Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2845 del 12 ottobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2845/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in ordine a eventuali aggiornamenti del piano regionale di gestione dei rifiuti".

Marguerettaz (Presidente) - Alla presenza di 29 Consiglieri si può iniziare la discussione dell'ordine del giorno. Punto n. 44. Per la presentazione, ha chiesto la parola il collega Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Prima di presentare l'iniziativa, volevo complimentarmi con il segretario Jordan la cui cadenzatura dell'appello va di pari passo con il passo felpato dei membri della Giunta che saluto e a cui auguro buon pomeriggio.

L'interpellanza in realtà ha un tema che in parte poco prima della pausa avevo già avuto modo di citare nella replica di un'altra interpellanza a cui aveva risposto l'assessore Sapinet. Nell'interpellanza di questa mattina abbiamo parlato delle cave e delle aree estrattive e indirettamente anche degli inerti.

Con quest'interpellanza invece vorremmo andare a cercare di aggiornare, in particolare con le prime due domande, dei dati che sono rappresentati all'interno del piano regionale di gestione dei rifiuti che era stato approvato con la deliberazione dell'aprile 2022. In particolare, chiediamo quale sia lo stato attuale degli impianti in esercizio per il trattamento di rifiuti speciali e dei siti di stoccaggio rispetto alla situazione descritta nel piano. Io qui ho i dati di oggi ma poi ve li rappresenterà meglio l'Assessore, si parla di 39 impianti di trattamento, 23 di stoccaggio ma non voglio anticipare nulla. Chiediamo anche se dalla data di entrata in vigore del piano vi siano state ulteriori richieste, anche oggi in itinere, di autorizzazione per la realizzazione di nuovi impianti e siti di stoccaggio; questo perché vorremmo fare il paio tra le aree di estrazione di cava, quello che abbiamo già detto, non solo l'evoluzione ma anche la contingenza che ha interessato il settore edile e vorremmo capire qual è lo stato anche legato a realtà che, al di là dello stoccaggio, possono andare a trattare e a permettere il riutilizzo o nuovi utilizzi di determinati materiali.

Chiediamo anche quali siano stati i razionali... le esperienze o le modalità di scelta degli elementi generali comuni a tutti gli impianti e discariche di cui al punto 4.2.1, ovvero nel volume IV i criteri per l'individuazione delle aree non idonee. Questo non perché vogliamo andare a creare siti, o comunque discariche pericolose o quant'altro, ma vorremmo capire quali sono state le ratio irrazionali. Abbiamo avuto alcune segnalazioni che per alcuni impianti che si volevano realizzare, soprattutto per il trattamento di legno e di materiali di costruzione e demolizione, che poi, tra l'altro, sono gli impianti che fanno la maggiore nei numeri che sono dati dal piano, ci sono state alcune problematiche, noi abbiamo avuto qualche segnalazione di qualche problema e quindi il fatto che alcune aziende, soprattutto locali, abbiano rinunciato a realizzare impianti di questo tipo, quindi a bloccare la circolarità dell'utilizzo dei materiali.

A fronte delle tre domande, quindi la parte più di censimento e di esperienza che c'è stata dalla messa in opera del piano, se alla luce di quest'esperienza maturata in questo primo anno e più di applicazione, sia intenzione del Governo regionale dare corso ad aggiornamenti o messa a punto del già richiamato piano.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie collega Aggravi. Rispondo punto per punto ai quattro quesiti. Per quanto riguarda il primo relativo allo stato attuale degli impianti in esercizio per il trattamento dei rifiuti speciali dei siti di stoccaggio, possiamo dire che siamo a più di un anno dall'entrata in vigore del vigente piano, lo stato attuale degli impianti autorizzati alla gestione dei rifiuti speciali in Valle d'Aosta si può dire invariato rispetto a quanto in esso rappresentato. Non sono stati autorizzati nuovi impianti sul nostro territorio e le istanze che giungono alla struttura competente sono relativi unicamente a pratiche di rinnovi, modifiche o comunque adeguamenti alle nuove norme del settore per impianti che sono già esistenti da tempo. Una fotografia della situazione attuale è rappresentata sul geonavigatore "Gestione rifiuti" sul sito Internet e istituzionale della Regione che immagino lei abbia visto.

Per quel che riguarda il secondo quesito: "se alla data di entrata in vigore vi siano ulteriori richieste", a partire dalla data di entrata in vigore del nuovo piano rifiuti, si è registrata un'unica istanza di autorizzazione ex novo relativa a un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali in Valtournenche. Tale istanza tuttavia non ha completato l'iter autorizzativo a causa di non superabili problematiche di natura vincolistica e urbanistica del sito proposto dall'impresa che ne ha fatto richiesta.

Terzo quesito: quali siano i razionali... esperienze, modalità di scelta, elementi generali comuni a tutti gli impianti di discarica, punto 4.2.1, i razionali degli elementi generali comuni a tutti gli impianti e discariche sono illustrati nella premessa del capitolo 4 del volume IV del piano regionale della gestione dei rifiuti.

Va detto che gran parte dei fattori che sono indicati nella citata tabella 4.2.1 del volume 4, ovvero "Criteri per l'individuazione delle aree non idonee del vigente piano", discendono dalle norme di settore in materia di rifiuti dalle numerose normative vincolistiche vigenti appartenenti ai vari ambiti e in essa raggruppati, in particolar modo per quanto riguarda i fattori che vengono definiti escludenti.

Si ricorda inoltre che il contenuto del volume IV del piano, come tutto il piano stesso, è il risultato anche delle fasi di consultazione pubblica della procedura di VAS alla quale è stato assoggettato il piano regionale della gestione dei rifiuti, nonché dei numerosi ed estesi confronti e dell'iter che è venuto poi nella Commissione consiliare.

Quarto quesito: in merito a eventuali aggiornamenti o messe a punto, confermo che è intenzione procedere nel breve periodo a un aggiornamento di questo documento andando ad apportare alcune modifiche basate sulle evidenze maturate in questo primo anno e mezzo di applicazione, modifiche e aggiornamenti che potranno e dovranno andare incontro alle esigenze emerse e da quanto il territorio ha manifestato agli uffici competenti.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.

Aggravi (RV) - Grazie Assessore per la risposta, grazie soprattutto per aver annunciato il percorso di aggiornamento che dovrebbe fare leva sull'esperienza di quest'anno.

Per quello che riguarda in particolare la domanda 3, quello che volevo rappresentare era il fatto che abbiamo letto l'introduzione del paragrafo 4 e giustamente lei dice: "C'è stata la consultazione e si sono anche rispettate le norme di settore". Le volevo dire che su alcuni passaggi, come, ad esempio, le fasce rispetto alle strade, ne cito uno a caso per non citarne altri, forse qualche valutazione in più anche sulle tipologie poi di impianto possono essere utili da fare ma per un discorso molto pratico e cito soprattutto i materiali da costruzione, demolizione e il discorso del legno, nel senso che non potremmo mai avere un completo riutilizzo di questi materiali o comunque una filiera interna visto che i principi di economia circolare ci dicono che dobbiamo gestire le cose il più possibile sul nostro territorio. Io ho citato a caso alcune fasce di rispetto, giustamente ci sarà una ratio, ma io penso che poi anche su alcuni casi possono anche essere ostative e rischiare di limitare non solo la libera imprenditoria ma anche il riutilizzo di materiali che magari poi vengono stoccati e quindi è un materiale che è inerte per definizione perché non produce nulla.