Oggetto del Consiglio n. 3137 del 10 gennaio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3137/XVI - Interpellanza: "Riorganizzazione dei servizi svolti dallo Sportello Unico degli Enti locali".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo a trattare il punto n. 36 all'ordine del giorno. Per l'esposizione, la parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - L'interpellanza prende iniziativa dalle audizioni condotte nel corso della discussione di bilancio e direi anche dal rapport annuel della Giunta regionale, in particolare in un passaggio delle principali tematiche giuridiche approfondite dal Dipartimento legislativo denominato "Riorganizzazione dei servizi svolti dallo sportello unico degli Enti locali".
In realtà il tema non è nuovo, almeno per il sottoscritto, ed è già stato oggetto anche di altre iniziative.
Ci sono in particolare due atti che citerò nella presentazione e sono stati citati anche nelle premesse dell'interpellanza: la delibera di Giunta regionale 34/22 e la delibera di Giunta regionale 721/22.
Di fatto con la 34 si costituiva un gruppo tecnico di lavoro composto da rappresentanti della Regione, degli Enti locali, dello Sportello Unico, de La Chambre e quant'altro, che aveva sostanzialmente l'obiettivo di formulare concrete proposte per la modificazione della relativa normativa regionale.
All'interno del deliberato, oltre a identificare puntualmente i membri del gruppo di lavoro, si stabiliva che il lavoro si sarebbe dovuto terminare entro il 30 novembre del 2022.
Nella successiva delibera 721, che prende appunto spunto e corpo dalla 34, si specificava ulteriormente che all'interno del gruppo di lavoro si sarebbero definiti dei singoli dossier di lavoro, suddivisi per le aree tematiche di riferimento, in particolare l'area giuridico-amministrativa, quella del personale, quella dell'area finanziaria, quella dei sistemi informativi e un'area dedicata alla città di Aosta.
In particolare la prima area, quella giuridico-amministrativa - diceva sempre la delibera 721 - aveva come necessità di verifica anche quella di valutare le opzioni atte a meglio garantire la corretta operatività de La Chambre, tenuto conto che la finalità è la semplificazione delle procedure a beneficio delle imprese.
Il mood - potremmo dire - di quest'obiettivo è soprattutto quello di semplificare ed efficientare le procedure che, in ultima analisi, vanno ovviamente a beneficio dell'utenza dello Sportello Unico e quindi, in particolare, delle imprese.
La deliberazione 721 andava quindi a integrare la deliberazione 34 dando mandato al gruppo tecnico di approfondire la percorribilità giuridica del modello d'attribuzione delle funzioni de La Chambre in via prioritaria rispetto al prospettato modello di delega.
Di fatto c'era un'ulteriore evoluzione rispetto a un mandato più esplorativo e più ampio che era quello della deliberazione 34.
A fronte di questo - e cercando di fare il punto e sintesi di quelle che sono state le attività, e facendo soprattutto uno screening di quelli che potrebbero essere stati altri atti che però, almeno personalmente, non ho trovato - l'interpellanza è finalizzata a conoscere i seguenti punti: "Se gli obiettivi definiti all'interno della delibera di Giunta 34 siano stati raggiunti e, in caso positivo, quale sia la proposta organizzativa formulata" e "Quali siano i principali contenuti dello schema di articolato normativo predisposto dal gruppo di lavoro" - si cita la 34 perché la si considera madre di quella successiva -2"e, in caso negativo quale sia lo stato attuale delle attività e delle valutazioni condotte ai fini della riorganizzazione dei servizi svolti dallo Sportello Unico"; con riferimento appunto all'insieme delle risposte, "Come si intenda procedere al fine di dar corso alla riorganizzazione dei servizi svolti dallo Sportello Unico".
È una tematica sicuramente tecnica e soprattutto forse legata più a chi espleta le pratiche all'interno o all'utente tipico dello sportello, però diciamo che in ultima analisi fa parte di quei costi burocratici, che comunque pesano sia in termini di costo effettivo sia, poi, in termini anche di tempo sulle imprese, e sicuramente - come è anche avvenuto nel corso delle audizioni - quello che è emerso è che la volontà è di non complicare la vita nei confronti degli utenti e, nello stesso momento, anche di facilitare le procedure interne e soprattutto, almeno per le parti di competenze, i rapporti tra quest'entità e le singole realtà degli Enti locali, perché se lo sportello dovesse funzionare meglio, e soprattutto se dovesse rispondere al meglio alle imprese, ne va a beneficio sicuramente di queste, ma anche sicuramente di chi opera e lavora a livello di Sportello Unico e anche delle altre istituzioni collegate.
