Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2835 del 12 ottobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2835/XVI - Interpellanza: "Interventi volti a rendere fruibili i siti culturali della regione alle persone con disabilità".

Bertin (Presidente) - Punto n. 34. Per l'illustrazione, il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Nei giorni 22 e 23 settembre ho avuto il piacere di partecipare a Rimini insieme al collega Manfrin e all'assessore Marzi alla prima edizione di Expo AID 2023, un evento voluto dal ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, realizzato in collaborazione con l'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

L'obiettivo principale trovare dei punti in comune e di confronto per dare una svolta culturale, al fine di valorizzare ogni persona e porla al centro delle azioni politiche e sociali, da qui: "Io persona al centro".

Ho avuto modo di seguire alcuni seminari dedicati a tematiche diverse, disabilità e sport, percorsi per l'inclusione lavorativa e accessibilità ai luoghi di cultura e al turismo inclusivo. Quello che purtroppo ho evidenziato è che ancora oggi si parla di barriere architettoniche, elementi costruttivi che impediscono, limitano o rendono difficoltosi gli spostamenti e la fruizione di servizi, specialmente per le persone con difficoltà motorie.

Tra l'altro in Italia è vigente una normativa che disciplina l'accessibilità e l'abbattimento delle barriere architettoniche, in modo che tutti i cittadini possano godere degli stessi diritti e di poter accedere a un luogo a prescindere dalla loro condizione particolare, leggi 13/89 e 104/92.

Evidenziata questa problematica, si evince quanto ci sia ancora da fare per rendere inclusiva la fruizione al nostro patrimonio culturale valdostano, tenuto conto che negli ultimi anni, anche grazie alla convenzione ONU dei diritti alle persone con disabilità, si fa riferimento all'accessibilità come elemento indispensabile affinché tutte le persone possano partecipare a tutti gli aspetti della vita economica, sociale e culturale.

Per questi motivi i musei e i castelli hanno iniziato a progettare percorsi inclusivi, i quali permettono a tutte le persone di fruire dei beni storici e artistici attraverso un turismo accessibile.

Anche la nostra Regione organizza vacanze per persone con disabilità e offre molti luoghi adatti al turismo accessibile, sia per persone con disabilità motoria che sensoriale; è possibile consultare il sito della Regione oppure una serie di guide turistiche che propongono una serie di visite e di itinerari adatti a tutti.

Bisogna purtroppo tener conto che non tutti i siti culturali sono accessibili alle persone con disabilità, infatti molti castelli valdostani presentano ancora barriere architettoniche e non sono visitabili o lo sono in parte. Succede che per qualche motivo le informazioni fornite dal personale di servizio non rispecchino a dovere quelle fornite dal sito e quel bellissimo castello visitabile da chi ha una disabilità motoria ...non gli venga concessa.

Considerando l'importanza di rendere accessibile il nostro patrimonio culturale e artistico a tutti, s'interpella l'Assessore competente per conoscere quali sono i siti culturali non accessibili a persone con disabilità e quali azioni s'intenda mettere in campo per renderli fruibili anche alle persone con disabilità.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Anche questo è un tema importante e mi fa piacere che sia affrontato con un approccio non ideologico, che ci avvicina e ci allinea alla volontà di trovare delle soluzioni sempre per quanto compatibili con la natura dei siti e anche dei luoghi.

"Quali sono i siti culturali non accessibili a persone con disabilità": i siti culturali aperti al pubblico gestiti dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali, quindi io mi limito a quelli gestiti da noi, che presentano barriere architettoniche che non consentono la visita a disabili fisici sono i seguenti: Criptoportico Forense di Aosta, Area funeraria fuori Porta Decumana d'Aosta, Château de Fénis, Château d'Issogne e Château de Verrès. Si sottolinea che le caratteristiche strutturali di tali beni rendono molto difficile l'effettuazione d'interventi di abbattimento delle barriere architettoniche coerenti con le esigenze di tutela e conservazione dei monumenti, c'è sempre questa mediazione; tuttavia è in corso un approfondimento per il monitoraggio della situazione e per l'individuazione di soluzioni volte a favorire la fruizione dei beni.

In alcuni casi si preannuncia la necessità d'interventi complessi, che richiedono anche investimenti importanti, che comportano specifiche scelte politiche, come, ad esempio, per il Criptoportico vi è una vecchia idea, un vecchio progetto, di creare l'accessibilità al Criptoportico attraverso Piazza Caveri, che è un intervento molto grosso ma di cui si parla da parecchio tempo, vedremo anche su questo.

In occasione di altri interventi in questa parte della città sono già stati predisposti dei possibili collegamenti, come le dicevo, tra Piazza Caveri e il Criptoportico, ma occorre realizzare un'opera impegnativa ovviamente in termini di costi e tempi che richiede l'inserimento nel DEFR dei lavori ed è un processo di cui si è parlato e parliamo.

