Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2957 del 22 novembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2957/XVI - Interrogazione: "Valutazione sugli interventi appaltati dal BIM attraverso la Società Services des Eaux Valdôtaines (SEV)".

Bertin (Presidente) - Torniamo al punto n. 34, si tratta di un'interrogazione. Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Prima di rispondere, solo due considerazioni che ci aiuteranno sicuramente a fare un po' più di chiarezza sulle differenti funzioni attribuite al BIM, in quanto Ente di Governo d'Ambito, quindi noto come EGA, e alla Società Services des Eaux Valdôtaines, nota come SEV, che è il gestore operativo dell'ambito al BIM.

La legge 7/2022 attribuisce le funzioni di governo del sistema idrico integrato sull'intera regione, al fine di garantire la gestione secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità e provvedendo con le risorse finanziarie del fondo comune consorziale costituito dai sovracanoni idroelettrici e dalle risorse europee, o risorse statali o quelle regionali, eventualmente ricevute per la realizzazione degli interventi del Piano d'ambito del servizio idrico integrato.

L'approvazione del Piano d'ambito rientra dunque nei compiti del BIM in quanto EGA.

La SEV è stata individuata quale gestore unico del servizio idrico integrato per l'intero territorio regionale e svolge funzioni operative necessarie per attuare gli interventi previsti dal Piano d'ambito e per gestire le infrastrutture idriche.

Venendo ai quesiti, il primo chiede a quanto ammonta la disponibilità di cassa di BIM e SEV e come è investita:

ricordando che il bilancio dell'ente pubblico pareggia su entrate e spese mentre il bilancio della SEV, essendo una società Srl, ha contabilità di tipo civilistico, e quindi diversa

l'attuale fondo cassa risulta per il BIM pari a 1.539.280,27 euro, vincolato al servizio idrico integrato, impegni provenienti da interventi finanziati dall'ex legge 13/2008; 1.043.693,61 euro vincolato ai fondi correlati alle componenti aggiuntive della tariffa sui fondi costituiti presso il BIM; 2.873,070,65 euro vincolato per impegni legati agli interventi finanziati ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge regionale 18/2022; 16.362.314,21 euro sono le somme già impegnate per il funzionamento BIM per gli interventi per emergenze e criticità;

per la SEV, essendo in via di subentro e non potendo quindi ancora fatturare al momento, la disponibilità di cassa ammonta a circa 400 mila euro ed è destinata ad assicurare il funzionamento della società.

Con riferimento al secondo quesito - "Quanti e quali interventi, e per che ammontare, sono stati appaltati nell'annualità 2023": al momento il BIM, in quanto Ente di Governo d'Ambito, non appalta direttamente gli interventi, che invece rientrano nelle funzioni dei gestori operativi.

La situazione della riorganizzazione del servizio idrico integrato prevede che SEV, sulla base del Piano industriale approvato, subentri ai gestori salvaguardati, ovvero i Comuni e le Unités des Communes, progressivamente nei prossimi tre anni; quindi questo subentro andrà in questi tre anni, dal 2023 al 2025.

Gli interventi finanziati nel corso del 2023 sono quindi al momento appaltati dai Comuni che provvedono alla loro realizzazione, ricevendo un finanziamento dal BIM utilizzando, come previsto dall'articolo 8 della legge 7/22, i fondi e le risorse a sua disposizione nell'ambito del Fondo comune consorziale, costituito dai sovracanoni idroelettrici, oppure mediante i fondi messi a disposizione dalla Regione attraverso la contrazione di mutui.

Nel corso del 2023, le risorse messe in campo hanno riguardato:

43 interventi a favore dei Comuni attraverso il BIM per un totale di 5,5 milioni di euro per realizzare un nuovo programma d'interventi nel settore idrico. Le fornirò poi una tabella, la tabella n. 1, gliela fornirò on-line, così da avere una migliore lettura perché dal formato cartaceo risulta meno leggibile;

32 interventi per un importo pari a 20 milioni, coperti dal contratto di prestito di scopo ordinario green a tasso variabile presso Cassa Depositi e Prestiti, stipulato dal BIM per finanziamenti a favore dei Comuni, al fine di procurare le risorse finanziarie necessarie: concessione di contributo agli investimenti, finalizzati alla realizzazione degli interventi individuati dal primo piano operativo del Piano d'ambito e 267 mila euro coperti dai fondi BIM, cui le fornirò la tabella n. 2.

14 situazioni di emergenza segnalate dai Comuni per un importo complessivo pari a circa 1 milione di euro.

