittura una badante si è rifiutata di vivere in quell'alloggio, giustamente, perché era privo di riscaldamento e privo di qualsiasi possibilità.
Lo abbiamo detto in lungo e in largo ma non ci è stato dato ascolto.
Alla luce però di queste continue richieste di attenzione, abbiamo poi preso atto e gli inquilini hanno preso atto del fatto che è stato disposto un sopralluogo da parte del Dipartimento di prevenzione e igiene e sanità pubblica dell'USL, sopralluogo poi effettuato.
Come abbiamo evidenziato nel testo di quest'interpellanza, all'interno della relazione fatta dalla USL viene riportato che l'abitazione presenta condizioni generali che appaiono precarie anche per il deterioramento di infissi, intonaco e pavimenti.
Il locale che dovrebbe essere destinato a cucina risulta completamente vuoto, in condizioni igieniche scadenti e con pareti e pavimenti fatiscenti, il riscaldamento a termosifoni, al momento del sopralluogo, non è in funzione e viene indicato dall'assegnatario come guasto e pertanto costretto a servirsi di una stufa elettrica portatile posizionata nel locale adibito a camera da letto, e nel bagno dotato degli elementi sanitari principali, si rileva una presa di corrente a pochi centimetri dal piatto doccia la cui funzionalità è da sottoporre a un accertamento.
Conclude il sopralluogo la USL dicendo: "A parere dello scrivente, risulta necessaria una revisione urgente dell'impianto di riscaldamento e di quello della corrente elettrica, oltre che un programma di ristrutturazione dell'intero alloggio".
È evidente che, di fronte a una relazione di questo tipo, non si può immaginare che quell'alloggio sia vivibile da parte di una persona, soprattutto da persona con disabilità. Ecco perché a fronte di questo, con quest'interpellanza le chiedo, Assessore, se, alla luce del sopralluogo, sia intenzione predisporre i necessari lavori di ristrutturazione per rendere vivibile l'alloggio.
Presidente - Grazie per la risposta. La parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Ho voluto rappresentare la necessità di trattare la risposta in maniera privata, in seduta privata, perché naturalmente la trattazione e la presentazione dell'iniziativa che è stata fatta dal proponente evidenzia soltanto una parte di una lunga storia inerente a un caso specifico.
Per dare risposta invece nella maniera più adeguata al Consiglio, rispetto a quest'iniziativa - che tra l'altro è stata già riportata spesso agli onori della cronaca, non dal sottoscritto - ho preferito chiedere al Presidente del Consiglio, sia precedentemente che attualmente, a tutela naturalmente del Consiglio, ma soprattutto del nucleo familiare, perché le risposte che daremo, trattando un periodo più ampio, rendono evidente che la trattazione del collega Manfrin, che evidentemente conosce soltanto una parte, rischia di essere lesiva di una serie di situazioni specifiche.
Presidente - Chiedo scusa, Assessore, per completare la trattazione di prima, perché è importante credo - al di là di quello che è stato il mio intervento che ha una funzione soprattutto nomofilattica, quindi d'interpretazione - dare un consiglio a tutti quanti nella trattazione di argomenti che potrebbero essere delicati, ogni Consigliere deve assumersi le proprie responsabilità, così come i membri del Governo.
Siccome l'articolo espressamente dice che devono essere trattate in seduta segreta le questioni che riguardano persone nelle loro condotte private o se si fanno apprezzamenti su meriti o demeriti, chiaramente di questo è il responsabile chi fa la trattazione, perché non si può a priori stabilire se qualcuno nella discussione andrà a toccare argomenti di questo genere.
Occorre quindi che ciascuno di noi faccia attenzione a come tratta l'argomento.
Si deve rispettare il regolamento, il regolamento - abbiamo detto e lo ricordiamo a tutti di nuovo - dice non quando si fa riferimento a persone in modo generale, ma soltanto se si parla di condotte private o di meriti o demeriti delle persone.
A questi principi ci dobbiamo uniformare e quindi ognuno di noi deve essere responsabile di questo. Non è previsto un intervento, assessore Caveri...
(intervento dell'assessore Caveri fuori microfono)
Presidente - Deve fare una mozione d'ordine allora. È una mozione d'ordine, assessore Caveri?
