Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2847 del 12 ottobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2847/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'organizzazione delle strutture residenziali psichiatriche".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 46 all'ordine del giorno. La parola al collega Baccega per la presentazione.

Baccega (FI) - Per sottolineare che l'attenzione che si deve prestare al Dipartimento di salute mentale c'è già, deve essere incrementata senza indugi, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. Noi lo abbiamo evidenziato in più occasioni parlando proprio di organizzazione del Dipartimento di salute mentale ma non solo di organizzazione, perché l'organizzazione la si fa sulla base del personale che c'è a disposizione ma anche e soprattutto per le risorse che sono messe a disposizione dal bilancio e dai livelli essenziali di assistenza che poi vengono assegnati dall'Azienda USL.

Abbiamo già evidenziato l'incremento devastante di minori che sono stati presi in carico, dove le dipendenze da alcool e da droghe, il senso di solitudine, il ritiro sociale sono davvero preoccupanti e ovviamente i dati economici lo certificano.

Per sostenere il fenomeno e assicurare le cure necessarie ai ragazzi, il costo per i servizi delle comunità per minori è passato nel 2022 dai 270 mila euro, che in passato normalmente si spendevano, a circa 800 mila euro. Cito solo un commento di una neuropsichiatra, che ha detto: "Mai vista una situazione del genere". In questo Dipartimento di salute mentale così ampio di diversi settori ci occuperemo ancora di diverse tematiche: ci occuperemo di suicidi, di minori appunto, ma soprattutto di personale, di iniziative fantasiose, come quelle degli UFE di cui ci siamo già occupati ma non sappiamo ancora se è stato avviato un percorso in questo senso, l'autismo e il ruolo soprattutto delle strutture gestite dal privato accreditato e a sostegno di quest'ambito avevamo sottolineato l'esigenza di professionisti, di coloro che sono iscritti alla specializzazione di psichiatria, che sono pochi, pochi si avvicinano a quella specializzazione. Mancano infermieri, mancano OSS, ma soprattutto mancano educatori.

Questa prima interpellanza richiama la delibera di Giunta 1727 del 30 dicembre 2021 che sostituiva la 523. In particolare entra nel merito della durata massima di permanenza dei soggetti psichiatrici inseriti nelle strutture, dove la permanenza è quantificata in diciotto mesi al massimo ed eventualmente una proroga di sei mesi su indicazione motivata del Dipartimento stesso. Quelle persone in molti casi sono in quelle strutture da oltre 15 anni e considerano quelle strutture come casa loro, hanno un particolare rapporto con il personale, è più facile per loro sentirsi a casa in quelle strutture che in qualche altro ambito. Le famiglie le seguono con grande attenzione anche in funzione di quella sistemazione. In questo periodo pare che molti siano stati individuati per un trasferimento a Brusson, nel Dahu di Brusson. Lì davvero diventa lontano e diventa complicato per le famiglie, anche per i pazienti stessi diventa un forte disagio psicologico e organizzativo che in qualche modo li vedrà spaesati.

Siamo nel periodo post Covid e sulle persone colpite da disabilità mentale sulle loro famiglie, le ripercussioni sociali - lo abbiamo detto e l'abbiamo letto dappertutto, in tutte le relazioni psicologiche che si sono viste, che si sono approfondite in questi due anni - si sono davvero pesantemente acuite.

Ritenendo che il privato sociale in questo settore svolge da tanti anni in Valle d'Aosta un ruolo straordinario ed efficace, richiamiamo l'Amministrazione a valutare con maggiore attenzione soprattutto i parametri adottati per la stesura dei fabbisogni regionali. Ancora una volta andiamo a sottolineare la necessità di incrementare il personale addetto e reperire figure professionali come educatori OSS e infermieri. Per questo chiediamo, soprattutto dove la forte carenza di educatori è marcata, se si può ritornare alla 523, dove l'educatore professionale con laurea triennale poteva prevedere anche le lauree di indirizzo umanistico, psicologia, filosofia, sociologia, assistenza sociale, cosa che la 1727 non prevede. Questo è sicuramente importante.

