Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3122 del 10 gennaio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3122/XVI - Interrogazione: "Notizie in ordine ai disservizi verificatisi al Pronto Soccorso dell'Ospedale Parini segnalati dai cittadini".

Bertin (Presidente) - Punto n. 21 all'ordine del giorno. Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - In merito all'iniziativa, è bene precisare quanto abbiamo già richiamato nel corso della mattinata rispetto al fatto che, ad oggi, pressoché in tutte le regioni italiane il picco epidemico ha raggiunto un valore mai riscontrato nelle stagioni precedenti dal 2009 ad oggi e questa situazione ha concorso e continua a concorrere in misura ovviamente rilevante all'aumento degli accessi al Pronto Soccorso, di fatto si va ad aggiungere a una situazione turistica assolutamente positiva ma che ha delle connotazioni straordinarie nella nostra regione. Quando dico "straordinarie" intendo dire che il dato positivo di un accesso turistico così rilevante nella nostra Regione ha connotazioni numeriche fuori dall'ordinario rispetto ad altre realtà. Tutto ciò ha fatto sì che le azioni individuate nel corso dei continui confronti con l'Azienda USL per ridurre la pressione sul Pronto Soccorso abbiano reso coerente la programmazione degli interventi chirurgici non urgenti, che, di fatto, dopo le festività, quindi da questa settimana, stanno via via ripartendo, con il carattere di stagionalità che condiziona fortemente la presenza umana nella nostra regione.

Nei periodi di maggior afflusso turistico è stata quindi ridotta la programmazione degli interventi - ovviamente quelli non urgenti - in modo da poter offrire nei reparti il maggior numero di posti letto possibili a favore delle urgenze. Questo consente di accelerare i trasferimenti in reparto, riducendo di conseguenza i tempi di attesa in Pronto Soccorso. Nelle stagioni a minor afflusso turistico invece si aumentano gli interventi programmati in modo da smaltire le liste e i necessari interventi. Si è inoltre aumentata, sino a diciotto posti letto, come già richiamato sia a dicembre che questa mattina, la dotazione dell'Admission Room con nuovi infermieri, potenziandone quindi la funzionalità sia in fase di entrata che in fase di uscita dai reparti ospedalieri. L'Admission Room svolge infatti un ruolo intermedio importante tra il Pronto Soccorso e il ricovero nel reparto di destinazione per i pazienti acuti o la dismissione dai reparti dove i pazienti hanno vissuto una fase acuta, in attesa che le strutture territoriali per i pazienti cronici li possano di fatto accogliere.

L'Azienda USL è quindi costantemente impegnata nel garantire l'assistenza ai pazienti che permangono in Pronto Soccorso. È stata in tal senso potenziata l'assistenza tecnicamente definita "in boarding" - vuol dire dei pazienti in attesa di un reparto - con una risorsa aggiuntiva di OSS e, ove possibile, ai pazienti in attesa sono assegnati anche già letti di ospedale in luogo delle barelle. Riguardo ai pasti, è bene precisare che i Pronto Soccorso non sono reparti di degenza e che, quindi, non vengono forniti pasti come in nessun altro Pronto Soccorso d'Italia, il pasto è invece fornito per i pazienti in attesa di ricovero. Ogni mattina quindi la OSS con la supervisione della coordinatrice infermieristica verifica quanti pazienti sono in attesa di ricovero per richiedere i relativi pasti aggiuntivi, oltre a quelli che vengono già forniti al reparto di osservazione breve e intensiva della medicina d'urgenza. I pasti non possono essere somministrati in due casi: ai pazienti che sono in corso di accertamenti in Pronto Soccorso e ai pazienti ai quali sia stata data indicazione medica al digiuno sia per condizioni cliniche, sia perché in attesa di accertamenti diagnostici che sono controindicati rispetto alla somministrazione del pasto stesso. Venendo alle segnalazioni inviate all'URP, fornisco al momento i dati relativi al 2022, in quanto i dati del 2023 sono in corso di elaborazione. Sarà naturalmente mia cura fornire gli stessi non appena risulteranno disponibili.