Risultano parzialmente visitabili a seguito della realizzazione d'interventi compatibili con le esigenze di conservazione di monumenti i seguenti beni: Chiesa paleocristiana di San Lorenzo ad Aosta; Ponte acquedotto romano di Pont d'Aël ad Aymavilles; Château Sarriod de La Tour a Saint-Pierre; Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean e MAR Museo archeologico regionale di Aosta. Sono accessibili totalmente il Teatro romano di Aosta; Villa Romana della Consolata di Aosta; Castello reale di Sarre; Castello di Aymavilles; Castello Gamba a Châtillon; Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, con un nuovo allestimento; Museo archeologico regionale sede espositiva Aosta; Centro Saint-Benin, sede espositiva di Aosta; Chiesa di San Lorenzo sede espositiva di Aosta e Hotel des États, sede espositiva di Aosta.

"Quali azioni si intendano mettere in campo per rendere tali siti fruibili anche alle persone con disabilità al fine di migliorare l'accessibilità al patrimonio culturale di proprietà regionale": è stato avviato un primo studio su alcuni castelli e siti archeologici per approfondire la tematica già nel 2021, mediante il conferimento di un incarico a un architetto esterno alla Soprintendenza che ha prodotto delle linee guida e fornito le prime indicazioni sul corretto approccio alla materia, soffermandosi in particolare sul Castello di Aymavilles, che era ancora in fase di allestimento.

Parallelamente, la Soprintendenza ha individuato specifici supporti didattici funzionali a facilitare la visita dei siti regionali e ha proceduto alla verifica e all'eventuale revisione dei percorsi di visita qualora questi non risultassero pienamente accessibili a persone con disabilità nei limiti delle criticità ovviamente insite in questi monumenti, come le dicevo prima.

Partendo dal presupposto che nei castelli e nei siti aperti da poco o di prossima apertura, come il Castello di Aymavilles, il Castello Sarriod de La Tour e l'Area megalitica, sono già previste strutture atte a favorire in ogni modo la rimozione delle barriere fisiche, si segnala che sono oggetto di attenzione anche altri castelli e siti che ancora non sono stati interessati a lavori idonei a fornire questo servizio in maniera complessiva.

Mi preme sottolineare che la recente apertura del Castello Sarriod de la Tour ha comportato l'abbattimento delle barriere architettoniche per permettere l'accesso alla Salle des remparts in sedia a rotelle. C'ero, abbiamo fatto rifare la rampa.

Sempre all'interno del Castello, è stato creato un nuovo percorso di visita che permette alle persone con disabilità di raggiungere il Salone delle teste nel quale ammirare il soffitto delle teste che è un rarissimo esempio di soffitto ligneo scolpito. Le assicuro che non è facile perché - lei conosce il Castello Sarriod - è estremamente complesso, ma secondo me hanno fatto un ottimo lavoro anche di abbattimento.

Si sottolinea inoltre che spesso ci limitiamo ad associare il termine disabilità alla disabilità motoria, tralasciando altre tipologie quali sensoriale, intellettivo o di altro genere.

Parallelamente al monitoraggio sulle barriere architettoniche, gli uffici hanno in corso un confronto tra risorse interne per individuare esperti e organizzazioni - questo glielo anticipo - da coinvolgere al fine di approfondire le tematiche legate all'abbattimento anche delle barriere cognitive e sensoriali e di mettere a punto un programma di miglioramento della fruibilità. Questo per arrivare a un'azione più olistica e più completa che non tenga conto solo ed esclusivamente delle barriere architettoniche di tipo fisico.

In questo senso deve essere interpretato l'intervento nell'ambito dell'investimento PNRR M1 C33 - che è l'investimento di rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei e luoghi della cultura pubblica non appartenenti al Ministero della cultura - per il Castello Gamba di Châtillon. Il titolo dice già molto, perché dice: "Cultura senza barriere", questo è il titolo che abbiamo proposto per accedere al finanziamento che poi è arrivato a seguito anche di un bellissimo e (come al solito) ristrettissimo lavoro fatto in poco tempo perché questi bandi sono sempre dall'oggi al domani; si chiama "Cultura senza barriere: il Castello Gamba da toccare, vedere, sentire".

L'intento del progetto è trasformare il museo in un luogo di apprendimento e di socialità per tutti, quindi, nell'arco di 18 mesi di attività, il progetto si propone di fornire strumentazione e servizi che migliorino l'accessibilità del Castello Gamba attraverso iniziative sinergiche complementari.

Non sto a declinarle tutto il progetto, poi le lascio, se vuole, il foglio.

