Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2852 del 12 ottobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2852/XVI - Interpellanza: "Valutazione circa l'inclusione delle provvidenze economiche erogate alla persona con disabilità nel sistema di calcolo per la determinazione del contributo per la frequenza al Centro diurno Myosotis".

Sammaritani (Presidente) - Grazie collega. Trattiamo ancora un'iniziativa prima della pausa. Punto all'ordine del giorno n. 51. Per la presentazione, la parola alla collega Minelli.

Minelli (PCP) - A metà settembre, in qualità di Consiglieri regionali, abbiamo tutti ricevuto la comunicazione del padre di un utente con disabilità relativa alla concessione per l'anno 2023 del contributo regionale per il pagamento della retta del figlio presso la struttura Myosotis di Nus, che fornisce un servizio socio-sanitario di accoglienza e assistenza diurna a circa dieci persone con disturbo dello spettro autistico. Una situazione che riguarda anche altre casistiche, infatti questa comunicazione è stata sottoscritta anche da due mamme di altrettanti utenti dello stesso centro diurno. Allegata alla mail che abbiamo ricevuto c'era la lettera inviata all'utente con disabilità in data 31 marzo 2023 da parte della struttura competente dalla quale si apprende che, ai sensi della delibera 1311/2016, con provvedimento dirigenziale 1617 del 22 marzo 2023, che ho poi avuto modo di leggere attraverso un accesso agli atti, è stato stabilito di concedere un contributo per un importo massimo di 7,65 euro massimi giornalieri per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, determinato sulla base della retta massima giornaliera di euro 37,22, cioè la tariffa della giornata intera. Dalla lettura di quella mail emerge chiaramente la preoccupazione del padre dell'utente circa il taglio del contributo significativo e retroattivo che ha comportato, a partire da gennaio di quest'anno, degli importi più che doppi delle fatture a carico degli utenti rispetto al 2022.

Questo tema era già stato affrontato a maggio 2023 con un'interpellanza dei colleghi della Lega, mi pare dal collega Manfrin. Nella sua mail il padre citato afferma che, pur avendo ascoltato con molta attenzione la risposta dell'Assessore in quell'occasione, non aveva compreso il sistema di calcolo che ha comportato quella forte riduzione del contributo per il 2023. Io ho riascoltato la registrazione, ho letto il resoconto che è già disponibile e devo dire che non ho capito nemmeno io, quindi mi sembra che siamo in tanti, siamo in diversi ad avere difficoltà di comprensione, ma in questo caso il mal comune non è di certo mezzo gaudio, anzi.

In ogni caso l'Assessore in quella risposta dell'11 maggio concludeva in maniera chiara affermando che la problematica sollevata e i chiarimenti circa l'erogazione del contributo sarebbero stati portati all'attenzione del Tavolo tecnico dell'autismo che doveva riunirsi di lì a breve, quindi in qualche modo le spiegazioni sarebbero state date. Sembra però che questi chiarimenti alle famiglie, almeno fino alla data della mail da noi ricevuta, 15 settembre, non ci siano stati e nemmeno nei giorni successivi, cosa che ho voluto verificare prima di depositare l'interpellanza il 29 di settembre. L'ho verificato con il firmatario della mail che è anche iscritto all'associazione ANSA, quindi non è solo una cosa diretta ma anche per il tramite di un'associazione. Abbiamo poi ricevuto giovedì scorso, il 5 ottobre, copia della lettera dell'associazione citata che propone tutta una serie di interessanti osservazioni e richieste, su cui io credo che sarà necessaria un'opportuna riflessione anche nella Commissione competente. Questa lettera riferisce di un colloquio finalmente avvenuto a settembre tra i responsabili di ANGSA e i dirigenti delle competenti strutture assessorili per un confronto sulle modalità di quantificazione del contributo alle spese per il servizio Myosotis. Bene, meglio tardi che mai, da marzo sono passati sei mesi; da maggio, cioè da quando l'Assessore aveva assicurato che di lì a breve si sarebbe spiegata la questione al Tavolo per l'autismo, ne sono passati quattro e le famiglie sono rimaste in preoccupata attesa.

Nei giorni scorsi, prima appunto di questa seduta del Consiglio, abbiamo anche saputo che alcuni chiarimenti, che non so se sono in virtù del fatto che c'è stata un'interpellanza depositata, ci sono stati con il diretto interessato, che giustamente ha continuato a insistere per poter comprendere come è avvenuto il calcolo del contributo. Mi sembra di aver capito che gli è stata data audizione e quindi qualche chiarimento c'è stato. Io però credo che essere messi nelle condizioni di capire tutte le azioni della Pubblica Amministrazione sia una richiesta lecita perché esiste un dovere di trasparenza degli atti che tante volte, a mio avviso, coincide anche semplicemente con una disponibilità a chiarire, a spiegare, onde evitare poi incertezze, ignoranza delle norme ma anche quella contrapposizione e quella sfiducia che rischia di esserci nei confronti delle Istituzioni.

