Oggetto del Consiglio n. 3135 del 10 gennaio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3135/XVI - Interpellanza: "Segnalazione all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari delle contraffazioni del prodotto Fontina Dop veicolate tramite social media".
Sammaritani (Presidente) - Riprendiamo i lavori dell'Aula con l'interpellanza iscritta al punto n. 34 dell'ordine del giorno. Per l'esposizione, ha chiesto la parola il Consigliere Planaz, ne ha facoltà.
Planaz (RV) - È già stato affrontato stamattina dal gruppo Lega quest'argomento e ringrazio loro e tutti quelli che portano a conoscenza di questi fatti, in questo caso molto lontani dalla nostra realtà e dal nostro territorio; come già sottolineato dall'Assessore stamattina, non sempre le operazioni di controllo dei prodotti possono essere eseguite negli altri paesi, ad esempio negli Stati Uniti e nel Wisconsin, come è successo adesso.
Ringrazio anche - non lo conosco - l'autore di quest'articolo, che io ho visto su Facebook, ma immagino sia stato veicolato anche su altri social media, e anche tutti quelli che portano a conoscenza di queste frodi.
Parliamo di un prodotto della nostra regione importantissimo per la tutela del nostro territorio, non solo per quanto riguarda la qualità stessa del prodotto ma perché con il suo fatturato e con il suo indotto consente un mantenimento importante sul settore agricolo - il più importante - perché con questo prodotto si possono utilizzare tutti i prati e i pascoli e, se non ci fosse la conduzione delle mandrie nei pascoli più alti (le nostre mandrie autoctone hanno la caratteristica di poter usufruire di tutti questi pascoli) non si potrebbe portare in commercio un prodotto come la Fontina, e che purtroppo è molto imitato. Una volta forse era più imitato da grandi industrie, anche se poi i nomi si avvicinano molto, tipo il Fontal e tutta una serie di altri prodotti; ma oggi non bisogna abbassare la guardia anche nelle piccole produzioni o nei piccoli commerci, perché io e tutti i Valdostani che tengono molto a questo prodotto prestiamo attenzione alla produzione di questo formaggio, lo fanno anche persone che non sono legate strettamente al lavoro di allevatore che, quando rientrano dalle ferie o quando viaggiano, segnalano la problematica dicendo: "Ho visto della Fontina, non aveva neanche il colore della Fontina, la forma quadrata, rettangolare, di tutti i gusti".
Questo è un appello per cui anche lei, Assessore, dovrà magari interagire di più nella zona commerciale della Fontina perché il maggior punto di riferimento del commercio della Fontina è nel Nord Italia, Nord-Ovest e Nord-Est.
Poi nel Nord-Est andiamo a trovare altre Dop come l'Asiago che sono similari, ma non come la Fontina, perché hanno un'altra tipologia di lavorazione e un'altra tipologia di struttura anche come formaggio.
Noi oggi però come gruppo di Rassemblement portiamo a conoscenza di questa problematica perché è una questione importante, che non dobbiamo sottovalutare se vogliamo mantenere 1) i nostri territori, 2) alta la qualità dei nostri prodotti e riuscire a sempre migliorare la qualità ma anche la remunerazione di quel prodotto che è quello che serve, come ho anticipato prima, a mantenere gran parte del nostro territorio.
Lei stamattina ha accennato al Consorzio, come vi ha accennato anche il collega Distort nell'illustrazione; l'Ispettorato centrale tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari fa un grande lavoro sul territorio nazionale e se noi andiamo a vedere o a verificare il lavoro di questi enti, che è importantissimo, riscontriamo che a volte si concentrano di più sulle zone di produzione piuttosto che andare a vedere un poco fuori, come in questo caso, dove i territori sono enormi e non sono paragonabili alle realtà della nostra regione, perché noi dobbiamo considerare- e questa è una cosa che non dovremmo sottovalutare, e neanche il Ministero - che per l'Unione Europea oggi uno stabilimento che produce migliaia di kg di formaggio al giorno e uno stabilimento di alpeggio sono due stabilimenti con le stesse caratteristiche e che devono avere gli stessi requisiti igienico-sanitari per la produzione di alimenti, come in questo caso di formaggi.
Cito un piccolo esempio: c'è un'iscrizione per avere il bollino CEE in riferimento al locale di produzione o allo stabilimento e, faccio un esempio: se un grosso stabilimento della pianura paga questa tassa per avere il bollino CEE, per gli alpeggi della nostra Regione, se si hanno uno o più bollini CEE, anche se si rimane pochi giorni in un alpeggio si deve pagare, mi sembra 200 euro. In ogni stabilimento dove c'è un codice identificativo, in questo caso il bollino CEE per poter commercializzare i prodotti al di fuori del territorio nazionale, si deve pagare questa quota, e un grosso stabilimento e uno stabilimento che produce 100 forme all'anno pagano gli stessi importi.
