Oggetto del Consiglio n. 3123 del 10 gennaio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3123/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito al recupero a fini solidaristici delle derrate alimentari acquistate per l'evento Cervino Speed Opening 2023".
Bertin (Presidente) - Punto n. 22. Ha chiesto la parola l'assessore Grosjacques per la risposta.
Grosjacques (UV) - In premessa è bene precisare che nell'ambito dell'organizzazione della manifestazione sono state previste varie zone ospitalità, con servizio di ristorazione destinate ai volontari e staff tecnici del Comitato organizzatore, agli operatori media accreditati, agli atleti e tecnici accreditati, al pubblico con biglietto per tribune e zone in piedi e al pubblico con biglietto per club Gran Becca, più gli ospiti del Comitato organizzatore.
Per quello che riguarda le prime quattro ospitalità, queste sono state gestite da operatori privati della Valtournenche, con i quali il Comitato organizzatore ha stipulato un apposito contratto. L'ultima ospitalità, quella relativa al pubblico con biglietto per il club Gran Becca, più gli ospiti del Comitato organizzatore, è stata gestita dallo chef Paolo Griffa, con la collaborazione dell'École hôtelière di Châtillon sulla base anche in questo caso di uno specifico contratto.
Per quanto riguarda il primo quesito, voglio evidenziare che le esperienze maturate con l'edizione 2022 del "Matterhorn Cervino Speed Opening" sono state proficuamente utilizzate dal Comitato organizzatore per l'organizzazione generale dell'edizione 2023, anche per quanto riguarda il servizio di ristorazione offerto nel club Gran Becca, con la preparazione di un servizio di alto livello, con una specifica attenzione agli eventuali scenari in caso di annullamento per cause di forza maggiore, situazione che purtroppo poi si è verificata.
Sulla base di queste considerazioni iniziali, a seguito della cancellazione delle gare maschile e femminile, il signor Paolo Griffa, in accordo con il Comitato organizzatore, ha provveduto alle seguenti iniziative: le derrate lavorate ma non utilizzate sono state messe a disposizione dei volontari e degli staff tecnico-logistici del Comitato organizzatore, che hanno operato anche nei giorni successivi alle cancellazioni per lo smontaggio di tutte le infrastrutture presenti nelle varie zone. I pasti preparati sui buffet non consumati dagli ospiti sono stati utilizzati dallo staff dell'École hôtelière, dallo staff dello chef Paolo Griffa e dagli staff tecnici e logistici impegnati per il funzionamento del club Gran Becca, evitando la produzione di ulteriori pasti. Tutti i prodotti integri e in buono stato di conservazione sono stati resi ai produttori o fornitori a cui sono stati resi anche tutti i prodotti offerti a titolo gratuito. Sono state rese tutte le bevande non aperte, vini compresi. Sono stati contattati dal signor Paolo Griffa alcuni enti benefici per verificare la possibilità di utilizzo da parte loro di alcuni prodotti lavorati in gran parte relativi alle colazioni. L'unica associazione che si è resa disponibile all'utilizzo di questi prodotti per uso proprio e per la mensa dei poveri è stata quella che fa capo alle suore di San Giuseppe, alle quali sono stati già consegnati i prodotti disponibili. Ad oggi non esistono quindi rimanenze di derrate e prodotti vari per l'attenzione posta alla scelta iniziale del menù, agli accordi preventivi con produttori e fornitori e alle iniziative intraprese per devolvere i pochi prodotti lavorati avanzati.
Relativamente alla seconda domanda, per quanto sopra elencato, non sono state previste iniziative di recupero a fini solidaristici dei pasti non consumati se non quella della consegna alle suore di San Giuseppe di alcuni prodotti lavorati da utilizzare in gran parte per le colazioni. Le derrate non consumate nel club Gran Becca e non restituibili sono state utilizzate dagli staff tecnico-logistici anche nei giorni successivi alle cancellazioni delle gare. Gran parte delle derrate riutilizzabili sono state riconsegnate a produttori e fornitori sulla base di specifici accordi preventivi.