C'è poi un'altra questione che viene affrontata dall'interpellanza: l'Assessore nel suo intervento di maggio ha riferito che il contributo per questa retta di cui stiamo parlando tiene conto dell'ISEE, dell'importo dell'assegno di invalidità e dell'indennità di accompagnamento percepita dalla persona inserita in struttura. Questo però pone un problema: il Consiglio di Stato, con sentenza del 2016, la 00842, ha escluso l'indennità di accompagnamento per le persone con disabilità dal calcolo del reddito ai fini ISEE. Tra le motivazioni della sentenza si legge che l'indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono non a remunerare alcunché, né certo all'accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare un'oggettiva e ontologica, cioè indipendente da ogni eventuale o ulteriore prestazione assistenziale attiva, situazione di inabilità che provoca in sé e di per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale. Tali indennità o il risarcimento sono accordati a chi si trova già così com'è in uno svantaggio al fine di pervenire in una posizione uguale rispetto a chi non soffre di quest'ultimo e a ristabilire una parità morale e competitiva. Essi non determinano infatti una migliore situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a colmare tale situazione di svantaggio subita da chi richiede la prestazione assistenziale, prima o anche in assenza di essa. Mi sembra una spiegazione chiara e non credo che si possa prescindere da questa sentenza.

C'è infine un'ulteriore considerazione che emerge da questa vicenda: il padre che ci ha scritto sottolinea che la sua più grande preoccupazione, vista anche la sua età, è che il taglio del contributo e, di conseguenza, la lievitazione degli importi delle fatture del centro diurno costituiscono un precedente in base al quale suo figlio non avrà mai la possibilità di frequentare un servizio durante e "Dopo di noi" un giorno che dovesse finalmente essere realizzato in Valle d'Aosta poiché le fatture calcolate facendo una proporzione su quelle del diurno diventerebbero troppo onerose.

Credo che su quest'ultimo aspetto valga la pena di avviare un'analisi anche politica e non solo tecnica, perché ci sono sicuramente delle questioni tecniche, ma non basta avere le spiegazioni tecniche, bisogna confrontarsi sul piano politico e mettere in campo quanto prima delle proposte concrete se davvero riteniamo importante cercare di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, anche di coloro che sono in condizioni di svantaggio.

Con queste premesse interpelliamo il Governo regionale, e questa era la domanda che avevo fatto proprio perché non mi era chiaro, adesso in qualche modo chi doveva capire ha capito, credo di averlo capito anch'io, comunque la domanda è come è stato calcolato per il caso dell'utente il contributo di soli euro 7,65 a fronte di un ISEE molto basso, se si intendono dare disposizioni affinché le famiglie ricevano a casa una lettera con il calcolo esplicito che ha portato al contributo erogato nei singoli casi.

Lascerei perdere il PD dopo averlo letto perché non è significativo, ma spiegare alle persone come mai il contributo è stato ridotto così tanto - e dare proprio i calcoli che la persona che ci ha contattato poi in qualche modo ha ricevuto - credo che sarebbe una cosa quanto meno corretta e anche utile per l'Amministrazione.

In terzo luogo quello che ci interessa è capire se si ritiene corretto che le provvidenze economiche erogate alle persone con disabilità siano incluse nel sistema di calcolo per la determinazione di questo contributo erogato stante la citata sentenza del Consiglio di Stato, che, di fatto, le esclude dal calcolo della capacità reddituale.

Infine se vi è l'intenzione di convocare in futuro le famiglie e le associazioni di riferimento quando si prospettano degli interventi così onerosi, cioè farlo prima, e più in generale anche riflettere sui costi effettivi che comporterebbe per l'utenza un eventuale futuro servizio del "Dopo di noi" in Valle d'Aosta.

Presidente - Grazie per l'illustrazione. Per la risposta della Giunta, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Collega Minelli, non me ne voglia, io capisco che in alcuni casi si deve diventare onomatopeici, quindi fa comodo dire che qualsiasi cosa io dica non si capisce, però l'oggetto del contendere è che se io provo a risponderle alla domanda n. 1, lei di nuovo non mi capirà, perché i calcoli di riferimento sono nuovamente a dir poco complessi, ci sono due pagine di formule. Capisco che però anche se una persona è brava a leggere, risulterebbe noioso e si confonderebbe anche se fosse Pico della Mirandola, per cui io, se lei è d'accordo, partirei dalla risposta alla domanda n. 2.

Per il futuro gli uffici invieranno un prospetto con il calcolo del contributo spettante mentre non potrà essere inviato il provvedimento in quanto lo stesso contiene anche riferimenti a dati personali di altri beneficiari.