Nel 2022 i contatti gestiti dall'Ufficio relazioni con il pubblico sono stati quasi 15 mila, consistiti in accessi diretti, telefonate, e-mail e pratiche gestite. Queste ultime sono state 3.240 e comprendono richieste di rimborsi e di pagamenti rateali, i cosiddetti "malum" che sono le sanzioni emesse nei confronti dei cittadini che non si sono presentati all'appuntamento prenotato e non lo hanno disdettato. Evidenziamo, a tale proposito, che nel 2022 sono stati emessi 1.954 malum e ciò significa di fatto che in 1.954 casi non sono stati disdettati degli esami, che altrimenti avrebbero potuto essere fatti da cittadini che naturalmente erano a loro volta in attesa. Tra le pratiche vi sono inoltre 641 segnalazioni e reclami, parte di queste gestite per le vie brevi, in modo da fornire all'utente una risposta immediata. Di queste 534 segnalazioni sono state gestite in via formale e la maggior parte, 206 su 534, sono relative ad aspetti procedurali e amministrativi. Riguardano in particolare le procedure per la prenotazione delle prestazioni sanitarie per l'ottenimento della documentazione o il pagamento del ticket, solo poco più del 10% del totale attiene ad aspetti di comfort del paziente o tecnico-professionale. I tempi medi di risposta variano in base alla complessità dell'istanza: alcune risposte sono immediate, altre richiedono istruttorie più approfondite. In ogni caso l'Ufficio relazioni con il pubblico cerca di fornire riscontro nel minor tempo possibile e nel rispetto del termine di trenta giorni previsto dal Regolamento aziendale. Sovente le segnalazioni sui disservizi corrispondono a situazioni percepite dall'utente che non consistono in un disservizio reale e queste vengono spiegate o giustificate dal Direttore della struttura interessata. Le segnalazioni che corrispondono a situazioni effettive di disagio vengono invece prese in carico dalla Direzione medica di presidio o dal Pronto Soccorso al fine di mettere in campo le azioni possibili correttive. Le azioni adottate comprendono per sintesi: la fornitura di letti al posto di barelle con la priorità ai pazienti anziani pluripatologici - naturalmente per pazienti che non dovrebbero stare in Pronto Soccorso ma sono in attesa che si liberino dei posti o in Admission Room in entrata oppure nei reparti; con il verificarsi di un aumento degli accessi per problemi cronici, come, ad esempio, quelli che ci stanno vedendo avere così tanto afflusso per sindromi simil-influenzali, quindi un aumento così rilevante di pazienti per questo tipo di sindromi, ha fatto sì che la possibilità di avere un posto letto nei reparti di Geriatria - perché spesso queste persone sono malati cronici e anziani - o di Medicina generale fa sì che ci sia stata la richiesta di un aumento delle forniture da parte della Admission Room, che fa da camera di compensazione per gli acuti, oppure, nel momento in cui il paziente è stato in reparto, per liberare spazio ad acuti verso la Admission Room, che in quel caso diventa camera di compensazione in attesa dei posti sul territorio nelle strutture sanitarie previste. ...-; la fornitura dei pasti ai pazienti in attesa di posto letto nei reparti di degenza; il potenziamento del personale OSS e il potenziamento delle attività in entrata e uscita dalla Admission Room, strumento quindi fondamentale per garantire la maggiore qualità possibile, soprattutto sicurezza, appropriatezza delle cure ai pazienti in attesa di posto letto e ai pazienti in attesa di dismissione e trasferimento nel territorio.

Secondo me, è utile ripetere per l'ennesima volta, perché è stato richiamato questa mattina e sicuramente con l'arrivo del nuovo Direttore sanitario anche per dare la possibilità da subito di partecipare alle Commissioni sanità preposte, che questa mattina dai colleghi è stato chiesto un confronto in Commissione sul tema Pronto Soccorso. Secondo me, è assolutamente corretto che questo ci sia naturalmente: è più opportuno che partiamo da subito, anche con la presenza del nuovo Direttore sanitario, semplicemente per dargli la possibilità da subito anche di partecipare a questo genere di tema. Quello che invece, secondo me, è importante, prendendo spunto da quest'iniziativa e anche da quelle della mattinata, è il fatto di cercare di essere il più chiaro possibile rispetto a quello che in Pronto Soccorso si viene a creare. Fino a quando il Pronto Soccorso - ed è quello il motivo per il quale non è previsto che nei Pronti Soccorsi si forniscano pasti - svolge una funzione, permettetemi una metafora stradale, di rotonda alla francese, quindi in poche parole di passaggio dei pazienti, sia perché il paziente arriva, viene visitato e torna a casa, sia per i pazienti che, di fatto, arrivano e presentando una situazione acuta, che deve prevedere un reparto... immediatamente si trovi posto nel reparto stesso... queste sono due fattispecie diverse. Noi, così come, ahimè, in questo momento quasi tutti i Pronto Soccorso italiani, ci troviamo a vivere un momento di difficoltà per i pazienti che, una volta arrivati in Pronto Soccorso, necessitano di un reparto dove avere un posto letto vero e proprio per gestire una fase acuta, piuttosto che una dismissione dal reparto per situazioni croniche verso il domicilio - se naturalmente ci sono i presupposti per poter prendersi cura del paziente - oppure, qualora questi non ci siano, verso le strutture deputate. Ecco perché abbiamo cercato di creare delle camere di compensazione in entrata e in uscita che, fondamentalmente, cerchino di dare immediatamente due tipi di risposte: un posto letto, invece della barella, e un pranzo, nell'attesa di avere un posto letto dedicato. Questa è un'azione che viene tarata quotidianamente e che naturalmente, a maggior ragione in periodi come questi, con questi afflussi di pazienti anziani e cronici anche con sindromi influenzali, sicuramente viene messa a dura prova.

