Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 355 del 29 giugno 1982 - Resoconto

OGGETTO N. 355/VII - PROBLEMI RIGUARDANTI LA GESTIONE, DA PARTE DELL'AEROCLUB VALLE D'AOSTA, DELL'AEROPORTO REGIONALE "CORRADO GEX" (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino e Mafrica:

INTERPELLANZA

Con provvedimento n. 2360 la Giunta regionale ha recentemente deliberato la quota residua del contributo a favore dell'Aeroclub Valle d'Aosta che gestisce l'aeroporto regionale "Corrado Gex ".

Ricordando che un recente grave incidente, oltre che stroncare due vite umane e privare l'Aeroclub di due appassionati piloti, ha ridotto la dotazione di velivoli dell'aeroporto stesso, i sottoscritti Consiglieri regionali,

INTERPELLANO.

l'Assessore al Turismo per conoscere:

1) la situazione finanziaria (per la parte corrente e per la parte in conto capitale) della gestione dell'aeroporto di Aosta;

2) gli orientamenti della Giunta in merito alle difficoltà finanziarie che l'Aeroclub Valle d'Aosta sembra incontrare.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (PCI): Abbiamo preso spunto da un provvedimento della Giunta regionale che ha deliberato il pagamento della quota residua del contributo a favore dell'Aeroclub Valle d'Aosta, per sollevare un problema che da un po' di tempo stiamo seguendo e che già altre volte abbiamo avuto modo di discutere in questo Consiglio regionale.

Partirei dalle cose che sono state dette nella recente conferenza regionale sui trasporti che ha promosso l'Assessorato all' Industria e Trasporti.

In questa conferenza si era dato uno spazio apprezzabile al problema del trasporto aereo ed al ruolo che svolge l'aeroporto di Aosta, con una relazione introduttiva che era stata fatta proprio da Giordano Patuzzi, allora dirigente appassionato dell'Aeroclub, poi perito in quel tragico incidente aereo.

L'aeroporto di Aosta, si diceva in quell'occasione, è aperto tutti i giorni dell'anno; il coordinamento del traffico è svolto dall'Aeroclub e l'aeroporto dispone di una stazione meteorologica con funzioni importanti quali la rilevazione delle temperature, pressione, umidità, precipitazioni, direzione ed intensità del vento; la stazione è munita di una radio facsimile per la ricezione e stampa delle carte del tempo.

L'aeroporto di Aosta è aperto al traffico turistico internazionale e dispone perciò di un'officina attrezzata alla manutenzione ed assistenza per gli aerei in transito, e servizio carburante.

L'attività che è stata svolta lo scorso anno dagli aerei ed alianti dell'Aeroclub è stata di 3.500 ore di volo a cui si sono aggiunte le circa 6.000 ore effettuate dagli alianti stranieri. E', quest'ultimo, un indubbio contributo all'attività turistica della regione.

Questi stages, che sono organizzati dall'Aeroclub per i piloti stranieri, sono stati quantizzati in 20.000 giornate di presenza annue, con una valuta pregiata di oltre un miliardo di lire.

I servizi sull'Aeroclub di Aosta sono poi pubblicati su riviste specializzate tedesche, francesi, olandesi, per cui c'è un'indubbia attività promozionale.

In quell'occasione vennero presentate delle proposte di sviluppo di questo settore, che sono cadute per ora nel vuoto.

Di fronte a queste proposte c'è penò una situazione finanziaria difficile dell'Aeroclub, aggravata proprio dalla perdita di due velivoli in occasione di quel tragico incidente aereo, per cui, si rende necessaria una ricapitalizzazione del bilancio in conto capitale per sostituire i mezzi che si sono perduti.

C'è da tenere conto che nella situazione finanziaria dell'Aeroclub pesa il fatto che per tenere aperto tutto l'anno l'aeroporto bisogna avere un minimo di personale, che consiste in un pii di III° grado (istruttore) - che è anche l'autorità civile sul campo, da due specialisti per l'assistenza a terra e da due segretarie per l'attività amministrativa.