Quindi, Assessore, noi chiediamo quali iniziative si possano intraprendere per sopperire alla carenza di personale specifico, se questa logica, soprattutto nell'ambito degli educatori, può essere intrapresa dall'Assessorato; se è intenzione dell'Amministrazione rivedere le rette, che, come lei sa, sono ferme dal 2016 e ovviamente qui sarà necessario incrementare il budget a disposizione dei LEA per il Dipartimento di salute mentale, è lì che l'indirizzo lo valuteremo. Domandiamo poi se si ritiene socialmente perseguibile che gli utenti possano essere spostati direi come dei pacchi postali. Come si fa a dire: "Adesso sei qua, vai in un'altra struttura", quindi queste persone diventano spaesate dopo anni di permanenza nella struttura riabilitativa in cui sono state inserite. Anche quando la patologia diventa cronica, perché soprattutto è quello il momento in cui vanno fortemente in difficoltà.

Chiediamo infine quali parametri vengono adottati per la stesura dei fabbisogni per assegnare i posti convenzionati. Abbiamo visto che ci sono delle forti riduzioni di costi convenzionati, da 25 a 14. Pare che le reali esigenze siano molte altre. Io aspetto che lei mi dica qualcosa in questo senso.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Gli argomenti da lei proposti sono proprio quelli che abbiamo affrontato nell'incontro che lo scorso 15 settembre abbiamo voluto svolgere con i rappresentanti delle strutture e dei servizi socio-sanitari accreditati del privato sociale insieme al Direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Azienda USL e all'Associazione DIAPSI (Difesa degli Ammalati Psichici Valle d'Aosta). In quell'occasione abbiamo concordato tutti insieme di proseguire nel proficuo confronto continuo per l'aggiornamento della delibera di Giunta regionale 1727/2021 per adeguare gli aspetti che possono meglio soddisfare le esigenze degli operatori del settore. A tal fine abbiamo aggiornato il gruppo di lavoro con i nominativi dei referenti delle diverse strutture e dei servizi interessati. La delibera da aggiornare è frutto di un percorso partecipato che ha visto un confronto a più riprese su diversi temi per i quali si è cercato di dare risposte efficaci e che, in ogni caso, possono essere ancora migliorate nell'ambito dei servizi territoriali per la salute mentale, le dipendenze patologiche e i disturbi del comportamento alimentare. Già in occasione di precedenti riunioni con il privato sociale sono emerse le note difficoltà a reperire, in particolare, le figure di educatori professionali, infermieri e OSS. Questa è una problematica generale, come lei ha richiamato, che investe non solo il mondo del privato sociale ma anche i servizi socio-assistenziali e la stessa Azienda USL.

Per fronteggiare la carenza di queste figure professionali di rilievo nell'assistenza dei pazienti psichiatrici, già con la citata delibera 1727 si era proceduto all'eliminazione del sistema dei minutaggi, puntando sul piano individualizzato terapeutico e sul piano di lavoro quotidiano. Questa nuova modalità di presa in carico degli utenti si focalizza sull'obiettivo di garantire al singolo utente un'assistenza personalizzata e quindi di prevedere che il contributo dato dai singoli operatori sia correlato alle effettive esigenze dei pazienti. Ora stiamo valutando la possibilità di adottare eventuali disposizioni temporanee che potrebbero consentire di compensare la carenza di alcune figure professionali attraverso il potenziamento di altre figure che potrebbero garantire un utile contributo nelle attività. Tali valutazioni saranno oggetto di approfondimento degli incontri che saranno a breve programmati con il predetto gruppo di lavoro.

Venendo al punto 2, considerati gli evidenti aumenti dei costi di funzionamento che hanno subito i servizi negli ultimi anni - ricordiamo che le tariffe sono ferme dal 2016 - abbiamo avviato le necessarie valutazioni per andare incontro alle difficoltà che hanno incontrato i soggetti erogatori delle prestazioni. Stiamo valutando di intervenire economicamente con un dispositivo di legge a favore del privato sociale. Gli approfondimenti in corso stanno tenendo conto del fatto che procedere semplicemente con un incremento delle rette se da un lato agevola l'erogatore del servizio, dall'altro, per come oggi sono strutturate le tariffe, penalizza l'assistito al quale rimane a carico una quota del servizio che a quel punto naturalmente crescerebbe. Anche quest'argomento sarà oggetto di confronto nell'ambito del gruppo di lavoro che sta valutando comunque sin da subito la possibilità di intervenire con una soluzione eccezionale, mentre si analizzano soluzioni più strutturate per il futuro. Anche il tema dei tempi di permanenza nei diversi nuclei assistenziali è stato trattato in occasione dell'incontro svoltosi il 15 settembre. L'aspetto dei trasferimenti dei pazienti che lei ha richiamato, che risiedono da tanti anni in determinate strutture, può comportare disagio sia per gli stessi pazienti, sia per le loro famiglie.