Da parte di tutti noi va un assoluto plauso a quanto svolgono quotidianamente gli operatori del Parini, del territorio, e in particolar modo del Pronto Soccorso, che, come richiamato questa mattina, è assolutamente il primo biglietto da visita della nostra sanità. Un plauso va anche fatto però alla nostra comunità che sicuramente sta vivendo dei momenti di difficoltà rispetto a questo servizio.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - L'obiettivo della mia iniziativa era tutto un altro, quindi anche le sue risposte sono andate in un senso completamente diverso rispetto anche alle domande che io avevo posto, perché dalla sua risposta, e soprattutto dal fatto che lei non abbia potuto fornirmi i dati del 2023 sulle segnalazioni all'URP, fa già intendere che quella procedura, che dovrebbe essere informatizzata e che dovrebbe avere tutte delle determinate caratteristiche, così non è, nel senso che se ci fosse un portale semplice, io il 31 dicembre saprei quante segnalazioni ci sono, riferite a che cosa perché andrei a catalogarle in base alla modalità, agli obiettivi e alle segnalazioni dei vari cittadini e su questo, secondo me, deve essere posta una grande attenzione. Io nel tempo ho fatto degli accessi agli atti per conoscere le segnalazioni dell'URP e mi sono arrivate delle mail di cittadini e delle risposte via mail. Se è questo il modo di gestire le segnalazioni dell'URP, credo che i dati saranno sempre molto poco interessanti. Rispetto alla questione dei pasti, oggi mi dice una cosa molto diversa rispetto a quella che mi aveva invece detto tempo fa dove evidenziava che i pasti venivano forniti. Bisogna essere chiari: i pasti non vengono forniti anche per chi - e questo l'ha detto chiaramente - purtroppo deve sostare in Pronto Soccorso anche 24-30 ore. Le faccio notare che in alcune risposte date ai cittadini viene anche evidenziata una sorta di pararsi dietro al nulla; ad esempio, nel momento in cui si dice che ci potrebbe essere un problema di ab ingestis per un paziente che ha subito una laringectomia totale, e che quindi viene separata quella che è la via respiratoria da quella digestiva, si sta dicendo una castroneria. Dall'altra parte, anche rispetto a persone che entrano in Pronto Soccorso per una frattura e magari sostano lì 24 ore, il pensiero di non poter mangiare sicuramente non è un buon messaggio da parte del nostro Ospedale.

Quello che ci tengo a precisare è che quest'iniziativa aveva un più ampio respiro rispetto a tutto l'anno, perché sappiamo dei problemi riferiti al periodo di afflusso turistico attuali, ma il problema è che questi disservizi ci sono praticamente sempre, quindi, sotto questo punto di vista, magari le ore di attesa sono minori ma comunque i disservizi ci sono. Finché non vengono trattati in maniera corretta i dati dell'URP, secondo me, è anche difficile per l'azienda riuscire a capire dove deve intervenire. Dopodiché esistono tantissimi cittadini che purtroppo non segnalano nemmeno all'URP, quindi persone che magari inviano messaggi a noi ma che poi non si confrontano con l'Ufficio relazioni col pubblico, che invece sarebbe di rilevante importanza lo facessero, proprio anche per capire dove andare a migliorare il servizio sanitario.

Grazie delle sue risposte, capiamo anche che molte delle segnalazioni, come lei ha detto, sono riferite ai rimborsi e non invece riferite proprio alle prestazioni sanitarie; come le dico, spesso i cittadini molto probabilmente non fanno queste segnalazioni anche per un'eccessiva burocratizzazione che c'è dietro anche a quella procedura e anche a una sorta di sfiducia forse nel sistema sanitario, dando per scontato che uno debba sottostare 24-30 ore senza mangiare o senza un letto, come ben rappresentava anche prima il consigliere Baccega.