Crediamo che la funzione turistica dell'aeroporto sia un fatto di un certo valore, per cui è importante che vi sia un impegno da parte della regione in tal senso.

L'Aeroclub ha fatto degli indubbi sforzi per contenere la gestione in modo da evitare delle spese inutili, e dai dati che abbiamo analizzato risulta che la situazione finanziaria precaria ha la sua principale causa ancora una volta negli interessi passivi che l'Aeroclub deve pagare, perché l'erogazione del contributo regionale è normalmente effettuata a posteriori ed inoltre l'importo non segue sempre le variazioni reali dei costi, ragione per cui un adeguamento tempestivo del contributo regionale potrebbe risolvere questi problemi finanziari ed evitare il ricorso ad un indebitamento con le banche e a conseguenti interessi passivi.

Queste sono le considerazioni che ci hanno spinto a chiedere all'Assessore competente, qual è la situazione finanziaria reale dell'Aeroclub e quali sono gli orientamenti della Giunta in merito a questa situazione ed al possibile sviluppo di questo servizio.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pollicini; ne ha facoltà.

POLLICINI - (DP): Cominciamo a parlare della situazione finanziaria. Ho qui il bilancio al 31.12.1981, dove risulta una perdita di esercizio pari a L. 22 milioni e dove, a smentire quello che dice il Consigliere Tonino, vi è la quota afferente agli interessi passivi di L. 5.800.000, perché c'era un debito di ca. L. 40 milioni che presumo sia cancellato con il versamento recente di L. 130 milioni, come contributo regionale.

Non dimentichiamo che siamo passati per il contributo da L. 110 lo scorso anno a L. 130 milioni quest'anno, con un aumento del 18%.

Dobbiamo dire che l'attività aeroportuale ha reso alla gestione dell'aeroporto L. 224 milioni di entrate, fra il volo a motore ed il volo a vela, per cui c'è un buon intervento sotto forma di prestazione di servizi. Il resto è rappresentato da contributi regionali ed altre quote contributive.

I disavanzi accumulati nel 1980 ed anni precedenti, che ammontano complessivamente a 79 milioni 583 mila lire, sommati ai 22 milioni di passività del 1981, portano ad un disavanzo complessivo al 31.12.1981 di L. 101 milioni circa.

Va ricordato un altro discorso che mi pare importante: l'affidare la gestione dell'aeroporto all'Aeroclub è stata certamente una felice intuizione che ha avuto la regione, perché bisogna riconoscere che l'Aeroclub ha gestito in maniera oculata e valida sul piano professionale i servizi aeroportuali di Aosta.

Sappiamo che l'attività del volo a vela rappresenta un notevole indotto di carattere economico, poiché gli appassionati, tedeschi in particolare, ma anche svizzeri e francesi, vengono in valle nei mesi di marzo ed aprile, quando si verifica la maggiore turbolenza in tutta Europa e la nostra regione diventa una zona ideale per il volo a vela, il che rappresenta quell'intervento finanziario a cui accennava prima il Consigliere Tonino.

Va detto che in questi dati contabili non si è tenuto conto della quota di risarcimento che deve ancora percepire l'Aeroclub per i due velivoli che erano assicurati. Per di più esiste una cifra già messa nel passivo, per prudenza, in quanto concerne una causa di lavoro ancora pendente davanti alla Pretura, il cui ammontare è di L. 25 milioni. Quindi il passivo previsto in L. 101 milioni può essere ridotto.