L'obiettivo era comprendere qual è lo stato dell'arte e i ragionamenti che sono stati fatti su questa riorganizzazione.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Nel parlare di Sportello Unico e degli atti che sono stati citati, è bene ricordare che l'origine del confronto politico - che ha portato poi a deliberare in Giunta la costituzione di un gruppo di lavoro - parte dal lontano 2019 quando un gruppo di lavoro, fatto allora, propose, attraverso un documento, tre opzioni per cercare di dare un nuovo sviluppo all'attività dello Sportello Unico.
Da quel documento era nato un confronto politico che aveva poi determinato la scelta d'indirizzare una valutazione di tipo politico tecnico-amministrativo verso la possibile nuova organizzazione con l'impegno di un obiettivo da portare all'interno dei lavori de La Chambre.
Da quel documento nasce questo confronto, nascono questi atti, e nel frattempo - lo dico aprendo e chiudendo una parentesi - nei vari confronti che abbiamo avuto, anche a livello nazionale con altre Regioni, abbiamo sempre avuto modo di presentare un servizio che è migliorabile, perfezionabile e sicuramente da innovare, ma di notevole qualità rispetto a quello di tanti altri territori, sia per la semplificazione che già questo metodo di lavoro ha prodotto negli anni, sia per i tanti passi avanti che sono stati fatti con il servizio associato.
Per quanto riguarda le domande, la prima chiede: "Se gli obiettivi definiti all'interno della DGR 34/22 siano stati raggiunti e, in caso positivo, quale sia stata la proposta organizzativa formulata e quali siano i principali contenuti dello schema di articolato normativo predisposto dal gruppo di lavoro".
La Giunta regionale, con deliberazione n. 34, in data 17 gennaio 2022, ha costituito un gruppo tecnico di lavoro composto da rappresentanti della Regione, degli Enti locali, dello Sportello Unico degli Enti locali e de La Chambre valdôtaine, con il compito di verificare le modalità con le quali effettuare la riorganizzazione dei servizi svolti dallo Sportello Unico, nonché di formulare concrete proposte per la modificazione della relativa norma regionale.
Con successiva deliberazione 721 in data 23 giugno 2022, la Giunta regionale ha altresì approvato gli orientamenti in merito alla riorganizzazione di servizi svolti dallo Sportello Unico emersi a seguito delle prime valutazioni del gruppo tecnico di lavoro, dando mandato allo stesso di approfondire la percorribilità giuridica del modello d'attribuzione delle funzioni a La Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales in via prioritaria rispetto al prospettato modello di delega.
La sopracitata deliberazione, n. 34/2022, ha previsto inoltre che il gruppo tecnico di lavoro terminasse il proprio incarico il 30 novembre 2022 con la predisposizione di una proposta organizzativa e di uno schema di articolato normativo.
Coerentemente con quanto previsto, il CPEL in data primo dicembre 2022 ha trasmesso due documenti che rappresentano le risultanze del lavoro del gruppo tecnico.
Il primo documento, "Proposta organizzativa, macro indicazioni per la riorganizzazione dello Sportello Unico degli Enti locali della Valle d'Aosta", analizza i due modelli organizzativi prospettati, privilegiando quello dell'attribuzione diretta delle funzioni di Sportello Unico a La Chambre valdôtaine, in quanto inedito anche a livello nazionale e dal forte impatto sul sistema che darebbe piena attuazione e valorizzazione all'autonomia regionale.
Il secondo documento, "Schema di articolato normativo, raffronto tra il testo vigente della legge regionale n. 12 del 23 maggio 2011", corrisponde a una prima versione d'articolato che, seppure ancora da affinare rispetto al dettaglio dei contenuti e alla tecnica normativa, ha l'obiettivo d'evidenziare l'insieme degli elementi che costituiscono il quadro della proposta riorganizzativa.