Presidente - Consigliera Minelli, a lei la parola.
Minelli (PCP) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. La collega Guichardaz aveva fatto un accesso agli atti per avere un dettaglio delle spese sostenute per l'organizzazione del "Matterhorn Cervino Speed Opening", previsto appunto dall'8 al 19 novembre con le gare che poi non si sono disputate e fra i dati che ho avuto modo di vedere insieme alla collega ce ne erano alcuni che riguardavano già la questione del servizio di ristorazione, che, come lei ha ben evidenziato, coinvolgeva diversi soggetti, compresi i privati della Valtournenche, ma da questi dati non ci era stato possibile comprendere se, come avvenuto lo scorso anno, erano state previste delle modalità di recupero che ho definito appunto a fini solidaristici, e da qui la nostra interrogazione. Lo scorso anno noi avevamo presentato un question time a cui poi era stata data risposta dall'assessore Guichardaz, e poi una successiva iniziativa e lì effettivamente era emerso che la scelta era stata quella di organizzare le cene di solidarietà all'École hôtelière e anche di distribuire alimenti a vari soggetti del terzo settore. Lei ci ha spiegato nel dettaglio che lo chef incaricato delle preparazioni per quanto riguarda una parte soltanto dei pasti, quella destinata agli ospiti... sono state messe a disposizione degli operatori che lavoravano anche nei giorni successivi per lo smantellamento e anche una parte è stata usata dai ragazzi dell'École hôtelière, se ho capito bene. Mi viene da chiedere se queste persone avessero dovuto comunque lavorare nei termini corretti, cioè con lo svolgimento delle gare, io immagino che a monte fosse stato deciso di pensare anche ai loro pasti e quindi di avere una quantità di cibo sufficiente; lei poi ha detto che sono state lasciate - se ho capito bene, ma poi era anche nella comunicazione che ha ricevuto la collega - in disponibilità degli operatori. Poi ci ha detto - e questa è la risposta più significativa - che alcuni enti benefici contattati non hanno risposto, se ho capito bene; soltanto le suore di San Giuseppe hanno accettato. Mi piacerebbe poi approfondire quali sono stati questi enti benefici, mi chiedo, per esempio, se è stata contattata la Caritas o l'Emporio Quotidiamo, perché è significativo, perché siamo a conoscenza del fatto che c'è una richiesta continua di alimenti freschi in particolare, e non solo, che vengono poi distribuiti.
Le chiederò poi con un'altra iniziativa e con un accesso agli atti di capire quali sono questi enti che sono stati contattati e che hanno rifiutato, perché mi sembra una cosa alquanto strana. Prendiamo atto comunque che a monte, e lei lo ha detto, facendo tesoro dell'esperienza dello scorso anno, sarà tarata diversamente anche la questione degli acquisti o comunque della destinazione delle derrate alimentari, quest'anno non sono state previste delle iniziative solidaristiche. Non c'era il materiale, ma, se ho capito bene, questo materiale è stato destinato o reso, perché poi c'è anche stato il reso e immagino che il reso abbia significato fatture decurtate, eccetera; ci saranno state o delle note di accredito o l'organizzazione ha recuperato i soldi che aveva speso in precedenza.
Lei però ha detto in apertura della sua risposta che si è fatto in qualche modo tesoro dell'esperienza dello scorso anno e che, forti di quell'esperienza, si sono fatte scelte diverse. Nelle scelte a monte io credevo che si sarebbe anche previsto un canale in questo senso, contattando magari già anche prima le associazioni che si occupano di distribuzione di alimenti a chi ne ha bisogno, faccio riferimento a queste due che mi vengono in mente principalmente, cioè la Caritas e l'Emporio Quotidiamo, per capire se la disponibilità precedente ci poteva essere, mi sarebbe sembrata una sensibilità apprezzabile. È comunque positivo il fatto che, se ho capito bene, nulla è andato sprecato e perso.