Per quanto riguarda invece la situazione della flotta dell'Aeroclub, vi sono attualmente 9 aerei, 5 Chessna, 1 Srinson, 2 Piper ed 1 Robin, che sono in buone condizioni, perché hanno mediamente sulle 1.000 ore ancora di volo da effettuare, tolto il Chessna che è nuovo - ne ha 2.092, i due Piper ne hanno 500, mentre il Robin ha ancora 2.000 ore da effettuare. Il valore complessivo della flotta degli aerei è di L. 235 milioni; sono quotati in genere sui 20 milioni, salvo 50 milioni il Chessna, nuovo, e 35 milioni il Robin, nuovo. Ci sono poi 8 alianti, dei quali 'a quotazione complessiva è di L. 80 milioni, pari a ca. L. 10 milioni per ogni aliante; sono tutti in buone condizioni per le ore di volo che devono ancora effettuare. Questo è un inventario aggiornato al mese di giugno 1982.

Domanda l'interpellanza qual è l'intervento che intende effettuare la regione. Intanto cominciamo col dire che abbiamo in corso un intervento di strutture che supererà i 250 milioni ed è la recinzione lato ponente e lato sud, fatta mediante un muro alto 80 cm. in calcestruzzo ed una recinzione in lega metallizzata, quindi antiossidante, alto 2,20 mt.

Sul piano invece dell'incremento della flotta, riteniamo che debba essere l'Amministrazione dell'Aeroclub a valutare questa possibilità attraverso una promozione del proprio intervento ed un equilibrio fra costi e ricavi. La regione ha già fatto parecchi interventi per incrementare la flotta, ed oggi si intende che ci siano i presupposti perché l'Aeroclub possa autogestirsi, disponendo di 9 aerei e 8 alianti, tenuto conto che col contributo regionale - i dati lo confermano - arriva ad avere una situazione finanziaria in passivo di L. 22 milioni, cifra che in un bilancio di mezzo miliardo (esattamente 517 milioni) può trovare il modo di essere recuperata, perché si tratta del 4% del bilancio complessivo. Quindi, la regione è disposta a fare interventi per migliorare le infrastrutture e, penso, arriveremo a spendere mezzo miliardo fra recinzione e altri lavori, però l'attività normale di gestione deve tenere conto soltanto dello stanziamento ordinario che, per quest'anno, è stato di Lire 130 milioni.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parare il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO - (PCI): Credo vada sottolineato, prima di tutto, che gli oneri finanziari sono la parte più consistente delle perdite di esercizio.

L'Assessore ha fatto riferimento al bilancio del 1981, però il disavanzo si trascina da ben 18 anni e, sempre, gli oneri finanziari hanno rappresentato la parte più consistente delle perdite di fine anno.

Questo problema, secondo noi, può essere risolto in due modi - e da questo punto di vista non abbiamo sentito assicurazioni da parte dell'Assessore e cioè facendo in modo che il contributo sia adeguato alla variazione dei costi reali e l'erogazione di questi contributi sia tempestiva ed anticipata, cioè non avvenga troppo tardi.

Tutto questo - lo voglio sottolineare - nell'ambito evidentemente di una gestione dell'Aeroclub che, sotto il nostro controllo si svolga in modo equilibrato e punti soprattutto all'equilibrio fra i costi ed i ricavi.

Per quanto riguarda gli investimenti, ho preso nota di quello che la regione si appresta a realizzare nel campo delle infrastrutture aeroportuali e lo considero giusto e significativo per lo sviluppo e il contributo che può portare al nostro turismo.

Per quanto riguarda la consistenza della flotta, credo anch'io che questo sia compito esclusivo dell'Aeroclub e che gli adeguamenti debbano essere fatti in base ai programmi e non a caso. Mi pare di aver letto che una delle richieste sia di sostituire uno solo dei due velivoli distrutti, adibiti al traino e di avere, invece, un aliante biposto in più che serve per l'attività di scuola, cioè per la promozione di quell'attività sportiva che è la più significativa da un punto di vista delle entrate.

Fatte queste precisazioni e questo invito implicito all'Assessore di andare in quel senso, crediamo di poterci dichiarare moderatamente soddisfatti della risposta.