In merito ai contenuti della bozza di articolato normativo, si elencano qui di seguito i titoli principali, non sto a dilungarmi ma non c'è problema poi a fornirle la risposta.
1) titolarità delle funzioni e organizzazione dello Sportello Unico della Valle d'Aosta per le imprese;
2) funzione dello Sportello Unico della Valle d'Aosta per le imprese e ambito d'applicazione;
3) strumenti per l'esercizio coordinato delle funzioni;
4) procedimenti amministrativi di Sportello Unico;
5) trasferimenti del personale, dotazione organica;
6) sede dello sportello, trasferimento di beni e dotazioni tecniche e strumentali.
Nel corso del 2023 sono stati organizzati incontri di confronto politico, tecnico-politico e di presentazione, si è poi atteso il rinnovo degli organi politico-amministrativi de La Chambre e anche quello tecnico, rinnovo che da un lato si è concluso (Quello politico) mentre quello tecnico, come tutti sappiamo, non ha ancora concluso il suo iter; rispetto a questo la domanda n. 2 è superata con la risposta che le ho dato nella domanda n. 1.
Andando alla domanda n. 3, con riferimento alle risposte di cui ai punti precedenti, "Come intenda procedere al fine di dare corso alla riorganizzazione dei servizi svolti dal SUEL": i documenti di confronto ci sono, si tratta ora di concludere una valutazione di tipo politico con i soggetti principali, ovviamente il CPEL e La Chambre.
Sotto questo profilo noi abbiamo indicato la necessità di un confronto che entro la primavera si dovrà concludere in quanto riteniamo che questa strada sia la strada giusta per dare alle imprese la possibilità di migliorare ancora, attraverso l'attività de La Chambre, l'organizzazione di un servizio che ha una ricaduta direttamente sulle imprese, ma evidentemente riteniamo necessario permettere a tutti e due i soggetti di poter completare l'analisi tecnico-politica dei documenti a disposizione per poi assumere una decisione della quale non potremo che fare una valutazione complessiva tutti insieme.
Nel frattempo, nel bilancio di quest'anno, l'Amministrazione, il Governo regionale e la maggioranza hanno messo a disposizione del SUEL un aumento di finanziamento di 600 mila euro all'anno per il triennio in modo da permettere una continuità e una giusta disponibilità per mantenere alto il livello dei servizi, gli investimenti da fare rispetto all'informatizzazione dei sistemi.
Tra l'altro c'è un progetto importante che l'assessore Caveri sta presentando a riguardo dell'attività appunto del SUEL, e crediamo che sia giusto politicamente e quindi riteniamo molto utile l'iniziativa presentata, anche per sollecitare tutti a concludere un ragionamento che, ripeto, parte da un documento del lontano 2019, in cui allora erano stati invitati tutti i soggetti interessati a fare una valutazione per dare un futuro ancora più importante in termini d'organizzazione e d'innovazione al SUEL.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Prendiamo atto della risposta e speriamo che la primavera sia portatrice di una versione definitiva, che si possa poi analizzare più nel dettaglio e affrontare nelle sedi deputate.
Sicuramente è vero, e ben vengano, per carità, gli adeguamenti e soprattutto il finanziamento per mantenere la continuità del servizio, però è anche vero, e lo sottolineavo precedentemente, che il costo burocratico non sempre è efficiente, come neanche gli aumenti di bilancio sono automaticamente una buona cosa; questo lo dico perché poi ogni azione deve essere poi valutata a consuntivo.
Quello che noi ci auguriamo è che nella nuova versione, nel nuovo articolato o comunque nel nuovo modello organizzativo si possano trovare delle procedure di semplificazione e di facilitazione - ripeto - reciproche, sia da parte di chi deve gestire l'infrastruttura burocratica, quindi in prospettiva La Chambre, sia da chi si deve interfacciare all'infrastruttura. Questo per beneficio e per liberare risorse e tempo, che sono a loro volta risorse, reciprocamente, e dedicarle ad altre attività, perché altrimenti la burocrazia sarebbe fine a se stessa. Aspettiamo la prossima stagione - mettiamola così, visto che ci siamo dati la primavera per poter valutare e vedere quello che è il prodotto finale - sperando che possa essere utile a chiunque abbia a che fare con quest'importante realtà della burocrazia regionale.