Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2962 del 22 novembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2962/XVI - Interrogazioni a risposta immediata: "Ruolo politico della Regione nel dossier relativo al Tunnel del Gran San Bernardo" e "Informazioni circa i rapporti tra Stato, Regione, Sitrasb e Sisex inerenti al Traforo del Gran San Bernardo".

Bertin (Presidente) - Torniamo ora in cima all'ordine del giorno con i due Question Time da affrontare congiuntamente, vale a dire i punti 21.02 e 21.03. Successivamente facciamo una sospensione, arieggiamo i locali e convochiamo la capigruppo. Consigliere Restano a lei la parola.

Restano (GM) - Il 14 novembre credo che in tanti abbiamo letto l'articolo di Serena Tindari su TV Svizzera.it dal titolo: "Il Tunnel del Gran San Bernardo al centro di un pasticcio internazionale. Mancano all'appello 26 milioni di contributi italiani per i lavori di manutenzione straordinaria che sono già iniziati".

L'articolo riporta le dichiarazioni di Olivier Français, Presidente della società Tunnel du Grand-Saint- Bernard: "Se la situazione non si sblocca, non ci saranno le condizioni per garantire la sicurezza e saremo costretti a chiudere il Tunnel".

L'articolo evidenzia inoltre anche l'assenza di dichiarazioni da parte del Presidente della Regione e ricorda il grido d'allarme a suo tempo lanciato dall'assessore Caveri, quando deteneva le specifiche deleghe in merito.

Nei giorni seguenti, la situazione è stata ripresa anche da testate giornalistiche locali che hanno espresso anche la preoccupazione dei sindaci della Vallata del Gran San Bernardo e non solo: anche le suggestioni di un ex Presidente della Regione, suggestioni direi piuttosto politiche e amministrative.

Sappiamo tutti che, quando notizie di questo genere balzano agli onori delle cronache, si apre il cofanetto delle critiche che generalmente colpiscono la parte politica e i vertici della società interessata circa le reali competenze di chi vi opera e circa l'impegno profuso in merito ai singoli dossier, questo a torto o a ragione.

Noi abbiamo raccolto questi dubbi riferiti rispetto alla società, poi abbiamo percepito che probabilmente il Presidente della SITRASB ha inteso chiarire il proprio impegno in merito al dossier in questione attraverso delle dichiarazioni rilasciate il 18 novembre, dove rassicura tutti sulla sicurezza del Tunnel e sul fatto che non vi siano inadempienze da parte della società.

Chiediamo al Presidente quale sia l'impegno, in quanto socio di maggioranza, e quale sia stato il ruolo politico dell'azionista Regione.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - In aggiunta a quanto detto dal consigliere Restano, ci preme osservare che in tutta questa vicenda c'è anche un pezzo che riguarda il Governo italiano e anche la Confederazione elvetica.

Abbiamo appreso che a margine del vertice della comunità politica europea il Presidente della Confederazione elvetica, Alain Berset, ha ricordato alla Premier italiana l'urgenza di far avanzare il dossier delle riparazioni necessarie al Traforo del San Bernardo e che l'Italia si è impegnata a partecipare al costo dei lavori ma non ha ancora erogato i fondi; una nota con toni molto diversi invece è stata poi diffusa dalla Presidente del Consiglio italiana rispetto all'incontro sopra citato, nota in cui si è riportato che i due leader hanno discusso del proseguimento dei lavori congiunti per la ristrutturazione del Tunnel del Gran San Bernardo.

A seguito di un'audizione del Presidente di SITRASB sono state anche fornite altre indicazioni rispetto a un ruolo dell'Unione Europea, quindi al fatto che sia stata in qualche modo coinvolta anche l'Unione Europea, ma da quell'audizione in Commissione poco era trapelato di tutta questa vicenda, quindi ringraziamo di nuovo i cugini svizzeri che, in qualche modo, mettono sul piatto e fanno apparire un po' più trasparente quello che sta accadendo, quindi tolgono quegli omissis di cui parlava prima il consigliere Aggravi.

L'interrogazione, in qualche modo, va a chiedere al Governo regionale in tutto questo quali cose stia facendo e abbia fatto per evitare la chiusura del Traforo.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - La situazione del Traforo del Gran San Bernardo è ben nota: nasce dal cedimento localizzato di una trave della soffittatura che il 21 settembre 2017 ha determinato la chiusura per circa 3 mesi del Traforo, poi riaperto il 24 dicembre di quell'anno a seguito degli interventi di messa in sicurezza che peraltro, sin da allora, avevano evidenziato l'esigenza di un più generale intervento di rifacimento della soletta di ventilazione, ora in via di realizzazione.

È la quota di finanziamento di quest'intervento straordinario - per circa 26 milioni di euro, non contemplato dalla convenzione di concessione a SITRASB, perché non previsto né prevedibile - che è all'attenzione della cronaca.