La questione è complessa, venendo alla domanda n. 3, ed è attenzionata anche da altre Regioni, in quanto l'impatto finanziario di un'eventuale esclusione dell'indennità di accompagnamento e delle pensioni di invalidità nelle modalità di calcolo delle tariffe dei contributi per i servizi è ingente. Nel caso specifico si tratta di un contributo che la Regione riconosce all'utente per sostenerlo nel pagamento del 30% della retta posta a suo carico. All'utente del servizio semiresidenziale viene riconosciuta una franchigia pari a 6 mila euro per consentirgli il contributo al pagamento delle spese familiari. Gli uffici, a seguito della recente approvazione della revisione della legge regionale 23/2010 stanno operando per apportare le modifiche ai provvedimenti attuativi delle varie misure previste dalla legge stessa. In tale sede, tenuto conto dei vincoli di bilancio, si valuterà la sostenibilità dell'esclusione dell'indennità di accompagnamento e delle pensioni di invalidità dal calcolo della capacità contributiva dell'utente o l'innalzamento delle franchigie, con la conseguente riduzione della quota residua a suo carico. L'argomento trattato, anche in risposta all'ultimo quesito dell'iniziativa, sarà oggetto di esame e di confronto nella riunione del Tavolo tecnico autismo che sarà a breve convocato. Io ringrazio la struttura della dottoressa Mauro, anche perché nel momento in cui è stata direttamente chiamata in causa per poter incontrare sia l'utente di riferimento, che l'utente con l'associazione, ha incontrato e ha cercato di spiegare una cosa complessa indipendentemente dai tempi di riferimento di cui sopra.

Presidente - La parola alla collega Minelli per la replica.

Minelli (PCP) - Grazie all'Assessore per la risposta. Giustamente l'Assessore ha proposto di non fare la disamina di quello che è il calcolo di questo contributo perché effettivamente è molto complesso. Io l'ho capito semplicemente perché la persona che ci aveva contattato, e di cui abbiamo seguito la vicenda, è poi stata finalmente contattata dopo che aveva chiesto non soltanto adesso, ma già molto tempo prima, di avere delle spiegazioni e il meccanismo di calcolo, ancorché complicato, poi è risultato comprensibile.

Adesso lei, Assessore, dice che per il futuro le persone interessate, quindi le famiglie delle persone con disabilità, riceveranno il calcolo; non so se sarà utile riceverlo tramite l'associazione ed effettuare una spiegazione collettiva, perché dalla lettura semplice del calcolo non è così agevole comprenderlo.

Sulla questione del PD io ho letto il provvedimento dirigenziale, essenzialmente non è che ci dica grandi cose, meglio capire il meccanismo di calcolo. Faccio rilevare però che anche per il PD, se si oscurano i nomi delle persone, la questione della privacy è tutelata, ma questa è una scelta che potete fare voi. La lettera che abbiamo tutti ricevuto dall'associazione dice delle cose interessanti. L'associazione segnala nuovamente che a marzo del 2023 era pervenuta questa comunicazione da parte delle strutture delle politiche sociali ma che non era chiara, quindi le famiglie hanno segnalato il disagio e non avevano capito. Bene quindi cercare di fare una comunicazione più corretta.

Sulla questione della decisione di escludere le provvidenze economiche dal calcolo dell'ISEE, io leggo anche dalla lettera dell'associazione che si stanno rivolgendo a un avvocato per capire se la sentenza del Consiglio di Stato deve essere applicata o meno, quindi se queste provvidenze, come sembra, debbano essere escluse. Adesso lei ci dice che si stanno facendo dei calcoli per capire anche in base al bilancio se è possibile intervenire, allo stesso tempo ci dice che l'alternativa sarebbe quella di aumentare le franchigie, ci ha parlato dei 6 mila euro. Sinceramente io credo che il sistema delle franchigie sia scivoloso, perché, nel momento in cui si tratta soltanto di aumentare o di aggiustare una tariffa che riguarda le franchigie, ci si può comportare a seconda della situazione. Prevedere un'esclusione da parte dell'ammontare totale per il calcolo del contributo credo che sarebbe più corretto.

C'è poi ancora una cosa, Assessore, che le devo far notare: nella risposta che lei aveva dato già a maggio aveva praticamente detto che l'evoluzione del centro ha richiesto un attento monitoraggio e un dialogo costante con i familiari degli utenti. Io non so che cosa si intenda per dialogo costante, però le persone non hanno ricevuto delle comunicazioni, non sembra nemmeno che ci sia stata da parte sua una disponibilità a incontrarle, addirittura quando sono state richieste delle spiegazioni, non si è avuta risposta. Noi siamo arrivati a questo solo perché qualcuno, nella fattispecie questo genitore, ha ripetutamente insistito. Aveva già mandato delle comunicazioni a tutti, lo ha rifatto a giugno, ha insistito nuovamente e, di conseguenza, a forza di insistere, poi qualche cosa qualche volta si ottiene. Non credo comunque che quel tavolo tecnico, che lei aveva detto che a maggio sarebbe stato convocato di lì a breve per dare delle spiegazioni, sia mai stato convocato. Al fine di evitare anche queste situazioni che sono spiacevoli, l'invito che facciamo, considerati anche i numeri che abbiamo davanti, perché non parliamo di centinaia di persone ma di poche famiglie, è che sarebbe il caso di effettuare un contatto diretto.

Presidente - Grazie collega. Come preannunciato, sospendiamo i lavori dell'Aula per 15 minuti.

La seduta è sospesa dalle ore 17:15 alle ore 17:36.

Dalle ore 17:37 riassume la Presidenza il presidente Bertin.