Come nostro Assessorato, come autonomia della nostra Regione, bisognerebbe magari valutare se si potesse fare qualcosa, perché poi andiamo a vedere i numeri di produzione e alla fine i nostri piccoli numeri...
Se poi andiamo sul mercato a confrontarci con la concorrenza sleale, se noi andiamo ad esaminare il nostro disciplinare della produzione di Fontina insieme a qualsiasi altro formaggio che imita la fontina, si vede l'abisso tra già solo le disposizioni che ci sono per la conduzione, per l'osservanza del disciplinare e per la quantità di forme del prodotto. Dove viene prodotto c'è un abisso, è una concorrenza sleale a tutti gli effetti e bisognerebbe fare in modo, a mio avviso, che quando succedono queste cose... io lo so che purtroppo non si ha generalmente l'autorità di intervenire in Stati fuori dall'Unione Europea; non in tutti, perché mi pare che il Consorzio, con molti Stati, anche al di fuori dell'Unione Europea, abbia un accordo - assieme a quelli del Parmigiano Reggiano - che regola come possono essere commercializzati e denominati certi prodotti che provengono dalle nostre Dop.
La nostra domanda era rivolta anche al Presidente della Regione, e poi risponde lei Assessore, per sapere se siano stati segnalati o s'intendano segnalare - nel più breve termine, all'ispettorato centrale di tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, al Ministero all'agricoltura, salute ambientale delle foreste - le contraffazioni del prodotto Fontina Dop, con tutte le modalità disponibili, compresi i social media.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Carrel.
Carrel (PA) - Grazie ai colleghi di Rassemblement per tornare sulla questione. Come lei ha ben detto, ne abbiamo già parlato, quindi cercherò di non ripetermi.
Lei nelle sue premesse ha già detto molto e ha ricordato che non rientra tra i compiti istituzionali delle strutture dell'Assessorato agricoltura la tutela dei prodotti di qualità, ma spetta al Consorzio su delega del Ministero dell'agricoltura, tramite il proprio Ispettorato centrale della tutela della qualità, della repressione frodi e dei prodotti agroalimentari.
Questa è una premessa dovuta, e altrettanto dovuta è la specifica riguardante quello che lei giustamente ha detto della convenzione tra il Consorzio di tutela Parmigiano Reggiano e il Consorzio Fontina, che permette l'utilizzo reciproco degli agenti vigilatori operanti su tutto il territorio nazionale.
Questo perché, all'interno del territorio nazionale, le ispezioni, e quindi le irregolarità, possono essere rinvenute dai Consorzi e dall'Ispettorato centrale che ho citato prima, mentre per tutte le sanzioni e le irregolarità all'interno dell'Unione Europea o nei Paesi in cui abbiamo degli accordi bilaterali - come lei ha ben detto gli Stati Uniti non rientrano tra questi, ma ve ne sono altri - è l'Ispettorato centrale che deve comunicarle alle autorità competenti (in base alle normative e in base agli accordi degli altri Stati) e agli altri organi degli altri Stati, poi si arriva alla sanzione che ovviamente può essere distinta in base agli accordi e alle normative.
Questo è per fare il focus e per specificare meglio la situazione.
Per quanto riguarda tutto il territorio nazionale - quindi sì, sicuramente più a nord ma in tutto il territorio - il nostro Consorzio Fontina Dop fa delle analisi e un controllo delle varie irregolarità; deve comunicare tramite SIAN all'Ispettorato centrale tutte le ispezioni che va a svolgere, quindi vi è un controllo puntuale.
Mi sono fatto fare un memo delle irregolarità segnalate nel 2023, e per questo ringrazio il direttore del Consorzio Fontina che mi ha presentato questo memo, alla luce anche della replica del collega Manfrin all'interrogazione, proprio per cercare di dare più dati possibili per cercare di chiarire questa situazione.
Ci sono state cinquantasei irregolarità nel 2023: diciotto sono state delle diffide immediate, ventuno a seguito di verifiche sul web.
Questo è un dato interessante perché nel 2022 le diffide, a seguito di verifiche sul web, erano sessanta, e credo che questo sia un canale sempre più utilizzato e sempre più da monitorare, anche perché per le altre diffide ovviamente bisogna recarsi nel negozio e fare la verifica, quindi è bene che vi siano delle segnalazioni sui Social ma non sono i Social i canali appropriati per fare queste segnalazioni, quindi è una polemica di cui prendiamo atto ed è corretto che vi sia, ma sono i canali istituzionali quelli da muovere proprio per riuscire a risolvere il problema.
Segnalate quindi queste situazioni direttamente al Consorzio, il quale si attiva immediatamente, proprio perché è nell'interesse del Consorzio, ma di tutta la regione, interagire e risolvere la problematica.