Questo progetto non eliminerà in toto la problematica dell'accessibilità dei siti museali valdostani ma è un modello sicuramente, un banco di prova, per il cambiamento progressivo che deve avvenire anche in questo settore, tenendo ovviamente conto della specificità di tutela dei singoli beni culturali.

Altro esempio virtuoso è il MAR, accessibile anche alle persone cieche dal 2004. Sono infatti presenti pannelli in braille, in versione italiana e francese, specifici supporti per ipovedenti e il percorso pedo-tattile.

Per l'area megalitica di prossima riapertura, fin dal momento della sua realizzazione si è perseguito l'obiettivo di rendere accessibili e inclusivi i suoi spazi, dotandoli strutturalmente di dispositivi e impianti attualmente in fase di potenziamento dedicati ad alcune forme di disabilità. In particolare, per i ciechi e per gli ipovedenti esistono lungo il percorso museale riferimenti tattili, realizzati in modo da facilitare la focalizzazione dell'attenzione sulle componenti rilevanti del sito.

Si è posta attenzione all'aspetto della sicurezza, eliminando tutti i possibili ostacoli dal percorso di visita.

In collaborazione con l'Unione italiana ciechi e con Associazioni del volontariato valdostane, sviluppando una concezione di reciprocità relazionale, a partire dall'apertura del sito, sono state attuate visite condotte da persone cieche e ipovedenti dell'UIC per sensibilizzare il pubblico al tema e, per offrire un'inedita lettura del sito archeologico ai presenti che sono stati bendati per l'occasione, in modo tale da far provare anche alle persone che non hanno questo problema la sensazione.

In sinergia con l'Ente Nazionale Sordi si stanno inoltre predisponendo delle visite in LIS, cioè in lingua dei segni italiana, aperte al pubblico alle persone con sordità.

È stata inoltre creata l'App MuseOn, grazie alla quale è possibile fruire dei principali siti archeologici regionali direttamente dal proprio cellulare. Inquadrando un QR Code si accede a una visita guidata virtuale, integrata della traduzione in LIS, che permette di conoscere la peculiarità del Museo archeologico regionale, dell'Area megalitica, del Teatro romano, del Criptoportico Forense, della Basilica di San Lorenzo, di Villa della Consolata, degli Scavi del Giardino dei Ragazzi, del sito archeologico fuori Porta Decumana. L'applicazione è gratuita e scaricabile sui telefoni cellulari iPhone e con sistema Android.

Al fine di facilitare l'uso dell'applicazione, gli attuali pannelli esplicativi dei singoli siti saranno integrati con l'apposito QR Code.

Infine si ricorda che la Soprintendenza per i beni e le attività culturali, in occasione proprio delle varie rassegne di Plaisirs de culture en Vallée d'Aoste, ha organizzato negli anni visite sensoriali al Museo archeologico regionale, agli Scavi archeologici del sottosuolo e ultimamente - sempre nell'ambito di Plaisirs de culture, al fine di sensibilizzare la cittadinanza al tema dell'inclusione e dell'accessibilità al patrimonio - anche visite guidate in lingua italiana dei segni e specifiche visite interculturali con le Associazioni d'immigrati nell'ambito del Progetto FAMI "Vivere in Valle d'Aosta", di cui lei avrà sentito parlare durante la settimana della cultura.

Presidente - Per la replica, consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta e per aver elencato i siti culturali accessibili a tutte le persone con disabilità, sia motoria che sensoriale.

Non possiamo che ritenerci soddisfatti del fatto che l'Amministrazione regionale s'interessi a questa problematica, cercando di ridurre questo divario e di trovare delle soluzioni fattibili, come è stato fatto per il Castello Sarriod.

La finalità di quest'iniziativa è quella appunto di rendere accessibili e di far conoscere come ha ben fatto lei, a tutti, alle persone con disabilità, tutti i nostri luoghi di cultura; è chiaro che non tutti i luoghi possono essere accessibili per le problematiche che lei ha ben elencato, ma è importante cercare di renderli tali dove possibile, quindi attuare una serie di servizi al fine di renderli fruibili, come attraverso spazi interattivi, e anche lei lo ha ben evidenziato, modelli con descrizione braille o progetti mirati, come quelli dedicati anche a chi soffre del morbo di Alzheimer, perché studi in materia hanno evidenziato che l'arte e le occupazioni creative possono svolgere un ruolo strategico nelle terapie rivolte a questi pazienti, lavorando sull'umore e sull'autostima. Percorsi e tecnologie multimediali potranno essere d'aiuto e consentire a tutti di interagire in maniera efficace con l'ambiente circostante, in maniera autonoma.

Però non bisogna tralasciare, oltre al rapporto umano e di attenzione a questa problematica, anche quella economica, perché attorno al turismo accessibile si sta sviluppando un turismo economico di grande portata.