Caveri (AV-VdA Unie) - Nelle assemblee di cui ho fatto parte, si chiama "Richiamo al regolamento", quindi mi scuso.
Presidente - Va bene, non è importante.
Caveri (AV-VdA Unie) - Se l'assessore Marzi ha già precisato che nel dover fornire la risposta dovrà trattare di questioni che rendono riconoscibile la persona, con problemi di riconoscimento che vanno a toccare la privacy e probabilmente anche con elementi molto delicati, la Presidenza deve prenderne atto, non è che può far finta che l'assessore Marzi adesso debba mettere le ciabatte e camminare sul pavimento senza fare rumore. Se deve rispondere, deve rispondere, mi scusi, Presidente.
Presidente - Non è corretto quello che lei dice, Assessore, perché non si può in sostanza evitare che qualcuno faccia un'iniziativa perché poi la risposta potrebbe essere violativa. Chi darà la risposta, si assumerà le proprie responsabilità.
Se certe cose non si possono trattare in seduta pubblica non si devono citare, questo è il tema, altrimenti chi fa le iniziative sarebbe ricattabile facilmente, evidentemente, e sarebbe un modo per escludere la possibilità di formulare determinate istanze.
Adesso il Consigliere Manfrin ha trattato, senza far riferimento né a condotte né facendo apprezzamenti sulla condotta di questa persona; analogamente credo debba fare l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Ribadisco il fatto che, come rappresentato senza nomi dal collega, anch'io risponderò senza nomi. Ciò non toglie che già in altri casi specifici l'opinione pubblica si è poi espressa dando dei nomi e cognomi anche se in quest'aula non è stato fatto.
Da parte mia ho dimostrato tutela, non evidentemente ragguagliata.
Al nucleo fu assegnato un alloggio di residenza di ERP con decorrenza primo febbraio 2019, in esito a graduatoria pubblica da bando. L'alloggio assegnato allora era stato completamente ristrutturato prima dell'assegnazione.
Lo stesso nucleo ha successivamente richiesto, di sua sponte, all'ARER uno scambio di alloggio con altro assegnatario, accettandone le condizioni non in buona situazione di manutenzione, fin da subito evidenziata dall'ARER stessa, e di cui il nucleo quindi era pienamente consapevole.
Nonostante le segnalazioni fatte, l'ARER ha dovuto approvare lo scambio consensuale richiesto dai due nuclei, ai sensi del vigente regolamento per la mobilità, con decorrenza contrattuale primo settembre 2022.
Antecedentemente al sopralluogo USL, non sono pervenute ad ARER segnalazioni da parte dell'interessato rispetto a malfunzionamenti, nonostante avesse compiuto un sopralluogo nell'alloggio accompagnato da persona di sua fiducia.
In esito a verbale del sopralluogo USL richiamato dal presentatore dell'iniziativa e inviato ad ARER il primo dicembre 2023, è stato ordinato un intervento alla ditta che si occupa della manutenzione e in data 6 e 7 dicembre 2023 - quindi già con questo diamo risposta al collega Manfrin - i tecnici si sono recati sul posto e hanno riferito di non essere potuti intervenire perché l'assegnatario non ha consentito loro l'accesso.
L'assegnatario ha quindi comunicato telefonicamente ad ARER di non essere interessato a far manutenere l'alloggio in quanto non avrebbe intenzione di utilizzarlo.
In tal senso parrebbe risultare un non utilizzo dello stesso alloggio già in alcuni mesi del 2023.
Il nucleo sempre risulta essere moroso per euro 930,31 rispetto al precedente alloggio assegnato e per euro 2.660,19 sull'alloggio attualmente assegnato.
La Commissione politiche abitative ha dichiarato il decadimento, in quanto il nucleo non occupa stabilmente l'alloggio, e il termine fissato dalla Commissione per il rilascio dell'alloggio è il 30 di marzo del 2024.
Tale decisione vincolante è stata recepita dall'ARER con determinazione 330 del 14 dicembre 2023.
Il nucleo, al fine di non dover rilasciare l'alloggio, dovrebbe occuparlo stabilmente e siglare un piano di rientro. La proposta di sottoscrizione di un piano di rientro con rateizzazione delle quote per agevolare il pagamento dei debiti pregressi è stata comunicata da ARER in data 11 ottobre 2023.