In estrema sintesi, SITRASB chiede allo Stato concedente alcune garanzie per poter ammortizzare i nuovi costi in termini di proroga della concessione di un finanziamento statale dedicato o di un formale riconoscimento del valore di subentro.

La questione è stata affrontata anche in sede di Commissione mista del Traforo del Gran San Bernardo dall'organismo intergovernativo italo-svizzero che cura l'applicazione della convenzione di Berna del 1958.

Proprio in questa sede è emerso il sostegno della Commissione mista e della delegazione italiana in primis, affinché la realizzazione dei lavori da parte della concessionaria svizzera Tunnel du Gran San Bernard S.A., per la quale la concessionaria italiana SITRASB Spa dovrà contribuire al 50% dei costi, sia accompagnata da un'adeguata proroga della concessione per l'esercizio del Traforo, oggi in scadenza al 2034.

La possibilità della proroga ha già trovato risposta favorevole da parte della Confederazione svizzera, da parte italiana invece è stata avviata con l'Unione Europea un'interlocuzione sul punto, attualmente in corso, al fine della preventiva valutazione di compatibilità con le norme euro unitarie.

In assenza di determinazioni, la società e il Governo svizzeri hanno sollecitato la partner italiana, in primo luogo SITRASB, che però non può rispondere compiutamente, in quanto in attesa delle decisioni governative su proroga della concessione, finanziamento dedicato e valore di subentro.

Siamo sicuri che il Consiglio d'amministrazione di SITRASB saprà mettere in opera nei tempi richiesti tutto quanto necessario per mantenere gli ottimi rapporti sempre esistiti con la concessionaria svizzera del Tunnel del Gran San Bernardo S.A., onorando gli impegni in base alle garanzie riconosciutogli dal concedente, ossia il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti.

Come Presidenza della Regione - al di là degli aspetti societari che, come detto, rientrano nelle competenze e responsabilità del Consiglio d'amministrazione di SITRASB - abbiamo presentato in molteplici occasioni al Ministro delle infrastrutture e ai competenti uffici la nostra piena immediata disponibilità a collaborare, per quanto è nelle nostre possibilità, per fornire concreta e urgente soluzione alle situazioni che si sono manifestate.

Continuiamo a credere che la crescente apprensione che segna i rapporti tra le due società concessionarie del Traforo svizzero, ma anche tra i due Paesi, vada quanto prima stemperata.

Per ciò lavoriamo per stimolare un continuo impegno del Governo italiano, anche sollecitando - e l'abbiamo fatto anche di recente in un incontro - iniziative ministeriali che possano accompagnare le azioni della società SITRASB nell'accollo della propria parte di lavori da sostenere ed eseguire, nell'attesa che una rapida e positiva conclusione della domanda posta alla Commissione europea consenta di attivare al più presto il percorso di proroga della concessione per l'esercizio del Traforo, agevolando di conseguenza anche le operazioni di manutenzione che sono in itinere.

Presidente - Per la replica, Consigliere Restano.

Restano (GM) - Grazie, Presidente, per la risposta e per averci in parte tranquillizzati, perché a essere in apprensione non sono solo i sindaci di quella vallata, ma tutta la comunità valdostana, credo.

Ho notato che nella sua risposta non sono stati citati i nostri Parlamentari che non so quale ruolo abbiano svolto o se abbiano svolto un ruolo in merito.

Io le chiederei gentilmente se fosse possibile di prevedere un'audizione del Presidente della SITRASB e dei nostri Parlamentari per coinvolgerli nella vicenda, qualora non lo fossero ancora stati o per illustrarci quanto da loro fatto a Roma in merito a quanto da noi discusso oggi, ricordando che la questione del rinnovo delle concessioni è per molti versi politica e quindi dobbiamo dedicare tutte le nostre energie per arrivare all'obiettivo finale.

Presidente - Sempre per la replica, Consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Un passaggio che lei ha evidenziato ma che nell'articolo di sabato sulla Vallée ha ben evidenziato anche il mio compaesano, l'ex Presidente Vièrin: "Questo aumento delle tensioni tra SITRASB e SISEX che, secondo me, deve essere preso in considerazione".

Sotto questo punto di vista, mi associo a quanto detto dal consigliere Restano perché in tutto questo grandi assenti sono i Parlamentari valdostani, mentre domani a Roma ci sarà un Question Time in Commissione trasporti da parte di un Parlamentare piemontese rispetto a questa situazione, quindi chissà che i vicini Piemontesi non possano risvegliare un po' quello che sta al di qua di Carema.

Dopodiché, come ho già detto in precedenza, è inutile fare audizioni in Commissione quando venendo in Commissione, a 15 giorni, il Presidente di SITRASB - poi la invito a leggere quanto ci ha detto in Commissione - ha tenuto praticamente nascosto quasi tutto quello che lei ci ha detto oggi e che era a conoscenza sicuramente del Presidente.