Quattro sono le segnalazioni all'Ispettorato centrale, tre sono le attività congiunte con i Carabinieri del reparto tutela agroalimentare, otto le sanzioni amministrative notificate dal Consorzio Fontina attraverso il verbale d'accertamento e contestazione illecito amministrativo e due le denunce penali depositate dal Consorzio Fontina.
L'attività che svolge il Consorzio Fontina all'interno del territorio nazionale è un'attività che segnala delle irregolarità e dà poi frutto a delle sanzioni.
Per quanto riguarda tutto quello che è il territorio di altri Paesi, ovviamente bisogna passare dall'Ispettorato centrale e - laddove vi sono degli accordi tra Nazioni oppure vi è un accordo dell'Unione Europea - ovviamente l'Ispettorato va a interagire direttamente con gli altri Ispettorati o con le Autorità competenti per segnalare l'accaduto e infliggere le sanzioni dovute.
L'attività che fa il Consorzio - e quindi anche l'Assessorato di fatto ne è a conoscenza - è un'attività importante su cui continuiamo a vigilare e continuiamo a lavorare; quello che chiedo ovviamente è una comunicazione di tutte le problematiche direttamente ai consorzi e, all'interno del quadro normativo che ho cercato di spiegare, si cerca di dare giusto lustro alle segnalazioni, ma soprattutto di difendere un prodotto che per noi è un'eccellenza ma, come lei ha ben ricordato, non è solamente un prodotto: rappresenta anche un po' della nostra storia e del nostro paesaggio.
Presidente - Per la replica la parola al consigliere Planaz.
Planaz (RV) - Assessore, concordo con lei che il metodo di denuncia non è sicuramente quello dei Social, però, nel mondo digitale in cui stiamo vivendo, tutte le informazioni possono essere utili, anche a far conoscere eventuali frodi.
Ci tengo a precisare, come ho già detto prima, che anche a livello italiano, anche molto vicino a noi, a volte anche senza farlo apposta, alcuni commercianti, non tutti, non parlo per la grande distribuzione, perché oggi quando un produttore va a fare un contratto con la grande distribuzione, vogliono tutti i certificati del caso e quindi è difficile andare a sostituire dei prodotti... ma a volte ci sono piccole realtà che involontariamente usano il nome Fontina e vendono il Fontal - c'è quello nazionale, quello estero, ci sono una miriade di tipi - che è un formaggio che può somigliare tanto alla Fontina ma come caratteristiche e produzione non ha nulla a che vedere. Siamo arrivati a un momento in cui forse il prezzo del Fontal è superiore a quello della Fontina e questo è, a dir poco, scandaloso se andiamo a vedere i metodi di produzione.
Io penso che mantenere alta l'attenzione su tutto questo, anche il Consorzio... io sono a conoscenza di alcune diffide che ha emanato il Consorzio e non sempre sono dirette a delle vere e proprie contraffazioni da altre Regioni - ci sono anche dei casi un po' particolari che non tengo a precisare - però a volte, come ho detto prima, tendiamo a controllare molto le frodi vicino a noi o all'interno della nostra regione e poi, come mettiamo piede fuori dalla Valle o dal nostro Stato, si vedono dei formaggi - questo vale soprattutto per la Fontina - che sono presentati con tutte le caratteristiche della Fontina per cui un consumatore, se non è più che informato, non riesce a distinguere il nostro prodotto autentico da quello taroccato.
Si vede anche in queste foto dove c'è questo prodotto - da questo prende l'iniziativa - dove c'è scritto proprio il termine "Fontina" uguale a quello che è descritto sui nostri loghi e su tutte le pubblicità della nostra Fontina e anche accompagnato da un altro marchio italiano, e qui fa pensare al BelGioioso.
Io non conosco le scelte commerciali di questa azienda, se è italiana oppure se è stato un copiare i prodotti del nostro territorio, visto che questa ditta produce tutte le Dop italiane: Asiago, Fontina, Pecorino romano... cambia un po' il nome, il Parmesan al posto del Parmigiano; ne eravamo già a conoscenza però alla fine è il marchio iniziale di quei prodotti che attrae i consumatori, come per noi è la Valle d'Aosta Fontina, lì c'è BelGioioso Fontina, e la sigla "Fontina" è uguale a quella che usiamo noi.
Qui bisognerebbe fare molta attenzione anche perché il Consorzio Produttori Fontina, con progetto - mi pare - finanziato dall'Unione Europea, aveva pubblicizzato il nostro prodotto a Hollywood e se noi andiamo a pubblicizzare all'estero il nostro prodotto con le stesse scritture in un Paese dove poi c'è la difficoltà a trovare l'originale ma se ne trova uno simile, alla fine andiamo ancora a fare propaganda a un prodotto che non è Fontina ma che assomiglia, dall'etichetta o dal colore o dal modo in cui viene esposto, alla nostra Fontina.