Con la sottoscrizione e l'occupazione stabile dell'alloggio, ARER è assolutamente disponibile a rinnovare nuovamente l'offerta a eseguire e anticipare il costo dell'esecuzione di alcuni lavori e successivamente ad addebitarli nella bolletta di riferimento con la conseguente possibilità di rateizzazione in modo da non gravare in maniera eccessiva sul bilancio del nucleo, proposta precedentemente rifiutata da parte del nucleo stesso.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la sua risposta che mi dà la possibilità anche di evidenziare alcuni comportamenti - potrei anche dire schizofrenici - dell'ARER.
Cominciamo con uno su tutti: lei ci ha tenuto - e io la ringrazio per questo - a evidenziare che il nucleo ha maturato una morosità, morosità che è maturata nel secondo alloggio che ha utilizzato a seguito di scambio alloggio per il quale - ci tengo ad avvertirla - la persona che accompagnava la persona non vedente a fare il sopralluogo era una persona che purtroppo aveva dei problemi psichici - questo è stato evidenziato anche nelle cronache giornalistiche - ma lei e l'ARER non ve ne siete voluti intendere.
Però lei che è sempre documentato, e soprattutto che ha voglia d'approfondire, potrà cogliere questa sfida che le lancio: vada a verificare se le disposizioni dell'ARER consentono un cambio alloggio in presenza di morosità - e credo che il collega Baccega lo sappia bene.
Secondo le regole dell'ARER, fare un cambio alloggio in presenza di morosità non è possibile, eppure a questa famiglia è stato consentito di fare un cambio alloggio; secondo quello che lei dice, allora, ARER ha violato le sue stesse disposizioni.
A proposito, visto che siamo in diretta, saluto il CdA dell'ARER, ci tengo, perché le loro lettere sono sempre ben gradite.
Evidentemente c'è qualcosa che non ha funzionato: in primis rispetto al sopralluogo che è stato effettuato, perché questo non l'ho scritto io, l'ha scritto la USL e se la USL scrive questo, l'alloggio non è assegnabile, soprattutto a una persona che ha una grave disabilità, primo.
Secondo: la famiglia sì, non ha occupato l'alloggio, ma per un motivo specifico, perché quell'alloggio, non avendo il riscaldamento e non avendo la possibilità di abitarlo viste le condizioni, non è abitabile, quindi se io ho un alloggio che non è abitabile, non lo posso occupare, questo è il semplice motivo.
Allora io credo che a valle di tutto ci sia una valutazione da fare: noi per davvero pensiamo che un sistema di sostegno all'abitazione per persone che hanno delle necessità molto forti funzioni in maniera così burocratica: "Un alloggio te lo do, paga, occupalo sennò ti sbatto fuori". "Ah, ma l'alloggio...". "Ma chi se ne frega? L'hai accettato, ah, non importa, colpa tua, vattene via". Qui parliamo di fragilità, parliamo di persone che hanno fragilità e che purtroppo non ricevono un sostegno e un supporto da parte dell'Amministrazione, perché io non penso che nessuno che si trova ad avere una necessità di un tetto sopra la testa arriverebbe addirittura a dover dormire a casa di parenti o a chiedere l'ospitalità agli amici se non fosse assolutamente costretto, e questo è il caso specifico.
Questa persona è stata costretta a richiedere ospitalità, e il fatto che ci sia una violazione da parte delle procedure di ARER, ARER dice: "Se tu hai una morosità incolpevole" - e credo che questo lo dica anche la legge 3/2013, ma lo approfondirò perché è un dato interessante - "Non puoi chiedere un cambio alloggio", eppure ti viene concesso un cambio alloggio.
Questo è particolarmente curioso ma sono certo che ARER avrà fatto tutto nella maniera migliore possibile.
Assessore, io non sono ovviamente soddisfatto rispetto alla sua risposta e non sono soddisfatto rispetto all'atteggiamento che viene tenuto nei confronti di persone che hanno una situazione di grave necessità.
Lei ha giustamente fornito i dati, faremo i necessari approfondimenti e poi vedremo chi avrà sbagliato all'interno di questo percorso e chi dovrà pagare.