Su questo tema che nel corso dell'incontro è stato evidenziato e poi formalizzato con lettera da parte dell'Associazione DIAPSI, abbiamo avviato le dovute valutazioni con il Dipartimento di salute mentale dell'Azienda USL per individuare percorsi e soluzioni che possano arrecare il minor disagio possibile ai pazienti e alle loro famiglie.

Riguardo al tema che abbiamo già condiviso con il Dipartimento di salute mentale dell'Azienda USL, abbiamo deciso che al momento non saranno disposti ulteriori trasferimenti sino alla definizione di modalità operative che saranno oggetto di condivisione in seno al gruppo di lavoro dedicato che sarà prossimamente convocato. A tale aspetto vanno coniugate nel contempo le esigenze di approfondire un graduale riordino degli inserimenti nelle strutture nell'ambito delle disposizioni relative all'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, garantendo agli utenti le diverse possibilità di accesso ai necessari setting assistenziali. Tali decisioni e valutazioni sono state comunicate all'Associazione DIAPSI con nota dello scorso 9 ottobre. I nuclei intensivi ed estensivi, avendo finalità riabilitative, prevedono che la permanenza dei pazienti sia limitata nel tempo. Diversamente i nuclei per pazienti cronici non hanno limiti temporali per la degenza. Negli ultimi tempi il Dipartimento di salute mentale ha intrapreso un percorso per assegnare correttamente gli utenti ai diversi setting assistenziali perché ognuno possa ricevere la tipologia di assistenza più appropriata affinché gli utenti in lista di attesa, che solitamente necessitano di cure intensive, possano ricevere risposte urgenti ed efficaci.

Relativamente all'ultimo quesito, bisogna anzitutto rimarcare che l'emergenza sanitaria ha determinato un aumento del disagio, sia a livello locale che nazionale e internazionale, che ha subìto dei cambiamenti importanti con un incremento dell'abuso di sostanze, cosa che, tra l'altro, lei ha anche evidenziato nella sua presentazione dell'iniziativa. Per fronteggiare questo nuovo contesto, abbiamo adeguato la necessità assistenziale e le risorse finanziarie da dedicare ai servizi. A tal fine abbiamo confermato l'aumento del tetto di spesa per il DSM pari a euro 7,2 milioni, cosa che, tra l'altro, lei ebbe anche a sostenere in Commissione quando presentammo i vecchi fabbisogni. Con la DGR 1105 dello scorso 29 settembre gli indirizzi e gli obiettivi 2024 alla USL confermano appunto i 7,2 milioni. Di questi 7,2 milioni, 6 milioni sono per la Psichiatria e 1,2 milioni per la Neuropsichiatria infantile, in incremento di 400 mila euro rispetto al periodo pre-pandemia. Il fabbisogno regionale del numero di posti finanziabili dall'Azienda USL per il tramite dei soggetti privati accreditati è definito annualmente. La quantificazione del fabbisogno tiene conto sia della situazione dell'anno precedente, sia degli utenti in carico al DSM, cioè al Dipartimento di Salute Mentale. Ad oggi abbiamo già avviato l'iter procedimentale per l'aggiornamento di tali fabbisogni approvati con delibera di Giunta 348 dell'11 aprile 2023 per le strutture residenziali, semiresidenziali e dei servizi in ambito sanitario e socio-sanitario. Anche questo rappresenterà un argomento da trattare con il gruppo di lavoro che sarà sempre riunito a breve.

Presidente - La parola al collega Baccega.

Baccega (FI) - Grazie Assessore. Prendiamo atto che il tema è sicuramente all'ordine del giorno, state lavorando nella direzione giusta, perché la sollecitazione d'incremento di risorse pare sia stata accolta. Il sospendere ed eventualmente rivalutare gli spostamenti è sicuramente una buona pratica. Il fatto che siano stati sospesi i minutaggi, lo avevamo già evidenziato quando abbiamo parlato degli UFE, da questo punto di vista, è un elemento di soddisfazione per la risposta ricevuta. Sollecito ancora e ribadisco la necessità di andare nella direzione di avere più educatori che servono a tante strutture, non solo alla USL, ma anche alla scuola e quindi questo potrebbe agevolare anche altri percorsi in altri settori. Comunque siamo soddisfatti per quello che si sta facendo in quest'ambito e la ringrazio per la risposta.