A breve il BIM effettuerà un ulteriore finanziamento, sempre per finanziare interventi di emergenza e di aumenti prezzi sugli interventi in corso segnalati dai vari Comuni.

Sul quesito 3, "Quali e quanti interventi è previsto vengano appaltati nei primi 6 mesi del 2024": in considerazione del subentro di SEV nella gestione degli impianti di depurazione e, progressivamente, delle reti dell'acquedotto e delle fognature, entro giugno 2024 gli Enti locali, sulla base dei propri atti programmatori, potranno provvedere ad appaltare gli interventi che hanno il progetto esecutivo validato e approvato, che sono nello specifico:

- 1 intervento per un importo pari a circa 186 mila euro (di cui alla tabella 1) sull'acquedotto nell'Unité Évançon;

- 4 interventi (di cui nella tabella 2) per un importo complessivo pari a 1 milione e 800 mila euro sugli acquedotti presso le Unités Valdigne, Mont-Blanc, Mont-Rose, Walser ed Évançon;

- 9 interventi per la risoluzione di emergenze per un importo di 10 milioni di euro, finanziati con mutuo Cassa Depositi e Prestiti, per i quali nel 2023 si è perfezionata la progettazione e la relativa verifica condotta dal BIM attraverso un soggetto terzo accreditato.

Sul quarto quesito, "Quale valutazione esprime sulle risultanze di cui ai punti precedenti", con riferimento a questo quesito - in seguito alla riorganizzazione del Servizio idrico, avviata appunto con la legge 37/2021 e proseguita con la legge 7/2022 - il BIM ha proceduto all'approvazione di atti complessi, quali il Piano d'ambito e l'affidamento del servizio idrico integrato al gestore unico e l'approvazione dei piani d'investimento, in meno di un anno come arco temporale.

La SEV a sua volta, come previsto dal piano industriale, è subentrata dall'inizio del mese scorso nella gestione degli impianti di depurazione e subentrerà nella gestione dell'intero Servizio idrico integrato entro i prossimi due anni.

La stessa SEV, su richiesta di alcune Unités, si è anche resa disponibile ad anticipare alcuni oneri nell'ambito dello stesso servizio, nonostante la società, come dicevamo prima, sia allo stato attuale in fase di completamento della pianta organica, quindi si ritiene che, a seguito della riorganizzazione avviata con la legge 37/21, siano stati effettuati concreti passi avanti nella riorganizzazione del Servizio idrico integrato e che questo assetto possa consentire in breve tempo ad assicurare la programmazione degli investimenti e l'esecuzione dei relativi interventi necessari a rinnovare le infrastrutture e ad adeguarle alle esigenze imposte anche dagli effetti dei cambiamenti climatici.

Come dicevo, le fornirò in modalità on-line le due tabelle, così da avere una miglior lettura dei vari interventi.

Presidente - Consigliere Marquis a lei per la replica.

Marquis (FI) - Grazie Assessore per i numerosi dati che ha fornito e che metterà a disposizione, che consentiranno di fare ulteriori valutazioni su quest'argomento.

L'iniziativa sostanzialmente aveva un obiettivo, quello di cercare di fare il punto sulla situazione del BIM e della SEV, la società che gestisce la riorganizzazione e la gestione del Servizio idrico integrato, che sicuramente avrà dei grandi impegni nei prossimi anni perché le sono stati demandati attraverso legge regionale.

È sicuramente questo un ambito molto sfidante e credo che potrà essere dato un grosso contributo sul sistema idrico valdostano attraverso gli investimenti previsti.

Sono state fatte queste domande anche perché vox populi dice che ci sono delle difficoltà a spendere i soldi, vi sono delle difficoltà perché, pur riconoscendo la recente costituzione che nasce dalla riforma della legge 37/21, probabilmente la società si aspettava da parte dei Comuni qualche maggiore risposta in termini di progettualità, tant'è che parrebbe che ci sia la volontà di mettere i soldi che ci sono in cassa e vincolarli per cercare di portare a casa qualche interesse, visto che non è previsto un immediato utilizzo per gestire le finanze disponibili.

Pertanto prendiamo atto della risposta, avremo modo di valutare con attenzione i dati che lei ha fornito. Questa iniziativa voleva essere uno stimolo a dar voce a quest'argomento e per sollecitare, a livello di sistema, una messa a disposizione di progettualità, perché credo che sia fondamentale affiancare la società attraverso le iniziative proposte dai vari enti territoriali perché, diversamente, avremo a disposizione numerose e cospicue risorse che è un peccato che trovino poi difficoltà a essere utilizzate.